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Estratto del documento

CAPITOLO 1

Mente e Cervello

  • Rappresentazioni mentali

    Una rappresentazione mentale è uno stato fisico che trasmette informazioni, specificando un oggetto, un evento, una categoria e le sue caratteristiche. Le rappresentazioni hanno due aspetti distinti. Da una parte c'è una forma di rappresentazione, i mezzi attraverso cui sono trasmesse le informazioni, in altre parole il formato. Dall'altra parte c’è il contenuto, il significato, trasmesso da una rappresentazione precisa.

  • Elaborazione mentale

    Un sistema di elaborazione (processing system) è un insieme di processi che svolgono un determinato ruolo, trattando e mantenendo rappresentazioni nel modo giusto.

    Un algoritmo è una procedura passo passo in grado di garantire che un dato input produca un dato output. Gli algoritmi possono essere:

    • seriali: specificano la sequenza dei passi dove ogni sequenza dipende dalla precedente;
    • paralleli: eseguono operazioni diverse allo stesso tempo.

    L'identificabilità è l’abilità di specificare un’esatta combinazione di rappresentazioni e processi utilizzati per svolgere un compito.

  • Lo studio della cognizione

    Quando fu concepita, la psicologia cognitiva si concentrava esclusivamente sul livello dell’elaborazione della informazioni. La neuroscienza punta a capire il cervello a diversi livelli di analisi. La neuroscienza cognitiva non è nient’altro che la neuroscienza e la psicologia cognitiva.

  • Prove convergenti per dissociazioni e associazioni

La psicologia cognitiva si avvale di diversi metodi di misura. Nessuno di questi è senza ostacoli; hanno tutti dei limiti e problemi potenziali. Questo è inevitabilmente causato dai diversi metodi che implicano tutti lo stesso conclusione ma non alla base delle ricerche di successo.

Molti metodi della psicologia cognitiva sono usati per ottenere due tipi generali di obiettivi. Il primo è quello di stabilire una dissociazione, cioè, di sostenere che un'abilità o una variabile influenzi la prestazione in un compito (o qualche altro esempio) senza modificare il risultato di un altro esempio. Una altra situazione, quindi, è la prova dell'esistenza di un processo specifico. Inoltre, si parla di doppia dissociazione quando un'abilità o una variabile ha effetto su un processo ma non su un altro e una seconda abilità o variabile ha le proprietà inverse. Le doppie dissociazioni sono prove molto forti dell'esistenza di processi distinti.

Un'associazione avviene quando gli effetti di una abilità o di una variabile su un compito sono accompagnati da effetti su un altro compito. Questi effetti costituiscono evidenza che ci sono rappresentazioni o processi comuni influenzanti.

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I processi percettivi ci aiutano a riempire gli spazi e

a ottenere una visione del mondo coerente, anche

quando non ci sono state tutte le informazioni

permettibili.

Questo processo può anche indurci a vedere cose che

in realtà non ci sono come nel caso del contorno

illusorio o soggettivo: un contorno non fisicamente

presente nello stimolo ma creato per riempimento

del rimesio visivo.

Le ricerche nell'ambito delle neuroscienze hanno

riservato le aree responsabili di tali processi di

riempimento. I neuroni della corteccia visiva

primaria rispondono all'orientamento e alla

posizione dei margini. Le connessioni fra i

diversi neuroni che rispondono a differenti

orientamenti permettono loro di propagare

gli imput. Utilizzando complessi stimoli a

cerchi, i neuroni che rispondono ai margini

risultivano risposte negli neuroni visivi in

Il 2 risultato finale è che i neuroni rispondono

ai margini illusori in modo simile dalla risposta

che danno alle linee reali negli stessi spost.

La percezione della linea illusoria è support

tata dell'interazione fra neuroni visivi fra loro

nella corteccia visiva primaria.

Il problema del binding

Il problema del binding consiste nella domusunta

sul comme riusciamo ad ottenere caratteristiche

diverse, per esempio la forma, il colore e

l'orientamento, esso da percepire un singolo oggetto.

Il problema del binding sorge, in parte,

poiché l'autorità delle informazioni arriva in

attirare, proponeva un set di 24 forme geometriche tridimensionali, come cilindri e coni, in grado di rappresentare qualsiasi oggetto: queste forme sono chiamate geoni. In aggiunta è prevista la descrizione delle relazioni spaziali tra i geoni.

