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Queste regole implicano che i soggetti agenti condividano un comune scopo
comunicativo e si sentano, ognuno dalla propria parte, impegnati a rispondere a ciò
che gli altri si attendono da loro nella specifica situazione o contesto in cui
interagiscono.
Nello specifico, Grace ha formulato sulla base delle categorie kantiane della
quantità, della qualità, della relazione e del modo, alcune condizioni più specifiche
volte a perseguire l'intento di una chiara espressione dell'intenzione comunicativa
degli interlocutori:
2. Completezza dell'informazione -‐ quantità: si riferisce alla quantità
proporzionata di informazione necessaria per garantire un'adeguata
comprensione. Chiede che l'emittente non fornisca una quantità di
informazione inferiore a quella necessaria ai fini dello scambio comunicativo
in atto, ma neppure una comunicazione superflua e inutilmente ridondante -‐
da un contributo tanto informativo quanto richiesto.
1. Qualità delle informazioni -‐ veridicità:
cerca di dare un contributo che sia
vero o che hai ragione di ritenere veritiero.
Non dire ciò che ritieni falso o ciò
informazione inferiore a quella necessaria ai fini dello scambio comunicativo
in atto, ma neppure una comunicazione superflua e inutilmente ridondante -‐
da un contributo tanto informativo quanto richiesto.
1. Qualità delle informazioni -‐ veridicità:
cerca di dare un contributo che sia
vero o che hai ragione di ritenere veritiero.
Non dire ciò che ritieni falso o ciò
per cui non hai prove adeguate.
Un minimo di verità ci deve sempre essere, altrimenti non possiamo più
essere sicuri di nulla: se io mento, non riusciremo mai ad essere sicuri che gli
altri stiano dicendo la verità. Quando dialoghiamo diamo per buono che
l'altro non menta perché noi stessi non mentiamo. Se vuoi che sia un dialogo,
devi dire la verità.
3. Relazione: individuare ciò che è
rilevante nella conversazione,
pertinente
all'oggetto del discorso, stare al tema senza divagare e introdurre elementi
fuorvianti.
I comici spesso basano la loro performance sulla violazione di questa regola. I
social Network invece sono luoghi virtuali dove tutti parlano e ognuno può
dire la propria idea finendo spesso con lo storpiamento e la perdita del punto
di vista iniziale.
4. Modalità: riguarda il modo in cui il contenuto della comunicazione viene
espresso. Si riferisce alla chiarezza e alla precisione di ciò che viene
comunicato, si declina in una serie di raccomandazioni circa l'ambiguità, la
concisione e l'ordine.
Queste massime sono
finalizzate al conseguimento di uno scambio e fficiente di
informazioni, quindi al successo della conversazione, al successo del passaggio di
valori e di sapere.
Ogni regola dev'essere contestualizzata.
Un particolare riferimento va alla comunicazione interculturale: ogni società e
cultura prevede regole -‐ che non sono semplicemente norme linguistiche, ma
anche norme sociali -‐ relative alla comunicazione. Tali regole possono variare anche
notevolmente da cultura a cultura cosicché possono crearsi incomprensioni e
malintesi quando si incontrano persone che provengono da società che prevedono
regole comunicative diverse.
Regole di cortesia di ROBIN LAKOFF
Condizioni che
riguardano le relazioni tra coloro che comunicano
finalizzate a
creare e mantenere
una buona relazione con gli altri nei diversi ambiti di relazione.
1. Non ti imporre. Non essere invadente e non imporre ad altri il tuo punto di
vista.
Si è più persuasivi quando si dialoga con il punto di vista altrui. Dichiara subito
che il tuo punto di vista è disponibile a tenere conto del punto di vista altrui
1. Non ti imporre. Non essere invadente e non imporre ad altri il tuo punto di
vista.
Si è più persuasivi quando si dialoga con il punto di vista altrui. Dichiara subito
che il tuo punto di vista è disponibile a tenere conto del punto di vista altrui
2. Offri delle alternative: lasciare decidere agli altri come reagire alle parole,
lasciare sempre una via di uscita al proprio interlocutore. Offrire delle
alternative anche con la sicurezza di aver ragione.
3. Mettere l'interlocutore a proprio agio: essere amichevoli, accorciare le
distanze, esprimere solidarietà o sollecitando una partecipazione attiva
dell'altro.
C'è una correlazione tra le regole di chiarezza di Grice e le regole di cortesia: le
regole conversazionali ispirate ai principi di massima chiarezza, sincerità e
pertinenza possono essere violate in ossequio alle regole sociali del tatto e della
cortesia. In alcune situazioni ad esempio si può scegliere di non essere chiari,
informativi e sinceri per non offendere l'altro o metterlo in difficoltà.
Comunicazione conflittuale
Se cooperare significa manifestare chiaramente all'interlocutore la propria
intenzione comunicatoria, anche una comunicazione conflittuale corrisponde alle
condizioni di possibilità del principio di cooperazione e alle sue massime.
Cooperazione comunicativa e conflitto non sono quindi concetti incompatibili: ci
può essere una cooperazione comunicativa tra rivali o nemici anche se non significa
condividere lo