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La polemica contro il principio del cristianesimo è molto aspra in Voltaire

perché è una religione che si fonda sulla rivelazione e gli illuministi non si fidano di questa in quanto è intangibile. Oltre all'oriente, nelle pagine di Voltaire anche i popoli dell'Africa e delle Americhe sono più felici di noi. La condanna dell'Europa è però solo apparente, perché in realtà le sue pagine finiscono con una vera e propria esaltazione dell'Europa, in quanto gli europei sono stati a perfezionare le ricerche e le scoperte altrui. Infatti, il progresso europeo non caratterizza gli altri continenti. Anche qui abbiamo un passo avanti rispetto al rinascimento perché Voltaire si chiede il motivo di questa differenza. Egli crede che il loro intelletto arriva alle scoperte e poi si ferma, invece gli europei che è più lento nelle scoperte ma poi va avanti e sono migliori degli altri. I cinesi sono statici proprio.

Perché non vanno avanti nella tradizione, gli sono molto legati: questo è un circolo vizioso perché essere uguali ed antichi per 4000 anni li ha fermati e non li ha fatti andare oltre, non c'è spazio per il progresso. Ancora una volta l'Europa risulta migliore rispetto al resto del mondo grazie al progresso scientifico.

Europa come repubblica culturale

Le accademie (università) hanno costituito una repubblica: l'Italia e la Russia sono state unite dalle lingue. L'Europa non è più Cristiana e fatta a tavolino, ma è l'Europa degli spiriti.

L'Europa della vita di società

La società europea ha le sue basi nella libertà della donna, ed è la struttura della società che rende un popolo civile e libero.

Esaltazione dell'Europa

Secondo Voltaire ci sono quattro età felici della storia del mondo:

  • Il lasso di tempo che va da Pericle ad Alessandro Magno

L'età di Cesare ed Augusto• L'età del Rinascimento, dalla caduta di Costantinopoli• L'età di Luigi XIV

Queste hanno in comune il fatto che sono tutte età europee, nonostante eglidica che siano le età più felici del mondo.

Junichiro Tanizaki, Libro d'ombra

Egli dice che il fatto che i templi siano bassi e non svettino come le cattedralieuropee ad esempio od il vetro opaco od ancora il giardino cespugliosopiuttosto che rasato, non dipende dalla fame di progresso o dalla staticità delpopolo, ma solamente dal piacere che ne trae il popolo che lo fa. In occidentec'è progresso mentre in oriente c'è staticità perché a loro piace così edaccettare i propri limiti.

Conclusioni

Immanuel Kant, che vive in mezzo all'illuminismo e subito dopo, fa delleconsiderazioni: l'illuminismo tocca varie parti dell'Europa (Inghilterra, Italia,Spagna e anche la Germania) e si

del'illuminismo è "Sapere aude", ovvero "Abbi il coraggio di usare la tua ragione". L'illuminismo promuoveva l'idea che ogni individuo dovesse essere libero di pensare autonomamente, senza essere influenzato da dogmi religiosi o autorità politiche. Questo movimento intellettuale si sviluppò nel XVIII secolo, in opposizione al potere assoluto dei monarchi e alla Chiesa cattolica. Gli illuministi credevano nella ragione, nella scienza e nella libertà individuale come strumenti per migliorare la società e combattere l'ignoranza e l'oppressione.

Il motto dell'illuminismo è: "Sapere aude!" Ovvero abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza!

Ci sono diversi modi di utilizzare la ragione e Kant dice che l'uso pubblico della ragione è l'uso che l'uomo fa della ragione come intellettuale, come studioso, mentre l'uso privato della ragione è quello che l'uomo fa all'interno della funzione/compito civile che gli viene affidata. Lo stesso vale per la religione.

L'utilizzo pubblico della ragione porta a modificare il pensiero delle autorità.

Illuminismo ed Europa

La seconda idea dell'illuminismo è la laicità, dividere la politica dalla religione. Autonomia politica ed autonomia culturale. L'universalità, ovvero riconoscere la stessa dignità a tutti gli esseri umani. L'illuminismo è un fenomeno tutto europeo perché l'Europa è una e molteplice, le forze sono una sorta di sistema fondato da una parte.

Dalla scienza e dall'altra sulla comunanza di un ideale (dottrina cristiana e tradizioni del diritto naturale). I principi dell'illuminismo fanno parte della storia dell'Europa e perciò si è sviluppato così fortemente nell'Europa del IIXX secolo. La stessa cosa l'aveva detta Hume nel 1752, ancora prima della nascita dell'illuminismo: è la pluralità a favorire la libertà e lo spirito critico, che invece non è pensabile in un impero vasto ed unico. L'Europa non è la prima ad avere queste caratteristiche, bensì le abbiamo già trovate nella Grecia antica in quanto le città erano separate, ma la lingua e la cultura comune hanno favorito l'Unione delle città greche. Di conseguenza, come in Grecia, in Europa c'è equilibrio, causato dalla diversità.

