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Voglio diventare X, perciò mi faccio carico del dato oggettivo (posso / non posso fare).
Sono me stesso perché giudico riflessivamente. Consistente alcuni mondi sociali rispetto alla totalità della propria cosmologia.
Mass media: altro generalizzato -> altri mediatici. New altri-fantasma.
7. Il tempo della riflessività e del soliloquio
Presente e passato sono incommensurabili = non si può stabilire un rapporto.
- Il passato vive nel nostro presente e da voce al racconto dell'azione mentre stiamo agendo. Si ripiega su se stesso e da esso sgorga uno slancio vitale verso l'avvenire -> altri significativi chiedono totale obbedienza e non lasciano spazio al presente.
Memoria prospettiva: passato come superato / da superare.
- Dirsi "questo è il mio presente" = ampliare gli spazi di libertà per l'agire.
Posso comunicare con me sesso = posso trascendere l'immediato = vado verso la mia cosmologia.
Slancio
= do senso alla mia vita.No slancio = traumi passati, male.Cosmologie violentecosmo
Quando si parla di cosmo si fa riferimento al termine greco kosmos, che significa ordine, trasparenza; quindi il cosmo è qualcosa di non visibile che possiede ognuno di noi. Al contrario il mondo è quel qualcosa di visibile e quindi mondo ≠ cosmo; il cosmo potrebbe essere considerato più come universo, che ognuno di noi possiede.
Per cosmologia si intende l'insieme delle esperienze che compongono la biografia di un individuo, che diventa violenta nel momento in cui la biografia dell'individuo si condisce di azioni violente e di periodi sostanzialmente violenti.
Quando abbiamo la necessità di capire quali sono stati i motivi che hanno indotto una persona ad agire in un certo modo, qual è stato il pensiero che ha formulato, ecc... bisogna analizzarne il cosmo; ma il cosmo non è visibile, quindi quello che dobbiamo fare è abbandonare, uscire dal nostro
Universo per incontrare quello degli altri; questo processo viene chiamato "rendere visibile il non visibile".
Modello tradizionale, funzionalista e Modello genetico
Moscovici critica il modello tradizionale, funzionalista e vi contrappone il modello genetico.
Modello tradizionale: vede la realtà come un dato di fatto, gli individui fortemente dipendendo dal gruppo che cercano di adattarsi alla realtà trovando un equilibrio; mentre
Modello genetico: il proposto da Moscovici vede la realtà come una realtà costruita in cui gli individui e il gruppo hanno un rapporto di interdipendenza, reciproco, il loro obiettivo è crescere anche al costo del conflitto. Quindi quello che viene criticato al modello tradizionalista è quello di essere troppo conformista, di attenersi troppo alla tradizioni così da creare degli stereotipi e dei pregiudizi.
Potere: Moscovici critica il e l'influenza perché il modello tradizionalista concepiva
Chi detiene il potere come la persona più influente, quindi che più possedeva il potere dell'influenza, ma in realtà non è così perché Moscovici dimostra che coloro i quali hanno potere non riescono ad avere influenza per il modo in cui esercitano questa influenza, in modo troppo arrogante.
Paura della criminalità. La è una questione politica ella misura in cui sta nel mezzo nel rapporto tra i cittadini e lo stato. Si cerca di evitare e prevenire ciò che è successo nello stato moderno, cioè un "tutti contro tutti" in cui lo stato non riusciva a salvaguardare le persone che a loro volta si Hobbes trovano da sole ad affrontare questo mondo con tanta insicurezza e da sole.
Hobbes sottolinea che quello che poi è stato fatto è di cedere la libertà dei cittadini in cambio di sicurezze e dello stato; quindi lo stato garantisce di dare sicurezza ai cittadini.
però in cambio di una parte della loro libertà. La paura della criminalità viene oggi usata, viene strumentalizzata dallo stato per legittimare delle azioni politiche, delle scelte che possono divenire anche disumane, però vengono attuate perché è ciò che può rassicurare i cittadini.
Anche e parlano di queste azioni politiche attuate soltanto per dare una rassicurazione momentanea agli individui che così possono calmare la loro paura a poi in realtà in futuro ciò che rimane è il nulla, perché queste azioni si sono efficaci nel breve termine ma non nel futuro; nasce infatti il cosiddetto "populismo", cioè quelle scelte che vengono fatte per avere consenso da parte dei cittadini che richiedono soltanto sicurezza ma che poi di concreto non sono nulla. del Criminale".
Oggi la paura della criminalità può essere tradotta anche in "paura penale".
Perché si ha paura dell'altro in quanto diverso, nasce la distinzione del "noi/loro" che provoca paura. Spesso però la paura del criminale si traduce in paura dell'immigrato; tutte queste paure quindi alimentano quello che è il governo della paura, cioè quel governo che instrumentalizza la paura per legittimare le sue scelte, queste azioni disumane non efficaci.
