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Come è composto un solaio in latero-cemento?
È realizzato da laterizi forati, detti pignatte solitamente lunghe 40 cm e alte 25, disposti nel senso delle forature, alternati a travetti prefabbricati di minimo 10 cm gettati in opera, resi solidali da una soletta superiore di collegamento armata con rete elettrosaldata. L'armatura di completamento per queste tipologie di solaio è costituita da armatura superiore e inferiore in corrispondenza degli appoggi e solo superiore per l'intera superficie del solaio. La dimensione del traliccio, ossia del travetto prefabbricato, determina le luci cui devono essere posti i puntelli durante le fasi del getto.
La capriata
La capriata è un elemento strutturale composito, di forma triangolare facente parte dell'orditura principale di un tetto a falde inclinate (l'orditura secondaria è quella sovrapposta, composta da acarecci, travicelli e correnti). Vi sono tre tipologie principali di capriata:
1. SEMPLICE -
per luci fino a 7mtPALLADIANA - con luci comprese tra 7 e 12 mtCOMPOSTA - per luci comprese tra 12 e 15 mt ( con saettoni anche maggiori )
I PUNTONI sono le travi inclinate che determinano la pendenza del tetto e sollecitati a pressoflessione.
La CATENA è l'elemento orizzontale che supporta sforzi di trazione che altrimenti andrebbero a gravare, sotto forma di forza orizzontale, sul punto di appoggio dei puntoni.
Il MONACO è l'elemento verticale inserito allo scopo di migliorare il collegamento della sommità dei puntoni. È scarico, entra in carico, con sollecitazione di trazione, non appena la catena si inflette interessando la staffa metallica che li collega.
Le SAETTE sono le aste inclinate che riducono la luce libera di inflessione dei puntoni scaricando sul monaco la FORZA DI COMPRESSIONE a cui sono sottoposte (quindi nella capriata palladiana il monaco risulta teso)
La SOTTOCATENA ha un ruolo di rinforzo, poiché assorbe, in posizione intermedia,
le azioni dei puntoni con lunghezze elevate. I SOTTOPUNTONI hanno un ruolo di rinforzo. Il vantaggio in termini strutturali, della capriata è il trasferimento, sulle murature, dei soli carichi verticali. È una struttura che si basa sul principio del triangolo indeformabile in cui l'asta orizzontale (la catena) assorbe le spinte delle aste inclinate (i puntoni). Questa descritta è la capriata lignea, ma la capriata è utilizzata anche in architettura contemporanea e può essere mista (lignea-accaio), acciaio, legno lamellare e ancora mista lamellare e acciaio (ovviamente il ferro è adoperato in sostituzione degli elementi tesi). Es. diagramma (si crede sia il momento su capriata palladiana). D16) SAL (stato avanzamento lavori) (artt.194-195 Regolamento) Fa parte dei documenti amministrativi contabili per l'accertamento dei lavori e delle somministrazioni in appalto. Quando, in relazione alle modalità specificate nel contratto, si deveEffettuare il pagamento di una rata di acconto, il D.L. redige un SAL nel quale sono riassunte tutte le lavorazioni e tutte le somministrazioni eseguite dal principio dell'appalto sino ad allora. Il SAL è ricavato dal registro di contabilità (contiene, trascritte in ordine cronologico, le annotazioni delle lavorazioni e delle somministrazioni dai libretti delle misure. Le pagine devono essere preventivamente numerate e firmate dal RUP e dall'esecutore. È tenuto dal D.L. o, sotto la sua responsabilità. Su di esso sono riportate anche le riserve dell'appaltatore) o dal sommario di registro (indica la quantità di ogni lavorazione eseguita, e i relativi importi, in modo da consentire una verifica della rispondenza all'ammontare dell'avanzamento risultante dal registro di contabilità). Sulla base del SAL presentato dal D.L., il RUP rilascia l'apposito certificato di pagamento, inviato alla stazione appaltante in originale.
ed in due copie, per l'emissione del mandato di pagamento. Ogni certificato di pagamento emesso dal RUP è annotato nel registro di contabilità.D17) COLLAUDO(GENERALE), CHI FA IL COLLAUDO (art. 141 Codice vecchio, art.215-238 Regolamento,art.102 nuovo Codice)
I contratti pubblici sono soggetti a collaudo per i lavori e a verifica di conformità per i servizi e per le forniture, per certificare che l'oggetto del contratto sia realizzato ed eseguito nel rispetto delle previsioni contrattuali e delle pattuizioni concordate in sede di aggiudicazione o affidamento. Ha inoltre lo scopo di verificare che i dati risultanti dalla contabilità finale e dai documenti giustificativi corrispondano tra loro, sia in quanto a dimensioni, forma e quantità, ma anche per qualità dei materiali. Il collaudo comprende infine anche l'esame delle riserve dell'esecutore, se regolarmente iscritte nel registro di contabilità e nel conto finale, sulle
quali non sia già intervenuta una risoluzione definitiva in via amministrativa. Il collaudo garantisce dunque alla committenza il controllo sull'operato sia dell'appaltatore sia del direttore dei lavori.
Si hanno tre tipi di collaudo:
- collaudo statico (tutti gli edifici con struttura metallica o c.a.);
- collaudo amministrativo (opere per conto di enti pubblici);
- certificato di collaudo finale per le opere soggette a SCIA o DIA.
