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ENTI DI RIFERIMENTO:

NIH, NIMH, FDA, AIFA, OMS, EFSA (criticata xk ci lavorano scienziati che hanno lavorato con multinazionali) EEA, IPCCIARC, ISDE

Studio funghi in vitro e vivo:

in vitro effetto immunostimolante, pro-infiammatorio in vivo no effetto

DIST. D'ANSIA (cap 7 e 13 Julien)

ansia: dist.bi piu frequenti dell'epoca moderna cronicizzati, portano ad altri disturbi stessi circuiti della paura farmaci: inibitori aspecifici del snc alcool come ansiolitico GHB, inalanti, farmaci forte dipendenza fisica e psicologica possibile morte diretta o indiretta BZ psicofarmaci piu utilizzati dagli anni 60 farmaci ansiolitici di nuova gen Zolpidem, ipnotico simil BZ Buspirone, non BZD, parente di alcuni antidepressivi Ansia: si usano anche antidepressivi BZ agisce subito, farmaci di ultima gen effetto ritardato Dist. d'ansia - prevalenza 20% att. panico parte spesso da sintomo somatico Ansia vs paura2: risp. ben organizzata, spesso specie-specifica, condizionata o incondizionata og.to o situaz. temuta

descrivibili1: risposta fisiologicamente simile, ma prolungata, aspecifica e non ha un effetto individuabile, iperattività, ipervigilanza costante AMIGDALA 18 nuclei connessa: all'ipotalamo, alla PAG (controllo del comport. es freezing e evitamento, espressione facciale della paura), a sistemi modulatori diffusi (da, na, ach, 5ht) FFFNA E CORTISOLO E SURRENE (MIDOLLARE E CORTICALE) in certe situazioni estreme, si può avere coattivazione del sistema simpatico e parasimpatico Dist. ansia cronica: continua attivazione simpatico e soppressione parasimpatico -> sintomi GI es. bocca asciutta, gastrite, ulcere schema nucleo centrale dell'amigdala 2 strutture che organizzano risposta emozionale: 1 a livello corticale, integra stimoli e stati interni del corpo: OBF 2 interfaccia col resto del corpo, ruolo in processi di condizionamento, di apprendimento emozionale: amigdala nuclei basolaterali info sensoriali input da corteccia nucleo centrale: principale via efferente una volta che lo stimolo

è condizionato, nucleo centrale proietta a numerose aree
slide nucleo centrale dell'amigdala ipotalamo collega cervello, corteccia e tutto l'organismo
ruolo centrale amigdala in apprendimento emotivo, sopratt paura
amigdala e metabolismo del glucosio (misurato con pet) correlata, in Cahill1996, con la memoria emotiva
in filmato neutro no correlazione tra metabolismo amigdala dx e ricordo. in film emotivo: piu metabolismo amigdala dx = piu memoria, piu dettagli ricordati
attivaz. risposte di paura non avvengono solo tramite elaborazione conscia in corteccia, ma anche con vie veloci sottocorticali, sopratt con pericoli che richiedono risposta molto veloce
studio con stimolo mascherato 17msec
sog.to non riportava accorgimento esplicito del pericolo, ma attivaz.ne dell'amigdala dx, con stimolo pericoloso (occhi di paura)
Studi Ledoux:Via lenta passa x talamo ->cortex visiva->via ventrale per riconoscere stimolo per forma etc ->amigdala cortex secondarie nella via

VentraleVia Breve: dal talamo (nuclei anteriori) all'amigdala anche lesionando strutture visive rimane emoz. di paura via lenta capace di inibire la risp. di paura attivata dalla via breve. L'amigdala è in grado di riconoscere anche variaz. di stimoli molto veloci, in intensità, o in avvicinamento. Neuroni che riconoscono cambiamenti sensoriali molto veloci che attivano risp. di difesa. Nei casi più intensi possono innescare la reazioni di startle. Meglio far partire un falso allarme che perdere un vero allarme. L'amigdala tende a generalizzare gli stimoli avversivi. Può subire fenomeni di sensibilizzazione: opposto dell'abituazione, attivazione aspecifica e incontrollata anche con stimoli non pericolosi.

