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IDall'urbanistica al Governo del Territorio
La riforma del Titolo V della Costituzione: la riforma del Titolo Quinto della Costituzione viene approvata all'inizio degli anni 2000: ha delle ricadute importantissime sulla dimensione della nostra disciplina.
Moneta unica, mercato unico "allargato" e nuove responsabilità: tema legato al mercato unico allargato all'intera comunità europea e alla introduzione della moneta unica, per un'area di libero scambio (questo già era avvenuto negli anni 90) non si dotadi un'unica moneta all'inizio degli anni 2000. Nuove responsabilità che devono essere condivise tra i diversi paesi che compongono il mercato, e che compongono l'unione monetaria.
La sfida della globalizzazione e l'emergere delle identità locali: un tema che sostanzialmente va nella direzione del vedere e del riconoscere delle efficienze di carattere globale, per cui verso la nascita di economie
La formattazione del testo utilizzando tag HTML potrebbe essere la seguente:‘planetarie’.- La nuova generazione delle leggi urbanistiche regionali: a seguito della riforma dell’articolo Quinto della Costituzione vi èl’emergere della nuova generazione delle leggi urbanistiche regionali.
– L’approccio "share vs proprety": tema quasi sociologico che compara il valore della condivisione dei beni rispetto a quella di proprietà.
– Old economy vs new economy, l’avvento delle «dot.com»: tema legato all'avvento dell'informatizzazione e alla distribuzione dell'informatica nella vita delle persone. Per cui non è solo informatizzazione dei processi produttivi il fatto che aveva in qualche modo caratterizzato gli anni 90, ma è proprio l'avvento sostanzialmente di un modo di lavorare e di un modo di vivere in connessione diretta con gli strumenti informatici di cui siamo dotati. (acquisto digitale, transazioni dal punto di vista monetario, criptovalute, il tema del
Superamento dell'intermediazione bancaria nella produzione, ecc.)
L'elemento che sicuramente rappresenta un punto di partenza importante nell'evoluzione degli anni 2000 è la convenzione Europea del paesaggio:
Convenzione Europea del Paesaggio
Il 20 ottobre 2000 viene aperta alla firma degli Stati membri dell'UE e si caratterizza per essere il primo trattato internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio europeo nella sua interezza.
Perché è molto importante la convenzione Europea del paesaggio? Perché per la prima volta alcuni temi vengono condivisi a livello continentale.
Quali sono gli aspetti innovativi della convenzione Europea del paesaggio? Gli aspetti innovativi stanno dentro una riflessione molto ampia molto ricca per semplicità, ne individuiamo 4 prioritari.
La Convenzione presenta molti aspetti di interesse, in questa sede vorrei soffermare la mia attenzione attorno a quattro aspetti prioritari:
- La definizione di paesaggio;
- ...
Una definizione "densa" che ha attivato un'ampia discussione disciplinare che ha permesso di sedimentare alcuni concetti e raccogliere un'ampia gamma di contributi da parte degli studiosi delle diverse discipline. Una definizione da cui nessun architetto può/deve oggi prescindere. 2. L’indicazione delle politiche da mettere in atto, in modo coordinato, a livello dei singoli paesi; 3. Il campo di applicazione della convenzione; 4. Le misure specifiche da prevedere nelle singole situazioni nazionali.testo formattato con tag html:Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.
La convenzione individua tre politiche che devono essere perseguite dalle autorità pubbliche competenti. Si tratta, anche in questo caso, di tre predicati complessi che rimandano ad una molteplicità di strategie:
- Salvaguardare - azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio;
- Gestire - azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, ad orientare ed armonizzare le trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali;
- Pianificare - azioni lungimiranti, volte alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi. Legato alla gestione.
Parola chiave: armonizzare
3. Il campo di applicazione della convenzione
Un ulteriore elemento che rappresentò una evoluzione significativa dentro le differenti discipline che si occupano di paesaggio è rappresentato dall'articolo 2 che presenta il
«campo» di applicazione della Convenzione.
Articolo 2 - Campo di applicazione: la presente Convenzione si applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, che i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati.
4. Il campo di applicazione della convenzione
La definizione del campo di applicazione definito dalla Convenzione è volutamente vasto e riferito a situazioni differenti; ogni paesaggio costituisce un ambito percepito in modo differente dalle popolazioni ed è in grado di influenzare molteplici aspetti della vita comune. L'ampiezza del campo di applicazione dipende inoltre dalla constatazione che ciascuno spazio riesce a instaurare delle relazioni e delle interconnessioni complesse tra luoghi differenti; in questo senso l'ampiezza e la profondità di queste relazioni.
