Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ANALISI DEI RICAVI
I ricavi totali hanno a che fare con la vendita degli output. Ricavi totali = prezzo x quantità. L'impresa cerca di fare in modo che il profitto sia positivo. Quando i profitti sono negativi vuol dire che i costi sono superiori ai ricavi e l'impresa è in perdita. Faremo riferimento anche ad altre grandezze che sono "grandezza marginale" e "grandezza media". Le grandezze marginali sono importanti per la scelta finale.
Il ricavo medio è il ricavo su ogni quantità venduta, sarà dato dal ricavo totale/quantità venduta.
Il ricavo marginale mi dice qual è la variazione che si ha del ricavo totale a fronte dell'incremento unitario di output (= beni venduti).
Queste tre grandezze (ricavo totale, medio e marginale) avranno anche un loro andamento grafico che dipende dalla forma di mercato in cui l'impresa si trova ad operare (concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio). Nel mio processo decisionale,
variazione di una unità di produzione. Il costo marginale rappresenta il costo aggiuntivo sostenuto per produrre un'unità in più rispetto alla produzione corrente. È calcolato come la derivata del costo totale rispetto alla quantità prodotta. Il costo medio è dato dal rapporto tra il costo totale e la quantità prodotta. Esistono due tipi di costo medio: il costo medio totale (CMT) e il costo medio variabile (CMV). Il costo medio totale rappresenta il costo medio per unità di produzione, ed è calcolato come il rapporto tra il costo totale e la quantità prodotta. Il costo medio variabile rappresenta il costo medio per unità di produzione che varia al variare della quantità prodotta. È calcolato come il rapporto tra il costo variabile e la quantità prodotta. Il costo marginale è un indicatore importante per le decisioni di produzione delle imprese. Se il costo marginale è inferiore al costo medio, significa che l'impresa può aumentare la produzione in modo efficiente e ridurre i costi medi. Se il costo marginale è superiore al costo medio, significa che l'impresa sta producendo in modo inefficiente e dovrebbe ridurre la produzione per ridurre i costi medi. L'analisi dei costi è fondamentale per le imprese, in quanto consente di valutare l'efficienza produttiva e di prendere decisioni sulla quantità di produzione da realizzare al fine di massimizzare il profitto.Variazione unitaria della quantità prodotta. Il costo marginale rappresenta la pendenza del costo totale.
LA TEORIA DELL'OFFERTA - PP.11
D'ora in poi con tutte le variabili definiremo una grandezza totale, una media e una marginale.
La grandezza marginale ci dice come aumentano i costi totali. I costi marginali possono essere crescenti, decrescenti e lineari.
L'obiettivo dell'impresa è la massimizzazione dei profitti.
FUNZIONE DI PRODUZIONE
Il vincolo dell'impresa è dato da un vincolo tecnologico. L'obiettivo è di massimizzare la differenza tra ricavi totali e costi totali sotto i vincoli imposti, che sono: l'insieme delle tecniche accessibili e la forma di mercato in cui essa opera. Il vincolo è rappresentato dalla sua funzione di produzione ed è un vincolo di natura tecnologica, questo significa che c'è un insieme di tecniche accessibili per l'impresa che ne vincolano l'operato.
Queste tecniche accessibili sono il lavoro, le materie prime e il capitale. La funzione di produzione è scelta dall'impresa nel momento in cui essa nasce. Perché le tecniche accessibili rappresentano un vincolo per l'impresa se sono scelte dall'impresa stessa?
La funzione di produzione definisce la relazione tra gli input impiegati e l'output realizzato. Le scelte dell'impresa, di come combinare questi input, possono essere distinte a seconda che l'impresa operi nel breve o nel lungo periodo:
- Breve periodo: la capacità dell'impianto di un'impresa, cioè la quantità massima di output ottenibile in un determinato periodo di tempo, è fissa
- Lungo periodo: la capacità dell'impianto può essere modificata dall'imprenditore.
La funzione di produzione rappresenta il vincolo tecnologico sicuramente nel breve periodo.
FUNZIONE DI PRODUZIONE NEL BREVE PERIODO
Consideriamo un'impresa che si
Trovi ad operare nel breve periodo: non può modificare la propria dotazione di capitale e per espandere la produzione in questo caso dovrà agire sui fattori variabili, ad esempio, il lavoro.
In termini analitici: y = f(L) y = quantità da produrre dipende dal numero di lavoratori impiegati. La funzione di produzione del lavoro ci indica il livello di produzione (output) per ciascuna quantità di lavoro impiegato.
