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ORIGINI DELLA RICERCA SCIENTIFICA SUL CRIMINE

Adolphe Quételet. La statistica morale e il delitto come fenomeno sociale. La statistica morale, Adolpe Quételet, utilizza la matematica e la statistica per analizzare i comportamenti umani sono influenzati da fattori sociali esterni all'individuo ed esiste un rapporto intrinseco tra crimine e ambiente sociale. La società in se stessa racchiude tutti i germi dei delitti che saranno commessi.

L'oggetto di studio è il rapporto tra criminalità e patologie sociali. Fisica Sociale studia le informazioni statistiche di una popolazione. Statistica Morale studia quantitativamente le caratteristiche non solo fisiche, ma anche morali ed intellettuali del soggetto. Quételet cerca di mettere in luce le regolarità e le generalità bisogna considerare l'uomo come una frazione della specie poiché

eliminando l'individualità si elimina tutto ciò che è accidentale e le particolarità individuali si tolgono, permettendo di afferrare i risultati generali. Le regolarità del crimine sono una prova che le leggi statistiche, anche se non valide per singoli individui, sono vere se applicate ai gruppi. Le singole azioni possono apparire disordinate o imprevedibili, ma più cresce il numero degli individui, più la volontà individuale è sommersa dai fatti generali che dipendono da leggi generali quanto più è grande il numero degli individui che si osservano tanto più le individualità scompaiono e lasciano a predominare i fatti generali della società. I delitti e le pene si riproducono con regolarità nella società: ogni anno le cifre di queste statistiche si mantengono costanti. La tendenza al crimine (penchant au crime) dà la possibilità di prevedere il.

crimine poiché dipende non dal volere dei singoli soggetti ma da quello della società, che in qualche maniera prepara il crimine stesso i delitti sono una conseguenza necessaria di un determinato stato. Questa considerazione mostra la possibilità di migliorare gli uomini, modificando le loro istituzioni, le loro abitudini, lo stato dei loro numi ed in generale tutto ciò che influisce sul loro modo di essere. Quando sussistono le medesime cause si deve prevedere che gli stessi effetti si ripetano ciò che poteva far credere non avvenisse, anche quando si tratta di fenomeni morali, è la troppo grande influenza che si attribuiva all'uomo in tutto ciò che si riferisce alle sue azioni (determinismo).

T. Burke History of civilization in England- Ritorno costante dei medesimi fenomeni nella società Si potrebbe supporre che l'omicidio sia il delitto più arbitrario e irregolare perché viene considerato,

Sebbene spesso sia l'atto conclusivo di una carriera criminale, come un atto impulsivo e subitaneo. Tuttavia esige una combinazione di fattori affinché possa compiersi. In tutto ciò che riguarda questi delitti gli stessi numeri si ripetono costantemente; le ricerche hanno stabilito il fatto straordinario che la riproduzione uniforma del delitto è più chiaramente segnata e più suscettibile di essere predetta. La regolarità è riscontrabile anche nel suicidio.

ORIGINI DELLA RICERCA SCIENTIFICA SUL CRIMINALE: L'ANTROPOLOGIA CRIMINALE E LA SCUOLA POSITIVA

Cesare Lombroso e l'uomo delinquente.

Cesare Lombroso nasce a Verona da una famiglia ebrea nel 1835. La sua formazione è medica: si laurea in medicina e chirurgia e scrive una tesi sul cretinismo in Lombardia.

VITA:

  • 1859 Si arruola come medico volontario nell'esercito rivoluzionario durante la seconda guerra di indipendenza inviato in Calabria inizia a

studiare e misurare più di 3000soldati.→1863 Diventa rettore del manicomio a Pavia, Pesaro e Reggio EmiliaAutopsia di Vilella fossetta occipitale→ →1871 scoperta della – elaborazione della tesideterminismo biologico.del →1872 Studia gli alienati nei manicomi→ →1876 Riceve la cattedra di medicina legale e igiene pubblica a Torino continua astudiare e misurare i detenuti del carcere – pubblicazione de l’uomo delinquente.→1880 Fonda l’archivio di psichiatria, antropologia criminale e scienze penali→1886 Ottiene la cattedra di psichiatria e psicologia clinica→1906 Ottiene la prima cattedra di antropologia criminale italiana.→1909 Muore.L’uomo delinquente → →1876 prima edizione/ 2013 quinta edizione Buonpiani è undi stereotipi della differenza e un catalogo di tipologie naturalizzate.inventarioQuestioni di sfondoTema della responsabilità → ha un impostazione positivista e

Sostiene che esiste un mondo intermedio tra vizio e malattia, in cui si colloca il delitto. L'influenza su questo tipo di teoria è quella del metodo sperimentale delle scienze sociali e della frenologia, ovvero la scienza che studia le dimensioni del cranio.

