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DISTRIBUZIONE DEL FARMACO

Qualsiasi farmaco arrivato nel circolo sistemico deve distribuirsi nell’organismo. Il farmaco

nel circolo sistemico arriva in due forme:

-FORMA LIBERA

-ASSOCIATO ALLE PROTEINE PLASMATICHE.

La distribuzione del farmaco si riferisce al processo attraverso il quale un farmaco si diffonde dai

siti di assorbimento o somministrazione attraverso la circolazione sanguigna e viene trasportato nei

vari tessuti e organi del corpo. Questo processo coinvolge il flusso sanguigno e le caratteristiche

fisico-chimiche del farmaco stesso.

Ecco alcuni punti chiave sulla distribuzione del farmaco:

1. Flusso sanguigno: Il flusso sanguigno è uno dei principali fattori che influenzano la

distribuzione del farmaco. I tessuti con un elevato flusso sanguigno, come il fegato, i reni e

il cuore, riceveranno più farmaco rispetto ai tessuti con un flusso sanguigno più basso.

2. Grandezza e solubilità del farmaco: Le caratteristiche fisico-chimiche del farmaco, come

la sua dimensione molecolare e la sua solubilità, influenzeranno la sua capacità di

attraversare le membrane cellulari e di distribuirsi nei tessuti. Ad esempio, i farmaci

liposolubili possono attraversare più facilmente le membrane cellulari e distribuirsi nei

tessuti adiposi.

3. Legame alle proteine plasmatiche: Molte molecole di farmaco si legano alle proteine

presenti nel plasma sanguigno. Questo legame può influenzare la distribuzione del farmaco,

poiché solo la frazione non legata del farmaco è libera di diffondersi nei tessuti e di

esercitare il suo effetto farmacologico.

4. Barriere biologiche: Alcune barriere biologiche, come la barriera emato-encefalica e la

placenta, possono limitare la distribuzione del farmaco in determinati tessuti. Queste

barriere sono progettate per proteggere il cervello del corpo e il feto dagli agenti esterni.

Metabolismo

Quando si parla del metabolismo di un farmaco, ci si riferisce alle reazioni chimiche che il corpo

esegue per modificare, attivare o disattivare il farmaco. Il fegato è l'organo principale coinvolto nel

metabolismo dei farmaci, grazie alla presenza di numerosi enzimi, specialmente quelli del

citocromo P450.

Biotrasformazione

Il termine "biotrasformazione" è più specifico e si riferisce al processo mediante il quale un farmaco

viene chimicamente alterato all'interno del corpo per convertirlo in una forma più facilmente

eliminabile. La biotrasformazione è una parte del metabolismo dei farmaci e si divide in due fasi

principali:

• Fase I (modificazione funzionale): queste reazioni includono l'ossidazione, la riduzione e

l'idrolisi. Questi processi introducono o espongono gruppi funzionali (come -OH, -NH2)

sulla molecola del farmaco, rendendolo più polare.

• Fase II (coniugazione): le reazioni di coniugazione legano il farmaco o i suoi metaboliti di

fase I a molecole endogene come l'acido glucuronico, l'acido solforico o il glutatione.

Questo aumenta ulteriormente la solubilità in acqua del farmaco, facilitando la sua

eliminazione tramite l'urina o la bile.

BIOTRASFORMAZIONE ED ESCREZIONE DEI FARMACI

Con BIOTRASFORMAZIONE Il farmaco va incontro ad un cambiamento, in modo da diventare

più o meno attivo o essere eliminato più facilmente,poiché cambiando struttura acquisisce nuove

caratteristiche.

I farmaci liposolubili difficilmente verrebbero eliminati visto la loro composizione tendono ad

essere riassorbiti a livello del tubolo renale tornando nel sangue. Questo non avviene poiché il

/biotrasformazione trasforma i farmaci liposolubili in idrosolubili permettendo l’eliminazione.

