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LA TRADIZIONE MANOSCRITTA NEL MONDO GERMANICO
I codici manoscritti più importanti del mondo germanico sono tre:
- il Codex Argenteus (un manoscritto del Nuovo Testamento di cui sono rimaste alcune frammenti dei Vangeli)
- i Codex Carolinus e Leisnensis (contenenti entrambi dei frammenti della traduzione della Bibbia da parte di Wulfilia e sono entrambi anche dei codici palinsesto, ovvero dei codici in cui il testo originale è stato cancellato riscrivendo altri sopra ma lasciando il testo originale leggibile)
e tre sono anche i principali supporti di scrittura:
- il papiro (che veniva utilizzato in forma di rotolo)
- la pergamena (che derivava da pelli animali, soprattutto ovini, e che prima di essere venduto e utilizzato nel monastero stesso, era sottoposta a diverse attività di purificazione e veniva levigato)
- e la carta (di origine vegetale come il papiro, inventata in Cina e arrivato in Europa tramite gli Arabi. La prima fabbrica occidentale è del XIII secolo e si trovava a Fabriano, in Italia)
Il manoscritto poteva avere una o più piegature, i fogli venivano messi uno dentro l’altro formando un fascicolo e i vari fascicoli servivano poi uniti insieme e veniva aggiunta una copertina.
Per avere più copie di un testo era necessario copiarlo ma la copiatura poteva presentare diversi errori come:
- l’errata interpretazione di forme paleografiche (disciplina che stabilisce il genere letterario, la datazione e il luogo di provenienza dello scritto);
- fraintendimenti;
- errata ripetizione delle parole;
- metatesi (ovvero l’inversione dei fonemi all’interno di una parola e può essere “a contatto” o “a distanza”);
Per le stesse opere potevano quindi esserci più manoscritti, copie non simili tra loro ma con un realtà diverse e l’obiettivo del filologo è quello di ricostruire la versione originale distinguendo tra il Codice (ovvero il manoscritto nella forma di libro) e l’Antigrafo (ovvero la copia del manoscritto offerta da un amanuense).
Ad un certo punto lo studioso Karl Lachmann fonda la critica testuale e individua un metodo basato su diverse fasi schematiche per arrivare alla creazione di un Archetipo (un albero genealogico dei diversi manoscritti) che prende il nome di metodo Lachmann che verrà nel corso degli anni, modificato e arricchito da diversi studiosi e prevede le seguenti fasi:
CARATTERISTICHE DELLA POESIA EPICO-EROICA
Temi e motivi ricorrenti: nella poesia epico-eroica sono le imprese leggendarie di eroi come Sigfrido, Beowulf e Ildebrando; i personaggi storici trasfigurati dalla leggenda come Attila e Teodorico; temi nodali rientranti al patrimonio comune dei popoli germanici e su questi temi si innestano motivi fantastici o leggendari come le lotte contro draghi, mostri e giganti.
LA METRICA - Il metro tipico della poesia epico-eroica è il verso lungo allitterativo, che consiste in due emistichi divisi da una pausa tenuti insieme dall’allitterazione, ossia la ripetizione del suono iniziale di due o più parole nello stesso verso. (Il verso allitterativo è maggiormente presente nei frammenti più antichi, come per esempio il Canto di Ild) Un’altra caratteristica della poesia epico-eroica è dato dall’accento che in germanico cade sempre sulla sillaba radicale e dall’alternanza di arsi (elevazione del tono con la caduta dell’accento) e di tesi (abbassamento del tono senza accento) che dà ritmo alla poesia germanica.
IL LESSICO - è l’elemento più diversificato della poesia epico-eroica, perché è ricco di sinonimi e di quasi-sinonimi, è anche perché c’è una possibilità quasi inesauribile di formare nuove composizioni. Sono però presenti diverse ripetizioni e i versi seguono un andamento formulari, caratteristiche tipiche della comunicazione orale.
del regno burgundo, in modo da compiere la sua vendetta e impossessarsi
del tesoro. Alle fiamme sopravvivono soltanto re GUNTHER ed
HAGEN con quest'ultimo che la confessa di non voler rivelare il nascondiglio
del tesoro fino a quando viva anche un solo burgundo e CRIMILDE
decide allora di uccidere GUNTHER ma mostra la testa decapitata a
HAGEN il quale però continua a rifiutarsi di rivelare dove è trovato il
tesoro e CRIMILDE decide quindi di decapitare anche lui.
ILDEBRANDO , scudiero di TEODORICO , per vendicare la morte
di HAGEN , uccide CRIMILDE e sono così morti tutti i BURGUNDI
e tutti gli UNNI.
L'opera mostra un'ispirazione lontana dalla cristianesimo, immersa
nel sentimento germanico della vendetta, che non accetta altri valori oltre
alla ferocia e al tradimento.