Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DEFICIT
Nel momento in cui andiamo a valutare i nostri obie;vi dobbiamo fare questa verifica, per vedere se sono
sostenibili oppure no. Sul trimestre io sono a posto, ma perché nel mentre ho fabbisogni di cassa? Perché
dai ricavi si evince una stagionalità (incrementano a dicembre). Questa previsione dei ricavi ha dietro una
previsione di stagionalità, di solito la stagionalità la posso prevedere e capire dove ci sono i picchi di
domanda che implicano a;vità da svolgere per prepararmi a quella domanda, dovrò acquistare prima.
Quindi le mie uscite di cassa di solito an8cipano le mie entrate di cassa. Per bilanciare c’è bisogno dei
finanziamen8.
I finanziamen8 dipendono anche dai saldi di cassa disponibili.
Tabella F Finanziamen;
OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
12.000 *8.720 *8.040
SALDO DI CASSA 7.280 12.680 31.104
DEFICIT 4.720 3.960 39.144
DIFFERENZA 8.000 8.000 8.000
CASSA MINIMA 3.280 11.960 31.144
DA FINANZIARIE 4.000 12.000
PRESTITO (SOLO
MULTIPLI DI MILLE) 16.000
RIMBORSO
PRESTITI 540
RIMBORSO
INTERESSI *8.720 *8.040 22.604
SALDO DI CASSA
FINALE
Saldo Finale = Differenza + Pres;to
Saldo Finale oDobre = 4.720 + 4.000= 8.720
Saldo Finale novembre = -3.960 + 12.000= 8.040
Saldo Finale dicembre = 39.144 – 16.000 – 540= 22.604
Interesse oDobre = 4.000*18%*(3/12) = 180
Interesse novembre = 12.000*18%*(2/12) = 360
Interesse Totale = 180 + 360 =540
La domanda era vediamo se vi convince il conto economico che ha preparato il ragazzo giovane. Allora
188.000 dalla tabella A e ci troviamo. Costo del venduto 131.600 perché è il 70% delle vendite. Cos8
opera8vi salari e s8pendi 28.200 in totale, 9.400 dei cos8 opera8vi per gli affi; e 7.520 di altri cos8
opera8vi. ABenzione dobbiamo aggiungere 3 mesi di ammortamento nel conto economico che non va nella
tabella C perché non viene pagato ma è un costo. Interessi di competenza 540, scon8 sugli acquis8 che era
da aggiungere in altri ricavi.
Noi abbiamo deBo che il costo del venduto è 131.600 però c’è un metodo anche anali8co di riconciliarlo,
prendendo le rimanenze che erano consun8vate al 30 seBembre, andando ad aggiungere gli acquis8 e
togliendo sostanzialmente le rimanenze finali, che sono minimo 30.000 più quello che abbiamo acquistato a
dicembre che deriva dalla tabella B. in tu; e 2 i modi voi oBenete 131.600.
Il rendiconto finanziario calcolato con il metodo indireBo è 6.800. Questo si calcola partendo dal fondo del
conte economico, il reddito neBo, si aggiungono gli ammortamen8, si aggiungono perché sono cos8 non
monetari e nel cash flow non vanno considera8. Questo è il Flusso di cassa potenziale meno la variazione
del capitale circolante opera8vo, che è dato da credi8, rimanenze e debi8 nei confron8 dei fornitori.
Dobbiamo capire se il capitale circolante neBo aumenta o diminuisce, se aumenta la cassa potenziale è
assorbita, se invece diminuisce genera ulteriore cassa.
Lo stato patrimoniale finale preven8vo presenta:
Credi8 commerciali pari a 20.000
Rimanenze pari a 55.200
Ques8 sono i valori finali. I valori iniziali sono scri; nel caso:
Credi8 commerciali pari a 10.000
Rimanenze pari a 63.600
Quindi le mie a;vità finali sono 75.200 e quelle iniziali sono 73.600.
Le mie a;vità del capitale opera8vo sono aumentate di 1.600, l’aumento del capitale circolante opera8vo
neBo significa che viene assorbita cassa. Questa è la parte di a;vità, per le passività sono 0 e sono invariate
sia all’inizio che alla fine e non c’è impaBo sul flusso di cassa.
Il flusso di cassa è 11.604 posi8vo, io riesco generare un flusso posi8vo, c’è da togliere un 1.000 di cassa di
inves8mento ed un 16.000 flusso di cassa di finanziamento da aggiungere, ma che poi ho rimborsato non
generando una variazione di flusso di cassa. Se questo è il flusso di cassa neBo e il mio flusso di saldo di
cassa iniziale era12.000 io finisco con 22.604.
Finiamo di fare lo stato patrimoniale la cassa è 22.604, i credi8 commerciali derivano dalla tabella è, le
rimanenze sono 55.200 gli impian8 sono 97.000 perché c’è da togliere 3.000 di ammortamen8, aBrezzature
nuove per 1.000. Le passività sono 0 patrimonio neBo iniziale 185.600.
Lez. 25/10
CASO CAFES MONTEBIANCO
Tema: C’è una discussione tra più persone (italiani) e ognuno ha la sua opinione (poco
strutturata); dovendo prendere una decisione c’è la necessità di individuare, parlando di
controllo di gestione, dei criteri in funzione dei quali prendere delle decisioni, in più una volta
scelti questi trovare un modo oggettivo per riuscire ad unire tutte le prospettive e opinioni
individuali di coloro che partecipano la decisione per capire se il modo con cui si sta affrontato
il problema è quello corretto oppure no. In questo caso la decisione concerne lo spostamento
da un segmento premium di caffè ad una private label; la decisione è molto importante tanto
da essere definita strategica, e noi come controllo di gestione dobbiamo supportare in modo
strutturato in modo che questa decisione possa essere presa con cognizione di causa.
