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RUSSIA
La Russia era la potenza più arretrata dal punto di vista politico e tecnologico,
prevalentemente agricola
Poche città urbane
Partito socialdemocratico fondato nel 1898
In tempi rapidi si divide in due correnti, una social-riformista (menscevichi) e una social-
rivoluzionaria (bolscevichi)
menscevichi = minoranza → socialdemocratici
bolscevichi = maggioranza → massimalisti, rivoluzionari
I contadini erano organizzati in quello che di chiamava partito socialista rivoluzionario
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Prima Rivoluzione Russa - 1905
Malcontento generale, aumentano i prezzi e aumenta la contrarietà al regime
Corteo di protesta di 150'000 persone diretto verso Palazzo di Inverno, si vuole porre rimedio
alla situazione economica e chiedere maggiore libertà politica
Oltre 2000 feriti per l'intervento dell'esercito, in seguito all'avvenimento alcuni soldati si
ammutineranno
Nascita dei primi organismi di coordinamento delle azioni di protesta (i soviet)
soviet = consiglio
Gli operai si pongono a capo della protesta
Il più importante sarà il soviet di Pietroburgo
Fine 1905 si firma la pace col Giappone, non favorevole per la Russia
Lo zar viene indotto a concedere un'assemblea rappresentativa di tipo parlamentare,
conosciuta come Duma (aprile 1906)
I menscevichi si accontentano della Duma, i bolscevichi, invece, vogliono la rivoluzione
Negli anni che precedono la Prima Guerra Mondiale vari avvenimenti causeranno una
destabilizzazione progressiva dell'equilibrio europeo
- orientamenti nazionalisti
- diritto all'espansione, principio dello spazio vitale
- revanscismo = voglia di rivalsa francese verso i prussiani (Alsazia e Lorena erano tedesche)
- l'area balcanica era instabile, sotto il controllo dell', Austria-Ungheria per buona parte
- intenzioni espansionistiche della Germania
- crisi del Marocco, conteso tra Francia e Ungheria, uno dei pochi Stati africani ancora liberi
- instabilità dell'impero ottomano ("questione turca"), ribellione dei "Giovani turchi", che
cercarono di instaurare un'amministrazione più efficiente e centralista
Ottobre 1908 la Bosnia e l'Erzegovina vengono annesse all'Austria Ungheria, provocando
attriti con la Serbia
Dopo lo smacco di Adua (1896) l'Italia muove guerra contro la Turchia per il possesso della
Tripolitania e della Cirenaica, corrispondenti all’attuale Libia
1912 coalizione Serbia, Montenegro, Grecia, Bulgaria
Prima Guerra balcanica , coalizione contro Impero
Nasce il Principato di Albania
1913 seconda Guerra Balcanica
Bulgaria vs Serbia, Grecia, Romania
Bulgaria sconfitta
Risultato finale → l’Impero Ottomano perde molto territori europei
Serbia rafforzata, con l'appoggio russo
Bulgaria indebolita e ridimensionata
La Serbia intende diventare il punto di riferimento delle popolazioni balcaniche
Primi 15 anni del Novecento, l'Europa inizia a perdere centralità negli affari
internazionali, per via dell'ascesa di alcune potenze tra cui gli USA
Ascesa analoga del Giappone (conflitto con la Russia)
Cresce il peso politico della Cina
Crescita demografica dei popoli asiatici
“Pericolo giallo” → le popolazioni europee temevano degli attacchi da parte degli Stati
asiatici
Esso venne causato espansione del Giappone in altri territori, la quale si scontrava con
l'interesse russo
Il Giappone propose alla Russia di spartirsi la Manciuria cinese, ma la proposta venne
rifiutata e iniziò la guerra russo-giapponese
febbraio 1904 - settembre 1905
Vinse il Giappone, ottenendo il possesso della Manciuria meridionale e protettorato sulla
Corea
Per la prima volta un esercito giallo, asiatico, sconfisse un esercito europeo
Crollò il mito della superiorità della razza bianca
Gli USA manifestarono maggiore interesse nei confronti del contesto internazionale, uscendo
dalla dottrina Monroe, annunciata nel 1823, la quale guidava l'azione politica USA
Secondo essa gli USA non avrebbero tollerato intromissioni nel loro continente ed
escludevano ma volontà di intromettersi nelle dispute europee
La dottrina appare sempre più superata, soprattutto durante la presidenza repubblicana di
Theodore Roosevelt, presidente fino al 1912
ITALIA
Nel 1898 il generale Bava Beccaris fece disperdere una protesta causando 80 morti e 400
feriti (moto di Milano)
Di Rudinì si dimise e venne sostituito dall'ex generale Pelloux, anche lui propose una linea
dura e limitò alcune libertà per porre freno all'instabilità sociale
(libertà di associazione...)
