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REATI POSTI A PRESIDIO DEI RAPPORTI ESISTENTI TRA CHI SVOLGE UN RUOLO ALL'INTERNO DELLA SOCIETÀ E SOCIETÀ STESSA
- infedeltà patrimoniale -> amministratori, i direttori generali e i liquidatori, articolo 2634 cc: "Gliche, avendo un interesse in conflitto con quello della società, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o altro vantaggio, compiono o concorrono a deliberare atti di disposizione dei beni sociali, cagionando intenzionalmente alla società un danno patrimoniale, sono puniti con la reclusione da sei mesi a tre anni. -> La stessa contenuto della tipicità della disciplina. La pena si applica se il fatto è commesso in relazione a beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi, cagionando a questi ultimi un danno patrimoniale. In ogni caso non è ingiusto il profitto della società collegata o del gruppo, se compensato da vantaggi conseguiti o fondatamente prevedibili.
tratta di una norma introdotta in risposta ad una sollecitazione che arrivava da più parti, che non aveva prima di allora una organica e condivisa disciplina e si tratta di una norma che non è stata successivamente ritoccata dal legislatore. Inserimento di una ulteriore fattispecie incriminatrice, il quadro del legislatore è stato completato dal legislatore con l'inserimento dell'articolo 2629bis cc nel 2005, che non ha inciso direttamente sulla fattispecie di infedeltà patrimoniale. I comma 2 e 3 costituiscono l'ambito di applicazione del reato. È una fattispecie incriminatrice estremamente ricca di elementi costitutivi e descrittivi della fattispecie, che consentono al interprete un'analisi di classificazione di questo reato.Il testo formattato con tag html sarebbe il seguente:Tratta di un illecito che può essere commesso solo da chi possiede una certa qualità. La quale casoggettiva rilevante ai fini della realizzazione di un reato non va intesa in senso formale, bensì in senso sostanziale in collegamento all'esercizio dei poteri (2639 cc).
Reato proprio di chi? Non è una norma che riguarda solo gli amministratori (come quelle a tutela del capitale sociale), ma anche direttori generali e liquidatori, mentre non riguarda i titolari del potere di controllo (sindaci).
Perché? Perché i sindaci non sono soggetti attivi di questo reato? Ha un senso? Possibilità di immaginare oppure no una responsabilità dei sindaci a titolo di concorso nell'operato degli amministratori. Il sindaco o concorre come extraneus, quindi può essere un contributo commissivo o omissivo; non può essere quindi un soggetto attivo autonomo di non sono i sindaci titolari di poteri di gestione.
delitto di mala gestio, che si configura quando i gestori dell'ente agiscono in modo scorretto e disporre del patrimonio dell'ente in maniera impropria. Perché questo reato sia penalmente rilevante, devono essere presenti alcuni elementi. Inoltre, oltre ad essere un reato proprio, può essere considerato un reato di danno. Sulla base di questa fattispecie, possiamo individuare diverse categorie: reato di danno, in relazione alla tipologia di bene giuridico in contrapposizione alla possibilità che si tratti di un reato di pericolo; reato di evento. Se si tratta di un reato di danno, questo può integrarsi in un evento naturale o in una condotta dannosa. La condotta tipica consiste nell'omissione di compiere o concorrere a deliberare atti che causano un danno patrimoniale alla società.Punto di vista della descrizione degli elementi tipici del fatto illecito, in concreto: dobbiamo analizzare l'interesse realizzato dal reato dal punto di vista della tipicità dell'illecito, non qualsiasi amministratore che dispone del patrimonio della società cagionando il danno, ma l'amministratore che lo fa avendo un interesse in conflitto con la società. -> articolo 556 cp delitti contro la famiglia: prevede che il soggetto che contrae un matrimonio o atti civili avendone in precedenza contratto un altro pure valido, è punito con la reclusione da-a. La condotta diventa penalmente rilevante. Queste situazioni introducono una categoria giuridicamente pregnante dal punto di vista del diritto penale, ossia presupposti della condotta: situazioni giuridiche rilevanti ai fini della tipicità del reato, che non sono la condotta, ma prima della condotta c'è un altro fatto giuridicamente significativo (valore di elemento costitutivo della fattispecie).
