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Approccio microeconomico
- Si parte dalle scelte del singolo soggetto o della singola impresa e si costruisce un equilibrio di mercato.
Uso variabili: esogene (date)
Macroeconomia
- Si pone domande sulle variabili e cerca di capire da dove vengono.
In macroeconomia il punto di partenza sono le risorse collettive.
Modelli economici
- Mostrano ciò che mi serve
In macroeconomia c'è uno "zoom indietro" rispetto al focus dei modelli economici in microeconomia.
Approccio simile, ma l'oggetto dell'osservazione non è il singolo bene bensì l'intero sistema economico e i suoi rapporti con altri sistemi.
Economia di mercato
Sistema economico in cui la maggior parte delle scelte sono individuali sulla base delle condizioni del mercato.
≠ economia in cui uno fa quello che vuole
- es. prodotti illegali
- contratti da rispettare
- regole da rispettare
Problema:
coordinare milioni di decisioni individuali.
economia di mercato che funziona bene deve avere un buon coordinamento.
I segnali sono chiari.
Il valore di mercato viene valutato in relazione al fatto che il bene o servizio abbia valore per chi lo utilizza
viene conteggiato in base al valore "dato"
Alcuni beni e servizi non vengono ceduti attraverso il mercato (scuola, sanità)
conteggiate nel PIL in maniera diversa
Uso dei prezzi di mercato crea problema
bisogna confrontare delle grandezze monetarie
unità di misura è la valuta dei vari paesi
in un paese che produce uguale quantità ma raddoppiano i prezzi raddoppia il PIL
PROBLEMA
IP = indice del livello medio dei prezzi
diverso nei vari paesi
determinato dal costo del lavoro (salario medio)
La componente lavoro è essenziale in qualsiasi produzione e quindi il costo del lavoro è un parametro fondamentale.
Nel breve periodo i salari sono dati e quindi i prezzi sono dati.
Il grafico sopra dice che l'offerta dato il livello costante dei prezzi può essere zero fino al PIL max
Pe dipende da dove si trova la domanda aggregata
punto di equilibrio
Mercato finanziario
- Consente coordinamento tra periodi di tempo diversi
- Raccoglie la parte di reddito non spesa per i beni e servizi
Risparmio = capacità di spesa futura
vengono investiti tramite imprese che si occupano di investimenti
Non tutto funziona attraverso mercati (servizi ai cittadini):
- spesa per beni e servizi
- spesa per fattori produttivi
IMPRESE → tasse → AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ← tasse ← INDIVIDUO
Equilibrio = quello che le imprese si aspettano viene rispettato
AS = AD
Non per forza è una buona situazione perché potrei avere equilibrio anche se non si sta utilizzando tutte le risorse disponibili ⇒ disoccupazione e inutilizzo
Potremmo avere anche equilibrio di piena occupazione se l'equilibrio è sul max PIL.
Un sistema economico nazionale deve avere la contabilità
consuntivo a fine anno di cosa è successo
formalizza le relazioni dello schema ovvero dice che a fine anno i conti devono tornare.
qualcosa che ho prodotto finisce da qualche parte
Il valore dei beni e servizi forniti dalla pubblica amministrazione è dato dalla somma dei costi sostenuti per erogare il servizio o produrre il bene.
Un bene pubblico è difficile da identificare nei termini di: chi lo utilizza (no c'è acquiste)
→
uso collettivo
amministrazione andrebbero chiamati: costo del lavoro
- stipendio al netto delle tasse
- parte accantonata per le pensioni (evitano miseria per chi non lavora più (fondi separati))
Il reddito spendibile non coincide con il reddito da lavoro.
Esercizio 2:
Imprese
- Attivi
- vendite nazionali 5000
- vendite all'estero 1000
- rimanenze 500
- Passivi
- 2000 retribuzioni
- 500 consumi intermedi nazionali
- 200 consumi intermedi importati
- 1300 oneri sociali
- 600 ammortamenti
Modello di equilibrio di breve periodo
- Esiste un livello massimo di PIL (o PIL potenziale o PIL di piena occupazione)
- Livelli dei prezzi dato (P̅)
PIL = Y = livello del PIL
- quantità dei beni e servizi finali prodotti
Perché varia il PIL? (Y↕️)
Nel breve periodo è la domanda aggregata che genera il PIL
cosa determina la domanda aggregata?
Settore privato risparmia
S = Y - C = 500 - 480 = 20
Correzione del modello
G - G̅ = 0
se non introduciamo le tasse e la A.P. non spende
Ye = 5 ⋅ 90 = 450
S = 450 - 80 - 0,8 ⋅ 450 = 10 = I
Avere una componente in meno di spesa autonoma ovviamente riduce il PIL.
non vuol dire essere pienamente contenti, però ora si è in equilibrio
Si riesce ad aumentare la domanda senza avere degli squilibri?
Sì, se la A.P. guadagna.
la introduciamo nel modello
le variabili sono :
- G
- TR
cambiando le variabili cambia il PIL di equilibrio.
In Yp abbiamo bassa disoccupazione, uso ottimo ecc.
voglio raggiungerlo
aumentare spesa pubblica; questo fa aumentare la domanda e aumenta il PIL Ye poi i consumi
GLI INVESTIMENTI
Gli investimenti sono beni messi da parte per la produzione futura.
Esiste un livello minimo di investimenti per rimpiazzare l'obsolescenza dei macchinari e ci sono investimenti fatti al fine di aumentare la capacità produttiva al fine di fronteggiare un aumento della domanda.
Gli investimenti dipendono dalle aspettative su quello che accadrà in futuro.
Le variabili fanno riferimento a quello che succede nel periodo corrente.
Sappiamo che quando parliamo della valutazione di grandezze in momenti diversi, dobbiamo introdurre i tassi d'interesse.
Rappresentano il costo per l'impresa per ottenere denaro da investire.
Se il tasso di interesse sale si abbassa l'intercetta (E0)
Scendono gli investimenti, la domanda e il PIL
La caduta del PIL non è data solo dall'aumentare dei tassi di interesse, ma anche dal fatto che c'è il moltiplicatore e quindi c'è effetto sui consumi.
Se i tassi di interesse scendono si stimola la domanda e quindi gli investimenti e i consumi
L'intercetta si sposta verso l'alto (E2)
Ld = domanda di moneta
Ld = k·Y - h·i; k,h > 0
costo nell’avere moneta
Se la banca centrale raddoppia la moneta, ma la produzione e tutti i parametri rimangono uguali non si è più ricchi, ma i prezzi raddoppiano.
la Banca Centrale deve calibrare la quantità emessa
Se non ho bisogno di utilizzare la moneta, la posso prestare e ottenere un tasso d’interesse.
Nel momento in cui il PIL sale c'è più bisogno di moneta e quindi Ld si sposta verso l’alto e sale il costo di utilizzo della moneta.
Se invece scende il PIL e le banche immettono più moneta si può arrivare ad avere un tasso di interesse quasi nullo.
G↑ ⟹ AD↑ ⟹ Y↑ ⟹ D C↑ ⟹ AD↑ ⟹ Y↑ ⟹ Ld↑
se Ms/p rimane costante ⟹ i↑ finché Ld=Ms/p
Quando i tassi di interesse salgono ⟹ I↓ ⟹ Y↓
⇒ La variazione di Y è minore della variazione che ci aspetteremmo, a parità di tassi di interesse.
I↓ ⟹ D Y↓
Effetto di spiazzamento
Il moltiplicatore in presenza di un mercato monetario è più basso di α.