All'esito positivo del collaudo il RUP rilascia il certificato di pagamento ai fini dell'emissione della fattura da parte dell'appaltatore. Il certificato di pagamento è rilasciato non oltre il novantesimo giorno dall'emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione e non costituisce presunzione di accettazione dell'opera; infatti l'appaltatore risponde per la difformità e i vizi dell'opera, purché denunciati dalla stazione appaltante prima che
Il certificato di collaudo assume carattere definitivo.
1- COLLAUDO STATICO
Le procedure per l'esecuzione di un collaudo statico sono regolate dalla legge 5 novembre 1971, n. 1086 e dal d.m. 30 maggio 1972, n. 9161. Nessun edificio può avere il rilascio del certificato di agibilità in mancanza del certificato di avvenuto collaudo statico con esito positivo.
Nomina del collaudatore o della commissione di collaudo (artt. 216-220 Regolamento):
La nomina del collaudatore deve avvenire entro 30 giorni dalla data di ultimazione dei lavori e spetta al committente che ha l'obbligo di comunicarla all'ufficio regionale del Genio civile.
Il collaudatore è un professionista iscritto all'Albo da almeno 10 anni che non sia rientrato in alcuno dei processi esecutivi dell'opera.
Quando il committente è anche impresa esecutrice dei lavori, o nel caso di lavori che richiedono l'apporto di professionalità diverse in ragione della particolare
tipologia e categoria dell'intervento, il collaudo può essere affidato ad una commissione composta da due o tre professionisti.
Costituiscono requisito abilitante allo svolgimento dell'incarico di collaudo l'essere laureato in ingegneria, architettura, e, limitatamente ad un solo componente della commissione, l'essere laureato in geologia, scienze agrarie e forestali; è inoltre necessaria, ad esclusione dei dipendenti delle amministrazioni aggiudicatrici, l'abilitazione all'esercizio della professione nonché l'iscrizione da almeno 5 anni nel rispettivo albo professionale.
Le operazioni sono dirette dal presidente. I verbali, l'atto di collaudo e le eventuali relazioni sono firmati da tutti i componenti della commissione. Se vi è dissenso tra i componenti della commissione di collaudo, le conclusioni del collaudo sono assunte a maggioranza e la circostanza deve risultare dal certificato.
Non possono essere affidati incarichi di
collaudo:
- A coloro che nel triennio antecedente abbiano avuto rapporti di lavoro autonomo o subordinato con gli operatori economici a qualsiasi titolo coinvolti nell'esecuzione del contratto (imprese);
- A coloro che abbiano comunque svolto o svolgono attività di controllo, verifica, progettazione, approvazione, autorizzazione, vigilanza o direzione sul contratto da collaudare.
- A coloro che non appartengono all'organico della stazione appaltante, e hanno già effettuato un collaudo per la stazione appaltante medesima, da meno di un anno.
Documenti da fornirsi al collaudatore (art. 217 Regolamento):
Il RUP deve trasmettere all'organo di collaudo incaricato: la copia conforme del contratto d'appalto e dei relativi documenti, oltre il provvedimento di approvazione del progetto; eventuali perizie di variante e suppletive; copia del programma di esecuzione dei lavori; verbale di consegna dei lavori; disposizioni del RUP, ordini di servizio e rapporti.
periodici emessi dal D.L.; eventuali verbali di sospensione e ripresa lavori; certificato di ultimazione lavori; originali di tutti i documenti contabili; verbali di prova sui materiali, nonché le relative certificazioni di qualità; conto finale dei lavori; relazione del D.L. in accompagnamento al conto finale, relativa documentazione allegata, e relazione del RUP sul conto finale; relazioni riservate del D.L. e del RUP sulle eventuali riserve avanzate dall'appaltatore non definite in corso d'opera.
Scopo del collaudo: lo scopo del collaudo statico consiste nella verifica della corretta esecuzione delle opere, della loro rispondenza ai calcoli e ai disegni di progetto, della buona qualità dei materiali impiegati, ecc.
Data del sopralluogo: vista la documentazione il collaudatore comunica al direttore dei lavori e all'appaltatore la data del sopralluogo nel corso del quale eseguirà le prove di collaudo (non prima dei 28 giorni dall'esecuzione).
dell'ultimo getto). Prove di collaudo: le prove di collaudo consistono nel caricare le strutture in esame con pesi, tali da trasmettere alla struttura le sollecitazioni massime previste in progetto. L'esito della prova di collaudo sarà favorevole se le deformazioni procedono proporzionalmente con l'aumento del carico e non si sono prodotte lesioni o dissesti nelle strutture in carico e quindi se la freccia elastica non risulta maggiore di quella teorica considerata nel calcolo. Tutte le prove sono eseguite sotto la responsabilità del direttore dei lavori, che redigerà il relativo verbale firmato da lui, dal collaudatore e dall'appaltatore. Esito del collaudo: nel caso in cui l'esito del collaudo sia negativo, il collaudatore non emette il certificato, compromettendo l'utilizzazione dell'edificio per il quale sarà necessario verificare se l'insufficienza statica della struttura sia imputabile al costruttore, a errori nei progetti o ad altre cause.deve redigere una relazione di collaudo che descriva in dettaglio le verifiche effettuate, i risultati ottenuti e le eventuali non conformità riscontrate. Tale relazione deve essere redatta in modo chiaro e completo, utilizzando un linguaggio tecnico appropriato. Inoltre, il collaudatore deve compilare un verbale di collaudo, nel quale vengono riportate le principali informazioni relative all'intervento di collaudo, come la data, il luogo, i partecipanti e le decisioni prese. Questi documenti sono fondamentali per attestare la conformità delle strutture o dei lavori collaudati e per individuare eventuali responsabilità in caso di problemi o difetti riscontrati.