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Estratto del documento

Con Thomas Hobbes nasce il pensiero sistemico, è il primo a concettualizzare un

sistema chiuso tra individuo e società, Hobbes si convince che fino a quando nella

convivenza umana esiste il conflitto, l’organizzazione della società è destinata al

fallimento, lo stato di natura dell’uomo è la guerra di tutti contro tutti, nello stato di natura,

in cui dominano, bisogni, desideri e passioni, gli uomini lottano tra loro per il territorio,

l’individuo è per natura egoista e possessivo, tuttavia oltre alla forza, l’uomo dispone della

ragione, grazie alla quale capisce che la convivenza pacifica è l’unica arma per evitare i

conflitti.

Lo stato per Hobbes deve essere un ente sopraelevato e detenere la forza, questo ente è

il LEVIATANO a cui gli uomini delegano il mantenimento della sicurezza tramite il

contratto, che l’uomo per vivere in modo equilibrato è obbligato a sottoscrivere.

James Harrington (1611-1677)

Il pensiero di Harrington è orientato verso una riforma dello stato in senso

apparentemente democratico, il suo scopo è quello di superare il momento caotico della

guerra civile e fondare un governo sul modello del repubblicanesimo antico, per fare

questo è, secondo Harrington, necessario capire perché quelle forme di repubblica si

sono perse nella storia.

Contrariamente ad Hobbes, per lui il potere non deve essere nelle mani di un monarca,

ma deve essere instaurata una repubblica, guidata da un ARCONTE, che cercherà il

consenso del popolo stesso.

La fondazione di un repubblica popolare ha bisogno di tre momenti:

1) l’emanazione di una legge agraria

2) la creazione di un governo misto, in cui siano presenti una CAMERA ALTA, che

propone le leggi e una CAMERA BASSA, che le approva

3) l’emanazione di una legge che imponga la rotazione delle cariche per la gestione del

potere

Lo stato di Harrington è però un’apparente democrazia, in cui sono nobiltà e proprietari

terrieri (gentry) a dare vita al governo, cerca così di equilibrare la sproporzione del potere,

i pochi dotati di saggezza potranno proporre e dibattere, il popolo potrà manifestare il

proprio consenso, tramite le elezioni.

Harrington insiste molto sul sistema elettorale, predisponendone ogni singolo passaggio.

La nuova società, a suo giudizio, ha bisogno di regole astratte, ma allo stesso tempo di

certezze concrete, che durino nel tempo, per non scalfire la struttura di base che la

sorregge.

William Petty (1623-1687)

William Petty è ricordato nella storia della scienza sociale come il primo vero economista

moderno ed il primo ad aver utilizzato la scienza dei numeri per lo studio dei fenomeni

sociali, per questo è considerato padre dell’economia politica e della statistica

demografica.

Pone il suo interesse verso la possibilità di ridurre tutti i fenomeni sociali in numero, peso e

misura, il suo metodo si può sintetizzare in questo modo: la ricchezza possibile di una

nazione si può stabilire in base a quanta terra può produrre alimenti utili al mantenimento

umano o allo scambio e in base alle merci, ma alla base di tutto c’è il lavoro.

Quindi secondo Petty alla base della potenza di una nazione ci sono la terra e il lavoro

che danno valore ai prodotti, che diventano merci che si possono scambiare, dando vita al

mercato.

Se questi tre elementi sono alla base di tutto, era necessario, secondo Petty, trovare delle

grandezze numeriche per calcolarne l’entità, per la terra bastava misurare il terreno

coltivabile, per il lavoro, poiché era legato direttamente all’uomo che lavorava, l’unica

possibilità di misurazione poteva essere il calcolare quante braccia si potevano utilizzare

per produrre.

A suo giudizio, l’unico modo per poter misurare il lavoro poteva essere il calcolare la

popolazione presente in un determinato territorio, non avendo dati precisi riguardo la

popolazione Petty, insieme all’amico Graunt, pensarono che si potesse dedurre il numero

della popolazione inglese dai pochi dati reperibili nelle parrocchie per ricavarne, in modo

probabilistico, l’entità delle possibili forze lavoro.

Tutte le analisi compiute da Petty si ponevano l’obiettivo di ridurre tutto a peso e misura,

anche quelle inerenti la politica, definì questa metodica ARITMETICA POLITICA e

nell’opera in cui esplicita il proprio metodo rileva, comparando i commerci fra le nazioni,

che la principale fonte della ricchezza sta nel commercio.

Nel confronto tra Olanda, Francia e Inghilterra sostiene che il paese da seguire come

modello debba essere l’Olanda che, pur avendo poca espansione territoriale, era riuscita a

divenire centro di ogni commercio, anche grazie al fatto che nel paese vigeva una

tolleranza religiosa che non esisteva in altri paesi.

Questa analisi permette a Petty di dimostrare che esiste un legame tra religione ed

economia, nei paesi dove non ci sono religioni dominanti, lo sviluppo economico è

maggiore.

Lo stato che funzioni per Petty deve essere interessato al benessere dei cittadini e

indulgente verso le confessioni religiose, ipotizzò un Welfare-State in anticipo rispetto ai

tempi, le sue analisi saranno alla base di una vera e propria scuola di Aritmetici politici, gli

strumenti quantitativi da lui costruiti vengono usati ancora oggi (tasso, natalità, mortalità,

grado di urbanizzazione).

Baruch Spinoza (1632-1677)

Baruch Spinoza costruisce per primo un modello di relazione che implica tre soggetti:

individuo, stato e società, all’interno di un contesto complessivo che li ingloba, la NATURA

o DIO.

Partendo dal modello pessimistico di Hobbes, elabora un sistema in cui la forza costrittiva

si tramuta in potenza (il CONATUS) dei singoli che aderiscono ad un contratto sociale,

l’uomo di Spinoza, pur somigliando a quello di Hobbes, assume carattere positivo, non si

giunge ad una società di guerra di tutti contro tutti, ma alla realizzazione della propria

naturalezza.

Spinoza nega la personificazione di Dio, il Dio di Spinoza coincide con il mondo, o meglio

con la natura, unica realtà che tutto comprende e nulla lascia al di fuori di se, al centro di

questa realtà c’è l’uomo che per concretizzare la conoscenza ha a disposizione tre modi:

L’IMMAGINAZIONE, che conduce alla falsità.

La RAGIONE, che conduce alle idee adeguate.

La SCIENZA, che attraverso l’intelletto conduce alla vera conoscenza.

Le passioni influenzano gli uomini rendendoli liberi e schiavi, solo se regolate dalla ragione

e dalla scienza possono far aumentare la potenza umana e determinarne la liberazione.

Ogni individuo esiste perché esistono gli altri, nel loro insieme formano la SOSTANZA,

cioè la natura, Dio e possono così auto considerarsi esseri razionali.

Nella sua visione tutti rivestono un ruolo e tutti possono affermare e pensare ciò che

vogliono senza timore, il fine principale dello stato, insieme alla sicurezza, diventa la libera

manifestazione del pensiero e della ragione.

Per Spinoza la libertà permette ai singoli soggetti il dispiegamento della propria naturalità,

questa visione influenzerà anche la analisi di Marx.

Dettagli
A.A. 2017-2018
7 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cristianabusatti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero sociologico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fabiano Mauro.