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COSTITUZIONI COMPARATE

Introduzione storica:

La 'guerra fredda' che ha contrapposto per un cinquantennio l'alleanza atlantica al blocco sovietico, ha consentito agli stati occidentali non soltanto di irrobustire le strutture produttive, ma anche di sviluppare le strutture democratiche e partecipative all'interno di un rinnovato quadro di riferimento costituzionale, in parte imposto dalle potenze alleate (GE,ITA) e di iniziare un cammino di unificazione dapprima economica e poi politica ancora in itinere.

In questi paesi il riconoscimento dei diritti dell'uomo e del cittadino all'interno del testo fondamentale ed il funzionamento del processo di formazione del consenso politico (partiti in libere elezioni), hanno permesso la costruzione di moderni stati comunemente definiti democratico-sociali.

Dall'altra parte della cortina di ferro, gli stati dell'Europa orientale hanno subito la socializzazione e la repressione delle libertà e sono stati ridotti a

satelliti dell'Unione Sovietica, dalla cui egemonia si sono solo disciolti successivamente al 1989. Una volta liberatesi di questa, gli stati orientali hanno guardato all'occidente come modello di riferimento per le loro istituzioni di governo ed hanno iniziato il processo di democratizzazione e di ingresso nelle strutture comunitarie. Nel corso degli anni '90 anche l'area balcanica è scossa da fermenti rivoluzionari dove movimenti secessionisti hanno portato alla disgregazione della Yugoslavia e alla formazione di stati nazionali i quali hanno rifiutato il modello socialista in favore di un modello costituzionale di orientamento liberale. L'Europa ha vissuto, successivamente alla II GM una stagione di grandi transizioni costituzionali: in molti stati sono stati discussi e approvati nuovi testi costituzionali; in altri si è proceduto a revisioni di testi risalenti al liberalismo ottocentesco; nel caso inglese infine si è operata una.

Trasformazione di natura prevalentemente consuetudinaria. Possiamo raggruppare queste categorie in tre diversi momenti storici:

  1. Nell'immediato dopoguerra un primo gruppo di stati aderisce in maniera convinta al modello di matrice liberale (Francia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi). In questo medesimo intervallo temporale anche paesi dell'est Europa approvano costituzioni formali ispirate al modello staliniano.

  2. Si materializza negli anni '70 un secondo ciclo che vede coinvolti tre stati che adottano un testo costituzionale liberal-democratico che rompe con la precedente tradizione dittatoriale-militare (Grecia, Portogallo, Spagna).

  3. Con la fine del 'secolo breve', il crollo dell'URSS e gli inizi degli anni '90 si apre un nuovo ciclo dove gli ex stati vassalli dell'URSS adottano forme democratico-costituzionali di tipo occidentale in sostituzione di quelle socialiste. Anche nell'ex Jugoslavia avviene un passaggio simile; altri stati come...

Confederazione elvetica e Regno del Belgio mutano profondamente il proprio testo costituzionale ottocentesco; infine in Inghilterra si ha una profonda modifica della Costituzione durante la premiership di Tony Blair, con l'abbandono del rigido centralismo e l'evoluzione dei poteri legislativi e amministrativi a Camere elettive in Galles, Irlanda Nord, e Scozia (1998) nonché la riforma della Camera dei Lord. Costituzione: 1) Sono 4 i dogmi consustanziali ad una moderna nozione di Costituzione: - Costituzione come espressione del potere costituente → Da Sieyes: esiste un potere straordinario e sovrano che appartiene al popolo. Questa formula consente il superamento legittimo di ogni forma previgente regime politico a condizione che il popolo, con particolari forme di espressione della propria volontà (elezioni Assemblea costituente, referendum ecc) lo voglia. 2) Costituzione come norma giuridica superiore → la legge fondamentale è superiore alle altre.
  1. Fonti di produzione del diritto che in essa trovano la propria disciplina e che ad essa non possono in alcun modo derogare. [storicamente tale dogma va ascritto alla giurisprudenza della Corte suprema Americana con il caso di Marbury vs Madison del 1803]
  2. Costituzione come tavola nella quale sono scolpiti i ''valori'' condivisi, in un dato momento storico, da un popolo ritenuti ineliminabili ai fini di pacifica convivenza → sono principalmente quelli di democrazia pluralismo uguaglianza, tutela dei diritti e libertà dei singoli, separazione dei poteri. La Carta costituzionale costituisce la più evoluta forma di quel contratto sociale che consente agli uomini di dar vita ad una comunità di diritto organizzata e disciplinata da regole valide per tutti.
  3. Costituzione come limite al potere politico, e al contempo, come insieme di regole organizzative del medesimo → Essa costituisce il principale strumento per limitare gli abusi del potere politico,
sottoponendolo al rispetto delle diregole giuridiche (Stato di Diritto) e mirando a impedire che i governanti si arroghino poteri di tipo dittatoriale a scapito delle strutture democratiche e delle libertà dei singoli. Volgendo lo sguardo alle concrete modalità con le quali sono state approvate nuove costituzioni in Europa, troviamo una notevole gamma di soluzioni: - elezione a suffragio universale di una Assemblea Costituente chiamata a redigere il testo normativo. - Approvazione di un testo o di una revisione pressoché totale da parte delle Camere elettive, le quali agiscono nell'interesse e nella legalità costituzionale ovvero nel rispetto delle procedure di revisione costituzionale in precedenza fissate. - Camere elettive che agiscono al di fuori della legalità costituzionale, ponendosi come organi straordinari e non rispettando le modalità di revisione previgenti (Grecia 1975) - Approvazione attraverso referendum da parte del popolo di un testo elaborato

Da organi costituzionali al di fuori di procedure di revisioni vigenti (Fr V Rep; Turchia 1982).-Unico caso (Germania) il testo costituzionale elaborato dal consiglio parlamentare è stato oggetto di ratifica da parte delle Assemblee legislative dei Lander.

