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Le grandi iniziative artistiche romane dei primi del ‘500 nascono in massima parte dall’impulso di 2 pontefici:

Giulio II e Leone X, diversi certo, ma accumunati nel perseguire il rinnovamento e la rinascita di Roma sul

piano monumentale e politico. Giulio II aveva svolto un’intelligente opera di committente quando era

cardinale e aveva avuto un’esperienza diretta, come legato pontificio ad Avignone, di una residenza papale

che appariva più splendida e grandiosa di quella romana.

Dominato dalla restauratio imperi, estrema decisione ed infallibile intuito lo conducono a valersi dell’opera di

Bramante, Michelangelo e Raffaello.

Michelangelo arriva a Roma nel marzo del 1505.

I° progetto per la tomba di Giulio II

- Mausoleo che puntava all’apoteosi del pontefice.

- Riprendeva motivi dei trionfi pagani e dei mausolei antichi

- Ideato per essere eretto al centro della basilica di San Pietro, sotto la cupola.

- Progettata una struttura di 10x7 metri. L’opera non viene portata a termine.

“Volta della Cappella Sistina” 1508-12, città del Vaticano.

- Nel 1504 l’assestamento delle pareti aveva provocato una grande crepa nel soffitto, danneggiando così la

decorazione.

- Michelangelo realizza un progetto iniziale con i 12 apostoli, ma, insoddisfatto lo cambia -> 7 profeti e 5

sibille, I loro troni sono fiancheggiati da pilastrini che sorreggono una cornice al di sopra dei vertici delle

vele

- Si delimita così uno spazio centrale diviso in senso longitudinale dalla continuazione delle membrature

architettoniche ai lati dei troni che prendono la formi di arconi e incorniciano nove “Storie della Genesi”.

- Queste sono disposte in ordine cronologico partendo dalla zona che sovrasta l’altare.

- Nei 5 scomparti che sormontano i troni dei profeti e delle sibille, il campo delle storie si restringe per

lasciare spazio a degli ignudi che reggono ghirlande di foglie di quercia, alludenti al casato di Sisto IV e di

Giulio II (della Rovere) e medaglioni di bronzo con scene bibliche.

- Nelle lunette e nelle vele sono inserite le 40 generazioni degli Antenati di Cristo.

- Nei pennacchi angolari vengono raffigurati 4 interventi miracolosi in favore del popolo eletto (David e

Golia, Giuditta e Oloferne, il Serpente di Bronzo e il supplizio di Aman)

- Colori accesi e cangianti perfino nelle ombre, ricordano quelli del Tondo Doni

Michelangelo inizia a dipingere nel luglio del 1508, inizialmente affiancato da altri pittori giunti da Firenze, in

seguito opera da solo fino all’agosto del 1510 senza interruzioni, portando a termine circa la metà dell’opera.

- Interruzione di un anno circa perché mancano i finanziamenti.

- Nel 1511 la parte realizzata viene scoperta per la celebrazione di una messa solenne per la Vergine

Assunta.

- Il tutto verrà completato l’anno seguente.

“Creazione di Adamo”.

- Trasmette energia e grandiosità.

- A destra Dio padre in volo è sorretto da numerosi angeli ed è avvolto fa un manto rosa che si gonfia al

vento -> richiama il contorno di un cervello, simbolo di sapienza e razionalità, sede del pensiero

- A sinistra, Adamo disteso a terra si solleva attratto dalla potenza vitale che si sprigiona dalla mano destra

di Dio

- I due neanche si toccano, solo le loro dita si sfiorano, al centro della composizione, stagliandosi contro un

cielo chiarissimo

- Atteggiamenti nelle pose più diverse e trattati come delle vere e proprie sculture viventi, ancora una volta,

Michelangelo esprime il suo concetto di bellezza

- Straordinaria intensità cromatica.

- In particolare nelle lunette i colori puri sono distesi su vaste superfici, diluiti procedendo da quelli scuri a

quelli chiari, con ombre colorate e uso dei cangianti, per il passaggio da zone in ombra a quelle alla luce.

Effetti di sfocatura delle figure arretrate rispetto a quelle in primo piano.

"II° progetto per la sepoltura di Giulio II”.

- in seguito al nuovo contratto stipulato nel 1513.

- Tomba non più isolata, ma addossata a una parete di uno dei lati minori. Rispetto al primo modello,

diminuisce la profondità ma aumenta l’altezza.

- Da una prima versione di un monumento a 4 facce, si passò ad uno che ne prevedeva 3 ed infine ad un

monumento a parete

- Divisa in 3 registri, di cui l’inferiore scandita da colonne, statue e rilievi, l’architettura rivela l’attenzione

dell’artista concentrata sulla figura del giacente posta al centro, tra un profeta e una sibilla, sostenuta da

putti e angeli

- Madonna col Bambino che si libra al di sopra della scultura del pontefice disteso sul sarcofago.

- Meno elementi classici, a favore di quelli più tradizionali.

- Slancio dinamico e ritmo ascensionale.

“Mosè". 1513-1515, marmo, Parigi, Musee du Louvre

- Contrasto tra il corpo statico e la tensione degli arti e della testa.

- Trasmette concentrazione psichica; momento subito prima che il pensiero si trasformi in azione.

- Figura concepita per una visione laterale e dal basso.

- Lavori interrotti perchè deve tornare a Firenze. Terzo contratto nel 1516, prevede una soluzione ridotta

ulteriormente.

Michelangelo a FIRENZE

1515: Leone X si reca a Firenze e la città decide di creare qualcosa di grandioso per l'evento. Viene

realizzata una facciata finta per Santa Maria del Fiore, da Jacopo Sansovino e Andrea del Sarto. Questa

occasione fa si che il papa decida di far realizzare la facciata per San Lorenzo (chiesa della famiglia medici

per tradizione).