Avrio permesso un descrizione di tutti gli oggetti attraverso la loro descrizione strutturale, ovvero in riferimento alle componenti e alle relazioni spaziali.

Il modello RPE, quindi, porta a fare corrispondenze tra parti osservate di un oggetto; i geoni e le loro relazioni spaziali, esso crea rappresentazioni tridimensionali di un oggetto costruendo archiviato in memoria.

I geoni sono unità verbale per la descrizione degli oggetti; poiché le loro proprietà non rispettano dei punti di vista. Ogni geone è associato ad un set di proprietà, invarianti per punti di vista, che lo distinguono in maniera univoca dagli altri geoni. Perciò, la descrizione strutturale di un oggetto è sempre interpretando dal punto di vista, anche quando la forma percepita dell'oggetto intiero cambia ostensivamente in base alle condizioni sta cui lo si osserva.

Numerose ricerche hanno dimostrato come alcuni neuroni nella corteccia temporale infierisce siano sensibili a proprietà invariate per punto di vista; molti neuroni, tuttavia, rispondono agli oggetti per un numero limitato di punti di vista. Quest'ultima scoperta, sembra mostrare in discutendo il modello RPE. In aggiunta, dimostrato la sua efficacia per il riconoscimento di oggetti artificiali, è poco chiaro come il modello

dell' adattamento. Se una di queste aree presenta

interpretazioni produce un pattern di attivazione

più forte, sopprimera l'altra, attraverso cui una

singola interpretazione riesce.

Tuttavia, la

abilità del "rinascitura" di sopprimere il "precedente"

è notato quando questo neutro e si instaura collo

tempo, finché il "perdente" può arrivare a dominare.

Sperimentalmente è noto notato che porzioni della

corteccia ventrale, estremamente coinvolte nella visione

riconoscere degli oggetti si attivano durante l'inverso

me di questi magneti arturiquet suggerendo

una connessione fra questo e l'espressione a

consapevole degli oggetti.

  • Vedere il "cosa" e il "dove"

L'autoinformata della parvisione si affiorata alla

via dorsale del "dove", che consiste di numerose aree

visive che partono dalla VI ai lobi parietesized.

Il riconoscimento di oggetti si affiorata della via

ventrale visivali, che provista dalla VI alle aree

ventrali come la V4 e la corteccia temporale iniziore.

La via dorsale sembra essere coinvolti nella

plainificamento di arbitrio rinascimento guidato

cauti come nella localizzazione degli oggetti.

Damage alla via dorsale potrebbero dare luogo a

oppressio, deficit nell'osservazione o movimento

volontari in assenza di paralisi.

è inferiore a quella richiesta per il completamento

lo del compito gli insuccessi sono piuttosto frequenti.

Insuccessi della selezione nel tempo

Enormemente comune ed ovvio è il limitazioni nella

quantità di informazioni che possono essere elabor

rato simultaneamente nello spazio, ci sono

limitazioni nella velocità con cui le informazioni

mi possono essere elaborate nella sequenza temporale.

Si definisce attentional blink il breve periodo

durante il quale l'informazione in un messaggio

non viene registrato. L'elemento caratteristico

dell'attentional blink è la mancata individu

dual di uno stimolo presentato entro un partic

lare arco di tempo dopo la presentazione di uno

stimolo precedente. Quando gli stimoli siano

presentati molto rapidamente, prova emutendo

al primo stimolo precedente la possibilità di

prestare attenzione al secondo, provocando l'insuccesso

nella selezione di elementi nel tempo.

L'insuccesso nel rilevare la comparsa successiva

di un mostrano stimolo quando gli stimoli

sono presentati in una sequenza rapida è

detto repetition blindness (letteralmente, "cecità

alla ripetizione").

La repetition blindness può verificarsi per

parole così come per oggetti. Si ritiene che

l'insuccesso nel notare il secondo stimolo,

questo anche registratamente il primo, si verifichi

perché uno non è individuato come evento

come un evento distinto. La mancata comparsa

dello stimolo è amministrato alla prima,

cosicché il partecipante nota un solo evento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
186 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher omazzeo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia cognitiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Invitto Sara.