METABOLISMO DEI FARMACI

Ogni farmaco che viene assunto da un individuo verrà metabolizzato, ci sono farmaci però che

vengono metabolizzati più di altri. Questo perché i farmaci per essere assorbiti e distribuiti ai vari

distretti corporei devono possedere caratteristiche fisiche-chimiche da quelle che ne favoriscono

l’eliminazione.

La LIPOFILIA e l’assenza di cariche elettriche facilitano l’ASSORBIMENTO, ma sono

caratteristiche sfavorevoli per l’ELIMINAZIONE che viene invece favorita da sostanze idrofile. E’

quindi necessario che l’organismo alla trasformazione delle molecole LIPOFILE in IDROFILE

modificandone la struttura attraverso il processo del METABOLISMO.

L’organo più importante per l’eliminazione dei farmaci è il RENE.Quindi il metabolismo dei

farmaci è importantissimo per la detossificazione dei farmaci, ma soprattutto per molecole da

lipofile ad idrofile in modo da essere successivamente eliminate dal rene.

L’organo più importante per il metabolismo dei farmaci è il FEGATO, posizionato in un posto

e risulta essere una grande macchina metabolica. Tutto il sangue refluo dell’intestino

strategico

arriva tramite la vena porta al fegato. Questo è importantissimo perché tutto quello che viene

assorbito dall’intestino viene processato e analizzato dal fegato. Sebbene ogni tessuto sia dotato di

una certa capacità di metabolizzare i farmaci, il FEGATO è la sede principale del metabolismo.

Anche altri tessuti come il POLMONE (importante per i farmaci somministrati per via inalatoria),

Intestino e Rene hanno un’attività metabolizzante significativa però ovviamente ridotta rispetto al

fegato.

La biotrasformazione di un farmaco può portare alla trasformazione del farmaco in:

-METABOLITI INATTIVI: Il farmaco attivo può essere trasformato in una sostanza inattiva

ovvero che non ha più le stesse proprietà farmacologiche della sostanza attiva

somministrata.

Es: Il FENOBARBITAL è un farmaco per crisi epilettiche, attraverso il processo di

idrossilazione viene inattivato e trasformato in IDROSSIFENOBARBITAL.

-METABOLITI ATTIVI dotati di spettro farmacologico uguale a quello del composto d’origine

tipico delle benzodiazepine. Il diazepam viene trasformato in tante sostanze che hanno a loro

volta attività ansiolitca.

DIAXEPAM genera due metaboliti dotati della stessa attività farmacologica:

OXAZEOPAM NORDIAZEPAM

L’emivita dell’olaxepam è circa metà di quella del DIAZEPAM, mentre quella del nordiazepam

è circa il doppio di quella del diazepam. La durata del diazepam dipende dunque da quale dei

due composti viene generato dal corredo di enzimi del paziente.

-METABOLITI ATTIVI DOTATI DI SPETTRO FARMACOLOGICO DIVERSO, da quello del

comporto originale.

-METABOLITI TOSSICI: es il PARACETAMOLO è un farmaco analgesico e generalmente riduce

la febbre. In alcune condizioni però può essere trasformato in una sostanza tossica il

PARABENZOCHINONE. Quando si prende il farmaco in dosi maggiori di quelle prescritte esso

viene trasformato dal fegato in questa sostanza altamente tossica che in alcune occasioni

può dare tossicità epatica grave.

-PROFARMACI: Vi è la possibilità che un farmaco non sia di per sé attivo e che lo diventi solo

dopo la biotrasformazione. In questo caso la biotrasformazione prende il nome di

BIOATTIVAZIONE e il farmaco viene definito PROFARMACO.

ES: alcuni antidepressivi come l’ENALPRIM vengono somministrati in forma di profarmaco e

vengono trasformati in ENALAPRILATO che è appunto il farmaco attivo che svolge le sue

funzioni.

