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Etnocentrismo
1. la moda degli stilisti non ha ancora processo di globalizzazione: - Fatta da aziende italiane per consumatori dell'Europa occidentale e del Nord America, - Etnocentrica: tratta le culture esotiche come fonte di ispirazione, non immagina di dover interagire con culture veramente esotiche (appropriazione culturale).Astrazione dal corpo
2. la moda degli stilisti esaspera la sottomissione dei corpi reali all'ideale corporeo della moda: - Standardizzazione delle taglie, - Separazione del momento creativo da quello della prototipizzazione, si riferisce a un'inconsistente corpo ideale, - Dittatura della magrezza, riduzione taglie, - Cultura della vestibilità, abito sia bello ed elegante, ma anche fisicamente e psicologicamente indossabile.Agenzia di socializzazione alla moda
3. gli stilisti sono stati coloro che hanno "insegnato" ai nuovi consumatori inesperti le regole del buon gusto e della moda - Stilisti come stylists: "arbitri del gusto"consulente per la definizione di uno stile,- Il pubblico neo ta ha bisogno di apprendere degli schemi di comportamento, chetrovano nello strumento della brandizzazione.- Total look e fashion victims.Il sistema di oggi ha portato via lavoro alla figura dello stilista (social, influenze, direttori creativi…). Ora la progettazione è di proprietà degli uffici stile aziendali, quindi è il mutamento del settore economico sociale ad aver cambiato i metodi di progettazione.23ff fi ff fi fi fi ffi fi ff flMattia Trovato a.a. 2022-2023 Sociologia per la ModaCittà della moda: fashion design a Milano e Londra- fashion weekCittà che ospitano di interesse globale.- pubblicate le riviste più importantiVi vengono (es. Vogue)- maggior parte delle professioni del sistema moda.Sede della (Stilisti, designer di tessuti, ricerca tendenza, fotografi, giornalisti, agenzie modelle…)- show roomSede degli delle principali aziende di moda.- principali scuoleVi siTrovano le di moda.- consumo della moda
Luoghi primari di (le vie della moda come Montenapo, Viadella Spiga…)
Principali capitali della moda:
Parigi New York Londra Milano(1856), (90’), (50’), (60’)
Shangai, San Paolo, Tokyo (Impossibile de nire un periodo)
Barcellona, Berlino, Hong Kong… (Retoriche autopromozionali)
Contesto italiano’50:- Roma è sede di diverse case di alta moda,- Firenze (palazzo Pitti) viene scelta come sede per le s late,- Crescente apprezzamento da parte delle clienti americane,- Supporto nanziario degli USA al recupero e all’espansione dell’industria delMarshall).tessile abbigliamento (piano’60:- Emancipazione dell’industria dell’abbigliamento verso una produzione piùricercata («moda»),- Milano è sempre stata il cuore dell’industria italiana,- Le aziende d’abbigliamento emancipate lasciano Firenze e organizzano le loros late a Milano (1972),- Passaggio
Dalla haute couture al prêt-à-porter.
Mattia Trovato a.a. 2022-2023 Sociologia per la Moda
Contesto di Milano- Debole comunicazione di moda, nella- Forte produzione vendita, nella e nella- forte frammentazione del sistema
Caratterizzata da produttivo = molte opportunità per i professionisti (designer, stylist, product manager, buyer ecc.),- vestibilità.
Cultura della
A Parigi si predilige l'artigianalità e la figura del direttore creativo ed è favorita l'innovazione. L'imprenditoria l'eccentricità.
A Milano è più sviluppata e New York predilige il ruolo di direttore creativo e d'imprenditore, ma soprattutto il free lance. Molto sviluppati i marginali e gli eccentrici.
A Londra sono richiesti free lance e direttori creativi, con ruoli marginali ed eccentrici.
Variabili geografiche del fashion design
Perché atteggiamento dei progettisti cambia a seconda della città di riferimento?
Diana
Crane struttura dell'industria dell'abbigliamento Prima variabile: Dipende dalla nellevarie regioni e nel collegamento tra i distretti e le città di moda. - bisogno di tanti designer Sistemi industriali forti e sufficientemente frammentati,inglobino nell'unica filiera produttiva.che tutti gli elementi del sistema moda - grandi industrie sistema Dove invece dominano le delle confezioni in serie oproduttivo debole, obbligo approccio artistico e meno industriale. Seconda variabile, tipo di sistema formativo da cui passano i designer. - Formazione più operativa stage in Atelierche concettuale attraverso di moda, - Formazione teorico scuole d'arte,invece completa sull'aspetto nelle - Formazione da autodidatta boutique personale,aprendo una con competenzepiù attente al gusto e alla sensibilità verso le esigenze di mercato. 25 ffi fi fi Mattia Trovato a.a. 2022-2023 Sociologia per la Modaculture urbane di strada Terza variabile, in usso dellePresenti nel contesto in cui il designer lavora. Prevalentemente in ambienti nell'ambito anglosassone e newyorkese.
Come è formata la rete di professioni?
Quarta variabile, da all'interno del sistema moda.
In ogni città cambia l'approccio tra giornalisti, fotografi, designer e il sistema mediatico. Ogni apparato porta la sua cultura e la sua visione del mondo. (Es. Londra influenza giovanile 'ribelle', New York, con Reagan influenza più alta locata e formale.
Differenze anche attraverso le differenze culturali delle nazioni di origine dei designer. Valori, immaginari, usi e costumi influiscono sulle persone. (Es. Domenico Dolce, siciliano, impronta mediterranea).
