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La prima rivoluzione industriale

È giusto chiamarla rivoluzione? Nonostante il termine "rivoluzione" faccia pensare ad un cambiamento improvviso, ma ha alle spalle un lungo processo di preparazione durato secoli, ma manteniamo comunque questa espressione per far capire immediatamente che si è trattato di un cambiamento radicale. Con la rivoluzione, inizia un processo di dominazione dell'uomo sulla natura, processo che come oggi sappiamo si sta ritorcendo contro di noi.

Perché la rivoluzione arriva prima in Europa? La questione può essere vista da due lati. C'è chi crede che la maggior libertà della popolazione, la libera concorrenza e in generale una migliore struttura pubblica nonché l'esistenza della democrazia. Invece, in base ai dati analizzati finora possiamo anche dire che lo sviluppo europeo arriva prima degli altri perché questa riesce ad imporsi economicamente e militarmente sul resto del mondo.

Già da secoli l'Europa rappresenta il centro dell'economia mondo, e con l'età moderna vedremo processi di imperialismo che permetteranno all'Europa a prendere il controllo commerciale e non solo del resto del mondo. L'esempio della Cina, che è sempre stata fiorente, anch'essa viene sottomessa alla potenza commerciale inglese. La rivoluzione dei consumi si intende che nel corso del '700 aumentano i consumi sia dei beni di prima necessità sia dei beni di consumo. Senza questa domanda il sistema di fabbrica non si sarebbe potuto sviluppare. I consumi aumentano perché aumenta la disponibilità di reddito (soprattutto in Inghilterra, la ricchezza inizia a distribuirsi anche tra le classi sociali "subalterne" per effetto del sistema economico) e cresce la popolazione. I fattori di quest'ultimo sono di tipo: - medico -> scompare la peste in Europa e si scopre il vaccino contro il vaiolo

fattori legati al clima -> temperature medie in aumento

Fattori legati al commercio -> regolazione di importazione di grano

Rivoluzione agricola -> consiste nell’introduzione della rotazione quadriennale o poliennale nell’adozione del pascolo intensivo e nella pratica dell’alternanza foraggi-cereali (eliminazione del maggese). Anche in Italia c’è un’area in cui è possibile implementare la rotazione quadriennale e il pascolo intensivo, grazie alla ampia disponibilità di acqua, sono iterreni ai piedi delle Alpi. Il foraggio ridona fertilità alla terra, e inoltre è un ottimo alimento per gli animali, che ora sono utilizzati oltre che per il lavoro, anche per l’alimentazione. Con le nuove introduzioni, comprese le prime macchine industriali, libera forza lavoro perché ne è necessaria di meno e questi contadini emigrano o confluiranno nelle fabbriche. Inoltre, si supera definitivamente

l’idea dell’agricoltura di sussistenza e si orienta al mercato, aboliti anche gli open fields e degli usi civici.

In Inghilterra, Olanda e nella Pianura padana si afferma il modello della grande azienda agraria di tipo capitalistico, mentre nell’Italia meridionale, Spagna e Europa orientale si incontrano grandi problemi, per il tradizionalismo delle classi dominanti nonché per la scarsità della borghesia.

Inizia un processo di crescita della popolazione continua e una mortalità in continua diminuzione. La cosiddetta “trappola malthusiana” non scatenerà più (la popolazione non può crescere oltre le possibilità agricole) data l’implementazione di concimi chimici e prodotti simili.

In che modo la rivoluzione agricola aiuta quella industriale?
1- l’aumento della produttività e della produzione agricola hanno permesso di nutrire una popolazione in forte crescita
2- l’aumento del reddito ha permesso diuscire dall'autoconsumo e produrre solo per il mercato. 3- l'aumento della domanda comporta l'aumento della richiesta dei prodotti dell'industria (rivoluzione dei consumi) e dalla campagna provengono grandi capitali e imprenditori che investiranno nelle nuove imprese. La produzione si sposta dalle botteghe alle fabbriche. Rispetto all'artigianato tradizionale che produce per il mercato locale, nelle fabbriche si introduce la specializzazione o divisione della produzione: ogni operaio svolge una singola fase del processo, specializzandosi e diventando sempre più rapido in quella mansione. Inoltre, la produzione è centrata in un unico luogo e non sparsa per varie botteghe. Per produrre manufatti prima della rivoluzione si utilizzavano le fonti energetiche offerte dall'ambiente, aria acqua animali, mentre dopo la macchina a vapore, la più importante macchina di questo periodo, che consentiva di convertire il calore prodotto dalla combustione.

del carbon coke, quello fossile e non più quello di legna, in lavoro. Come già detto, dalle campagne dove erano localizzati corsi d'acqua per la forza idroelettrica, le manifatture e le botteghe si spostano nelle periferie urbane, dove diventano fabbriche e dove non sono più legate da vincoli geografici. Inoltre, nelle città è presente grande quantità di forza lavoro, nonché un mercato di sbocco già pronto.

La macchina a vapore, inizialmente utilizzata subito per azionare pompe ed estrarre acqua dalle miniere, viene subito applicata al settore tessile. Attraverso telai meccanici azionati dal vapore, un singolo operaio può lavorare in due telai insieme e produrre circa 15 volte quanto un contadino poteva fare nello stesso tempo prima.