-ESCREZIONE/ELIMINAZIONE DEI FARMACI

E’ importante altrimenti il sangue si accumulerebbe nell’organismo. Ci sono due sistemi

deputati all’eliminazione dei farmaci.

-ORGANI EMUNTORI (esculdendo i polmoni) eliminano i composti polari più efficacemente

delle sostanze idrofobiche. La minore biotrasformazione può causare tossicità.

L’organo deputato all’eliminazione dei farmaci è il rene ma abbiamo anche altre vie oltre le

urine:

-URINE

-FECI: viene eliminato sia il farmaco che non è stato assorbito, sia quello che essendo stato

assorbito viene eliminato attraverso la bile e tornando all’ intestino viene eliminata.

-LATTE MATERNO

-POLMONE

-MECCANSIMI DI ELIMINAZIONE RENALE DEI FARMACI

A livello del rene i farmaci possono essere eliminati per diverse vie:

-FILTRAZIONE GLOMERURALE: fenomeno passivo. Bisogna immaginare che il rene setaccia

tutto il sangue che passa attraverso di esso quindi le molecole che hanno una dimensione più

piccola dei poli del setaccio, riescono ad attraversarlo. La parte di farmaco che riesce ad

attraversare il setaccio glomerurale del rene è la frazione di farmaco libero. Poiché le frazioni

di farmaco legate alle proteine plasmatiche, sono legate per l’appunto a proteine molto grandi

che non riescono ad attraversare il setaccio.

-SECREZIONE TUBULARE: il farmaco viene eliminato in modo attivo , poiché dei carrier

prendono alcune molecole del farmaco nel sangue trasportandolo ai livelli dei tubuli e

successivamente eliminandolo.

-RIASSORBIMENTO TUBULARE: in parte le sostanze che vengono filtrate vengono riassorbite

dai tubuli .

MONITORAGGIO TERAPEUTICO DEI FARMACI

Si riferisce all’individualizzazione del DOSAGGIO mediante il mantenimento di concentrazioni

plasmatiche o ematiche di farmaco all’interno di un intervallo terapeutico.

La variabilità di risposta ai farmaci tra un individuo e l’altro ha due origini principali:

-dose del farmaco

-concentrazione di farmaco ed effetto del farmaco. (variabilità farmaco dinamica).

In molti pazienti si fa un monitoraggio terapeutico dei farmaci, cioè si DOSA il farmaco al

livello del sangue del paziente, poichè alcuni farmaci a BASSE DOSI non ha indice terapeutico

mentre ad ALTE DOSI può essere tossico. ES: LITIO.

-FARMACI MALATTIA DI PARKINSON

Il parkinson è una malattia neurologica di tipo DEGENERATIVO PROGRESSIVO.

PREVALENZA: 0,3% nella popolazione generale

ETA’ ESORDIO: intorno ai 55 anni in media, nel 10% dei casi anche prima dei 40 anni.

CAUSA: è dovuto alla degenerazione di alcuni neuroni presenti a livello del SNC in particolar

modo dei neuroni DOPAMINERGICI nella zona NIGROSTRIATALE localizzati nella pars

compacta della SUBSTANTIA NIGRA. Questi neuroni proiettano al corpo striato, un'area del

cervello cruciale per il controllo del movimento. La degenerazione di questi neuroni induce una

diminuzione di produzione di dopamina in tale zona.

Quindi l’insorgenza della patologia è dovuta ad una perdita di neuroni dopaminergici nella pars

compacta della substantia nigra che proiettano al corpo stirato. La sintomatologia emerge quando i

livelli di dopamina calano del 70-80% nel corpo striato rispetto al normale.

In conseguenza alla perdita di questi neuroni è uno sbilanciamento tra i livelli di neurotrasmettitori

, l’ACH tende ad

ACETILCOLINA e DOPAMINA. Siccome la quantità di dopamina

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
17 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marica2508 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Maggio Roberto.