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INTENSITÀ/GRADAZIONI DIFFERENTI

Li estremi sono BENE PRIVATI PURI e BENI PUBBLICI PURI.

La questione interessante che emerge a questo punto è: l'esistenza di un FALLIMENTO DEL MERCATO nella OFFERTA DI BENI PUBBLICI (puri) 38.

Cosa è un mercato lo sappiamo. Facciamo esempio delle mele: c'è la curva di domanda e la curva di offerta, sappiamo che il mercato è di cp, sappiamo che incorrispondenza dell'equilibrio di cp abbiamo anche efficienza allocativa e troviamo il prezzo di equilibrio del mercato.

- Perché c'è la curva di domanda (che esprime la disponibilità a pagare un certo prezzo unitario da parte dei consumatori per avere a disposizione una certa quantità di merce)?

Perché la mela è un bene privato rivale e escludibile se la voglio mangiare la devo acquistare/pagare.

- Per i beni pubblici esiste una curva di domanda?

All'interno della assunzioni standard del comportamento neoclassico

(comportamentiauto-interessati e razionali) per i beni pubblici non emerge una disponibilità a pagare, perché se i beni pubblici sono beni non rivali ed non escludibili il comportamentoauto-interessato e razionale degli agenti economici li indice ad adottare COMPORTAMENTI OPPORTUNISTICI ‘comportamenti da portoghesi’ (sperare che siano gli altri ad acquistare un bene, così io lo posso usare senza pagare) RAPPRESENTAZIONE GRAFICA COMPORTAMENTI OPPORTUNISTICI:Analiticamente questo significa che per i beni pubblici puri la curva di domanda che noi conosciamo come relazione inversa tra prezzo unitario e la quantità complessivamente domandata, la curva di domanda collassa finendo all’origine degli assi. Sparisce. Combinando la definizione di bene pubblico puro (bene non rivale e non escludibile) con le assunzioni standard di comportamento (agenti auto-interessati e razionali in senso standard), nessuno rivela la propria disponibilità a pagare

Perché tutti si comportano opportunisticamente?

ATTENZIONE: il comportamento opportunistico non è un comportamento disonesto (non c'è nessuna infrazione a norme) ma è solo un comportamento che, comportandomi da agente auto-interessato e razionale, spero che siano altri ad acquistare un bene pubblico puro per poterne usufruire anche io.

Per i beni pubblici puri, le assunzioni standard portano a comportamenti opportunistici/da portoghesi/da free-rider e questo analiticamente significa che la curva di domanda che esprime la disponibilità a pagare collassa a 0, sparisce. Ma se sparisce la curva di domanda, collassa il mercato, perché se in un mercato sparisce la domanda, non troviamo più il lato offerta, quindi sparisce il mercato.

Quindi questo è tecnicamente la nozione di fallimento di mercato nella offerta di beni pubblici. Sulla base dei meccanismi di mercato, noi non avremmo l'esistenza di una offerta.

19 marzo 2018

Gli agenti sono incentivati a adottare comportamenti opportunistici. Il mercato fallisce e la rappresentazione grafica del fallimento del mercato è: la curva di domanda (D) collassa e sparisce all'origine degli assi. Se sparisce la curva di domanda, il mercato si inceppa e va incontro a un fallimento dell'offerta di mercato.

Dimostrazione del fallimento del mercato di offerta per i beni pubblici:

  • Modello semplice - collasso della domanda + considerazioni
  • Modello più preciso - richiede di introdurre la teoria dei giochi. Utile per ripassarla applicandola però non alla teoria dell'oligopolio in cui abbiamo interazione o interdipendenza oligopolistica, ma in un altro contesto in cui due agenti A e B devono prendere una decisione collettiva sul livello di un determinato bene pubblico che a loro avviso sarebbe opportuno avere a disposizione.

Supponiamo che A e B siano i residenti di un incrocio. Hanno tanti beni privati ma si rendono conto che il traffico non regolato

comporta problemi e sarebbe meglio sistemare al centro dell'incrocio un semaforo o una rotonda per regolarlo meglio. Quale differenza esiste tra uno dei beni privati di consumo (mele) e un semaforo e una rotonda? Per definizione il semaforo e la rotonda sono beni pubblici (quindi non rivali ed non escludibili) e sia A che B non esprimono la loro disponibilità a pagare perché vorrebbero avere entrambi comportamenti opportunistici, sperando che sia l'altro a pagare. Sia A che B sono di fronte a due scelte: possono decidere di pagare, cioè dare la propria disponibilità a pagare per avere a disposizione il bene pubblico puro, oppure possono non pagare. CI SONO 4 POSSIBILITÀ: - Supponiamo che il bene pubblico puro costi 100 € e che valga una divisione a metà - se entrambi pagano 50€ raggiungono la somma necessaria per realizzare questo bene pubblico e quindi viene fatto senza problemi (50,50) - se entrambi decidono di non pagare non

pagano nulla, non finanziando la realizzazione e quindi rimangono senza e con un incrocio caotico (0,0)

se fanno scelte diverse: se A non paga B deve pagare tutto (0,100) e viceversa (100,0)

Ciò che conta è la coerenza tra il dato numerico e la situazione che rappresentiamo.

