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RECAP SUL PROCEDIMENTO DEI GIUDICI:
Procedura
• Per capire cos’è una consuetudine si deve raccogliere prassi e opinio iuris.
• La procedura di ricerca viene fatta dalla commissione che è un organo indipendente, i
giudici filtrano la prassi; le norme che rimangono sono consuetudinarie.
• In sede successiva la commissione redige un testo articolato (=in articoli). Queste norme
diventano un testo di convenzione; gli stati che lo accettano ne saranno vincolati.
• Per gli stati esterni al trattato applicano norme diverse [consuetudine]. In questo senso le
norme consuetudinarie continuano a vivere e coesistono con la commissione.
Iter • Se la rogna è tra due stati, uno dei quali o ambedue non facenti parte del trattato, la Corte
applica le norme accettate da entrambi gli stati (es. la consuetudine ma non quella redatta)
altresì uno stato che non ha ratificato il trattato per semplificare la situazione può decidere
che per una singola volta possa accettare di esser giudicato secondo quanto detto dalla
commissione.
Trattato
• È un accordo internazionale fra stati (=poiché potrebbero esservi accordi tra stato e organismo
) in forma scritta ) qualunque sia il
internazionale (= la convenzione si costituisce con trattati scritti
modo in cui vengano conclusi ) altresì può essere
(= firma e ratifica sono due cose diverse
istituito per scambio di lettere. ( uno stato scrive ad un altro che risponde con lo stesso testo
)
approvato
N.B. es. quando Berlusconi e Gheddafi hanno fatto un accordo tra Italia e Libia dentro la tenda non
era in forma scritta (che è venuta dopo).
• Se un documento scrive che “gli stati si impegneranno a fare” questo non crea un impegno
sul piano internazionale poiché un obbligo deve essere determinato, in alcuni casi gli stati
si potranno successivamente impegnare a fare un accordo vero e proprio.
Soft Law/ Arrangement (=intesa non giuridica)
• Si possono trovare intese importanti e rispettate ma non sono trattati poiché la valenza è
solo sul piano politico. Infatti se cambia il governo la convenzione salta e le conseguenze
ricadono solo sul piano politico.
• Talvolta le intese politiche precedono i trattati, queste danno maggiore consistenza e
solidità.
Es. gli accordi di Helsinki non hanno una valenza giuridica ma solo politica.
Es. gli stati africani hanno privilegiato intese non politiche tra di loro. Gli stati da
poco indipendenti preferiscono solo accodi politici e non anche giuridici per tener
salva la loro indipendenza.
• Soft Law: accordi politici non vincolanti nella sfera del diritto.
Struttura degli accordi internazionali
• Diverse fasi da espletare prima della produzione di effetti.
• La procedura può essere solenne ( ) o semplificata ( ). La procedura
=più lunga =breve
semplificata ha un numero minore di fasi e riguarda accordi di minore importanza. Il trattato
breve produce effetti dalla firma.
• Es. nella forma solenne la firma è solo un momento della procedura, nella forma breve è
l’atto finale.
Nell’ambito italiano
• L’art. 80 della Costituzione della Repubblica Italiana enuncia le materie per le quali il nostro
Stato non può usare la procedura semplificata. In virtù di tale condizione si faranno
convenzioni in forma semplificata solo per argomenti di natura tecnica o per accordi
successivi ad uno fatto in maniera solenne.
“Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o
prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o
modificazioni di leggi”
Procedura per trattato solenne:
• Negoziazione: fase di trattativa, ovvero quando ci si mette su un tavolo e si cerca di
mettere giù il testo. Ogni Stato arriva con le proprie idee e successivamente il testo del
trattato raccoglierà ciò ove vi è un consenso base. Tale fase si conclude con la scrittura del
testo uscito.
• Firma: coloro i quali hanno partecipato al negoziato appongono la firma a significare che
quello è il testo prodotto dalla negoziazione.
• Se: Il trattano concluso non è gradito agli stati, ovvero non vuole essere vincolato da
questo trattato, non lo ratifica.
Il trattato piace:
• Ratifica 27/10/2017
Trattati P2
• Non importa come un atto viene battezzato, importa il suo contenuto e come viene
utilizzato.
• Quando un accordo è soggetto a ratifica non è un soft act e conseguentemente non può
essere fatto in forma semplificata.
• Sono presenti accordi vincolanti e intese soft come spiegato prima.
• Il termine soft law non comprende solo questi 2 frangenti ma tutto l’insieme degli atti non
vincolanti di tutte le organizzazioni internazionali (come le raccomandazioni).
• Ci sono molte intese soft che funzionano ma non si conoscono molto bene.
Es. protocollo di Kimberly sul commercio dei diamanti: Gli stati si impegnano
facoltativamente fra di loro di non commercializzare i blood diamonds (provenienti
da zone di guerra).
Esiste tuttavia un atto vincolante dell’UE che obbliga l’attuazione di questa soft
law.
