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Si tratta di una rapida rassegna della trama e contiene elementi in contrasto col testo. Tutti e 5 i manoscritti lariportano.
Trama 1“Agamennone, andandosene ad Ilio promise a Clitemestra che se avesse espugnato Troia lo avrebbe2segnalato il giorno stesso attraverso una fiaccola. Onde per cui Clitemestra fece sedere una vedetta incambio di una paga perché sorvegliasse l’apparire della fiaccola. Quello vedendola ne diede l’annuncio eallora lei manda a chiamare il gruppo degli anziani per dire loro della fiaccola; di queste cose anche il coro3 4canta e questi all’udire dell’annuncio cantano un peana . Non molto tempo dopo arriva Taltibio e racconta5del viaggio per mare. Agamennone arriva su un carro, lo segue un altro carro dove stavano i bottini di guerrae Cassandra. Lui
Entra nella casa con Clitemestra, Cassandra si ferma a vaticinare prima di entrare nel palazzo reale, preannuncia la propria morte e quella di Agamennone e quella della madre da parte di Oreste esalta dentro come sul punto di morire, lanciando via la corona di profetessa e le vesti sacre. Questa parte della tragedia è molto ammirata come avente capacità di colpire il pubblico e di suscitare pathos a sufficienza. In modo peculiare Eschilo fa uccidere Agamennone sulla scena, mentre tacendo la morte di Cassandra la mostra morta; hanno fatto sì che avvenisse Egisto e Clitemestra, che si facessero forza l'uno e l'altro riguardo all'uccisione su un solo punto e cioè lei con l'uccisione di Ifigenia, l'altro con le sciagure subite da parte di Atreo da suo padre Tieste."
Materiale pratico e storico:
"La tragedia fu rappresentata sotto Filocle nell'80esima olimpiade, anno secondo. Vinse Eschilo con Agamennone, Coefore,
Eumenidi e il Proteo satiresco. Il corego era Senocle di Afidna”
Segue l’elenco dei personaggi in ordine di apparizione:
Vedetta, coro, messaggero, Clitemestra, l’araldo Taltibio, Agamennone, Cassandra, Egisto.
Recita il prologo11la vedetta, servo di Agamennone .
Il mito di Agamennone prima di Eschilo:
- Iliade: non si parla né della famiglia di Agamennone né del nostos. Si dice che ha 1 figlio maschio e 3 figlie: Crisotemi, Laodice e Ifianassa;
- Odissea: riferimento al nostos. Nel libro III vi è il racconto di Nestore, in cui Oresta diventa il modello di Telemaco e non si fa riferimento all’uccisione di Clitemestra; nel libro IV il racconto di Menelao-Proteo, in cui si parla della sentinella assoldata da Egisto per un anno e della tempesta a Capo Malea, che fa pensare che Agamennone stesse andando verso Sparta, non verso Argo-Micene e 1 Forma antica del nome, V e la tradizione tricliniana riportano Clitemnestra.
- La vedetta è citata
significato giuridico.
8 Sezione più antica, probabilmente derivante da materiale peripatetico.
9 458 a.C. Anno di svolta nella politica estera ateniese: si pone fine all'alleanza tradizionale con Sparta. Atene si accosta a Megara e Argo. Vi è la riforma di Efialte. L'Orestea sembra essere costruita attorno alla riforma dell'Aeropago. La politica antibellicista dell'Agamennone si spiega alla luce di questi eventi, non è casuale che l'Agamennone parli di un delitto di sangue; è possibile, sebbene non fruttuosa, una lettura politica dell'Agamennone attraverso gli accenni al demos e le preoccupazioni di Agamennone.
10 Il testo è corrotto in questo punto. Nei codici abbiamo κή, 28esima olimpiade. Se questo dato fosse vero, il testo non tornerebbe perché la 28esima olimpiade non coincide con l'arcontato di Filocle, che facciamo risalire al 458 a.C. in modo inequivocabile a partire da altre fonti.