Nasce dall'unione del governo della paura e della paura della criminalità il circolo vizioso della paura di Todarov. Tutto questo si può osservare in ciò che succede in America, infatti negli Stati Uniti nasce il governo della paura, viene utilizzata la paura per legittimare le istituzioni e i governi. Gli effetti sono tantissimi, come la nascita dello stato penale, il fatto che i cittadini hanno paura degli altri cittadini in quanto criminali, nascono le gated communities (comunità chiuse in cui non si ammettono interventi dall'esterno ed entrata di
Estranei proprio per salvaguardare la sicurezza interna). Nasce anche in Italia la sociologia della sicurezza per garantire, per aumentare questo sicurezza di sicurezza che i cittadini richiedono. Ceretti Cornelli oltre la paura, e parlano di un governo che dovrebbe andare nel senso che si dovrebbe iniziare a concepire la sicurezza come un concetto politico proprio per evitare quello che poi sta succedendo di queste azioni del governo che sono efficaci soltanto nell'immediato per garantire il consenso alle istituzioni, quando poi in realtà non sono per nulla efficaci. Ricerche statistiche Le si basano sullo studio di una possibile correlazione tra la criminalità e la percezione della sicurezza. I dubbi che sono venuti a tantissimi studiosi provengono da due snodi: il primo è quello per cui le ricerche statistiche che sono state sviluppate avevano degli obiettivi e metodi troppo diversi tra loro quindi era difficile farne una comparazione; il secondo
è che il tema della sicurezza e dell’insicurezza si è dilagato molto, tanto da non parlare più solamente di paura della criminalità, ma in generale anche della paura del futuro.
Le ricerche sono state portate avanti dalla constatazione per cui il tasso della criminalità scendeva e quello dell’insicurezza o cresceva o rimaneva invariato. Le ricerche che sono state fatte sono state portate avanti dall’ISTAT, CENSIN, ICSA e dall’Osservatorio europeo della sicurezza.
ISTAT: l’ISTAT cerca di capire quali sono le fasce d’età, il sesso delle persone più affette dal sentimento di insicurezza; nota come siano le ragazze e donne soprattutto nel sud Italia ad essere più soggette all’insicurezza e paura, sopratutto paura di violenza sessuale e furto. Si è visto inoltre come, grazie a delle ricerche effettuate in 3 anni diversi (1997, 2002, 2008) il tasso di criminalità e quello di insicurezza
rimanevano invariati; e anche come il tasso di insicurezza influenzava moltissimo i comportamenti delle persone (alcune non escono da sole, o di sera). CENSIS Il CENSIS porta avanti una ricerca sulla sicurezza e cittadinanza, cioè mostra come non è più soltanto la paura della criminalità ma la paura in generale della violenza, della crisi economica; infatti la necessità è quella di far sì che gli individui riescano ad essere integrati, necessità di integrazione sociale. Il CENSIS ha notato come oltre la necessità di interventi dall'altro, quindi interventi concreti da parte dello stato e delle istituzioni, servono anche interventi dal basso, cioè consapevolizzare le persone delle loro personalità così da potersi affermare senza aver paura. Si è visto come la percezione della sicurezza sia una percezione non più solo legata alla criminalità ma anche agli immigrati, alla violenza e quindi si.deve agire non più soltanto in senso di criminalità. Si è visto inoltre come il boom degli ascolti sulla criminalità abbia aumentato la paura della criminalità perché ha fatto credere che il tasso di criminalità stava aumentando, quando in realtà non è così, anzi in Italia rispetto ad altri paesi è rimasto stabile nel tempo. ICS Al'ICSA parla in generale di sicurezza e criminalità e quindi prende tutti gli aspetti che possono rendere insicure le persone. Svolge un approfondimento sugli stranieri, la paura che si sviluppa per gli stranieri perché si è visto come nel 1993 sono stati tanti gli immigrati che sono stati rimandati alle frontiere, nel 1996 erano stabili sia le richieste e sia gli ingressi, nel 1997 invece crollano completamente i numeri di persone mandate via, quindi aumenta il numero di stranieri regolari in Italia; questo numero che è andato a aumentare fino al 2002, per poi andare astabilizzarsi e poi decrescere. Oggi le persone immigrate in Italia illegalmente non sono poche e questo perché si pensa che si debba alla crisi economica e sia al fatto che l'UE non sia omogenea riguardo questo argomento; infatti sono richiesti sia interventi nazionali sia interventi a livello dell'Unione Europea. Dal 2002 in numero di immigrati si sono stabilizzati grazie a dei patti stipulati tra Italia, paesi di transito e paesi di provenienza.
Osservatorio europeo della sicurezza
L'Osservatorio europeo della sicurezza fa un'osservazione sulla crisi economia, lavoro e sicurezza e nota come le persone hanno paura degli immigrati perché temono che questi possano prendergli il loro posto, hanno paura della crisi economica e quindi dell'occupazione, del reddito e della situazione della famiglia.
Ha notato anche come sia importante il ruolo della rappresentazione mediatica della criminalità, soprattutto nella televisione; poiché ci sono persone,
soprattutto