  1. In seguito a evento traumatico acuto
  2. Con ripetute stimolazioni negative che minacciano la vita.

Non necessario evento specifico traumatico. Dist. d'ansia dovuti anche a condizioni ambientali diversi da quelli per cui il cervello si è evoluto e sviluppato.

non è abituato a gestire troppe informazioni (soprattutto negative). Alcuni hanno l'amigdala più attiva già dalla nascita, quindi sono più sensibili. L'amigdala tende a generalizzare l'infodemia. PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico) per attivazione di tutta la linea (discesa del grafico). Più il PTSD è cronico, più si riduce il volume dell'ippocampo (fino al 23% si può ridurre). Curare il PTSD il prima possibile. Soggetti predisposti a disturbi d'ansia hanno meno recettori per il GABA A, soprattutto nel temporale e frontale. Il PTSD si auto-rinforza tramite attivazione simpatica e rilascio di adrenalina. L'adrenalina viene rilasciata molto velocemente nel circolo sanguigno, "colpisce" l'amigdala e va a rinforzare le risposte di apprendimento plastico. LTP (Potenziamento a Lungo Termine) legato al glutammato e ai recettori NMDA. Il propranololo riduce l'adrenalina, riducendo l'attivazione dell'amigdala e l'istillazione del ricordo. Il cortisolo cronico riduce le popolazioni neuronali soprattutto nell'ippocampo e nell'amigdala. Meccanismo di autoregolazione estrema per inibire sinapsi che causano.

(ricordiintrusivi)PFC dorsolaterale: attivata ad esempio in psicoterapia portano all'estinzione dellapaura contrastando i circuiti rinforzatislide circuito alterato

Terapia EMDR

Terapia narrativa FARMACI (Cap 7)

Ef.to inibitorio sul sncnormale - sollievo da ansia - disinibizione - sedazione - (blackout, demenzareversibile: sog.to sveglio ma non ricorda, non è consapevole. stato di sedaz.cosciente) ipnosi - anestesia generale - coma- morteinibiz. centri bulbari del tronco encefalico: morte per arresto respiratorio

GABArecettori: canali ionotropici4 domini transmembranaresidui carichi positivamente che fanno entrare Cl con l'acqua

GABA struttura:sito di legame su subunità alfa 1 e beta 1bz: sito su subunità gamma 2Barbiturici: sito tra gamma 2 e alfa 1

IPSP: inibitory post sinaptial potentialpotenziali rapidissimi e brevi (durata ma 4-6 msec)recettori gaba a sono diffusi quasi in ogni neurone, in praticamente tt il cervellosinapsi gabaergiche posizionate alla

La base dei dendriti (es. neuronipiramidali) una sinapsi gabaergica è in grado di inibire tutta l'attività eccitatoria di un dendrite. Più è lontana la sinapsi eccitatoria, più piccolo è il potenziale d'azione. L'ipereccitabilità può portare a propagare l'eccitazione in tutto il resto del cervello. Queste sinapsi inibitorie non permettono questo, evitando crisi epilettiche fondamentali per l'omeostasi del cervello, per fare eccitare solo circuiti richiesti.

GABA - SINTESI: a partire dal glutammato (amminoacido essenziale) passa tramite la BBB. Glu, attraverso l'enzima GAD, viene trasformato in GABA. La sintesi avviene nelle sinapsi, accumulato in vescicole sinaptiche da pompe protoniche. Il GABA viene distrutto da GABA transaminasi. Funzionamento allosterico dei farmaci.

FARMACI INIBITORI DEL SNC: gli effetti degli inibitori sono sinergici ed additivi tra di loro, con un effetto globalmente depressivo. C'è un antagonismo non specifico tra inibitori e stimolanti del comportamento (adrenalina, dopamina).

Che agiscono su altri sistemi l'antagonismo c'è, però, a livello comportamentale. Ma non dal punto di vista molecolare.

Inibitori non sono selettivi, agiscono su tutti i neuroni.

