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La consapevolezza fonologica
I bambini sono in grado, nel periodo prescolare, di manipolare la lingua e di comprendere che ci sono delle ricorrenze nelle sonorità che incontrano, grazie anche al fatto di essere immersi nel sistema fonologico dell'italiano poiché interagiscono, dialogano con le persone che li circondano e ascoltano anche quanto trasmesso dai media (quindi sono importanti il ruolo dei cartoni animati e della televisione).
"Consapevolezza fonologica" è costituito da due parole: consapevolezza riguarda l'insieme delle conoscenze, delle abilità, ma anche delle sensazioni che i bambini sviluppano grazie al contatto con la lingua che ha inizio nella primissima infanzia; fonologica indica che si pone attenzione alla struttura della lingua indipendentemente dal significato stesso della parola e del contesto, per cui l'attenzione alla sonorità della lingua, l'attenzione a fonemi. È sicuramente una consapevolezza.
importante che bisogna sviluppare nella scuola dell'infanzia. È una componente dell'alfabetizzazione emergente e può essere considerata come l'insieme di abilità, conoscenze e attitudini che, in qualche modo, precedono lo sviluppo delle forme convenzionali di lettura, scrittura acquisite nell'età prescolare. Le componenti dell'alfabetizzazione emergente sono:- La consapevolezza fonologica
- Le abilità di espressione orale
- Il vocabolario
- L'emergente che ha a che fare con la lettura e la scrittura perché la consapevolezza fonologica è condizione indispensabile per leggere e scrivere
- Attenzione e motivazione verso la lingua scritta
manipolare i suoni della lingua sviluppando nei confronti di questi una certa sensibilità. Che cosa significa quando si parla di sensibilità? Vuol dire capacità di distinguerli, di sostituirli, di manipolarli, quindi c'è un passaggio graduale: li individuo, li sostituisco, li manipolo.
La consapevolezza fonologica si sviluppa in età precoce ed è per questo che diventa indispensabile, soprattutto nella scuola dell'infanzia, lavorare con questa competenza dai 3 anni. Di solito, nella scuola dell'infanzia si fanno attività di riflessione sulla consapevolezza fonologica a partire dai 5 anni. È però necessario anticipare queste attività perché i bambini, se stimolati adeguatamente, rispondono molto bene a questo tipo di attività. Chiaramente anche l'ambiente familiare ricco di stimoli aiuta a sviluppare la consapevolezza fonologica perché il bambino è esposto a un
vocabolario più alto di registro e con parole che non appartengono alla quotidianità, le quali possono essere magari interpretate in modo diverso (esempio preso da Piaget: spesso i bambini invece di capire "bellino" lo interpretano come "fratellino". In questo caso la sensibilità podologica c'è, ovvero c'è una loro rielaborazione però c'è anche un'attenzione all'aspetto fonologico).
Sensibilità fonologica
La sensibilità fonologica passa attraverso alcune fasi: riconoscimento e manipolazione.
La memoria fonologica è a breve termine, caratterizzata dal saper ripetere le parole ascoltate; l'esempio di Piaget è proprio su questo tema. Vi è anche una memoria fonologica a lungo termine, per cui le parole entrano a far parte del bagaglio cronologico. Fate attenzione perché vi è anche uno strettissimo legame con il bagaglio lessicale.
In una delle prime attività vi
è il riconoscimento dei tratti distintivi come rime, allitterazioni, fonemi, assonanze e poi soprattutto la consapevolezza che la frase può essere suddivisa in costituenti e che ogni costituente può essere suddiviso in sillabe, che, a loro volta, possono essere suddivise in fonemi. La combinazione di allitterazioni, assonanze, fonemi in un testo breve dà degli ottimi risultati perché non incide molto sulla memoria, né a breve termine che a lungo termine. Ovviamente tutte le attività della scuola dell'infanzia che hanno a che fare con la sensibilità fonologica hanno una fase ludica e quindi si gioca a cancellare, aggiungere, sostituire delle sillabe, sostituire dei fonemi… Nelle classi plurilingue l'attenzione a questa componente fonologica è veramente un passo da fare perché vi sono L1 molto variegate, con caratteristiche tipologiche diverse e quindi il lavoro sulla consapevolezza fonologica aiuta molto i
Bambini di seconda generazione. Il discorso è composto da parti diverse: dobbiamo avere molta attenzione nei confronti di questa scomposizione che parte da un'unità più grande per arrivare a un'unità minima (le sillabe e i fonemi).Punti fondamentali
I punti fondamentali sono: sottolineare, far capire che la connessione tra fonema e grafema è indispensabile per leggere e scrivere. Chiaramente c'è una struttura gerarchica: la frase, la sillaba e il fonema; la frase ha sicuramente anche una valenza semantica. Se invece focalizziamo il nostro lavoro sulla consapevolezza fonologica possiamo tranquillamente partire dalla sillaba così siamo certi che non c'è nessuna interferenza con la competenza lessicale e il focus è sulla sillaba e sui fonemi. Se i bambini, a livello sonoro, sono in grado di distinguere i fonemi e le sillabe, a maggior ragione lo sapranno fare quando entra in gioco la scrittura. Ecco
Perché questa consapevolezza fonologica è predittiva anche delle abilità di scrittura. Questo lucido mette a fuoco le attività che si devono fare. È un lavoro anglosassone di Chard e Dickinson. Si parte sempre da attività più semplici per arrivare ad attività più complesse: le attività sulle rime, la suddivisione della frase in parole, la segmentazione delle parole in sillabe, l'individuazione di allitterazioni e composizione delle sillabe di una parola e poi la segmentazione e ricomposizione dei fonemi di una parola. Questo è utilissimo anche nello scrivere poiché, quando devono scomporre la parola in sillabe, l'andare a capo terrorizza sempre i bambini. Dal punto di vista delle connessioni rientra di nuovo il gioco l'ambiente familiare. Avere un buon vocabolario vuol dire avere anche una buona capacità di analizzare i suoni perché si è a contatto con tantissime parole.