1517: viene indetto un concorso a cui partecipa anche Michelangelo, che vince

- Progetta un nuovo concetto di facciata, diversa dalla tradizione. Si propone di fare della facciata “De

architectura et de scultura lo specchio di tutta Italia

- La struttura proposta da Michelangelo prevede una struttura a narcete che anziché adattarsi al profilo a

salienti dell’edificio, in corrispondenza della diversa altezza delle navate, ne maschera anche le cappelle

laterali con un prospetto rettangolare

- Le potenti membrature dovevano poi essere animate da statue in marmo, sculture un bronzo e numerosi

rilievi

- Linguaggio italico; ripresa di antichi palazzi romani.

- Elementi classici: cornicioni, colonne, capitelli.

Dopo la morte di Giuliano de Medici (duca di Lemur) e di Lorenzo de Medici (duca di Urbino), Michelangelo

progetta una specie di mausoleo, sempre in san Lorenzo

"Sagrestia di San Lorenzo" (sagrestia Nuova) 1520-34.

- Situata a ridosso del braccio destro del transetto della chiesa, in corrispondenza simmetrica rispetto alla

sagrestia vecchia costruita da Brunelleschi

- Doveva ospitare: le tombe dei “Capitani”, quelle dei “Magnifici” (Lorenzo e Giuliano)

- Studia il progetto di un monumento isolato al centro dell’ambiente, ispirato alla prima idea per la tomba di

Giulio II°, ma prevale la soluzione di tombe a parete

- Non verrà terminata seguendo il modello di Michelangelo (non vengono realizzato gli affreschi nelle

lunette).

- La struttura risulta in parte condizionata dal precedente della sagrestia Vecchia di Brunelleschi, in parte

nella pianta e nelle membrature

- Cosa fa Michelangelo?

-> estende a tutte le pareti l’ordine gigante che Brunelleschi aveva applicato solo a quella di fondo,

conferendo ritmo più errato e unitario al complesso

-> Modifica interamente l’alzato inserendo un mezzanino tra l’ordine inferiore e le lunette aprendo in queste,

finestre rastremate verso l’alto

-> All’edificio viene conferito un potente slancio verticale, concluso da una cupola con una volta di ispirazione

classica

-> Le tombe non appaiono solo appoggiate alla parete, ma sembrano farne parte

- Senso tragico, dichiarato anche dall’architettura.

- Ai lati due monumenti: tombe con due ali e , al centro, uno spazio aperto, come per permettere all'anima

di risalire (invenzione di Michelangelo)

"Tomba di Giuliano de Medici” 1526-31, marmo.

- Allegorie del tempo distese sui sarcofagi, concepite secondo antitesi simmetriche, sia sul piano formale

che simbolico, rappresentano la Notte e il Giorno.

- Giorno: nudo virile dalla copertura possente, figura di scatto energico, come il Mosè. Rappresenta l'idea

della vita attiva.

- Ha molte parti lasciate abbozzate, specie la testa. Non si tratta di abbandono o rinuncia da parte

dell’artista, ma la precisa volontà di lasciarla in tale condizione -> “non finito”, riscontrabile in molte sue

opere, è dunque un mezzo di cui l’artista volontariamente si serve perché, proprio dal contrasto tra parti

finite e non finite, scaturisce il fascino e l’intensità espressiva delle sue opere

"Tomba di Lorenzo de Medici” 1524-31, marmo

- Ricorda la vita contemplativa.

- Le allegorie poste sulle ali del sarcofago rappresentano l'Aurora e il Crepuscolo.

- Entrambe le statue sono voltate verso la Vergine, che sta al centro, con un movimento deciso il

Crepuscolo, in atteggiamento raccolto e meditativo Il Giorno

"Sala di lettura della biblioteca Laurentiana", iniziata nel 1525, Firenze.

- Commissionata da papa Clemente VII

- Spazio esiguo, che tramite una scalinata, immette nell’ampio salone coevo della Biblioteca

- Biblioteca: spazio vasto a pianta rettangolare, ritmato da paraste e finestre, avente una copertura piana di

legno

- Soffitto a cassettoni.

- Pavimentazione che corrisponde ai disegni sovrastanti.

- Sistema di contrafforti all'esterno, cui all'interno corrispondono sottili pilastri; il tutto consente di alleggerire

le pareti e aprire numerose finestre.

- Nel 1534, Michelangelo parte per Roma e la conclusione dell'opera viene affidata a dei collaboratori.

"Ricetto (o vestibolo) della biblioteca Laurentiana", iniziata nel 1525, Firenze.

- Come nella Sagrestia Nuova, Michelangelo divide le pareti in 2 ordini sovrapposti tramite cornici

orizzontali

- Realizza una serie di idee eccentriche e innovative, come mensole che sostengono le colonne

(normalmente è il contrario) e modanature plastiche aggettanti.

- progettata in legno, però i lavori nel 1534 vengono interrotti e portati a termine da Mannati nel 1558 che lo

realizza in pietra serena.

- Senso plastico dinamico delle scale curve.

Michelangelo a ROMA

Dopo la morte di Clemente VII, viene eletto papa Paolo III Farnese. Si prefigge due compiti: rafforzare il

potere del suo casato e mantenere unita la cristianità. Più volte il pontefice prova a riunire un concilio

pacificatore con i protestati, ma ogni tentativo fallisce, fino a che non diventa chiaro che il ricongiungimento è

ormai impossibile.

Il nuovo concilio convocato a Trento (1545) è chiamato a varare la riforma interna della sola Chiesa cattolica

e a discuterne i problemi dogmatici. Paolo III Farnese istituì anche il Trib

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
8 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rebepuddi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof De Feo Roberto.