Effetti dipendono molto dalla dose, perché determina quale circuito viene inibito per primo.

Combo tra più inibitori può essere estremamente pericolosa per la salute.

Inibitori, soprattutto con uso sistematico (anche per poco tempo), dannodipendenza metabolica e psicologica.

CLORALIO IDRATO

Veniva usato soprattutto come ipnotico.

Emivita relativamente breve: 4-8 ore.

Viene usato solo per insonnie rare, e per stati di ipereccitabilità soprattutto disinapsi motorie (es avvelenamento e stati tetanici).

Trasformato dall'alcol deidrogenasi (in stomaco e soprattutto nel fegato) e si forma tricloroetanolo, molto simile all'alcol.

Effetto molto simile all'alcol, inibitore del sistema nervoso centrale.

Ad alte dosi deprime respirazione e crollare pressione.

Usato per leggera

anestesia in bambini per operazioni ed indagini (40mg/kg)

BARBITURICI

Tutti derivati da molecola di base, con anello barbiturico con numerosi residui laterali idrofilici e lipofilici

Farmaci più gruppi (non polari, non cariche ioniche) hanno, più è rapido il passaggio per la BBB, più breve è l'emivita e rapido l'effetto gruppi polari emivita più lunga, perché più passaggi nel fegato, effetto più lungo

Venivano usati come sedativi ipnotici ed ansiolitici alcuni erano di tipo iniettivo usato per anestesia, soprattutto quelli ad emivita più breve

Effetto inibitore generalizzato anche su circuiti troncoencefalici

A basse dosi disinibisce e toglie ansia peggiora prestazioni motorie dosi normali come ipnotici e sedativi e anestetici

Sito di legame sul gaba, aumentano durata apertura cl gaba-a di 4-5 volte potenziale post-sinaptico inibitorio molto più ampio e lungo

alte dosi: fanno aprire i canali anche in assenza di gaba, questo li rendeva pericolosi basso indice terapeutico

bassa selettività rispetto all'effetto tossico usati sotto controllo medico a dosi standard: non agiscono sul dolore, a basse dosi il dolore è incrementato. con alte dosi anestesia generale e dolore inibito

alterata architettura del sonno: molte più onde lente, meno fasi REM

EFFETTI COLLATERALI:

  • fegato, reni, tolleranza metabolica crociata
  • rischio di arresto respiratorio, suicidio e morte accidentale
  • non ideali per pazienti depressi, essendo deprimenti
  • sistema di controllo bulbare del respiro non va incontro a tolleranza, mentre il resto del cervello si, quindi il paziente si avvicinava sempre più alla soglia del blocco del respiro
  • effetto teratogeno soprattutto nei primi 3 mesi
  • dipendenza fisica e psicologica
  • inducono sindrome cerebrale da farmaci, o demenza farmacologica, che determina alterazione di memoria e capacità cognitiva potenzialmente anche irreversibile con uso prolungato
  • non dovrebbero essere usati negli anziani
  • attualmente, usati solo per anestesia in casi
articolarmente nel cervello, inducendo uno stato di profonda sedazione e riducendo l'attività cerebrale. Questo può essere utile in diverse situazioni, come nel caso di traumi cerebrali gravi, in cui si cerca di ridurre la pressione intracranica e proteggere il cervello da ulteriori danni. I farmaci utilizzati per indurre il coma farmacologico sono spesso barbiturici, come il fenobarbital, che hanno una particolare lunga emivita nel corpo. Questo significa che rimangono attivi per un lungo periodo di tempo, consentendo di mantenere lo stato di sedazione per un periodo prolungato. Oltre al trauma cranico, il coma farmacologico può essere utilizzato anche in casi di avvelenamento, in cui si cerca di ridurre l'assorbimento di sostanze tossiche e proteggere gli organi vitali. È importante sottolineare che il coma farmacologico è una procedura medica complessa e viene utilizzata solo in determinate circostanze, sotto stretta supervisione medica.
Dettagli
A.A. 2020-2021
99 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher diego.brignone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicofarmacologia, Droghe e Dipendenze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Angrilli Alessandro.