- Il prodotto medio ci dice quanto riesco a produrre in media: P.me = PT/L
- Il prodotto marginale: incremento del prodotto totale che si registra a fronte di un aumento unitario dell’uso del fattore lavoro; a livello grafico misura la pendenza della tangente alla curva del prodotto totale: P.ma = delta PT/ delta L
La funzione sarà curvilinea ad andamento concavo. La funzione di produzione richiede che si inseriscano in verticale gli output (quantità di prodotto realizzato) e in orizzontale l’input (quantità di lavoro impiegato).
prodotto). All'aumentare del numero dei lavoratori la quantità prodotto aumenta; l'aumento della produzione determinato da ogni ulteriore lavoratore impiegato decresce al crescere del numero di lavoratori assunti. Il prodotto marginale è decrescente a causa della presenza di fattori fissi = effetto congestione.
L'effetto congestione sta a significare che siccome la mia dotazione di capitale è fissa, nell'immediato non posso agire nei fattori fissi (immobile, impianto, ecc.) e per aumentare la produzione possono agire solo sui fattori variabili. Se però l'impianto è dato si avrà l'effetto congestione che si traduce nel fatto che il prodotto totale aumenta, ma ogni lavoratore è meno produttivo rispetto a una situazione in cui i lavoratori sono adeguati al mio impianto produttivo. Per questo il prodotto marginale è decrescente.
L'andamento della mia funzione di produzione influenza l'andamento
della mia funzione di costo. L'andamento della funzione concava determinerà l'andamento della funzione dei costi. Ad una funzione di produzione concava corrisponde una funzione di costo speculare, quindi essa sarà convessa. 09/11/2021 LA TEORIA DELL'OFFERTA - PP.11 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE La particolarità della funzione di produzione concava è quella di avere inclinazione positiva (è crescente), ma ha una produttività marginale decrescente. VEDI GRAFICI SUL QUADERNO ANDAMENTO CURVE DI COSTO DI BREVE E LUNGO PERIODO Breve periodo delle curve di costo di breve periodo - L'andamento riflette la proprietà dei rendimenti marginali (crescenti e/o decrescenti) del singolo fattore produttivo. Lungo periodo - L'andamento della curva di costo di lungo periodo dipende dai rendimenti di scala della produzione che può essere crescente, decrescente e lineare. Il lungo periodo è il periodo nel quale l'impresa...è libera di modificare tutti i fattori di produzione. Per ogni livello di quantità prodotta, l'impresa è in grado di determinare il livello di produzione che rende minimo il costo. Non vi sono più fattori fissi da tenere in considerazione nella funzione di costo. I costi totali di lungo periodo sono i costi minimi di produzione corrispondenti a ogni ipotetica quantità di prodotto. La curva di costo medio di lungo periodo rappresenta l'inviluppo (= curva che contiene tutte le curve di costo medio di breve periodo) delle curve di costo medio di breve periodo (ne ho tante perché a seconda della capacità produttiva da seguire avrò un diverso impianto con una diversa capacità produttiva). Nel lungo periodo, il costo medio avrà un tratto in cui ci sono le economie di scala (all'aumentare della produzione il costo medio diminuisce) e dopo il punto di minimo si avrà una diseconomia di scala (all'aumentare della produzione il costo medio aumenta).della produzione aumenta anche il costo medio). VEDI SLIDE 31.I rendimenti di scala scontante sono quel tratto in cui i rendimenti di scala sono efficienti e si mantengono costanti (VEDI SLIDE 32) 10/11/2021
VEDI GRAFICO SUL QUADERNO E PP.
LA CONCORRENZA PERFETTA – PP.13
È la forma di mercato ideale e questo significa che rappresenta un caso utile di studio poiché ci consente di confrontare il risultato delle altre forme di mercato con il risultato ottimale di produzione, poiché è una forma di mercato che massimizza il surplus di entrambi gli agenti economici (produttori e consumatori) e facendo ciò garantisce il massimo benessere sociale.
CARATTERISTICHE DEL MERCATO
Il mercato di dice atomistico: ci sono molti acquirenti e molti venditori per quel prodotto, quindi le azioni dei singoli venditori sono ininfluenti sul mercato. I singoli venditori non possono influenzare il prezzo di vendita di mercato.
Le imprese sono price taker: prendono il prezzo come
un dato poiché non possono influenzarlo. Il prezzo dato sarà quello di equilibrio tra domanda e offerta.
Price taker = assume il prezzo di vendita come dato, dall’equilibrio tra domanda e offerta di mercato. VEDI GRAFICO SUL QUADERNO
Il prodotto che si vende è omogeneo: tutti i prodotti venduti dalle imprese hanno le stesse caratteristiche.
Vi è un’informazione perfetta: tutti i consumatori e tutti i venditori sanno qual è il prezzo di mercato e se un’azienda decidesse di cambiare il prezzo tutti lo saprebbero subito.
Non vi sono barriere all’entrata e all’uscita: chiunque può decidere di iniziare o di smettere la produzione.
Nella realtà un mercato con queste caratteristiche non esiste, ma vi sono delle categorie che vi si avvicinano (es. lavanderie).
Cosa implica per l’impresa il prezzo di equilibrio, che è anche la sua funzione di domanda perfettamente elastica? Se l’impresa alzasse il