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L'Italia nel patto atlantico

NATO.L'Italia, con l'ingresso nel patto atlantico, entra a pieno titolo a far parte del blocco occidentale. Paese sconfitto e reduce della dittatura fascista che aveva firmato nel febbraio del 1947 come potenza sconfitta un trattato di pace che non fu neppure troppo punitivo (l'Italia perse di fatto solo le proprie colonie), aveva visto nel maggio 1947 la rottura dell'alleanza antifascista e poi, con le elezioni del 18 aprile del 1948 aveva visto la vittoria della democrazia cristiana e la formazione di un'alleanza bi-centro guidata dal presidente del consiglio De Gasperi che fu colui che, insieme al ministro degli esteri e repubblicano Sforza, trattò l'ingresso dell'Italia nel patto atlantico, che non fu così scontato (la Gran Bretagna era scettica, e nell'amministrazione americana vi erano delle opinioni differenti tra chi era a favore dell'ingresso del patto atlantico e chi invece vedeva l'Italia come un paese a.

rischio e quindi era contraria). Decisivo per l'Italia per consentirne l'ingresso fu la posizione francese, che invece si batté per l'ingresso dell'Italia nel patto atlantico per motivi anche di interesse, per rafforzare la presenza di quest'alleanza politico-militare nel bacino del Mediterraneo, dove la Francia aveva interessi cospicui a partire dalla propria presenza coloniale in Algeria. Una delle caratteristiche della guerra fredda, come abbiamo già accennato, è quella di essere una guerra particolare, ma a livello globale, tanto è vero che la guerra fredda diventa molto rapidamente una vicenda globale a partire da quello che avviene in Asia orientale dove, al termine della guerra, l'alleanza anti-giapponese tra il regime comunista di Mao e il regime nazionalista di Chiang Kai Shek in Cina lascia il posto dal 1946 alla ripresa della lunghissima guerra civile che era iniziata nel 1927 che si era interrotta.conun'alleanza tra Mao e Chiang Kai Shek contro gli invasori giapponesi. Il 1° ottobre 1949 le armate comuniste di Mao entrano a Pechino e viene costituita la Repubblica popolare cinese, mentre Chiang Kai Shek e i suoi seguaci sono costretti a ritirarsi sull'isola di Taiwan, dove formano un governo nazionalista sotto la protezione americana. Con la vittoria di Mao, la sfera comunista mondiale sembra allargarsi e la guerra fredda investe anche l'estremo oriente. Tanto è vero che l'anno dopo, nel 1950, Mosca e Pechino, capitali del comunismo a livello globale, firmano un trattato trentennale di amicizia e cooperazione che sembrava confermare la forte solidarietà ideologica tra i due paesi comunisti, nonostante la radicale differenza tra gli stessi: il comunismo cinese si collegava alla centralità del problema contadino, e alla volontà di giungere a ricoprire un ruolo internazionale nell'area asiatica non appena fossero state superate.

Le disastrose condizioni economiche del paese. E infatti, in realtà questo trattato trentennale di amicizia e cooperazione tra Unione Sovietica e Repubblica popolare cinese era destinato a durare solo pochi anni.

Nel 1949 giunge la notizia che i sovietici avevano sperimentato con successo la prima arma atomica. Quindi si raggiunge, da una parte, alla parità tra le due superpotenze nel possesso dell'arma atomica e, soprattutto, il fatto di non essere più gli unici possessori di questo nuovo strumento di distruzione innescò ulteriori ripensamenti nell'amministrazione Truman. Infatti, nell'aprile 1950, il National Security Council (organi di consulenza di politica estera di Truman) elaborò una nuova direttiva strategica, che prese il nome di NSC-68, nella quale si tracciava un quadro molto fosco e minaccioso dell'espansionismo sovietico sullo sfondo di un squilibrio, ritenuto anch'esso catastrofico per l'occidente, delle forze.

