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LA QUALITÀ IN PRODUZIONE
Tutte le trasformazioni reali sono influenzate da fenomeni non controllabili (disturbi) che influenzano il risultato finale.
Obbiettivo delle tecniche di controllo qualità:
Sviluppare dei metodi per controllare e monitorare il processo per cercare di avere evidenza il prima possibile di un processo che sta deviando, in termini di variabilità del risultato, dalle condizioni nominali.
- Variabilità dello stato iniziale
- Variabilità del risultato
Stato iniziale 1
Stato iniziale 2
Intervallo di tolleranza
Dominio delle specifiche di prodotto
Troppo preciso
Grossolano
Adeguato
Non accurato
Conoscere la capacità è importante per:
- Scegliere il processo adatto (economicamente) ad un prodotto (o la sequenza dei processi)
- Scegliere una strategia di controllo (frequenza, dimensione del campione: processo perfetto-no controllo)
- Scegliere il fornitore sulla base della sua capacità
Esempio: perno (materiale noto)
Processo di produzione del perno (semplificato)
- grezzo
- Tornio Operatore Utensile 1
- Tornio Operatore Utensile 2
Ipotesi: ingresso perfetto, processi perfetti
Concentriamo l'attenzione sulla seconda operazione (tornitura longitudinale esterna)
Variabilità
Possibili cause: materiale (non omogeneo), operatore, utensili (cond.ni di usura), macchina, etc.
Eseguo una serie di rilevazioni della misura del diametro e costruisco un istogramma.
- Occorre controllare lo stato del tornio?
- Occorre controllare lo stato degli utensili?
- Occorre formare l'operatore?
Esempio
- X ~ N(100 ; 0,012)
- LSS = 100,02
- LSI = 99,98
γS = 1 - Φ(LSS - μ0/σ0) = 1 - Φ(100,02 - 100,00/0,01) = 1 - Φ(2) = 1 - 0,97725 = 0,02275
γI = Φ(LSI - μ0/σ0) = Φ(99,98 - 100,00/0,01) = Φ(-2) = 0,02275
γ = γS + γI = 0,0455 = 4,55%
% scarti
- uno scarto γS può essere rilavorato per tornare in specifica
- uno scarto γI non si può riportare in specifica a meno di aggiunta di materiale e costi molto elevati
- Se immaginassimo che il processo abbia un disturbo e subisca una variazione della media:
Esempio (passaggi)
Un processo realizza degli anelli di tenuta per pistoni e siamo interessati al diametro esterno. Decidiamo di monitorare la media del processo.
Se il processo è stabile:
con μX = 74,000 mmσX = 0,010 mm
- Preleviamo a intervalli regolari campioni di n = 5 anelli
Campione (n parti)
- Per ogni campione calcoliamo la media campionaria e riportiamo su un grafico il suo andamento nel tempo. Se il processo è stabile:
distribuzione di X
distribuzione di X̄ = w
con μX = 74,000 mmσX = 0,010 mm
con μX = 74,000 mmσX = 0,0045 mm
Parametri incogniti – Fase 1 (Progettazione)
Ma se i parametri (μ0, σ0) non fossero noti?
Fase 1 - Progettazione della carta di controllo
- Assicurarsi che il processo sia in condizioni di regime tecnico-produttivo
- Estrarre m campioni (almeno 20-25) di dimensione n, misurandone la variabile di interesse
- Eseguire un’analisi esplorativa dei dati
- Stimare i parametri incogniti e costruire le carte
- Verificare che tutti gli m campioni siano in controllo (in relazione ai limiti calcolati). Per i punti «fuori controllo» eseguire una fase diagnostica al fine di individuare l’eventuale «causa assegnabile»
- In caso di fuori controllo giustificato (per cui è stata individuata una causa assegnabile), eliminare il campione dal set di campioni e ripetere la progettazione (tornare al punto 4).
Caso 1: Media incognita e Varianza nota
- Assicurarsi che il processo sia in condizioni di regime tecnico-produttivo
- Estrarre m campioni (almeno 20-25) di dimensione n, misurandone la variabile di interesse
- Eseguire un’analisi esplorativa dei dati
- Stimare i parametri incogniti e costruire le carte
Stimare la media: μ̂0 = X̄ = ∑mi=1 xi/m
calcolare i limiti di controllo sostituendo: μ0 → μ̂0 = X̄ in: LCS = μ0 ± K σ0/√n (di solito con K = 3) NB: carta R non cambia
- Verificare che tutti gli m campioni siano in controllo (in relazione ai limiti calcolati). Per i punti «fuori controllo» eseguire una fase diagnostica al fine di individuare l’eventuale «causa assegnabile»
- In caso di fuori controllo giustificato (per cui è stata individuata una causa assegnabile), eliminare il campione dal set di campioni e ripetere la progettazione (tornare al punto 4).
Importanza di α e β
In assenza di cambiamenti nel processo
ARL (H0) = 1/α
H0: SISTEMA IN CONTROLLO
ARL (H0) è il numero medio di campioni per avere un falso allarme
Qual è il numero medio di campioni per avere un falso allarme?→ARL(H0)
Se usassimo K = 3 e l’ipotesi di distribuzione gaussiana fosse esatta, allora:
α = 2,7 ‰ ARL (H0) = 371
Quindi in media ogni 371 campioni, ci aspettiamo un allarme ingiustificato (con il sistema in controllo).