Nell'Odissea Egisto assolda la vendetta, che qui è un servo fedele di Agamennone.della sua uccisione per mano di Egisto con la complicità di Clitemestra, che tuttavia non è messa in primo piano perché Menelao, che è il cognato, non è interessato a metterla in cattiva luce; nei libri XI, XXIV Clitemestra è presentata come assassina di Cassandra; In generale, in tutti i libri dell'Odissea in cui è nominata la vicenda di Agamennone, si mette in evidenza il ruolo primario di Egisto e quello secondario di Clitemestra. Catalogo delle donne: Clitemestra è presentata come un'adultera, in linea con la rappresentazione delle figlie di Tindaro. C'è la prima menzione al sacrificio di Ifigenia, che qui è chiamata Ifimede. Canti Ciprii: si parla dell'ira di Artemide, che pretende il sacrificio di Ifigenia; Nostoi: si parla dell'uccisione di Agamennone per mano di Egisto e di quelladi Cassandra da parte di Clitemestra; Pitica XI: si tratta dell'unico trattamento integro del mito di Agamennone; Clitemestra è presentata come una donna spietata, la nutrice Arsinoe, avrebbe sottratto Oreste alla furia omicida della madre; la datazione di questo testo è decisiva per stabilirne i rapporti con l'Agamennone: esso celebra un tebano corridore di nome Trasideo, se ha conseguito la sua vittoria nella corsa semplice dei ragazzi, essa si data al 477; se invece si tratta della corsa degli adulti, essa si data al 454; si comprende bene che il valore del testo cambia a seconda se esso preceda o segua l'Agamennone; Non dobbiamo pensare che l'omicidio da parte di Clitemestra sia una novità assoluta, abbiamo testimonianze attiche e protoattiche: nella metà del VII secolo abbiamo un cratere proto-attico ad opera dello stesso pittore della brocca degli arieti, in cui si vedono una donna, un uomo barbuto e un uomo che alle spalle uccideun uomo barbuto: alcuni pensano alla rappresentazione dell'uccisione di Egisto da parte di Oreste, altri all'uccisione di Agamennone;
sempre alla metà del VII secolo si fa risalire un pinax di terracotta in cui si vede Agamennone seduto sul trono, Egisto lo tiene fermo e Clitemestra lo assale;
rappresentazione della morte di Agamennone da parte del pittore della dokimasia, in cui si vede Clitemestra che dà il colpo definitivo con l'asta;
Struttura di prologo e parodo
Il prologo (vv.1-39) è recitato da una sentinella da una posizione rialzata. Si può suddividere in due parti: ai vv.1-21 la sentinella lamenta che da un anno sta aspettando il segnale luminoso della vittoria di Agamennone, creando un senso di attesa nel pubblico. Ai vv. 22-39 vi è l'allocuzione alla fiaccola, portatrice di una buona novella da riferire a Clitemestra,
La parodo (vv.40-257) si compone di una parte anapestica (vv.40-103) e di una parte lirica
(vv.104-257). Nella parte anapestica, il coro dei vecchi ci informa sulla spedizione di Troia (teodicea della guerra), spiegando il motivo per cui non sono partiti e chiedendo a Clitemnestra il motivo dei sacrifici, in un’atmosfera angosciosa che quasi sembra anticipare le sciagure che di lì a poco si abbatteranno sulla casa degli Atridi. La parte lirica si suddivide a sua volta in 4 parti: ai vv. 104-159 il coro canta il prodigio di Aulide, ai vv. 160-184 c’è l’inno a Zeus, in cui si racchiude la chiave interpretativa dell’intera parodo, ai vv. 185-217 viene illustrata la scelta di Agamennone e infine, ai vv. 218-257 vi è il racconto del sacrificio di Ifigenia.
Seguono poi:
- primo episodio: Clitemnestra diviene narratrice ufficiale della vittoria di Agamennone;
- primo stasimo: Il coro esprime gioia e dubbi, il canto finisce con un tono di sospensione;
- secondo episodio: L’araldo annuncia l’arrivo di Agamennone in un canto che
Parte nel segno dell'agioia e della giusta punizione di Elena e del lutto, per poi introdurre il tema dei rapporti familiari che sono causa di lutto.