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Giambattista Tiepolo

Siamo alla fine dei 600, in cui Venezia non è più una città molto fiorente, è in declino, lentamente perderà il suo predominio politico e commerciale. Sarà nel 700 conquistata da Napoleone e poi ceduta all'Austria, cadrà molto velocemente dai suoi successi. Nel periodo di Tiepolo rimane capitale mondana. Tiepolo, nato nel 1696, ha una carriera e una vita che attraversa quasi un secolo (morirà nel 1770). Attraversa il barocco di Bernini, Borromini e Pietro da Cortona, e il neoclassicismo (cambiamento mondiale). Si passa da piccoli committenti alla committenza del 700 delle corti illuminate. Verso la razionalità e la ripresa della classicità. Lui lavora a cavallo tra questi secoli, con lui si chiuderà la fase del rococò. Sono rappresentazioni di fiaba che tengono volontariamente una grande distanza dalla realtà. Proprio perché la realtà è in forte cambiamento.

Si forma a Venezia, inizia a lavorare con Gregorio Lazzarini ma è l'osservazione degli artisti e del modo di vedere l'uso del colore a fare la formazione di Tiepolo. L'interesse per questi artisti contemporanei (come Sebastiano Ricci) è affiancato dal suo interesse per il cinquecento veneziano. Il punto centrale è la luce. Il primo settecento si stabilisce l'arte della pittura decorativa ed illusionistica, scene mitologiche e storie bibliche fatte sulle pareti delle ville per conferirle un'animazione fittizia. Tentazione di Sant'Antonio, penna inchiostro marrone, pennello e acquerello, 1734. Tiepolo produrrà tantissimo, affreschi, pittura ad olio, disegni e poche incisioni. Capacità tecnica infinita, fluidità e poca rigidità accademica. Con pochissimi segni fa figure formate. Inoltre è capace di ridefinire i contorni durante la realizzazione. Caduta di Tiepolo inizia a lavorare in maniera abbastanza costante dal

1719 circa. Fetonte. Affreschi che realizzza per villa baglioni a Massanzago. Il suo uso della luce dibasa su uno studio molto approfondito del colore. Anni dello studio e della ricercascientifica sulla luce, sul colore, sulla rifrazione di Newton applicati dagli artisti. Persino inqueste prime opere il tema centrale è la luce. Mantiene ilcontrasto tra chiaro e scuro per la definizione delle figureprotagoniste.

Bozzetto per il trasporto della Santa Casa di Loreto. Non èaffresco è un'opera su tela. Uso del colore scuro,contrapposizione tra colori. Accenni forti di luce dati dal biancoazzurro e arancione. Questo pian piano nelle opere di tiempoloscomparirà.

Cambia il suo modo di usare il colore nei lavori che fa a Udine.Tiepolo lavora in tutta europa, in italia Udine poi milano ma anchea bergamo, poi in germania, poi a Madrid.

Non lascerà eredi. Rachele nasconde gli idoli, 1726-29. Rappresentazioni della storiabiblica. Realzione tra pitturadecortiva

E architettura pittorica. Riduzione quasi completa del chiaroscuro. L'ombra non sparisce non è più il chiaroscuro, fa da contraltare per evidenziare le immagini diafane. Il giudizio di Salomone. Anche nella rappresentazione prospettica. Affreschi di palazzo dugnani, 1731. Costruzione degli apparati scenografici diventa sempre più precisa. Invece di lavorare su una struttura architettonica reale, le architetture vengono dipinte. Deforma lo spazio in modo illusionistico. Collaborerà con una serie di quadraturisti. Ottima resa prospettica. Sistema di accostamenti di colori, usa sempre coppie di colori complementari. Operazione volontaria per creare effetti di luce. Architettura per profondità, colore per luce. Sull'alto della sala lo sguardo dell'osservatore è travolto dalla resa prospettica e dall'uso dei colori. Nessuno riuscì mai come Tiepolo. Affreschi per palazzo Clerici. Sempre a Milano, nel 1740, Tiepolo realizza gli sequenza di specchi a cui

si accostano una serie di rappresentazioni che vengono per così dire moltiplicate dagli specchi. Sistema abbastanza noto. Sul soffitto Tiepolo affresca con giallo, blu e arancione. Aumentano lo spazio. Opere di Tiepolo realizzate come un foglio retroilluminato. Inserisce elementi di colore scuro che si contrappongono a quelli chiari. Affreschi di Palazzo Labia. Ancora più chiaro negli a Venezia, 1746-47. Tiepolo collabora con Girolamo Mengozzi Colonna, pittore quadraturista. Si occupa di realizzare le strutture architettoniche dipinte che fanno da cornice agli affreschi di Tiepolo. Si occupa Tiepolo anche del soffitto. Grande effetto scenografico. Punto focale è il soffitto. Tiepolo crea una sorta di sfondato. Nelle pareti scene mitologiche tra cui il banchetto di Antonio e Cleopatra. Antonio e Cleopatra: scena mitologica e ne fa uso per apparato decorativo. La vaghezza è la luce diafana che riempie tutto lo spazio. Tramite i contrapposti e i colori crea una luce diafana. In questo

Periodo Tiepolo è un'artista che usa la gaiezza di colori ma i volti sono piuttosto strane e grottesche, espressioni molto costruite. Giulio Romano schiacchia l'osservatore verso il soffitto, Tiepolo invece lo vuole innalzare. Nel 1752 Tiepolo viene chiamato a Wurzburg in Germania con i due figlie e inizia a lavorare a due spazi:

La sala del trono: in questo caso l'architettura era già molto ricca, si inserisce in alto dove realizza un affresco. Sfondato prospettico. Colori accesi opposti a quelli tenui. Scuri in primo ai lati che danno profondità. Luce.