Tema della degenerazione → La patologia viene vista come una causa della degenerazione fisica e morale del soggetto e quindi un soggetto malato è un soggetto tendenzialmente criminale o che potrebbe avere il senso morale non sviluppato. L'assenza del senso morale ha un'origine biologica ed è individuata nella conformazione di alcuni organi.

Tema dell'evoluzionismo → Lombroso individua delle razze superiori, più evolute, in linea con la teoria di Darwin, per giustificare alcune delle sue teorie: il cranio delle razze inferiori (specialmente quello di alcune etnie sudamericane) presenta delle affinità significative con quello dei primati.

Linguistica →

Consiste nella raccolta empirica di tutte le frasi del gergo criminale• che, secondo Lombroso, è più vicino a quello dei primitivi.

Teoria del monismo → Prospettiva secondo la quale intelligenza e moralità fanno• capo alla fisiologia.

determinismo biologico lombrosiano dueLa tesi del si fonda su pilastriTeoria del delinquente nato → predisposizione congenitai criminali hanno una ed1. ereditaria dovuta a delle anomalie presenti sin dalla nascita.

Teoria dell’atavismo → regressione fissazioneil delinquente presenta una o a livelli2. pre–umani di sviluppo e per questo è simile al primitivo o al selvaggio. Poiché,inoltre, presenta un’alterazione del senso morale, egli è anche pazzo morale edepilettico; l’epilessia fa regredire morfologicamente all’atavismo.

Studio antropologico del delinquente → consiste nel misurare e classificare i caratteriabnormi anatomici, psicologici e biologici del delinquente,

i caratteri patologici e morbosi, 21le anomalie e le deformazioni craniche (confronto tra i crani di criminali e persone normalimetodo induttivo.→e antropometria e fisionomia del delinquente e anomalie del corpo)

Proprio per queste sue caratteristiche, i critici hanno definito “l’uomo delinquente” come
un catalogo di differenze e di stereotipi.

Varie anomalie del criminale:
  1. La capacità cranica del criminale è inferiore alla media o superiore rispetto alla media,eccedendo in troppo (capibriganti) o in poco (ladri).
  2. La circonferenza cranica ha maggior volume nel cranio normale rispetto a quellocriminale.
  3. I diametri sono sviluppati in maniera minore rispetto a quello delle persone normali.
  4. C’è un esagerazione degli indici etnici.
  5. La forma generale del cranio dei criminali è molto diversa e presenta la frequenza dei casipiù rari per le persone normali; in generale forme spezzate piuttosto che quelle curve.
  6. La faccia è

più grande, grazie alla maggior altezza, alla sporgenza e divaricazione degli zigomi e non di rado al prognatismo notevole. È simile al muso degli animali; gli organi di senso sono più sviluppati dei centri nervosi. Il prognatismo segna il maggior sviluppo della faccia rispetto al cranio. Il progeneismo consiste nel sopravanzare dei denti della mandibola a quelli della mascella superiore che restano accavallati. La mandibola ha superiorità di peso e di lunghezza delle sue branchie e di robustezza generale in confronto ai normali. Sono dovute, oltre che all’atavismo, anche a gesti di digrignamento dei denti durante una reazione violenta o una vendetta. Hanno una maggiore capacità orbitaria.

2. anomalie craniche

Molto importanti e caratteristiche sono le riscontrate nei crani di 452 criminali, sia di per sé, sia per la maggior frequenza in confronto ai normali. Sono sia ataviche che patologiche.

Le anomalie più importanti sono:

- fossetta

primati. Questa caratteristica è particolarmente evidente nei gorilla e negli oranghi, mentre è meno pronunciata negli esseri umani. - seni frontali sporgenti: Questa caratteristica si trova più frequentemente nei criminali rispetto alle persone normali. I seni frontali sporgenti sono associati a un aspetto animalesco, insieme a una fronte sfuggente, suture semplici e molte anomalie dell'osso occipitale. - linea semicircolare della tempia: Questa caratteristica è molto accentuata e ricorda l'impianto robusto fino a formare una vera cresta del muscolo temporale, che è il principale agente della masticazione nei primati.carnivori e nei primati adulti. 3. donne → Le possiedono un numero minore di anomalie rispetto agli uomini assenza completa di sub scafocefalia e di oxicefalia ad una quota inferiore di sclerosi craniche, asimmetrie craniali e facciali, di strutture metopiche, di seni frontali sporgenti. È più rara la fossetta occipitale e la fronte sfuggente come anche il processo frontale del temporale. Tuttavia se si paragonano delle donne normali a donne delinquenti si nota come queste ultime sono molto più vicine agli uomini in base alla conformazione cranica. 4. pazzi → Nei gli indici sono pressappoco identici con quelli dei criminali lo studio di queste anomalie avvicina il pazzo all'uomo delinquente. 5. fossetta occipitale La è stata rintracciata an
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
65 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher allle01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Curti Sabina.