Tantissimi suoni. Naturalmente questo ha effetti benefici sul successo scolastico. C'è un famoso effetto di cui si parla nella didattica anglosassone che afferma che chi ha difficoltà di apprendimento difficilmente riesce a recuperare queste difficoltà e corre il rischio di stare sempre indietro. Ovviamente dobbiamo cercare di ridurre il più possibile questo effetto nelle nostre classi, però teniamo conto che chi parte svantaggiato ha note voli difficoltà per quanto riguarda il recupero, anche nella consapevolezza fonologica, perché ha un bagaglio lessicale più ridotto, un ripetersi di parole, una scarsa disponibilità di lemmi da utilizzare e quindi difficoltà a riconoscere i suoni. Perché svilupparla? È importantissimo sviluppare la consapevolezza fonologica perché è utilissima per sviluppare le abilità di lettura. È utile avere queste abilità prima dell'età.
Scolare ed è utile aver creato questa sensibilizzazione nei confronti dei suoni e averlo creato in modo ludico, quindi non con l'ansia della prestazione. È veramente fondamentale far sì che nella scuola dell'infanzia l'attenzione sia sulla consapevolezza fonologica. Bisogna aiutare a creare delle categorie che sono affini per suoni linguistici: pensiamo a pizza, pezzo, puzzo, pazza, pozza. In questo caso ogni parola ha un suo significato, ma possiamo tranquillamente lavorare anche con parole inventate e in questo caso i bambini focalizzano l'attenzione sui suoni e non sul significato (questo naturalmente per il lavoro che riguarda la distinzione dei fonemi), oppure facciamo creare delle rime (Giovanna con panna). Questo gioco delle rime funziona benissimo a partire dai quattro anni.
Come svilupparla? La lettura ad alta voce è una prassi da consolidare nella scuola dell'infanzia proprio perché immerge i bambini nel bagno dei suoni linguistici.
voce che si concentrano sulla consapevolezza fonologica rispetto a libri che si concentrano sulla comprensione del testo. Inoltre, è importante considerare l'età e il livello di sviluppo dei bambini. Per quanto riguarda le filastrocche e gli scioglilingua, possiamo utilizzare il tagper separare i diversi paragrafi. Ad esempio:
Dobbiamo pensare anche alla routine scolastica, quindi al fatto di inserire filastrocche, scioglilingua nelle attività quotidiane che si svolgono in classe, in modo tale che i bambini siano continuamente esposti a suoni. Suoni che loro già conoscono, suoni che non conoscono e con cui possano fare confronti.
La lettura ad alta voce è sicuramente lo strumento più utile, è quello che dà buoni risultati per tutto quello che ha a che fare con l'alfabetizzazione emergente. Per quanto riguarda la scelta dei libri che dobbiamo fare per la lettura ad alta voce che focalizza l'attenzione sulla consapevolezza fonologica, dobbiamo selezionare dei testi che hanno dei richiami ai suoni della lingua che intendiamo sviluppare nel nostro lavoro, il quale ha a che fare con rime, allitterazioni, assonanze... quindi va fatta una scelta oculata sempre in base al tipo di attività che facciamo. È diverso scegliere libri per la lettura ad alta voce che si concentrano sulla consapevolezza fonologica rispetto a libri che si concentrano sulla comprensione del testo.
voce che si fa per piacere e per stimolare l'attenzione e la curiosità, dalla lettura per sviluppare la consapevolezza fonologica. Chiaramente consapevolezza fonologica e lettura ad alta voce vanno di pari passo, però se decidiamo di lavorare su determinati suoni della lingua, la scelta del testo da utilizzare deve essere mirata. Dobbiamo conoscere molto bene il libro e, soprattutto, vedere se il contenuto del libro è utile per i nostri obiettivi. L'importanza di leggere è comunque importantissima per la consapevolezza fonologica perché vuol dire abituare l'orecchio del bambino a quel suono che vogliamo fare sviluppare. Dal punto di vista di suggerimenti bibliografici in merito alla consapevolezza fonologica sono ottimi tutti gli alphabetbook, che sviluppano le consonanti e le vocali, attraverso giochi e piccoli racconti. Per esempio, "Alfabetiere" di Bruno Munari o "Alfabeto per colazione" di Nicoletta Costa. InQuest'ultimo ci sono brevi storielle in cui la ripetizione di ogni lettera è molto forte, per esempio B: Barbara, la bellissima balena bianca dagli occhi blu, vive nel Mar Baltico e sogna di diventare una ballerina benestante. Può essere molto utile leggere questi racconti.