Pelloux chiede le elezioni di un nuovo Parlamento al re, constatando la difficoltà della
situazione: in seguito alle elezioni si notò la prevalenza di una linea di governo garantista
Il 29 luglio 1900, l'anarchico Gaetano Bresci uccide il re Umberto I per punirlo per aver
dato l'onorificenza a Beccaris per aver sparato sulla folla dei protestanti
Il re chiamò a governo un uomo della sinistra storica, Giuseppe Zanardelli, il quale divenne
presidente del consiglio nel 1901
Nel 1901 divenne ministro degli Interni Giovanni Giolitti
((( I ministeri più importanti sono il ministero degli Interni, degli Esteri e quelli relativi
all'economia )))
Giolitti si ispira a un riformismo liberale
Asseconda il processo di crescita economica, specialmente nel Nord-ovest
Lo Stato non interviene nei conflitti capitale-lavoro ecc., vigila soltanto sulla situazione
dell'ordine pubblico, è favorevole a un aumento delle retribuzioni dei lavoratori
Non bisogna combattere contro le associazioni sindacali, ma assecondare il loro compito
Giolitti tende la mano ad un esponente socialista riformista, Filippo Turati (ala destra del
partito socialista), ma Turati rifiuterà la sua proposta di entrare in governo
I socialisti moderati intendono collaborare con un governo liberale, ma la maggioranza del
partito è contraria a questa collaborazione
Giolitti gestirà così anche il primo sciopero generale nazionale dei lavoratori, 16 settembre
1904
Giolitti guarda con interesse anche al fronte cattolico
Alcuni cattolici vogliono presentarsi alle elezioni politiche
Alle amministrative i cattolici avevano sempre votato
Politiche → rinnovo periodico del parlamento
(((
Amministrative → rinnovo degli amministratori locali )))
Per la Chiesa, la scelta politica meno pericolosa è un'alleanza coi liberali: con i socialisti
sarebbe controproducente
Il primo esponente cattolico eletto in parlamento in quanto cattolico è Filippo Meda
Per Giolitti le masse cattoliche sono un buon serbatoio elettorale
1905-1909 attività riformatrice di Giolitti
1905 lo Stato riscatta le prime linee ferroviarie nazionali, le ferrovie diventano un ente di
Stato
Ci sono molte riforme in campo sociale e del lavoro
Limite 12 ore giornaliere, non meno di 12 anni per lavorare, un giorno a settimana festivo, no
lavoro notturno per donne e bambini, nasce una legislazione per gli infortuni, ampia
estensione del diritto di sciopero (limitato nei servizi pubblici)
Tentativo di risanamento finanziario, sostituzione dei titoli di stato a tasso fisso con titoli che
danno rendimenti inferiori
Giolitti vuole rafforzare la moneta e vuole rafforzare la Banca d'Italia, in Italia c'erano tante
banche che potevano battere moneta, creando una difficoltà di coordinamento, quindi Giolitti
assegna alla Banca d'Italia un ruolo di coordinamento
Legislazione speciale per il Mezzogiorno
Piano di investimenti, soprattutto infrastrutturale, che avrebbe dovuto ridurre il divario sud
nord
1908 terribile maremoto e terremoto di Messina e Reggio Calabria, nasce la Protezione Civile
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Nei centri abitati vi è una crescente disoccupazione, il che causa un progressivo accentuarsi
del fenomeno di migrazione, che diventa un vero e proprio esodo verso il Nord Europa e gli
USA, in età giolittiana migrano quasi 9 milioni di italiani, per la maggior parte provenienti
dalle regioni del sud
Nonostante i tentativi di Giolitti, il divario Nord-Sud è sempre più ampio e, negli anni di
maggiore industrializzazione, è sempre il nord a svilupparsi maggiormente, specialmente nel
cosiddetto “triangolo industriale” (Torino-Milano-Genova)
I meridionalisti criticano i provvedimenti di Giolitti perché favoriscono gli stati del nord,
provvedimenti tra i quali l’attivazione di dogane per proteggere le merci dello Stato ( i
liberisti si oppongono a queste misure)
Durante il governo Giolitti c’è la prima vera e propria vittoria italiana in campo coloniale,
anche se Giolitti stesso pensava che prima ci si dovesse occupare della politica interna
Egli decide di operare in ambito coloniale per canalizzare la manodopera. Anche alcuni
socialisti sostengono questa manovra, convinti che potesse aumentare i posti di lavoro
Alcuni intellettuali, ad esempio D’Annunzio, si dichiarano favorevoli, ovviamente i
nazionalisti erano d’accordo, nazionalisti che, tra l’altro, si erano sempre trovati in contrasto
con le politiche di Giolitti e che desiderano una grande Italia
Fu anche grazie alla forte carica parlamentare dei nazionalisti che si arrivò alla guerra di
Libia (1911-1912)
Giolitti era un abile stratega, ma si muoveva quasi esclusivamente sul fronte interno
Scoppia la guerra: vengono occupate Tripolitania e Cirenaica (attuale Libia), territori
dell’allora Impero Ottomano, viene occupata anche ‘isola di Rodi fino al 1947
La guerra si rivela non facile, ma l’impegno italiano si rivela notevole (non si poteva tollerare
un’altra sconfitta), si trattò una guerra moderna perché gli italiani impiegano le loro migliori
tecnologie (autovetture, aerei…)
La Libia è uno dei pochi territori africani di cui nessuno Stato europeo ha formalmente preso
possesso, in quanto si tratta di uno Stato povero, ma si scopriranno delle riserve di gas
naturale dopo la fine dell’occupazione italiana
Fu un successo solo dal punto di vista propagandistico perché la conquista non portò grandi
vantaggi economici, non accontentando dunque i nazionalisti (furono maggiori i costi degli
effettivi guadagni)
Questo avvenimento fomentò la polemica diffusa nel partito socialista e avvenne, nel luglio
1912, il Congresso del Partito Socialista
Vi fu una divisione perché una parte dei socialisti aveva sostenuto la guerra e l’altra no
Viene espulsa dal partito la parte che aveva sostenuto la guerra
Mussolini diventa direttore dell’ “Avanti!”, un giornale socislista dell&rsquo