Forma di Stato: Parlare di forma di stato significa rapportare i 3 elementi contraddistintivi dello Stato (popolo, territorio, sovranità), e verificare quali siano le reciproche interazioni:-da un lato ci si può riferire al rapporto che si viene a creare tra sovranità e popolo → si può affermare su questo lato che la grande maggioranza degli ordinamenti costituzionali abbiano accolto il modello dello stato democratico-sociale, dove l'autorità statale è chiamata a intervenire per creare un sistema nel quali sia offerta ai cittadini la prestazione di servizi di natura educativa, sanitaria assistenziale e previdenziale. (molte riconoscono come principio fondamentale l'uguaglianza sostanziale,

non solo formale).-dall'altro al rapporto corrente tra sovranità e territorio (distribuzione del potere sovrano su base territoriale). → si può affermare che il modello di stato unitario e accentrato è stato abbandonato in favore di soluzioni connotate di modulti di decentramento amministrativo e dal riconoscimento costituzionale di funzioni crescenti alle autonomie territoriali.

Forma di Governo: si intende la disciplina dei rapporti tra gli organi costituzionali di vertice, e in particolare, la distribuzione della funzione di indirizzo politico tra Parlamento, Governo e Capo dello Stato. Tale disciplina non si può rinvenire completamente nei testi costituzionali, poiché il concreto aggregarsi di tali rapporti è influenzato in maniera decisiva sia da sistema elettorale che da sistema partitico, elementi poi a propria volta interconnessi. Ciò posto, si può affermare che il costituzionalismo europeo contemporaneo è

Il testo fornito è caratterizzato dall'estesa diffusione del Governo Parlamentare, inteso come regime politico di separazione dei poteri nel quale il Governo (a cui è affidato l'indirizzo politico) è responsabile davanti al Parlamento elettivo, e per conservare i propri poteri deve godere della sua fiducia. In questo regime il Capo dello Stato si configura come organo neutrale, privo di poteri di indirizzo politico e chiamato a svolgere funzioni di garanzia e di rappresentanza nazionale (competenza formale di scioglimento camere).

Vi è poi la variante Semipresidenziale: in questa sottoclasse il regime politico è di tipo bi-rappresentativo in quanto all'asse Parlamento-Governo si affianca un Presidente legittimato da suffragio universale al quale sono attribuiti poteri di indirizzo politico. L'archetipo è la V Rep. Francese del 1958 soprattutto in occasione della coabitazione. Altri sistemi costituzionali europei hanno sperimentato delle forme di semipresidenzialismo.

Debole nelle quali, il sistema politico ha però funzionato per prassi come un ordinario sistema parlamentare ed i poteri del Presidente sono paragonabili a quelli degli omologhi di nomina parlamentare (monarchi costituzionali). Non ha avuto nessun seguito invece in Europa, il regime Presidenziale di matrice nordamericana, contraddistinto da una netta separazione tra esecutivo e legislativo e dalla concentrazione del potere governante nelle mani di un Capo dello Stato eletto a suffragio universale.

Quanto alla forma di governo detta Direttoriale invece, essa ha conosciuto applicazione solamente nella Confederazione elvetica: dove l'organo esecutivo è eletto dall'Assemblea federale, per una quadriennio ma non è revocabile da essa; inoltre l'esecutivo non può in alcun modo influire sulla durata delle due camere.

Nei sistemi europei il regime parlamentare presenta alcune tendenze comuni: Razionalizzazione dei rapporti tra Parlamento e Governo

[costituzioni del dopoguerra disciplinano in• maniera dettagliata l'iter di formazione del governo e della sua eventuale sostituzione in corso di legislatura; previsioni di 'sfiducia costruttiva' e 'questione di fiducia']

Prevalenza del Governo sul Parlamento [per consentirgli di dirigere in maniera effettiva la politica• nazionale e intervenire anche nella funzione legislativa]

Rafforzamento del ruolo del Primo Ministro all'interno del Governo [supremazia giuridica e politica• rispetto agli altri membri del governo attraverso sua sola investitura popolare, potere sostanziale di scegliere e revocare i membri del gabinetto; concreti strumenti di direzione dell'azione governativa; grandi apparati informativo e organizzativo a sua disposizione]

tendenza monista: (sola eccezione della Francia in coabitazione) il Governo è responsabile politicamente• solo nei confronti del Parlamento; mentre Capo dello Stato fuori dell'indirizzo

politico.Carattere mono-rappresentativo: In prevalenza i costituente hanno ritenuto di individuare una sola• rappresentanza diretta del popolo, individuata nel Parlamento. Succesivamente invece altri paesi hannodeciso di affiancare al Parlamento altre forme di rappresentanza, come ad esempio il sistema presidenziale o il sistema federale.

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Scienze giuridiche IUS/21 Diritto pubblico comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzoloru42 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Casella Rino.
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