Quindi se non c'è, non ci sarà nemmeno infedeltà patrimoniale), elemento che è individuato nell'esistenza di un interesse del soggetto agente in conflitto con quello della società. -> è una norma che quindi regolamenta le conseguenze dell'agire in conflitto con 46 di 122ff fi fi fi fifi fl fl fi fi fl fl ff fi fl CORSO DI DIRITTO PENALE COMMERCIALE Appunti per frequentanti Anno accademico 2020/2021 l'interesse della società. -> l'amministratore, il direttore generale e il liquidatore dovrebbero essere fedeli all'interesse della società. Non è detto che si tratti di un interesse diretto dell'amministratore, direttore o liquidatore, ma di per sé la norma parla di avere un interesse in conflitto, che quindi potrebbe essere anche indiretto. Esempio: amministratore di tizio della società alfa, è anche socio principale di un'altra società beta, dovendo alfaacquistare un capannone per svilupparsi, e che questo lo compri da beta. Il nostro amministratore che deve comprare si trova in una situazione di conflitto perché rappresenta il compratore, deve fare l'interesse della società. Pro lo psicologico del reato, il reato prevede anche alcune peculiarità sotto la colpevolezza: dolo intenzionale e specifico, laddove si richiede una finalità di procurare a se o a altri un ingiusto profitto o vantaggio. Differenza tra profitto e vantaggio: profitto quantificabile monetariamente, mentre il vantaggio può assumere carattere anche non patrimoniale. Perché ho realizzato il fatto tipico? Perché ero mosso dall'obiettivo di ottenere un profitto o un vantaggio per me o per altri. Esistono plurime forme di assoluzione nel cpp (articolo 530), che esprimono le formule assolutorie quale elemento costitutivo del reato manca. Se il nostro amministratore, con l'interesse in conflitto, ha disposto del.patrimonio sociale cagionando ildanno, ma non era animato dal dolo speci co, il giudice lo assolve perchè il fatto che sussistenon costituisce reato perchè difetta dell’elemento psicologico del dolo.
10/02/21Continuiamo con l’analisi del precedente articolo. comma 2 e comma 4,Come si completa l’articolo 2634? Con due previsioni, che contribuisconoa delimitare contorni e caratteristiche della fattispecie: il comma 2 estende l’applicabilità del reatoanche alle ipotesi in cui l’infedeltà sia commessa in relazione a beni che la società possiede oamministra per conto di terzi—> infedeltà dell’amministratore va riferita anche a un contrasto conl’interesse del soggetto che ha a dato il suo patrimonio alla gestione della società.
Comma 4: si tratta di una disposizione avente carattere processuale —> regime di procedibilitàquerelanon ex o cio, ma necessita della preposizione della
Nel termine ordinario di 90 gg dalla conoscenza del fatto. Chi è titolare del diritto di querela qui? Terzo a datario dei beni in relazione alla fattispecie del comma 2, tuttavia se applichiamo questo ragionamento ci rendiamo conto che le altre conclusione in relazione al comma 1 sono sbagliate (soci o creditori) perché l'interesse patrimoniale o eso dal comportamento di infedeltà è l'interesse patrimoniale della società, quindi problema: è la società titolare del diritto di querela. —> nella maggioranza dei casi l'espressione della volontà della società è a data all'amministratore, quindi sarà proprio il soggetto autore dell'illecito ad avere la legittimazione alla querela. —> come si supera ciò? all'assemblea Attraverso il riconoscimento della possibilità in questa ipotesi anche di esprimere il volere della società. Dunque non al singolo socio.
Si ritiene che essendo il termine per proporre querela legato alla effettiva conoscenza, non dell'atto dispositivo dei beni sociali, ma del verificarsi del danno, questa situazione potrebbe maturare anche in un tempo successivo. Comma 3 ogni caso non è ingiusto il progetto della società collegata o dell'articolo 2634 cc: "...In gruppo, se compensato da vantaggi, conseguiti o fondatamente prevedibili, derivanti dal collegamento o dall'appartenenza al gruppo". --> si occupa dei Questo è l'unico luogo del diritto penale economico in cui una norma fa espresso riferimento alla nozione di gruppo. Perché è delicato questo tema? Perché potrebbe accadere che gli amministratori di una società appartenente al gruppo, compiano una operazione di gestione, non tanto nell'interesse della società di cui sono amministratori, ma con una visione più ampia dell'interesse di gruppo.Se siveri ca una situazione di con itto di interessi tra l'instesse della società che il soggetto amministra e l'interesse del gruppo e, l'amministratore da prevalente importante a quest'ultimo, che accade? Il legislatore aveva tre possibili alternative: - Teoria dell'interesse gruppo: dare prevalenza all'interesse del gruppo: se la società è parte del gruppo a me non interessa tanto l'atomo, se la singola operazione ha arrecato un danno a quella singola entità giuridica, ma mi interessa se abbia o meno realizzato l'interesse della struttura più grande, della molecola, se lo ha fatto allora non ci sarà ingiustizia; - Teoria dell'interesse della singola società: tu amministratore della società che appartiene al gruppo devicurare l'interesse di quella società e non