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Dalle prime forme di pittura nelle caverne, incisione sulle rocce e intagli nel legno, si passa alle
scritture pittografiche in cui i segni sono in realtà disegni di ciò che viene rappresentato.
Il primo vero e proprio sistema di scrittura conosciuto è conosciuto dalla
scrittura cuneiforme -‐ Medio
Oriente, S umeri, 3500 a.C. circa. S uccessivi sono i geroglifici egiziani, la scrittura indiana e cinese.
Con la
scrittura ideografica i segni iniziano a rappresentare in m aniera elegante e armoniosa non più
solo oggetti m a anche concetti astratti e connessioni tra gli oggetti. Lo svantaggio risiede però nella
grande quantità di segni di cui sono composte e che dovevano essere m emorizzati, rimanendo per
molto tempo patrimonio esclusivo dei più colti e istruiti.
Intorno al 1500 a.C. ad opera dei F enici, nasce la prima
scrittura fonetica, cioè una scrittura alfabetica
in cui ogni segno non rappresenta più un oggetto, ma bensì un suono. La specificità di questa scrittura,
che costituisce oggi la base di tutti gli alfabeti del m ondo, sta nella sua semplicità ed efficienza per cui,
con un numero limitato di segni e con una serie di piccole variazioni è possibile costruire un numero
elevatissimo di parole. La scrittura fonetica è inoltre un sistema di scrittura democratico, anche se per
averne un'effettiva diffusione si dovrà aspettare la nascita della stampa a caratteri m obili, lo sviluppo
della società borghese e la resa obbligatoria della scolarizzazione.
La potenza della parola umana
Vi sono tre funzioni principali in cui la scrittura -‐ e più in generale tutti i media -‐
sviluppano e potenziano la parola umana come mezzo di relazione sociale:
1 -‐ La possibilità di
memorizzare, conservare e immagazzinare le informazioni in
forma di documenti al di là della labilità della nostra memoria individuale e
della tradizione orale
2 -‐ La possibilità di
trasmettere messaggi a distanza e connettere persone
distanti nello spazio, al di là della sfera della compresenza
3 -‐ La possibilità di
riprodurre, moltiplicare e diffondere il messaggio tra molti
riceventi
Per ognuna delle tre funzioni,
occorre che la parola sia oggettivata, cristallizzata,
fissata, cioè separata dal suo contesto naturale e originario di produzione, da colui
che la pronuncia e dalla situazione concreta in cui ciò avviene.
Gli effetti cognitivi, sociali e cultuali della scrittura
Gli studi sull'impatto sociale e culturale della scrittura prima, dell'alfabeto fonetico
e della stampa poi hanno messo in luce tre grandi tipi di conseguenze:
1. Effetti cognitivi e psicologici: sulla mente umana, sui processi cognitivi della
memoria e del pensiero, sulla dimensione psicologica interiore.
• La scrittura consente di
guadagnare distanza dalla realtà e dalla stessa
esperienza immediata separando chi conosce da ciò che viene conosciuto e
stabilendo le condizioni per l'oggettività priva di coinvolgimento emotivo.
• La scrittura favorisce la riflessività personale, una maggiore consapevolezza
dei propri processi interiori, ponendo l'individuo di fronte a se stesso.
• La scrittura incoraggia lo sviluppo del pensiero logico, la capacità analitica e
la tendenza a categorizzare spostando il pensiero da una dimensione
situazionale-‐concreto tipica delle culture orali ad una dimensione di tipo
astratto. Tutti i processi si astrazione che identificano un'essenza astratta o
una relazione logica tra oggetti sarebbero impossibili senza le trasformazioni
mentali indotte dalla scrittura e dalla stampa.
la tendenza a categorizzare spostando il pensiero da una dimensione
situazionale-‐concreto tipica delle culture orali ad una dimensione di tipo
astratto. Tutti i processi si astrazione che identificano un'essenza astratta o
una relazione logica tra oggetti sarebbero impossibili senza le trasformazioni
mentali indotte dalla scrittura e dalla stampa.
2. Effetti sociologici, riguardano invece l'organizzazione sociale e lo sviluppo di forme
più stabili, interconnesse e razionali di relazione sociale.
• La scrittura consente il passaggio dalla consuetudine ad una più chiara definizione e
consapevolezza di azioni, norme e regole nel campo del diritto, dell'amministrazione e
dell'economia.
• La scrittura consente la
differenziazione dei campi dell'agire umano. Ciò
accade perché un carattere proprio della scrittura è di rendere e splicito ciò
che è implicito e di rendere i risultati dell'azione più accessibili alla riflessività
e alla valutazione.
• La scrittura presenta
carattere di autorità legato a una verità superiore
• La scrittura rende possibile l'accumulo di un patrimonio di informazioni e
conoscenze molto superiore rispetto a quello limitato alle capacità di
memoria delle culture orali. L'accesso a questo patrimonio non è però
universalmente disponibile cosicché vengono a crearsi anche accentuate
differenziazioni di conoscenza -‐ knowledge gap.
• La scrittura accresce la differenziazione fondamentale tra il sistema sociale e il sistema
culturale ed estende di molto il campo di forza di quest'ultimo.
Con la scrittura i principali
contenuti simbolici di una cultura possono essere