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SNC/SAS E SRL/SPA?
Le imprese possono essere classificate a seconda della forma legale con cui sono state istituite in Società di persone (SNC - SAS) e società di capitali (SRL - SPA). Oltre alla ditta individuale costituita da 1 persona.
(SNC) Società in nome collettivo è formata da soci illimitatamente responsabili, cioè rispondono solidalmente per le obbligazioni sociali con il suo patrimonio.
(SAS) Società in accomandita semplice agisce sotto una ragione sociale; qui possiamo trovare due tipi di soci: accomandatari, che sono illimitatamente responsabili, e accomandanti che sono invece limitatamente responsabili, cioè che hanno una responsabilità limitata alla quota conferita per le obbligazioni sociali.
Le imposte da pagare per le società di persone sono:
- IRE - imposta sul reddito progressiva pagata dai soci in base all'aliquota crescente.
- IRAP - imposta regionale sulle attività produttive.
L'economia delle costruzioni è organizzata da un imprenditore, la cui produttività è legata ai singoli progetti, pertanto è caratterizzata da discontinuità e differenziazione dei partners (Consorzi, ATI - Associazioni temporanee d'imprese - PA). È un'attività meno programmabile degli altri settori industriali. I committenti possono essere pubblici/privati e il partenariato (project financing).
I soggetti del capitale di debito sono i FINANZIATORI che prestano il denaro. I fattori chiave per cui ti prestano i soldi sono l'affidabilità della persona, il flusso di cassa ovvero l'importo da versare periodicamente (come restituisco i soldi), le garanzie generali (ipoteche) e l'apporto di capitale (es. privato deve essere proprietario area, nel pubblico stato garante). Le caratteristiche del debito sono la durata.
del credito, i tassi d'interesse solitamente espressi in percentuale (fisso o variabile a seconda del contratto) e la priorità di rimborso in caso di fallimento. Invece i soggetti del capitale di rischio sono gli INVESTITORI (SpA: azionisti, Srl: quotisti). I fattori chiave sono il subordinamento al debito, ovvero priorità al sanamento debito con banca, i dividendi, ovvero gli utili a fine anno e la tempistica di guadagno incerta. DIFFERENZA CAPITALE DI DEBITO E CAPITALE DI RISCHIO? Il capitale di debito coincide con una somma di denaro che i soci di una società richiedono in prestito ad un ente creditore per coprire le spese di gestione e che devono essere restituiti entro un tempo limitato stabilito. Il capitale di rischio invece è una somma di denaro che i soci mettono per formare una società di cui non è prefissata la restituzione se non al cessare dell'attività. I soci che formano la società in questo caso si dividono gliGNP/PIL sono indicatori di produzioni di un Paese; in particolare:
- (GNP) Gross National Product (USA): sulla base provenienza del produttore ad esempio una bene di consumo prodotto in Messico da una azienda americana rientra nel GNP America. In sostanza segna chi sta guadagnando sul prodotto finito piuttosto che dove si sta facendo il prodotto.
- (PIL) Prodotto Interno Lordo (Europa): sulla base del luogo di produzione perciò un bene prodotto da una azienda italiana in Romania dopo decentramento produzione entra nel PIL solo dopo che venduto per la prima volta in Italia.
I valori assoluti possono essere troppo grandi, quindi vengono spesso espressi in percentuali di variazione rispetto al periodo precedente. Esistono due tipi di variazione, tendenziale rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e congiunturale rispetto al periodo di rilevazione precedente.
Possono essere espressi anche pro capite.
- Bilancia commerciale: comprende solo il commercio
6. TASSI DI INTERESSE
- TASSO DI SCONTO applicato dalle banche centrali che danno denaro alle altre banche
- LIBOR (london inter bank offer rate) tasso a cui le banche londinesi si offrono tra loro il denaro
- EURIBOR tasso a cui le banche della EUROZONA si offrono tra loro il denaro
- EURIBOR + SPREAD tasso applicato dalle banche sui prestiti
7. LA MONETA A LIVELLO MONDIALE: DA BRETTON WOODS AI CAMBI VARIABILI; IL FMI(NO EURO)?
Nel 1944 in un paese americano si riunirono gli alleati per stabilire le regole delle relazioni economiche per tenere i mercati stabili in un momento in cui era necessario riprendersi. L'accordo si basava su cambi fissi con una variazione massima dell'1%, tutto il sistema era basato sull'oro e US$ per un valore di 35US$ per oncia d'oro e la parità della Lira italiana era circa di 624 Lire per
US$. Nell'agosto del 1971 il presidente americano Nixon fermò la convertibilità del dollaro in oro, perché l'America in quel momento stava affrontando una situazione economica negativa e non era più in grado di trainare l'economia occidentale. Per cui non fu più possibile il cambio fisso, quindi nel 1976 si passò ai cambi flessibili ed il tasso di cambio è stato soggetto a valutazioni trasformatesi nel tempo.