Queste variabili determinano il tipo di designer attraverso proprio i luoghi da lui frequentati e che lo hanno forgiato.
Sistemi formativi a confronto:
Londra: Moda come arte
Milano: Moda come industria
- Corsi di moda offerti dalle accademie
- Corsi di moda offerti da scuole di belle arti, moda locali e
legate al sistema produttivo locale,
- Obiettivo > coltivare personalità artistica individuale,
- Obiettivo > capacità di lavorare in team e collaborare a organizzazione,
- Creazione > finalizzata alla produzione, realizzazione di idee prima che oggetti,
- Creazione > finalizzata alla produzione industriale di oggetti,
- Produzione segue la creazione e vendibili, dipende da essa,
- Creazione è in funzione della realizzabilità su vasta scala dei progetti,
- Contatto con industria e mercato è scoraggiato.
- Contatto con industria e mercato è incoraggiato.
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Mattia Trovato a.a. 2022-2023 Sociologia per la Moda
L'impatto con il mondo del lavoro duro e scoraggiante.
Impatto spesso McRobbie > L'impatto tra il ragazzo londinese e quello milanese è lo stesso, ma nel caso del londinese egli deve sempre lavorare all'estero. (Gavetta, 12 ore di lavoro, poca paga, lavori marginali per poca
esperienza…)Designer italiana trova la sua dimensione, mentre l’inglese no, torna a casa e apre unarealtà artigianale. essibilità e disponibilità negli orari.
Nel mondo della moda, Molto apprezzata, ripagataÈ l’azienda a dettare il gusto.con l’appartenenza a quel marchio e a quel mondo. free lance con potenzialità
Nel caso della gura del fashion designer, egli si vede come uncreative senza pari, con un gusto personale insindacabile. Egli diventa la gura creativadell’azienda.
In un sistema del genere ad avere la peggio è la persona più debole, ovvero di fashiondesigner.
Cultura della visibilità e della vestibilità
Londra: Cultura della Visibilità Milano: Cultura della Vestibilità
Creazione di moda = oggetto artistico Creazione di moda = oggetto diabbigliamento
Qualcosa da osservare - Qualcosa da indossare
Bidimensionale (immagini) - Tridimensionale (oggetti)
Designer = autore
Designer = consulente aziendale- Creatività pura - Creatività vincolata- Pubblico di esperti - Pubblico di consumatori- Obiettivo = reputazione - Obiettivo = profitto
Mattia Trovato a.a. 2022-2023 Sociologia per la Moda
La cultura della vestibilità
La vestibilità contraddistingue abiti adatti a essere indossati dal consumatore, piuttosto che apprezzati da colleghi, critici e giornalisti. Abiti la cui qualità fondamentale non si manifesta nel momento in cui vengono visti, ma in quello in cui vengono indossati.
- Abiti accettabili per il gusto del consumatore medio, che possano essere indossati senza il timore di aver osato troppo, di attirare troppo l'attenzione;
- si adattino Abiti che alle forme del corpo senza intralciarne i movimenti. Comfort e facilità d'uso;
- Abiti "sinceri", che non catturino il cliente attraverso trucchi che li rendono particolarmente appariscenti, ma attraverso la loro capacità di
«star bene» sul corpo umano;- capaci di durareAbiti nel tempo, superando la ciclicità delle mode.
Moda e artepunto di vista degli oggettiDal si considerano di solito artistiche quelle creazionimusei cazione:di moda che si prestano alla artefatti che sono stati prodotti dalsistema della moda e che, per le loro caratteristiche di bellezza, unicità, forzasimili a opere d’arte.estetica o unicità, appaionoEs. Busto Issey Miyake, Mondrian di YSL…punto di vista dei soggetti,Dal si parla di solito di arte a proposito di situazioniretorica dell’ispirazione e del genio,della moda che attingono alla prendendoposizione per il pensiero creativo contro al pensiero strumentale, per la formaestetica contro la funzione materiale.
Principali obiezioni:- Durata: l’arte è longeva, la moda e mera- Interesse: l’arte è disinteressata, la moda è un business- Autorialità: l’arte si basa sul lavoro di autori (gli artisti),
re tra moda e lavoro. In passato, ad esempio, la moda era spesso riservata alle classi sociali più elevate e svolgeva una funzione di distinzione sociale. Oggi, invece, la moda è diventata più accessibile e democratica, e il suo ruolo nel mondo del lavoro è cambiato. Le organizzazioni, come aziende industriali o artigianali e studi professionali, hanno compreso l'importanza dell'immagine e dell'abbigliamento nel contesto lavorativo. La moda può essere utilizzata come strumento di comunicazione e di identificazione di un'azienda o di un professionista. Indossare abiti adeguati e curati può trasmettere professionalità, fiducia e serietà. Tuttavia, è importante considerare che la moda non deve essere l'unico criterio di valutazione nel mondo del lavoro. Le competenze, l'esperienza e le capacità professionali rimangono fondamentali per il successo in ambito lavorativo. La moda può essere un valore aggiunto, ma non può sostituire la preparazione e la competenza. In conclusione, la moda sul lavoro può svolgere un ruolo importante, ma è necessario valutarne l'utilità e l'adeguatezza nel contesto specifico. La moda è un fenomeno culturale che va storicizzato e analizzato nel suo contesto storico, politico e culturale per comprenderne appieno il suo impatto nel mondo del lavoro.