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Processo di valutazione e misurazione
❑ ASSESSMENT O PROCESSO DI MISURAZIONE
❑ PROCESSO DI VERIFICA
❑ VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Su queste ultime due tappe si inserisce il decreto della valutazione del 4 dicembre del 2020. Cosa dobbiamo ritenere da questi decreti?
Sappiamo che è uscita questa ordinanza (link) questa ci dice che bisogna arrivare a un giudizio descrittivo per la valutazione finale e quelle periodiche. Questa scelta educativa tra voto e del giudizio è una scelta diciamo generale, su cui noi non andiamo a discutere, il problema è come arrivo a far la valutazione periodica e finale, che invece è la cosa più importante rispetto alla disciplina. Per quanto riguarda le valutazioni in itinere, le loro modalità rimangono nelle mani degli insegnanti, per la libertà di insegnamento e per l'autonomia delle scuole e dei plessi. Vengono
definiti come appunti di viaggio, che vanno a recuperare il concetto del portfolio come valutazione autentica di circa una quindicina di anni fa, dove la valutazione è un passaggio fondamentale per misurare, proprio per capire cos'è successo nel processo di insegnamento-apprendimento; dopo di che generalmente si dà questo voto, questo giudizio va sulla scheda e si perde poi traccia di questa documentazione. Gli appunti di viaggio forse sono più da vedere proprio come un monitoraggio, una registrazione di queste valutazioni in modo che accompagnino il bambino lungo l'arco del ciclo di studi. Sicuramente le pagelle verranno distribuite come documenti di valutazione due volte all'anno - poi comunque la pagella è un documento solo - però che i bambini tengano traccia di queste valutazioni sicuramente è di nuovo un passaggio per quanto riguarda la consapevolezza. Come vedremo all'interno poi della valutazione per rubriche, come.voi siete abituati a fare tirocinio, non bisogna maidimenticare di dedicare anche del tempo all'autovalutazione del bambino, questo perché rende consapevoli i bambini; tra l'altro i bambini sono generalmente molto consapevoli della loro valutazione, quando ovviamente sanno su cosa sono valutati. Il problema che i bambini non ne sono consapevoli quando non sanno su che cosa sono valutati, quindi questo è un altro aspetto che bisogna curare quando si progetta la valutazione e prevedere sempre questo passaggio, prima che le varie valutazioni finiscano sul documento di valutazione finale. Vi prego di controllare sui documenti di valutazione che la disciplina si chiami educazione fisica; anche perché una volta magari si stampavano, quindi si riciclavano quelle del 1985, ma adesso sono tutti file editabili e veloci, quindi almeno che la disciplina si chiami come previsto dalle indicazioni nazionali del curricolo, mi sembra un piccolo passo verso la consapevolezza cheÈ una disciplina del curricolo e non è qualcosa di strano a cui dovete aggiungere, tra l'altro quest'anno, la novità dell'educazione civica, dove io vi ho già suggerito quali argomenti della disciplina possono essere trasferiti all'interno dell'educazione civica, perché comunque nell'educazione civica tutte le discipline concorrono in modo interdisciplinare. Gli apprendimenti devono comunque tener conto delle Indicazioni Nazionali, dei traguardi di competenza, ecco perché nell'aula facciamo questo passaggio dalla progettazione quinquennale per arrivare alla progettazione annuale e poi a quella specifica di un intervento didattico, quindi ci sarà il passaggio dalle Indicazioni Nazionali al curricolo di Istituto, che di nuovo è un passaggio importante in quanto dobbiamo tutti arrivare allo stesso punto, ma come ci arriviamo dipende un attimino dall'autonomia scolastica, dalla caratteristica.istituti e dai bambini che frequentano quellascuola. Tutto questo impianto della scuola accessibile agli insegnanti, alle famiglie e bambini è un impianto molto buono, che è stato ben curato nel tempo, ma molte volte gli insegnanti presi dalla loro organizzazione, non sempre hanno l'opportunità di esplicitare questo con le famiglie e coi bambini - le famiglie magari perché non partecipano tanto alle riunioni – ma i bambini invece voi li avete, quindi questo passaggio è proprio questione che se viene inserito quotidianamente su ogni intervento, diventa poi naturale che i bambini ne siano consapevoli senza dover ulteriormente andare a preparare i documenti che appesantiscono ancora di più la routine. Un altro punto su cui questi documenti ci dicono i quattro livelli su cui articolare poi i livelli di apprendimento, che sono: l'avanzato, l'intermedio, il base e in via di acquisizione. Su questo fatto delle quattroPossibilità mi pare di averne già parlato precedentemente, è la possibilità di dover comunque sempre non posizionarsi nella posizione centrale, ma comunque dare un apporto che sia chiaro verso un livello o rispetto ad un altro. In via di acquisizione è quando ci sono ancora delle cose che devono essere sviluppate, e come si dice che in via di acquisizione bisognerebbe anche cercare di ipotizzare come si pensa di farle sviluppare, perché ovviamente un primo percorso didattico è già stato fatto e quindi bisognerebbe fare una riprogettazione. Inoltre, non si deve solo andare a rilevare la performance motoria o cognitiva, ma andare a vedere alcuni ambiti o dimensioni che sono:
- l'autonomia dell'alunno
- la tipologia della situazione (che se è nuova o non nuova la situazione del compito, deve essere dal docente accompagnato tutto il processo, quindi non sono dei pezzetti che vengono presi in questo modo mononucleari emessi
apprendendo (al di là di vedere come poterli aiutare a recuperare questi apprendimenti), valutate anche un attimino che cosa avete progettato, perché molte volte questo non-apprendimento da parte dei bambini è determinato dal fatto che la progettazione non rispetta quelle che sono le potenzialità degli allievi, quindi o sono progettazioni troppo sotto quelle che sono le potenzialità o troppo sopra, quindi dovete sempre tenere questi due aspetti in parallelo perché l'uno non esclude l'altro. Dopodiché andare anche a determinare i livelli di partenza, quindi nella valutazione formativa possiamo inserire anche quelle che sono le prove di ingresso, anche se poi non diamo il voto su quello ma perché ci dicono da dove partiamo. La valutazione sommativa invece, quella terminale quella che si fa alla fine, è quella dove si va a vedere quali sono i livelli che sono stati raggiunti ed è quella che può dare un
giudizio globale come ci viene chiesto su questa nuovanormativa, ma questa globalità deve tener conto dei quattro livelli e dei quattro ambiti. Dopodiché sarà trascritto sudocumento di valutazione e qui c'è l'impegno etico e morale che l'attività sia stata svolta, perché se l'attività è statalasciata sola alla spontaneità degli allievi o a rapsodici interventi fuori contesto e nemmeno legati tra di loro, da espertiesterni diventa poi molto difficile arrivare a una valutazione, questo soprattutto perché non è detto che chi conducel'intervento abbia lo stesso vostro quadro di contesto della valutazione scolastica (perché generalmente se provengonodal mondo sportivo le valutazioni sono di altro tipo, ovviamente sono legate a quelli dei brevetti, sono legate a dei contesti che sono totalmente differenti) quindi questa parte di valutazione è veramente una parte molto
importante che deve essere svolta dall'insegnante, ma deve anche tenere molto conto degli allievi. Gli allievi comunque essendo presenti e oggetto di valutazione, hanno anche loro delle valutazioni su se stessi e su questa si va poi a giocare l'autopercezione e l'auto efficacia: ossia se la valutazione non è corretta, è fuori contesto, voi come docenti ovviamente la formulate, ma pensate chi la riceve; qui non è per essere buoni quindi per essere giusti, perché se uno si riceve una valutazione giusta dove si mettono in luce punti di forza e di debolezza e si può vedere come migliorare, allora la valutazione concorda con quello che è lo sviluppo sia dell'apprendimento ma anche dell'auto-efficacia e autoefficienza; nel momento in cui invece la valutazione non ha questa solida radice, va incontro solamente a creare confusione nei bambini ma soprattutto demotivazione verso l'attività. Queste valutazioni che non sono
Coerenti e autentici segneranno i bambini per tutta la vita, ma non solo per la parte della scuola ma anche per la pratica extra scolastica.
Dopodiché le scale di valutazioni possono essere:
- Nominali se presente o no: come usato per esempio nelle TGM usato 1-0; 1 c'è 0 non c'è
- Ordinali quando si mettono in ordine dal più bravo al meno bravo, da quello che salta di più quello che salta di meno
- Scala ad intervalli dove si assegna un preciso valore alla distanza fra due o più risultati, che può essere in centimetri ma può essere anche in lettere o in giudizi.
Qui non è tanto importante cosa usiamo, ma è che lo usiamo bene, in modo coerente e condiviso con gli allievi e possibilmente anche con la famiglia. Qui avete altri rapporti tra scale decimali, giudizi e scale in lettere. Vedete che è indipendente che cosa si sceglie, è fondamentale invece cosa si mette dentro quelle valutazioni e abbiamo visto.
la cooperazione e l'atteggiamento verso l'attività fisica. Inoltre, è importante valutare anche l'acquisizione di conoscenze teoriche legate all'educazione fisica, come le regole dei vari sport, i principi di allenamento e l'importanza di uno stile di vita attivo e salutare.