Dopo di che nasce il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che promuove la cooperazione internazionale, facilita l'espansione del commercio internazionale, promuove la stabilità e l'ordine dei rapporti di cambi senza svalutazioni competitive, rende disponibili, con adeguate garanzie, agli Stati membri le risorse del Fondo per affrontare difficoltà della bilancia dei pagamenti ed opera per abbreviare la durata e ridurre la misura degli squilibri delle bilance dei pagamenti degli Stati membri.
8. LA
MONETA A LIVELLO EUROPEO: DA MAASTRICHT AD OGGI LA BCE?
Il 7 Febbraio 1992 viene firmato a Maastricht il Trattato di Maastricht firmato dai paesi membri dell'allora Comunità Europea, oggi Unione europea, che fissa le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari per l'ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. Quindi nasce l'Unione Economica e Monetaria (UEM), quest'ultima prevedeva l'adozione della moneta unica e di conseguenza la creazione di un'autorità monetaria centralizzata, ovvero la Banca Centrale Europea (BCE).
I criteri di convergenza o 4 parametri di Maastricht ovvero i requisiti economici e finanziari che gli Stati dell'Unione europea devono soddisfare per l'ingresso nell'UEM:
- Debito pubblico (importo totale) < 60% PIL
- Deficit pubblico (annuale: entrate-uscite) < 3% PIL
- Inflazione non > 1,5% sopra i 3 migliori
- Interessi a lungo non > 2% sopra 3 migliori
MARKETING “Attività umana diretta a soddisfare bisogni e richieste attraverso un processo di scambio”
- I FONDAMENTI DEL MARKETING: SEGMENTATION, TARGET, DEMAND MEASUREMENT, PLC?
Il Market segmentation è una strategia di marketing che suddivide un mercato in distinti e significativi sottogruppi, chiamati anche subset, di consumatori, di cui ciascuno dei quali può essere selezionato come target market e raggiunto con uno specifico marketing mix.
Il Target marketing invece è l’atto di valutare, selezionare e concentrare su quei market segments che un’azienda può servire più efficientemente, quest’ultimo può adottare tre/quattro tipi di strategie: M. indifferenziato (nutella), M. differenziato (prodotti igiene) e M. concentrato (strumenti cantiere) ‐ di nicchia (ferrari)
Per la misura e la previsione di un mercato possiamo fare riferimento alla Demand Measurement, capace di sviluppare stime quantitative
della domanda. Questa può essere suddivisa in Market demand e Company demand, ed a loro volta in Mkt/ Company demand, Mkt/ Company potential, Mkt/ Company forecast. PRODUCT LIFE CYCLE (PLC) è la strategia per la gestione della vita di un prodotto, in base alle vendite durante il tempo fino ad arrivare al declino, partendo dall'introduzione del prodotto, passando per la crescita, la maturità. 2. LE 4 P del marketing mix Set di variabili controllabili e loro livelli che un'azienda usa per influenzare il target mkt Variabili: le 4P 1. PRODUCT (product concept, product mix, product line, brand e customers service) 2. PRICE (price setting, iniziatiang e responding change) 3. PROMOTION (promotion, pubblicità e sale force) 4. PLACE (canali di vendita e distribuzione) 3. UNA DELLE 4 P DEL MARKETING – PRODUCT Il product è l'elemento più importante del marketing mix. Le variabili sono: Il PRODUCT CONCEPT può essere un bene o un servizio.nificativi: il valore, l'utilità e la soddisfazione. Il valore si riferisce al beneficio che il prodotto o servizio offre al cliente, mentre l'utilità si riferisce alla capacità del prodotto o servizio di soddisfare un bisogno o risolvere un problema. La soddisfazione, invece, si riferisce al grado di soddisfazione che il cliente prova dopo aver utilizzato il prodotto o servizio. Per attirare l'attenzione del mercato, è importante utilizzare strategie di marketing efficaci, come la pubblicità, le promozioni e il branding. L'acquisizione dei clienti avviene attraverso la comunicazione e la persuasione, mentre l'uso e il consumo del prodotto o servizio dipendono dalla qualità e dalla soddisfazione che offre. In conclusione, per avere successo sul mercato è fondamentale offrire prodotti o servizi di valore, utili e in grado di soddisfare le esigenze dei clienti.