Con questa matrice di pay-off la situazione di interazione strategica, quello che succede ad A e B dipende anche dalle scelte dell'altro e non solo dalle proprie. (non si chiama interazione oligopolistica perché non ci stiamo riferendo a due imprese oligopolistiche, sono semplicemente due cittadini che devono prendere una decisione collettiva circa la produzione di un bene pubblico)

Avendo in mente la situazione di tipo 'dilemma del prigioniero' capiamo subito che questa matrice identifica una situazione del tipo dilemma del prigioniero.

Perché se guardiamo il gioco dal punto di vista di A: A dice se B paga cosa mi conviene? Conviene non pagare così ho un pay-off di

Invece di 50, se B non paga sempre mi conviene non pagare perché in questo caso ho 0 anziché un pay off di 100. Quindi ad A conviene non pagare, ma il gioco è simmetrico quindi anche a B conviene non pagare. Entrambi hanno come strategia dominante, cioè come più conveniente strategia, quale che sia la visione dell'altro, quella di non pagare. Entrambi non pagano, l'offerta del bene pubblico non viene realizzato.

Teoria raffinata che usa la teoria dei giochi per dimostrare il fallimento del mercato nell'offerta di beni pubblici. Quali sono le implicazioni di policy? Quali implicazioni di politica economica possiamo/dobbiamo trarre dalla dimostrazione che i meccanismi di mercato incontrano problemi quando si ha a che fare con beni pubblici in particolare puri? Fallimento del mercato significa che le decisioni basate sui meccanismi di mercato, quindi decisioni decentrate prese autonomamente dagli individui non vengono realizzate.

consentono di ottenere il benessere sociale, un bene comune. L'IMPLICAZIONE DI POLICY è che deve entrare in gioco una DECISIONE CENTRALIZZATA. Quindi dire che il mercato fallisce nella offerta di beni pubblici significa che se vogliamo avere beni pubblici deve entrare in gioco un'autorità di governo in grado di prendere decisioni centralizzate. E perché deve entrare in azione un'autorità di governo e occorre vedere all'opera una decisione centralizzata? Perché se non è possibile una soluzione decentrata bisogna finanziare la raccolta delle risorse necessarie a finanziare la realizzazione del bene pubblico, deve passare attraverso il potere coercitivo la capacità di avere/svolgere/introdurre un'azione coercitiva sul singolo agenti economici da parte dell'autorità di governo. Termini che non hanno risultati positivi perché quando l'autorità di governo (magari non con una bellissima reputazione)interviene a prelevare risorse dai singoli agenti, a far pagare le tasse per esempio introduciamo un tema che solleva forti reazioni. Se i nostri due vogliono il semaforo o la rotonda il loro insieme, come autorità di governo (non decidono più singolarmente ma come una unità di governo locale), decide che li si farà la rotonda/semaforo. Costano 100€. Benissimo 50 e 50 lo pagano con il sistema coercitivo delle imposte locali che è un meccanismo alternativo al meccanismo di mercato. La curva di mercato collassa, dunque o l'amministrazione segue questo percorso e decide per l'offerta di questo bene pubblico o quelli faranno a meno del semaforo o rotonda. PADOA SCHIPPA DICEVA CHE LE IMPOSTE SONO BELLE PERCHÉ CONSENTONO DI FINANZIARE I BENI PUBBLICI PURI. Quindi per avere un adeguato livello di beni pubblici puri è necessario un livello di governo centralizzato rispetto alle scelte decentrate dei singoli agenti. Autoritàlocale,raccoglierà risorse regionali, nazionali attraverso l'imposizione fiscale e finanziare la realizzazione del bene pubblico. Abbiamo sempre parlato di OFFERTA DI BENI PUBBLICI e non il termine di PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI, come mai questa scelta di termine? Noi dimostriamo il fallimento di mercato in relazione alla offerta di beni pubblici, cioè al fatto che esistano dei beni pubblici offerti in un sistema economico-sociale-istituzionale. Il nostro benessere sociale non è solo in funzione di bene privati, ma dipende anche dalla presenza di beni pubblici. Il nostro benessere sociale è massimizzato quando abbiamo un certo equilibrio tra beni privati e pubblici. L'equilibrio è una condizione importante per massimizzare il benessere sociale di una comunità (esempio: comunità di 2 persone, se avessero solo mele e niente semafori o rotonde la loro vita non sarebbe ideale) LA PRODUZIONE DEL BENE PUBBLICO è un'altra cosa. Lahouse’produzione/realizzazione effettiva del bene pubblico può essere fatta o ‘quindi dalla pa o se si ritiene che funzioni meglio la produzione affidata al mercato viene fatto un bando/asta e affida a imprese private la realizzazione del bene pubblico. Qui è importante la distinzione tra l’offerta e la produzione. La decisione relativa all’offerta e la modalità di finanziamento attraverso il sistema delle imposte è inevitabile per avere beni pubblici puri (inevitabile passare per una decisione centralizzata). Quindi per quanto riguarda l’offerta non ci sono santi, le assunzioni standard di comportamento e la definizione di beni pubblici implica il fallimento del mercato, quindi deve entrare in gioco un'autorità centrale. La produzione effettiva del bene pubblico può essere affidata a un'impresa privata. Però l’impresa privata lavora.
Dettagli
A.A. 2019-2020
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pietroboldrini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Venturini Luciano.