Salone principale: dove decora il soffitto. Salendo le scale il visitatore si rivolge al soffitto. Spazio impressionante che illude l'osservatore. Scene allegoriche simboliche. Turbinio di personaggi.

Villa Valmarani: Una delle ultime vicende è quella di ai Nania Vicenza, stretto collegamento con il 500 veneto. Architettura rappresentata con scena dipinta. Si ispira a Paolo Veronese in Villa Barbaro a Maser.

Crea illusioni dimensionali. Legge dei colori contrapposti, complementari. Ritorna la questione dei volti. Ha preso i colori del 500, e li ha portati alla loro massima espressione.

Palazzo Reale di Madrid, Sala del Trono, 1762: ultime realizzazioni

Si fa strada la pittura neoclassica. Tiepolo segna la fine del gusto di un'epoca. I suoi figli si daranno a una pittura più materica e reale. Rimane l'enigma della luce diafana che va ben oltre i soggetti raffigurati e che lo ricorderà nel tempo, nonostante una parabola conclusiva di opere che non saranno apprezzate a causa di un mutamento di stile.

Immacolata Concezione, realizzata per la chiesa di San Pasqual a Madrid. Verrà tolta perché il gusto di Tiepolo è ormai tracollato.

DONNE D'ARTE TRA XVI e XVIII SECOLO

Properzia De' Rossi: Cantiere di San Petronio 1525 ca. compare questa donna scultrice. Rompe tutti i canoni della storia dell'arte occidentale: il Michelangelo s'invantava che la scultura fosse

L'arte è importante perché non ci fu mai una donna scultrice. Ti è. All'epoca era abbastanza conosciuta, Vasari le dedica una delle sue Vite. Giuseppe e la moglie di Putifarre. Ammirata da Prospero Fontana, padre di Lavinia Sofonisba Anguissola, autoritratto alla spinetta 1555 ca. è colei che inventa per le artiste donne l'autoritratto. Non è figlia d'arte, il padre però è colto e benestante, tutte indirizzate verso forme culturali e artistiche. Al suo fianco ci sarà sempre il padre, un po' manager e protettore. Faceva da intermediario. La spinetta è un piccolo pianoforte ritenuto essere uno strumento consono alla grazia femminile.

LAVINIA FONTANA Bolognese. Anche lei si ritrae con un autoritratto alla spinetta 1577. Era accademica di san luca (dipingeva per i papi), traguardo molto ambizioso per l'epoca. Il marito faceva da tramite con la committenza, nella vita familiare era quindi

agevolata.Autoritratto alla Spinetta , conservato adesso all’Accademia di San Luca(Roma) dove lei era accademica. Mandato alla futura suocera (madre delloZaffi), utilizza l’autoritrattoparlante. Il dipinto rappresenta Lavinia, in un contesto di solida borghesiabolognese. Breve descrizione inalto:- Lavinia virgo prosperi : è vergine- Fontanae filia : figlia di Prospero fontana- ex speculo imaginem : sono una pittrice. Inserisce nella scena untreppiede da pittura, un’ancella (ricchezza) e uso buono della prospettiva.Essendo una pittrice donna durante l’epoca della controriforma dovetteimporsi con determinazione all’interno dell’ambiente pittorico.Determinazione che si manifestò anche nelle sue opere: nessuna donnaprima di Fontana ha osato avvicinarsi alla rappresentazione di pale d’altare,lei coglie la sfida.Madonna Assunta di Ponte Santo, pala d’altare 1584. A Imola, graziealle conoscenze del marito riuscì a

Farsi commissionare la pala. Aveva lavorato con altre opere di sferaecclesiastica, mai con le pale. Dettagli decorativi paterni, modelli raffaelleschiani (estati di S. Cecilia, Bologna). Divisa in due parti nette separate. (madonna sistina di Raffaello, quadro amato). Guarda tantissimo ad Annibale Carracci, riprende Correggio, porta all'interno delle sue opere il mondo fiammingo che gli artisti della sua epoca stavano guardando: niente da invidiare agli altri artisti. Novità: si confronta con un mondo quasi esclusivamente maschile, portando sensibilità esclusivamente femminili. Natività della Vergine: rappresenta il parto, la natività della madonna in un mondo quasi esclusivamente femminile, Gioacchino è in penombra (lei ha avuto 11 figli). Diversi corpi che si sviluppano in 4 punti di luce atipici. Cagnolini simbolo della fedeltà. Lavinia è a metà tra le prime esperienze dei caravaggeschi nordici (studiosi artisti seguaci di Caravaggio)

Un'anticipazione dell'arte del Guercino. Arte che guarda a tanti artisti, non solo ai contemporanei stretti bolognesi. Uno tra tutti è El Greco, fama in Spagna che non arriverà mai: è un artista che ha molti punti in comune con Ragazzo che soffia su un tizzone acceso 1571 Lavinia Fontana, Consacrazione alla vergine, sensibilità coloristica che non ha nulla a cui invidiare al Carracci. Colori sgargianti, vedi le pale d'altare di Caravaggio tra L'Assunzione del Carracci. Lavinia guarda a quel carracci per definire la sua pittura. I quadri più interessanti

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
49 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marinacibotto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Boeri Elisa.