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CORDONE OMBELICALE:
Collega il feto alla placenta, lungo circa 50-60 cm
o E’ costituito da tessuto connettivo lasso, chiamato gelatina di Wharton
o (decorina, proteina specifica di tale tessuto
Presenta rigonfiamenti, chiamati nodi falsi, dovuti al decorso spiraliforme
o delle due arterie ombelicali e della vena ombelicale attorno ad esso. Nel
caso in cui vi siano dei nodi reali, possibili per i movimenti dell’embrione,
si può determinare blocco dell’ossigenazione fetale.
Il decorso spiraliforme dei vasi sanguigni consente l’emostasi=blocco del
o flusso sanguigno al momento del parto
SACCO VITELLINO:
2 settimana: cellule dell’ipoblasto proliferano in direzione della superficie
o interna del citotrofoblasto andando a costituire la membrana
esocelomatica/di Heuser. Questa, assieme alle cellule dell’ipoblasto,
delimita la cavità esocelomatica, anche detta sacco vitellino primario.
Al termine della 2 settimana: il sacco vitellino primario subisce una
o strozzatura, con cui viene scissa in cisti esocelomatica, che si riassorbirà,
e in sacco vitellino secondario.
4 settimana: il sacco vitellino secondario subisce un’ulteriore strozzatura.
o La porzione che sporge nella cavità corionica prende il nome di sacco
vitellino definitivo, la porzione che viene incorporata nell’embrione
prende il nome di intestino primitivo.
Funzioni:
o Fornire nutrimento all’embrione, prima dello sviluppo della
placenta (entro la 6^ settimana)
Durante la 3 settimana nella parete del sacco vitellino si
differenziano le cellule germinali primordiali, che migrano
nell’abbozzo delle gonadi, dove si differenziano in oogoni o
spermatogoni.
SACCO AMNIOTICO/AMNIOS
2 settimana: tra le cellule dell’epiblasto si forma la cavità amniotica, nella
o quale è compresa il liquido amniotico. Le cellule dell’epiblasto si
differenziano in amnioblasti, responsabili in un primo momento della
produzione e del riassorbimento del liquido amniotico.
Il liquido amniotico è costituito per un 90% da acqua, la porzione restante
o è data da proteine, lipidi, zuccheri
Il liquido amniotico ha differenti funzioni:
o Mantiene una temperatura costante
Permette i movimenti del feto
Impedisce qualsiasi situazione di disidratazione
Attutisce gli urti
Ostacola aderenza tra cavità uterina e feto
ORGANOGENESI:
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO:
18 giorno: nel mesoderma splancnico (cardiogenico) si associano cellule
o mesenchimali per costituire delle isole, che confluendo costituiscono i 2
cordoni angioblastici.
20 giorno: i cordoni angioblastici si fanno cavi e si trasformano in tubi
o endocardici.
21 giorno: i tubi endocardici confluiscono per costituire il tubo cardiaco
o primitivo. Esso presenta solamente l’endocardio. In seguito cellule
prevalentemente contrattili si associano al tubo cardiaco primitivo per
costituire il miocardio, semparato da una sostanza gelatinosa
dall’endocardio. Altre cellule si associano al tubo cardiaco primitivo per
costituire l’epicardio.
22-23 giorno: il tubo cardiaco si accresce; inizia a pulsare; sono
o individuabili tre rigonfiamenti. Essi sono in ordine cranio caudale: bulbo
(darà origine al tronco polmonare e all’arco aortico), ventricolo primitivo e
atrio primitivo. L’atrio primitivo in seguito alle rotazioni a cui il tubo
cardiaco primitivo sarà soggetto nei giorni seguenti (4 settimana!) si
porta cranialmente rispetto al ventricolo primitivo. Contemporaneamente
si sviluppa il seno venoso, unito mediante l’orifizio senoatriale con l’atrio
primitivo. Il seno venoso è costituito da miocardiociti specializzati in
grado di permettere in un primo momento la contrazione del tubo
cardiaco primitivo.
Inizio 5 settimana:
o Si sviluppano cuscinetti endocardici (superiori e inferiori) tra atrio
primitivo e ventricolo primitivo. Da essi avranno origine i canali
atrioventricolari, in seguito gli orifizi atrioventricolari e da questi
ultimi la valvola mitrale e la valvola tricuspide.
Sepimentazione atriale: si sviluppa una lamina semilunare,
chiamata septum primum. Questa separa l’atrio primitivo in atrio
destro e atrio sinistro incompletamente. Infatti al centro rimane un
foro, chiamato ostium secundum. Alla sua destra si sviluppa il
septum secundum, che separa altrettanto incompletamente i due
atri. Il tratto pervio viene chiamato forame ovale.
Con la sepimentazione atriale del cuore, il seno venoso
viene incorporato nell’atrio destro del cuore. Si forma così il
nodo seno atriale, ora responsabile della contrazione del
cuore. Da esso originerà il fascio atrio ventricolare, e da
quest’ultimo il fascio di His e le fibre di Purkinje.
Sepimentazione ventricolare
APPARATO RESPIRATORIO:
4 settimana: L’abbozzo polmonare origina come un’evaginazione della
o parete ventrale dell’intestino anteriore. Espandendosi in direzione
caudale, comincia a separarsi dall’intestino anteriore per lo sviluppo di
due creste tracheoesofagee. Quando esse si fondono, si costituisce il
setto tracheoesofageo e così l’intestino anteriore viene diviso in abbozzo
polmonare, posto anteriormente, ed esofago, posto posteriormente. La
connessione tra di essi è permessa dalla laringe che si sviluppa dal 4 e
dal 6 arco branchiale.