Asia, nella penisola coreana. Il 25 giugno 1950, la Corea del Nord invase la Corea del Sud, dando inizio alla guerra di Corea. Gli Stati Uniti, in risposta all'aggressione nordcoreana, intervennero a sostegno della Corea del Sud, mentre l'Unione Sovietica e la Cina appoggiarono la Corea del Nord. La guerra durò tre anni e si concluse nel 1953 con un armistizio che stabilì il confine tra le due Coree lungo il 38º parallelo. Durante la guerra di Corea, gli Stati Uniti si resero conto dell'importanza di avere una presenza militare stabile in Europa per contrastare l'espansionismo comunista. Fu così che nel 1951 venne firmato il Trattato di Parigi, che istituì la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), il primo passo verso l'integrazione europea. Tuttavia, la questione della difesa militare dell'Europa occidentale rimase ancora aperta. Gli Stati Uniti esercitarono pressioni affinché la Germania occidentale partecipasse alla difesa dell'Europa occidentale. Questa richiesta incontrò però la resistenza del governo francese, che aveva firmato il Trattato di Parigi insieme alla Germania occidentale e vedeva con sospetto un possibile riarmo tedesco. La situazione si complicò ulteriormente quando nel 1954 venne proposto il Piano Pleven, che prevedeva la creazione di un esercito europeo comune. Il piano non venne però approvato a causa delle divergenze tra i paesi membri. Infine, nel 1955 venne firmato il Trattato di Bonn, che consentì alla Germania occidentale di riarmarsi e di entrare a far parte della NATO. Questo segnò un importante passo avanti nella difesa dell'Europa occidentale e nella stabilizzazione della guerra fredda.

Corea. https://www.limesonline.com/accadde-oggi-25-giugno-guerra-di-corea-ponte-aereo-su-berlino-mozambico-gli-anniversari-geopolitici/99851

La Corea era stata per 50 anni una colonia giapponese (i giapponesi avevano sconfitto prima la Cina nel 1894-1895 e poi la Russia nel 1905, una guerra che passò alla storia, perché per la prima volta un esercito non bianco aveva sconfitto un esercito bianco), ma il Giappone fu costretto ad abbandonare la Corea a seguito della sconfitta della Seconda guerra mondiale. Al momento della fine della Seconda guerra mondiale, la penisola coreana viene occupata a nord da truppe sovietiche e a sud dall’esercito americano, le due parti divise da una linea al 38esimo parallelo. Questa situazione doveva essere provvisoria, ma nel corso del 1948 nacquero due repubbliche con regimi politici diversi: la Corea del Nord con un governo comunista legato all’Unione Sovietica e la Corea del Sud con un governo alleato agli USA.

Il 26 giugno 1950 il...

Il governo comunista del nord, guidato da Kim Il-sung (nonno dell'attuale Kim Jong-un), decise di lanciare un'offensiva militare verso sud, attaccando la Corea del sud che, nel quadro della guerra fredda, assunse subito una dimensione internazionale. Gli USA chiamarono in causa l'ONU, il cui servizio di sicurezza votò per una risoluzione, approfittandosi anche dell'assenza dell'ambasciatore sovietico che non pose il proprio veto (assente per protesta contro il mancato riconoscimento del seggio cinese all'ONU a seguito della rivoluzione maoista), che giudicava la Corea del Nord come un paese aggressore. L'ONU forniva il suo appoggio nell'invio di truppe americane e di altri paesi per difendere il regime coreano del sud. La spedizione di un corpo militare appoggiato dall'ONU fu però a guida americana del generale MacArthur (che era appunto in quel frangente il governatore militare del Giappone). Il conflitto ebbe alterne e sanguinose vicende,

Perché all'inizio i coreani del nord riuscirono ad occupare quasi tutta la penisola (luglio 1950) e poi ci fu anche la massima avanzata cinese-nordcoreana il 25 gennaio 1951. La quasi totale occupazione della Corea del nord venne impedita da un contrattacco americano e, mentre i sovietici si comportarono nella vicenda della guerra di Corea con prudenza, Mao condusse la Cina a intervenire direttamente contro la totale occupazione americana della Corea del Nord.