Dall'Inghilterra, la rivoluzione industriale si muove verso il Belgio (stesse risorse sotterranee dell'Inghilterra). In questi due paesi abbondanti di carbone, il vapore si diffonde.

molto velocemente. Negli altri paesi europei, dovendo importare il carbone, questa trasformazione è molto lenta. Molto usata è ancora l'energia idraulica. È questo dettaglio che ha permesso una rilettura in chiave critica della rivoluzione, rivalutando questo termine rivoluzione in uno sviluppo lento e dei vari fatti che porta l'Europa allo sviluppo. LIBERISMO ECONOMICO Adam Smith -> è il fondatore del liberismo economico e dell'economia politica. Nel 1776 scrive "Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni" - The wealth of Nations Gli elementi caratterizzanti dell'opera, e quindi del pensiero di Adam Smith, sono la libertà del mercato per permettere ad ogni individuo di esprimersi e di agire come meglio crede, e l'assenza di condizionamenti gli permetterà di raggiungere i suoi obiettivi. Non è necessario uno stato che metta troppe leggi a protezione di settori, ma serve che

L'individuo alla ricerca della ricchezza può non avere freni dettati dallo stato. Smith condanna il mercantilismo, il lavoro improduttivo e l'accumulazione di capitale non investito, e sottolinea l'importanza della divisione del lavoro. Sottolinea l'importanza del lavoro in sé, che è la causa del valore dei beni e la vera fonte di ricchezza umana. All'opposto del mercantilismo, che muove i prezzi secondo domanda e offerta senza considerare il valore intrinseco del bene, incentivando speculazioni, i liberisti vedono nel lavoro dietro al bene il vero valore dello stesso. La divisione del lavoro aumenta la produttività del lavoro e permette all'operaio che segue il processo di specializzarsi aumentando la sua produttività e risparmiando tempo. Inoltre, è più facile sostituire il lavoratore con la macchina. Teoricamente, se ogni lavoratore è specializzato in qualcosa, se ha necessità di un bene o n

servizio che non sa fare, deve per forza di cose rivolgersi al mercato. La società diventa un tessuto di scambi. Il singolo individuo diventa quindi il più adatto a prendere le decisioni più opportune per il raggiungimento del benessere economico. Lo stato deve: - Limitarsi a garantire la libertà economica del soggetto e fare in modo che possa esprimersi in pieno. - Tutelare la proprietà e l'iniziativa privata, il mercato (evitarne le distorsioni come i monopoli). LA RIVOLUZIONE IN GRAN BRETAGNA La rivoluzione inizia in Gran Bretagna per molti motivi: - Presenza del carbone, e utilizzo del carbon coke. - Cultura e sistema politico-istituzionale che favoriscono lo sviluppo industriale: viene fondata la Banca d'Inghilterra nel '600, la democrazia e il parlamento. - Sistema di leggi con alto grado di adattamento ai cambiamenti. - Notevole ampiezza di esplorazioni geografiche e colonie. - Privatizzazione in agricoltura.

accumulazione di capitali

Calicò act -> legge che introduce tasse doganali per l'import di calicò, tessuti indiani economici, rendendo così i tessuti inglesi di nuovo competitivi

Sviluppo della cultura, nasce l'economia politica, diffusione di circoli, giornali, club

Uso dei brevetti

Poor law -> tassazione dei ricchi a scopo redistributivo, già dal '500

Importanza della protoindustria rurale e della rivoluzione agricola

Presenza di un ceto borghese ampio e dotato di spirito imprenditoriale

Joseph A. Schumpeter -> imprenditore che attraverso l'innovazione acquisisce una posizione di monopolio distruggendo posizioni di monopolio precedenti. Questo processo di distruzione di vecchie rendite e creazione di nuove è il modo in cui si realizza la crescita e lo nomina "distruzione creatrice".

La crescita, in realtà, avviene per cicli. Succede nella storia che spesso i mercati arrivano in

momenti di crisi, che secondo Schumpeter devono essere superate attraverso altre innovazioni degli imprenditori stessi, senza l'intervento statale come volevano gli economisti classici. In realtà, come sarà palese nella crisi del '29, senza l'intervento statale la crisi non si supera, in quanto gli imprenditori non sono riusciti a risollevare il mercato. Il migliore modello economico del capitalismo diventa quindi un misto, ovvero un modello che coniuga la libertà del mercato, con l'intervento statale quando il mercato e gli imprenditori da soli non sono in grado di riaprire un nuovo ciclo economico. Come per Marx, anche Schumpeter è d'accordo che il capitalismo, che si sviluppa in fasi cicliche e che per fiorire deve essere supportato da continui aumento dei consumi, è destinato ad essere sostituito dal socialismo. La motivazione è il successo del capitalismo in sé, cioè l'idea che i consumi e lo Sviluppo e Rivoluzione Industriale in Europa

Il sviluppo non può durare per sempre, perché limitato dalle risorse.

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN EUROPA

Dall'Inghilterra, l'industrializzazione inizia a diffondersi in tutta Europa. La Gran Bretagna funge da modello per gli altri stati. La rivoluzione si espande in tempi molto lunghi, anche in decenni.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
49 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kevin.ruggeri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Ciuffetti Augusto.