L’abbozzo polmonare si si espande in due bronchi principali. Dal destro si
o formeranno 3 bronchi secondari e 3 lobi polmonari, dal sinistro si
formeranno 2 bronchi secondari e 2 lobi polmonari.
Con la 24 settimana si sono sviluppati anche i bronchioli respiratori e i
o dotti alveolari.
APPARATO DIGERENTE:
4 settimana: Il sacco vitellino secondario subisce una strozzatura con cui
o viene scisso in sacco vitellino definitivo e intestino primitivo. Quest’ultima
è la porzione che rimane incorporata nell’embrione. Si estende dalla
membrana buccofaringea alla membrana cloacale. E’ diviso in:
Intestino anteriore: origina l’apparato branchiale, l’apparato
respiratorio, l’esofago, la trachea, lo stomaco, il fegato, la
cistifellea e il duodeno superiore.
Lo stomaco origina mediante una dilatazione dell’intestino
anteriore. La proliferazione tuttavia è più rapida nella
regione ventrale, piuttosto che nella regione dorsale, questo
provoca la formazione della piccola e della grande curvatura
dello stomaco. In seguito subisce una rotazione di 90°.
Intestino medio: origina duodeno inferiore, il digiuno, l’ileo, il colon
ascendente e i primi due terzi di colon trasverso.
6 settimana: L’intestino medio accresce molto più
o rapidamente rispetto alla cavità addominale, così si
immette nel celoma extraembrionale, raggiunto
tramite il cordone ombelicale. Si parla di erniazione
ombelicale fisiologica. Regredisce spontaneamente
durante la 10 settimana, provocando una rotazione di
270° dell’intestino medio
Intestino posteriore: origina il terzo distale di colon trasverso, il
colon discendente, il colon sigmoideo, la vescica e l’uretra.
L’intestino posteriore penetra nella cloaca,
o provocando una rottura della membrana cloacale,
cosa che dunque mette in comunicazione con
l’esterno il canale anale.
APPARATO UROGENITALE:
L’apparato urinario e l’apparato genitale originano dal mesoderma
o intermedio.
L’apparato urinario: si sviluppa per successione di tre sistemi renali
o Pronefro: origina dalla regione cervicale al termine della terza
settimana. E’ vestigiale. A metà della quarta settimana degenera.
Mesonefro: parallelamente alla degenerazione del pronefro a metà
della quarta settimana, si ha lo sviluppo del mesonefro nella
regione toracolombare. Rappresenta un rene temporaneo, in
funzione sino al termine del secondo mese. E’ costituito da tubuli
escretori (nefroni) che confluiscono nel dotto collettore, anche
detto dotto mesonefrico, che a sua volta sbocca nella cloaca.
Nell’uomo il dotto collettore non viene completamente riassorbito e
va in parte a costituire l’apparato genitale maschile.
Metanefro/rene permanente: Sistema di tubuli escretori (nefroni) e
dotti collettori, originanti dalla gemma ureterica, un’evaginazione
del dotto mesonefrico. Da esso originano: uretere, calici e pelvi
renale
L’apparato genitale:
o Il gene SRY, generalmente presente sul cromosoma Y, regola lo
sviluppo in senso maschile (tra la 6 e la 7 settimana): stimola il
differenziamento dei cordoni sessuali primari in cordoni seminiferi
(costituiti da cellule germinali e da cellule del Sertoli. Con la
pubertà si forma un lume, che dunque trasforma i cordoni
seminiferi in tubuli seminiferi, mente le cellule germinali si
differenziano in oogoni), stimola il differenziamento delle cellule del
Leydig, delle cellule del Sertoli.
Le cellule del Leydig, stimolate a differenziarsi, secernono
testosterone: stimola lo sviluppo del sistema mesonefrico e dunque
dell’apparato genitale maschile.
Le cellule del Sertoli, stimolate a differenziarsi, secernono ormone
antimuelleriano: impedisce lo sviluppo del sistema
paramesonefrico e dunque dell’apparato genitale femminile.
(Il diidrosterone, invece, stimola il differenziamento dei genitali
esterni e della prostata)
Gli estrogeni, secreti in caso di assenza del gene SRY o in caso di
mancata sensibilità dei recettori per il testosterone, stimolano la
formazione del sistema paramesonefrico (ovaie, tube uterine,
utero, porzione superiore della vagina) e dei genitali esterni
(porzione inferiore della vagina, labbra, clitoride)
SISTEMA NERVOSO CENTRALE:
Estremità craniale: dà origine all’encefalo. Al 28° giorno si divide in 3
vescicole:
rombencefalo (posto posteriormente): si divide al 36° giorno in
o midollo allungato
mielencefalo (che porta alla formazione del al 48°
ponte
giorno) e metencefalo (che porta alla formazione del e del
cervelletto al 48° giorno. NB: ponte=punto di passaggio per le
informazioni sensoriali tra midollo spinale e corteccia cerebrale;
cervelletto=responsabile della coordinazione motoria e posturale)
l’acquedotto di
il mesencefalo (posto al centro): da questo origina
o Silvio (mette in contatto il terzo ventricolo con il quarto)
Sistema ventricolare: trasporta il liquor=liquido cerebrospinale.
Questo passa dal lume del midollo spinale al 4 ventricolo, nel
rombencefalo. Da questo al 3 ventricolo, nel diencefalo,
attraversando un sottile condotto del mesencefalo. Dal 3
ventricolo agli emisferi cerebrali, in intimo contatto con il
diencefalo in cui è posto il 3 ven