La pluralità può dare origine all'unità in almeno tre modi:

  • Incita alla tolleranza
  • Promuove il confronto e lo scambio di idee
  • Permette lo sviluppo di una società multiculturale
attraverso l'emulazione.
  • Sviluppa e protegge il libero spirito critico.
  • Facilita il distacco da sé portando ad un'integrazione superiore di sé e dell'altro.
Senza l'illuminismo l'Europa di oggi non esisterebbe, ma allo stesso modo, senza la pluralità europea non sarebbe mai esistito l'illuminismo.

Rivoluzione francese

Cause economiche:

  • Crisi economica in Francia
  • Affermazione della borghesia e competizione con le élite privilegiate
  • Divario tra vescovi e preti di campagna
  • Crisi finanziaria della famiglia reale

Caratterizzata da cambiamenti che hanno portato la libertà ---> tappa importante tanto è vero che si discute ancora su cause e conseguenze

Si afferma il concetto di nazione vista come struttura organizzata politicamente non più organismo etnico, ma come organismo politico.

È la legge che tutela l'individuo nell'esercizio del proprio individuo. Si tratta

diconcezioni moderne ---> siamo passati all'età contemporanea.

Cause di natura sociale

Si affermano professionisti ovvero pensatori intellettuali (illuministi) che non volevano guerra ma la vera rivoluzione è avvenuta prima nelle menti che realmente: abolizione aristocrazia, uguaglianza di fronte alla legge, libertà, democrazia, libera religione, separazione dello stato da forme religiose, abolizione della schiavitù e diritti dell'uomo.

La degenerazione dei principi filosofici si deve all'idea che l'unica guida del popolo fosse la volontà del popolo stesso. I principi illuministi vengono cancellati e gli illuministi messi a morte ---> la rivoluzione genera nel terrore.

Dichiarazione diritti dell'uomo cancellata da Napoleone. Età del terrore (1793/94). Il concetto di umanità e rapporti sociali fra classi sono alla base dell'idea di nazione e con l'inizio della rivoluzione francese il concetto di nazione

Coinvolgerà tutta l'Europa a livello politico. Europa dopo rivoluzione francese.

Diamo per scontato che esista una civiltà europea. Se l'illuminismo è un movimento culturale, la restaurazione è un movimento politico (congresso di Vienna 1814/15 - moti francesi del 1830/31). Si vuole restaurare la politica europea ritornando allo stato precedente alla rivoluzione francese. La cosa ovviamente non funziona e la restaurazione si esaurisce in 15 anni.

La nazione è un organismo socio-politico e prende il sopravvento sulla struttura linguistica-etnografica.

Ci sono due scuole di pensiero:

  • Conservatori: il loro scopo è quello di sistemare l'Europa come se la rivoluzione francese non ci fosse mai stata e cercare all'interno dell'Europa un equilibrio politico. Il loro rappresentante è Klemens von Metternich, austriaco, che sin dai tempi di Napoleone ha in mente di riorganizzare l'Europa secondo la struttura pre-rivoluzionaria.
Egli propone una politica d'equilibrio secondo la quale tutta l'Europa sarebbe dovuta girare attorno alle 5 grandi potenze dell'epoca (UK, Francia, Austria, Prussia e Russia). A loro le redini dell'Europa e gli altri si atterranno alle loro decisioni. Queste idee portano al congresso di Vienna. Il fine era il ristabilimento dei rapporti internazionali sulla base della reciprocità.
  • Patrioti: rappresentati da Giuseppe Mazzini, il quale è un grande esaltatore della nazione, ma della nazione come base, punto di partenza, per il compimento dell'umanità, dell'universale. Definisce la patria come "il punto d'appoggio della leva che si libra tra l'individuo e l'umanità". L'umanità è la giovane Europa del popolo. Attraverso una missione ricevuta da Dio, ricevuta da ogni paese, si giungerà ad unità (giovane Europa), che si fonda sulla collaborazione spontanea tra gli
Stati.François GuizotEgli sostiene che la civiltà europea si è formata grazie all'apporto di varienazioni, pur diverse tra loro, è proprio questo ha portato ad una civiltà unicaed unita.La varietà nell'unità L'Europa si è potuta formare proprio perché ogni stato ha portato il suoapporto personale alla civiltà europea. Le antiche civiltà sono cadute perchéerano determinate da un principio unico (se viene meno il principio, crolla laciviltà). Nell'Europa moderna invece vi coesistono tutte le forme e principi diorganizzazione sociale. Questo è il carattere della civiltà europea, è uncarattere dominante. È un unità che è fondata sulla diversità, non omogenea,e perciò l'Europa moderna è molto più ricca delle altre civiltà. La diversità è laricchezza dell'Europa moderna. Queste stesse
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/01 Storia dell'arte medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federico.briatico di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della civiltà e delle culture politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Prencipe Vittoria.