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ESAME DI STATO ARCHITETTO - SEZIONE A

1. SOSTENIBILITÀ - Tema 01. La bioedilizia - Tematiche sulla sostenibilità. Punti chiave (p. 4) 2. SVILUPPO URBANO - Tema 02. Rigenerazione urbana (p. 6) 3. ATTUALITÀ - Tema 03. Ricostruzione post-sisma (p. 8) 4. ARCHITETTURA MODERNA - Tema 04. Il Padiglione di Barcellona di Mies van der Rohe (p. 9) LA BIOEDILIZIA TEMA 01. Spesso associato a termini come "bioarchitettura" o "architettura ecologica", per "bioedilizia" si intende l'insieme dei materiali e di processi costruttivi rispettosi dell'ambiente. Il settore dell'edilizia è responsabile di circa il 40% della CO2 del nostro pianeta, dato che grava pesantemente sulla salubrità atmosferica. Inoltre, i materiali cominciano a scarseggiare e le città sono ormai sature, con un consumo di suolo sempre maggiore. Ecco dunque che risulta necessario un approccio sostenibile per un nuovo modo di concepire gli edifici. Approccio che parte dalconsiderare non più esclusivamente l'edificio in sé, ma inserito all'interno di un contesto consolidato che deve innanzitutto essere rispettato. Ma cosa si intende per bioedilizia? Bioedilizia non significa solo costruire gli edifici in maniera sostenibile, quanto piuttosto avere un approccio che si fonda su un nuovo modo di concepire l'organismo architettonico. Questa concezione parte dall'uso consapevole di materiali da costruzione, per arrivare alla progettazione e costruzione, fino alla decostruzione dello stesso. Un progetto che rispetti il contesto ambientale in cui è inserito sarà quindi caratterizzato da materiali da costruzione a basso impatto ambientale e privi di sostanze nocive, ottime capacità di isolamento, corretto orientamento solare, attenzione all'uso di fonti di energia rinnovabili, etc. Sotto questo punto di vista, risultano fondamentali anche gli sforzi dell'Unione Europea in merito ai criteri e airidotto e una maggiore sostenibilità. Inoltre, l'utilizzo di materiali naturali come il legno può contribuire a migliorare la qualità dell'aria interna degli edifici, riducendo l'emissione di sostanze nocive. Per realizzare edifici ad emissione quasi zero, è necessario adottare una serie di misure e tecnologie. Tra queste, l'isolamento termico è fondamentale per ridurre le dispersioni di calore e garantire un elevato livello di comfort abitativo. Inoltre, l'installazione di sistemi di produzione di energia rinnovabile, come pannelli solari o pompe di calore, permette di ridurre l'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. È importante anche considerare l'efficienza energetica degli impianti elettrici e di illuminazione, utilizzando apparecchiature a basso consumo e adottando soluzioni di automazione per ottimizzare l'utilizzo delle risorse. Infine, è necessario prevedere un sistema di monitoraggio e controllo dell'energia consumata, al fine di individuare eventuali sprechi e ottimizzare l'efficienza degli impianti. In conclusione, la realizzazione di edifici ad emissione quasi zero richiede una progettazione attenta e l'adozione di soluzioni innovative, volte a ridurre l'impatto ambientale e garantire un elevato livello di sostenibilità.minimo. Un ultimo elemento da tenere in considerazione è quello della vegetazione. Oltre a fungere da barriera naturale al vento e alla radiazione solare, la vegetazione ha anche un ruolo fondamentale nel filtrare l'inquinamento urbano e ridurre la CO2 presente nell'atmosfera. L'architetto Stefano Boeri parla di "città-foresta" e nel suo Bosco Verticale a Milano ha realizzato l'edificio prototipo di una nuova architettura della biodiversità con circa 800 alberi piantati nei terrazzi delle due torri residenziali. Così come Mario Cucinella, fondatore tra l'altro di Building Green Futures, si fa promotore di un'architettura green e di rigenerazione urbana. Oggigiorno quello tra architettura e ambiente rappresenta uno dei temi fondamentali dell'edilizia, mentre la sostenibilità rappresenta un tassello imprescindibile per l'economia e il nostro modo di vivere. Ecco perché si deve superare una
  1. visione esclusivamente estetica dell'architettura, per avere una maggiore consapevolezza che ciò che si sta costruendo deve essere in armonia con l'ambiente.
  2. TEMATICHE SULLA SOSTENIBILITÀ.
    • Edifici dal consumo energetico quasi zero
    • Elevata prestazione energetica
    • Riducono il più possibile consumi e impatto nocivo sull'ambiente
    • Normativa di riferimento: Direttiva Europea del 2010 (2010/31/EU)
    • A partire dal 2021, gli edifici di nuova costruzione devono essere NZEB
    • Principi da rispettare: soluzioni passive che minimizzano la domanda energetica, studio della forma/orientamento/struttura, ventilazione naturale/raffrescamento passivo/buon livello di illuminazione naturale, massimo sfruttamento del calore in inverno, costante monitoraggio consumi
  3. CASA PASSIVA
    • Consuma il 90% in meno rispetto alle case tradizionali
    • Riscaldamento tramite fonti di calore passive
    • Isolamento termico
    • Assenza
di ponti termici • Impermeabilità all'aria • Controllo ventilazione • Fattore forma (prediligere forme compatte, al fine di disperdere meno il calore) • Funziona bene in climi freddi LEGNO • Materiale da costruzione con impatto ambientale minimo • Resistente e durevole nel tempo • Riciclabile e biodegradabile • Armonico con il paesaggio • Massimo comfort e isolamento termico • Leggerezza • Consente libertà in termini costruttivi ed è facilmente lavorabile • Comfort termo-acustico • Rapidità di costruzione • Capacità tecniche: si comporta bene a flessione e trazione; conducibilità termica bassa (protezione da caldo e freddo); resistente al fuoco (combustione lenta); assorbe bene scosse terremoto • Nuove tecnologie: xlam VEGETAZIONE • Elemento che va integrato nella progettazione • Barriera solare • Barriera all'inquinamento • Usi A) Pareti verdi Riqualificazione