In seguito, si ristabilì un certo equilibrio. Mentre il generale MacArthur, che era appunto il comandante in capo delle truppe americane in Estremo oriente e anche del contingente impegnato nella guerra di Corea, venne destituito da Truman per la sua proposta di estendere, anche con il possibile uso dell'arma atomica, la guerra al territorio cinese. La destituzione di MacArthur era il segnale della volontà americana di circoscrivere la crisi e iniziare delle trattative diplomatiche, che si conclusero nel.

1953 quando fu firmato un armistizio il 27 luglio e fu ripristinata la divisione originale dei due paesi al trentottesimo parallelo. Divisione che è tutt'ora in vigore e i due paesi sono separati.

La guerra di Corea coinvolse tutta l'Asia nel clima della guerra fredda. Una delle conseguenze fu la decisione americana di restituire l'indipendenza al Giappone tramite anche una costituzione che fu scritta dagli USA che sottoscriveva un limitato riarmo del paese anche se, nella costituzione (rimasta in vigore fino a pochi anni fa), era previsto che i giapponesi potessero usare la propria limitata forza militare che veniva costituita soltanto per motivi di difesa e non potevano usare all'estero i propri contingenti americani.

Per sancire la fine del regime di occupazione militare statunitense in Giappone fu firmato tra gli Stati Uniti e il Giappone, a San Francisco, il settembre del 1951, un trattato di pace, che non è mai stato sottoscritto dall'Unione sovietica.

che ha tutt'ora un contenzioso aperto con il Giappone per il possesso dell'isola di Sakhalin. Puoi trovare ulteriori informazioni su questo argomento su questo sito. Le isole di Sakhalin sono isole appartenenti alla Russia ma rivendicate anche dal Giappone. Ci sono delle isole tra Hokkaido e Sakhalin che sono anch'esse al largo del Giappone e che sono tutt'ora oggetto di contenzioso (sono disabitate ma sembra che ci siano anche qui dei giacimenti di petrolio). Nel giro di qualche anno gli Stati Uniti strinsero una nuova serie di alleanze militari anche in questa zona, prima con i paesi dell'Oceania con l'alleanza chiamata ANZUS (Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti). Qui nel sud-est asiatico, su modello della NATO, strinsero un'altra alleanza, ossia SEATO (South Easter Asia Totality Organisation). Coprendo tutto il globo con alleanze militari (RIO, NATO, ANZUS, SEATO). Un altro elemento indotto dalla guerra coreana fu l'ulteriore spinta americana alriarmo dei paesi occidentali, compresa la stessa Germania occidentale, che però non era stato tra i paesi firmatari del patto atlantico. Il tentativo fu quello, per quanto riguarda il rinserimento della Germania sotto al punto di vista militare, di percorrere di nuovo la via tracciata da Jean Monet con la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio). Vi fu infatti una proposta di inserire le truppe tedesche in un nuovo esercito europeo formato dagli stessi sei paesi (Germania occidentale, Francia, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo) che avevano formato la CECA. Quindi nel 1952 fu firmato un trattato tra questi paesi che costituiva la CED (Comunità europea di difesa). Ognuno di questi sei paesi firmatari avrebbe fornito un contingente militare e l'esercito, così costituito, sarebbe stato comandato da degli stati maggiori europei integrati dagli stessi sei paesi. Il presidente del consiglio italiano, che era ancora de Gasperi, tentò poi unl'ulteriore passo in avanti in direzione di una formazione di una comunità politica europea. Infatti, de Gasperi sosteneva che un esercito europeo non poteva che rispondere a un potere politico legittimato direttamente in quanto democraticamente eletto. Spinse per inserire nel trattato istitutivo della CED un articolo (articolo 38) che prevedeva la successiva istituzione di una Comunità.
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Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher meowbinie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Scirocco Giovanni.