Intesa di Wassenaar I rappresentanti di ogni governo compilano delle liste di
materiale a duplice uso come sia per uso civile sia militare. Gli stati di questa intesa
hanno deciso di rendere più restrittivi i controlli dove sono indicati tutti i materiali
pericolosi. L’esportazione dei materiali nella lista non è libera e serve una
autorizzazione.
Negoziazione:
• 2C della convenzione di Vienna
2C Convenzione Vienna
“L’espressione «pieni poteri» indica un documento emanato dall’autorità competente di uno Stato che designi una o più
persone a rappresentare lo Stato nel corso dei negoziati, l’adozione o l’autenticazione del testo di un trattato, per
esprimere il consenso dello Stato stesso ad essere vincolato da un trattato o per compiere ogni altro atto riguardante il
trattato stesso”.
• Lo stato designa una o più persone a rappresentare lo stato per una negoziazione
• Chi si presenta viene accreditato da questo documento ufficiale.
• Le negoziazioni possono essere:
Bilaterali
o Multilaterali
o
• Queste negoziazioni multilaterali sono spesso chiamate conferenze e sono dei meeting
dove si negozia il testo di una convenzione internazionale.
• LA convenzione sul diritto del mare ad esempio è stata posta in essere in seno ad una
conferenza delle NU.
La conferenza vede partecipare dei politici
o Venne concordata la EEZ fino a 200 miglia e permette agli stati costieri di sfruttare
o le risorse esclusivamente in quella zona.
Questa legge permetteva ai paesi emergenti di mantenere delle risorse marittime a
o scapito dei colossi petroliferi approfittatori.
La convenzione del diritto del mare nacque come conferenza, alla quale
o parteciparono numerose figure politiche, fino a che venne stilato un testo definitivo.
• Quando le negoziazioni sono finite c’è un testo che viene firmato.
• La firma stipula la conclusione delle trattative.
• Con la decorrenza di quel momento chi vuole ratifica, gli altri non ratificano.
• Non dobbiamo aspettarci che un testo sia approvato all’unanimità quindi solitamente si
procede a votazione.
• Quando non si riesce ad adottare per consensus allora si trova un compromesso di
maggioranza di solito.
• Il Consiglio d’Europa predispone convenzioni e gli stati le adottano
Sono convenzioni particolari create da esperti
o
• Nelle sedi multilaterali il testo viene adottato anche a maggioranza se non si trova
l’unanimità. Articolo 9
Adozione del testo
1. (Consenso) L’adozione del testo di un trattato si compie con il consenso di tutti gli Stati partecipanti alla sua
elaborazione, salvo i casi previsti dal paragrafo 2.
2. (Quorum) L’adozione del testo di un trattato in una conferenza internazionale si compie con la maggioranza dei
due terzi degli Stati presenti e votanti, a meno che detti Stati non decidano, con la stessa maggioranza, di
applicare una norma diversa.
• Il momento di chiusura delle votazioni e la firma stessa sono spesso una occasione formale
e festeggiata.
• Quando una convenzione prende il nome di una località specifica significa che la firma è
avvenuta in dato posto ma non è detto che il processo che ha portato alla firma sia
avvenuto solo in quel posto (Es. Conferenza di Istanbul).
• Certi stati per fare bella faccia a cattivo gioco firmano preventivamente le convenzioni
(magari per vincere delle elezioni), per poi successivamente non ratificare il trattato in toto.
Questo perché solitamente la ratifica ha meno peso mediatico della firma in se
o
• L’iter di approvazione nei confronti di una convenzione internazionale varia da stato a stato
ma solitamente prevede il consenso interno che decise se o non approvarla.
La ratifica:
• Nella costituzione italiana è chiamata ratifica.
• È il momento nel quale lo stato acconsente ad essere obbligato sul piano internazionale.
• Con la ratifica sei effettivamente obbligato? Dipende se il trattato prevede un numero
minimo di ratifiche.
Se è un trattato bilaterale basta la ratifica di entrambi gli attori.
o Nei trattati multilaterali di una certa portata, possiamo aspettarci che entrino in
o vigore solo al raggiungimento di un certo quorum di ratifiche.
• Per ogni trattato questa regola è unica e quindi non definita dalla convenzione di
Vienna.
• Perché è utile un quorum di ratifica? Esempio Ambiente
I trattati in materia della protezione dell’ambiente sono molto onerosi e quindi le
o imprese avranno costi più alti per preservare l’ambiente.
Se il numero di ratifiche è basso i pochi che ratificano per primi si ritroveranno un
o peso gravoso in termini di ecosostenibilità che non verrà condiviso con gli altri
partecipanti non ratificatori.
Con un numero elevato di ratifiche eviti questo meccanismo che permette ai free
o riders (Non ratificatori) che approfittano della situazione di svantaggio degli altri
attori.
• Perché invece è utile un basso quorum di ratifiche?
Se il trattato non è particolarmente oneroso come la doppia cittadinanza allora
o servono poche ratifiche.
• Prima del raggiungimento di questo quorum di ratifiche nessuno stato è obbligato.
• Lo stato che ha ratificato ed è ancora in attesa di altri stati tuttavia è obbligato da una
semplice regola che gli impedisce di peggiorare la sua situazione in merito a