edificio + riqualificazione urbana

B) Tetto verde

Può essere intensivo e estensivo (tra i due cambia la quantità di terra, il peso e l'accessibilità); mitiga il microclima; riduce inquinamento atmosferico e sonoro; aiuta la conservazione della biodiversità.

C) Bosco verticale di Stefano Boeri

Progetto pilota di una serie di edifici eco-sostenibili e di riforestazione metropolitana

RIGENERAZIONE URBANA

TEMA 02. La riflessione sulla gestione degli spazi urbani è diventata una delle tematiche più ricorrenti nel dibattito pubblico degli ultimi anni. Se da una parte la necessità di modernare le infrastrutture e ripensare la mobilità diventa sempre più impellente, dall'altra non ci si può esimere dal pensare il tessuto urbano in maniera sostenibile e in armonia con l'ambiente.

Parlando di rigenerazione, si ha spesso a che fare con un altro concetto, quello del vuoto urbano. Il vuoto urbano, perso il proprio carattere anonimo,

può diventare infatti uno spazio cui attribuire nuove identità. Sotto questo punto di vista, già nel secondo dopoguerra l'olandese Aldo Van Eyck si fa artefice di numerosi esempi di playgrounds, ovvero aree gioco per bambini, che vanno ad occupare gli spazi interstiziali tra le case di Amsterdam, spesso colme di macerie. L'architettura dei playground diventa così promotrice dell'interazione sociale e occasione per operare una ricucitura del tessuto urbano. Un approccio diverso di cui si discute molto negli ultimi anni è invece quello del "costruire nel costruito". Le città, ad esempio, ereditano spesso luoghi di infrastrutture ormai dismesse e abbandonate. Nel primo decennio del 2000, la linea sopraelevata della High Line a Manhattan, costruita negli anni '30, è diventata oggi uno dei progetti più iconici in materia di rigenerazione urbana. La progettazione combinata degli studi Corner Field Operations eDiller Scofidio + Renfro e Piet Oudolf hanno fatto sì che questa linea ormai in disuso venisse trasformata in un parco passeggiata, sul modello della Promenade Plantée di Parigi. Con lo sviluppo della città nel corso dei decenni passati e il consumo sempre maggiore di suolo, risulta necessario andare a costruire nella città consolidata e fermare la crescita esponenziale delle metropoli, che ha avuto come conseguenza la nascita delle periferie. È proprio sulle periferie che si concentra Renzo Piano: per l'architetto genovese, infatti, le periferie hanno un ruolo fondamentale nella rigenerazione urbana e costituiscono la "bellezza che ancora non c'è". Le periferie, infatti, sono spesso luoghi abbandonati e privi di servizi adeguati, eppure è proprio qui che vive un'ampia fetta della popolazione. Esse, inoltre, sono spesso associate a stabilimenti produttivi ormai abbandonati, tracce di un passato industriale che si incrocia con la storia.

Del territorio. Eppure questi luoghi possono diventare nuovi spazi da vivere, come è stato per gli ex stabilimenti Fiat a Torino nel progetto del nuovo Parco Doria. Nel 2006, l'architetto Peter Latz ha compiuto una riconversione dello stabilimento a parco urbano, con aree verdi, vasche d'acqua, giardini in pietra e spazi multifunzionali.

Le città nel tempo affrontano cambiamenti sociali ed economici, con la sempre maggiore necessità di rigenerarle. Rigenerare, tuttavia, non significa esclusivamente ridare vita alle città in senso fisico, ma anche sociale, interpretando l'architettura come promotrice di interazioni sociali. Operare sul vuoto urbano o partire dall'esistente risultano dunque punti di forza su cui investire per pensare alle città del domani.

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta.emme di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Esame di Stato per l'abilitazione alla professione di architetto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Ingegneria e Architettura Prof.
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