Porta alla definizione di una categoria concettuale che si riferisce all'intero territorio.
5. Le misure specifiche da prevedere nelle singole situazioni nazionali
Da ultimo, all'articolo 6 della convenzione vengono definite in modo puntuale le misure da adottare per rendere "operative" le tre queste strategie precedentemente illustrate: salvaguardare, gestire e pianificare.
Le misure definite sono:
- Sensibilizzazione: I Paesi debbono impegnarsi ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione;
- Formazione ed educazione: I Paesi debbono impegnarsi a promuovere programmi pluridisciplinari di formazione sulla politica, la salvaguardia, la gestione e la pianificazione del paesaggio ed attivare insegnamenti scolastici e universitari che trattino, nell'ambito delle rispettive discipline, dei valori connessi con il paesaggio;
Individuazione e valutazione: Ai fini di una migliore conoscenza dei propri paesaggi, ogni Paese si impegna ad individuare i caratteri dei propri paesaggi, assumendo come riferimento l'insieme del proprio territorio. L'individuazione permetterà di analizzarne le caratteristiche, nonché di leggerne le dinamiche e le pressioni che li modificano in modo funzionale al seguirne le trasformazioni.
Applicazione: Per attuare le politiche del paesaggio, ogni Paese si impegna ad attivare gli strumenti di intervento volti alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione dei paesaggi.
Se la convenzione europea del paesaggio rappresenta il primo tema di riferimento legato agli anni 2000, il secondo tema è rappresentato dalla riforma del Titolo Quinto della Costituzione con la legge costituzionale dell'ottobre del 2001.
Riforma del titolo V della Costituzione
Con la Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 viene riformata la parte della
Costituzione riguardante il sistema delle Autonomie Locali e dei rapporti con lo Stato. La riforma comporta la revisione degli articoli 114 - 133 della Carta Costituzionale. Attraverso la conferma di alcuni articoli, l'abrogazione di altri e la modifica di altri ancora, viene cambiato in profondità l'ordinamento istituzionale della Repubblica. Sono da mettere in evidenza: la nuova struttura istituzionale, la ripartizione della potestà legislativa e amministrativa, lo schema di finanziamento e i rapporti finanziari tra enti, la possibilità di forme di autonomia differenziata per le Regioni a Statuto Ordinario, l'abrogazione dei controlli preventivi sugli atti delle Regioni. Con la modifica all'articolo 114 viene inserito l'ente intermedio della "città metropolitana" tra gli Enti autonomi che, con propri statuti, poteri e funzioni posso operare secondo i principi fissati dalla Costituzione. L'assetto del nuovoordinamento diviene pertanto: LaRepubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. La modifica raccoglie le indicazioni contenute nella 142/90 che aveva istituito le c.d. "aree metropolitane" e inserisce questo nuovo livello di governo intermedio in ambito costituzionale. Le procedure attuative di questo dettato interessarono tutto il primo decennio del nuovo secolo attraverso una molteplicità di provvedimenti. La legge n. 56/2014 (detta anche "legge Delrio") ha previsto l'istituzione di 10 città metropolitane, identificando la loro delimitazione territoriale con quella della relativa provincia.
Perché la riforma del Titolo V della Costituzione è importante per noi?
La seconda modifica che incide in maniera diretta sulla nostra disciplina è la modifica introdotta all'articolo 117. Con la nuova articolazione delle competenze vengono identificati tre
Differenti gruppi di materie:
- Le materie in cui lo Stato mantiene competenza esclusiva in termini legislativi; un esempio: la difesa dei confini nazionali è un'azione rispetto cui le regioni, i comuni, le province, le aree metropolitane non hanno competenze. Come si difendono i confini dello Stato, lo decide in maniera univoca lo Stato stesso. Stessa cosa vale per le fonti di approvvigionamento energetico.
- Le materie di competenza concorrente, ovvero quelle materie per cui spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
- Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato (esclusiva o concorrente). Lo stato decide quali sono le prestazioni a cui cittadini hanno diritto, le regioni decidono il modo e l'organizzazione in cui quei diritti vengano garantiti. Il cosa è necessario