Innanzitutto bisogna capire quali impatti possa avere la decisione sui nostri risultati finanziari
(valutazione ex post ma anche ex ante); quindi quali sono i criteri utilizzabili per fare questa
verifica ex ante? Cioè quali sono i criteri per valutare che gli esiti economici-finanziari di questa
decisione siano buoni oppure no?
- Reddittività: non è un make or buy in s.s., ma si tratta di una decisione di
posizionamentoà posizionarsi in un segmento premium significa avere costi più elevati
ma anche ricavi più elevati; seguendo la via della private label invece? Bisogna valutare
le conseguenze.
- Fattibilità economica/verifica del net profit: bisogna capire il profitto netto di entrambe
le decisioni per capire in quale direzione proseguire.
- Soddisfazione/accordo degli azionisti: la fattibilità dal pdv economico non è detto
corrisponda all’accordo dell’azionista perché questo vuole capire se c’è bisogno di
capitale per implementare questo tipo di decisione: ok il profitto ma quanto ci devo
mettere io come azionista per implementare questa azione?
- La valutazione del ROE non basta: analisi del flusso di cassaà necessario per capire se
sussiste una fattibilità finanziaria o meno. Se l’azionista non deve metterci capitale
aggiuntivo per operare questo cambiamento bisogna capire se l’azienda sia in grado, con
ciò che genera ed eventualmente può chiedere a prestito, di rendere questo piano
implementabile.
E più che le opinioni serve un modello di elaborazione, un piano, un profit plan con cui
riuscire a supportare una discussione riguardo all’implementazione o meno; raccolgo le
informazioni che abbiamo visto e le inserisco nel piano.
Ma prima di procedere in questo senso bisogna comprendere gli svantaggi e i vantaggi delle
due alternative; poniamoci una serie di domande:
- In questo momento l’azienda ha o meno capacità disponibile? L’azienda al momento
vende caffè segmento premium e ha fatto un investimento corposo con cui ha acquisito
capacità produttiva; avendo fatto questo investimento ora c’è da capire come andare
strategicamente sul mercato e riempire questa CP: le alternative sono continuare a fare
premium coffee oppure andare nella direzione del private label. Caratteristiche dei due
segmenti: nel premium ho un marchio da difendere, il private label è unbranded o
branded dalla GDO; questo essere unbranded andrebbe a distruggere il valore del
marchio ma ovviamente presenta anche dei vantaggià ho degli ordini concentrati e di
alto valore; ricevendo pochi ordini di alto valore unitario (unitario inteso come valore
totale dell’ordine) riesco ad aumentare l’efficienza e a saturare meglio la CP migliorando
la programmazione della produzione. Altri vantaggi del private label sono: non dovendo
sostenere il marchio si riducono i costi di pubblicità e promozione (mktg, advertising…)
riducendo i costi da sostenere; avendo il private label non si hanno impegni di R&S meno
pressanti, non c’è l’urgenza di rinnovarsi e differenziarsi.
- Le private label hanno impatto anche sui flussi di cassa? La GDO di solito paga dopo,
questo può essere un problema della private label, con la premium i day sales
outstanding (DSO) sono più bassi e riusciamo quindi a farci pagare più velocemente.
- Altre implicazioni: con il premium ho una maggiore differenziazione di clienti, il che è
un valore perché se ne perdo uno poco male, ma d’altra parte con il private label ne ho
pochi, quindi sono molto efficiente nel servirli, ma se ne perdo uno perdo un sacco di
volume.
Questo è il contesto in cui ci andiamo a posizionare, ora vediamo come agire:
L’azienda ha sede a Milano, sono distibutori in tutta Europa di premium coffee, è un’azienda
familiare caratterizzata da performance eccellenti; avevano già in parte utilizzato un private
brand ma succede che la capacità teorica di produzione del caffè era 850 kg/mese e
nell’ultima fase di espansione aveva già aggiunto altri 150.000 kg/mese; il costo
dell’espansione sono 6.000.000 lire con la vita utile di 15 anni: quindi loro hanno già
effettuato un investimento, hanno già un pf prodotto che è un po’ premium e un po’ private
però devono decidere come procedere. Il marketing Manager dice che in base ai dati raccolti
se vendono premium continuano a coltivare i pdf tradizionali dell’azienda ma c’è un
problema perché il mercato premium è molto volatile perché composto da tanti piccoli
consumatori indipendenti che a seconda del momento consumano o non consumano.
D’altro canto il mercato del private label è molto più stabile perché sostanzialmente gli
ordini, come possiamo evincere dai dati, sono da 500.000 kg alla volta che sono quello che
riescono a produrre in un mese, riuscendo a saturare la CP. Ci sono anche dei costi unitari
poiché il costo del caffè dipende anche dalla qualità della miscela e quindi dalla fava di caffè
utilizzata; il direttore dello Strategic Plan dice: se noi consideriamo la private label questo
impone una riduzione dei costi di advertising, selling, amministrativi e R&S, se quindi
dovessimo accettare la private label risparmieremmo circa il 65% dei selling costs (poiché
ti affidi alla GDO) e della R&S, il 50% dei costi amministrativi e si azzererebbero i costi di
advertising perché non farebbero più pubblicità; inoltre propo