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BASILICA DI SAN PIETRO, Roma
Il cantiere ha l'obiettivo di costruire da zero la chiesa paleocristiana, che era sorta sul luogo di sepoltura del santo. Grazie a questo edificio si possono capire quali sono i dibattiti che ruotano attorno al disegno dell'architettura, ma anche verso che linea si dirige l'architettura rinascimentale.
La Basilica originaria sorge nel IV secolo al di sopra del luogo di sepoltura di Pietro, all'interno del Vaticano. Il tema di San Pietro ha a che vedere principalmente con la funzione che la chiesa aveva assunto con il passare dei secoli. Inizialmente era un martyrium e lorimane per molti secoli. Al tempo il papa risiedeva presso San Giovanni in Laterano, dalla parte diametralmente opposta della città. Il ruolo di San Pietro cambia nel '400, quando il papa, tornato da Avignone, decide di fissare lì la sua residenza (essendo fuori dalle mura era vantaggiosa come posizione). Nello stesso periodo viene fortificato il Mausoleo.
Di Adriano (attuale Castel Sant'Angelo), principale polo militare; vengono inoltre irrobustite fortificazioni nell'intorno. La chiesa martiriale diventa dunque la chiesa che ospita le funzioni della cristianità presiedute dal papa e da prelati, che nelle liturgie si riuniscono al suo interno. Questo cambio di funzione necessita un cambio di struttura. La prima cosa che viene fatta è che viene ridisegnato il blocco presbiteriale. In origine vi era solo un nucleo absidale, non più sufficiente ad accogliere il grande numero di prelati, dunque dev'essere ingrandito. Questo intervento viene affidato a Rossellino (che si occuperà poi di Pienza). Un altro tema riguarda la facciata della vecchia chiesa. Era consuetudine per il papa affacciarsi durante l'angelus da una loggia (detta delle benedizioni), che in origine era collocata di fronte alla facciata ed era una struttura simbolica perché era l'unico luogo dove il papa si manifestava ai fedeli.
Realizzata nel corso del '400, esiste tutt'ora. A prescindere dall'esito del cantiere, i due elementi imprescindibili erano: il mantenimento di una zona presbiteriale sufficientemente ampia e la presenza della loggia delle benedizioni. Dovevano cioè essere caratteristiche intrinseche dell'edificio.
L'espediente per cui si da avvio alla costruzione della basilica si ha nel 1503 con Papa Giulio II, ossia un uomo un po' particolare; preferiva farsi ritrarre con la spada che con il Vangelo. Egli era infastidito dal fatto che essendo che San Pietro era stata usata come luogo di sepoltura, era ormai satura di monumenti funebri, e dunque lui non sapeva dove collocare il proprio, che peraltro era molto ambizioso. Il papa aveva quindi manifestato la volontà di trovare una posizione degna della sua sepoltura e nella sua testa questa posizione era al di sotto della crociera, cioè sotto la cupola. Dunque la chiesa doveva diventare funeraria per sé stesso.
non più per San Pietro. Il progetto viene affidato a Bramante, all'apice della propria carriera, dunque punto di riferimento obbligato da tenere in considerazione per una fabbrica del genere. Inoltre egli era il miglior architetto classico esistente, perciò la tradizione che legava l'edificio con quello paleocristiano si adattava perfettamente a lui. Quale fosse l'idea esatta dell'architetto è incerta. L'unica cosa che possediamo è rappresentata nell'immagine, anche se secondo molti studiosi si tratta solo della metà del progetto reale: Bramante non disegna la chiesa intera perché teme che il papa non gradisca questo suo progetto, molto ambizioso e ricco di cambiamenti molto rilevanti rispetto alla chiesa di partenza. Altri studiosi pensano che il disegno fosse una parte del blocco presbiteriale, da collegare ad un'altra sezione facente parte della chiesa antica. Dunque Bramante non disegna una chiesa a pianta centrale,
ma solo l'area del presbiterio, nella speranza che poi il cantiere potesse ampliarsi cammin facendo. Il disegno successivo sovrappone tutte le fasi fino a quel momento compiute della chiesa: - Chiesa paleocristiana (colore rosso): chiesa integrale a pianta centrale, che sembra salvare tutto il corpo longitudinale della chiesa antica, con le sue 5 navate. - Rossellino (colore blu): nel '400 era già stato disegnato il blocco presbiteriale, determinando la demolizione del transetto e dell'abside. Contemporaneamente era stata allestita la loggia delle benedizioni (affacciata all'esterno) con un quadriportico che la separava dal resto dell'edificio. - Bramante (colore nero): il suo progetto dell'area presbiteriale (disegno precedente) viene duplicato specularmente al di là del transetto. La struttura si incastra quasi perfettamente con gli elementi preesistenti. Alle estremità del transetto vi sono cappelle diagonali. Una struttura del genere eradi per sé sufficiente per poter essere coperta da una cupola al centro dell'edificio. Bramante disegna mezzo progetto tenendo così le mani libere (dando comunque corpo al cantiere) per poi convincere il papa che sarebbe stato meglio realizzare completamente l'edificio. Nel 1506 si inizia a demolire il presbiterio preesistente e inizia a prendere forma la struttura ideata da Bramante. Immaginandola nella sua ipotetica forma a pianta centrale, la chiesa ha una particolarità: questo modello tardoantico (che peraltro ha un nome, cioè quincunx/quinconco) definisce un edificio a pianta centrale speculare non solo rispetto ai due assi principali (i bracci della croce greca) ma anche rispetto alle diagonali. Contribuisce a questo il fatto che la croce greca che rappresenta il corpo principale risulta inscritta all'interno di un quadrato. Da questo fuoriescono solo le absidi che concludono i bracci della croce, mentre lo spazio che ruota attorno al centro.dell'edificio è occupato da cappelle a lorovolta cupolate. Questa scelta è determinata dalla volontà di classicismo: non solo l'edificio doveva essere organizzato in modo classico attraverso l'uso degli ordini eccetera, ma anche per la presa come modello di altri edifici della cultura imperiale (per onorare Pietro). Nello stesso anno si inizia a lavorare sui pilastri che avrebbero dovuto sorreggere la cupola principale; tutto lasciava presagire una certa rapidità nella realizzazione del cantiere. Così non fu, da un lato perché gli architetti successivi a Bramante erano tutti di età avanzata, dall'altro perché i papi morivano molto velocemente l'uno dopo l'altro; dunque le esigenze dei committenti erano sempre diverse. Bramante muore negli anni '10 del '500, lasciando la fabbrica in condizioni non buone: si vede una grossa "scatola" al di sotto dello spazio che avrebbe dovutoessere occupato dalla cupola, che altro non è che il monumento funebre di Giulio II. Non appena egli muore, esso viene demolito dal successivo papa. Sotto Bramante è stato realizzato poco, ma sufficiente a definire in maniera permanente le dimensioni complessive dell'edificio; i pilastri erano stati costruiti, su di essi erano stati realizzati due dei 4 archi, ed era stato quasi completato il blocco presbiteriale. La cosa interessante, che rafforza l'ipotesi che né il papa né Bramante avessero l'idea di demolire completamente la ex chiesa, è il fatto che in primo piano ci sono una serie di colonne che reggono una trabeazione, e sono quelle delle originarie navate della chiesa paleocristiana. In questa fase dunque si realizza ciò che abbiamo visto prima nel disegno. Da qui le cose iniziano a complicarsi: si assiste a un turbinio di architetti e committenti, ognuno con idee diverse. Inoltre il perimetro, la zona presbiteriale e quella della- Risolvere un problema di matematica
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