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NUOVE VARIETA' VEGETALI E TOPOGRAFIE DEI PRODOTTI A SEMICONDUTTORI (D.Lgs. n.30/2005-Codice Proprietà Industriale).
✓ INVENZIONI INDUSTRIALI, nuovi metodi o processi di lavorazione concernenti una macchina, un prodotto o un risultato della ricerca con un'applicazione industriale;
✓ MODELLI DI UTILITÀ, invenzioni che conferiscono a una macchina, a uno strumento o a un oggetto una particolare efficacia o comodità di impiego;
✓ DISEGNI E MODELLI, protegge l'inventore di prodotti con particolari forme o combinazioni di linee o di colori;
✓ NUOVE VARIETA' VEGETALI, protegge l'invenzione o la scoperta e la riproduzione di una varietà vegetale nuova e diversa da quelle già conosciute;
✓ TOPOGRAFIE DEI PRODOTTI A SEMICONDUTTORI, una serie di prodotti correlati che rappresentano lo schema tridimensionale degli strati di cui si compone un circuito integrato.
La domanda contiene elementi tecnici relativi all'oggetto di
invenzione;
b) Una descrizione illustrativa;
c) ambito di tutela.
“Possono costituire oggetto di brevetto per invenzione le soluzioni, di ogni settore della tecnica, che sono nuove e che implicano un'attività inventiva e sono atte ad avere un'applicazione industriale”. Requisiti dell’invenzione industriale sono la novità, l’originalità e l’applicabilità industriale.
Brevettare un’innovazione è un processo impegnativo sia da un punto di vista burocratico che economico. La concessione del brevetto italiano non costituisce una garanzia di validità: il valore tecnico dell’invenzione viene dato per scontato fino a prova contraria. Il brevetto per invenzione ha una durata di 20 anni a partire dalla data di deposito della domanda.
Metodi di protezione della proprietà intellettuale: I BREVETTI. Entro 12 mesi dal deposito, il richiedente potrà valutare l’opportunità di estendere la
protezione brevettuale all'estero, depositando corrispondenti domande in quei Paesi dove intende godere di tutela e beneficiando del "diritto di priorità" acquisito con il deposito della domanda italiana. Il MISE ha introdotto in Italia la ricerca di anteriorità: l'esame che consente di accertare le differenze o le novità dell'invenzione rispetto allo stato della tecnica anteriore. Un passaggio cruciale per aziende o ricercatori, perché accerta se le differenze siano meritevoli di protezione estesa su scala internazionale.
Dal 2007 accordo tra Ufficio Eu Brevetti (EPO) e Ufficio Italiano Brevetti per la ricerca di anteriorità EPO comunica il risultato della ricerca entro 9 mesi dalla data di deposito della domanda. L'Italia aderisce alla Convezione del brevetto europeo, che riunisce la maggior parte dei Paesi europei. La domanda di brevetto europeo è conforme al testo di una domanda di brevetto italiano 135 e va
La domanda di brevetto può essere depositata presso l'Ufficio europeo dei brevetti. Consente di poter richiedere e ottenere con un'unica procedura il brevetto in più Paesi dell'Europa. La domanda può essere presentata immediatamente oppure entro 12 mesi dal deposito in Italia di un brevetto nazionale e permette di ottenere un brevetto valido non solo in tutti gli Stati dell'Unione europea, ma anche in altri Paesi che hanno aderito all'accordo.
L'EPO esegue una ricerca preliminare, l'esito è trasmesso al richiedente dopo 3-6 mesi dal deposito, allo scopo di segnalare eventuali documenti o pubblicazioni antecedenti. Alla prima fase fa seguito l'esame di merito, che comincia su richiesta dell'inventore, tenuto a pagare la relativa tassa d'esame. Durante la fase di esame, la domanda di brevetto verrà valutata nella forma e nella sostanza (novità, attività inventiva, applicabilità industriale) per considerare valido il brevetto.
Rapporto di ricerca; Entro tre mesi dalla concessione il brevetto dovrà essere regolarizzazione negli Stati di effettivo interesse. Per ciascuna fase, sono previste delle tasse a carico del richiedente (Tabella); in particolare, le tasse di mantenimento annuali sono dovute a partire dal terzo anno di deposito, vengono versate all'EPO e crescono di anno in anno.
Il brevetto unitario, che è il frutto di un accordo intergovernativo, avrà automaticamente valore in tutti i Paesi dell'Unione europea che ratificheranno il nuovo sistema, prevedendo una sola procedura per la registrazione dei brevetti e un'unica soluzione di pagamento, determinando un evidente risparmio di tempi e di costi per le imprese. Il sistema del brevetto unitario potrà entrare in vigore solo dopo essere stato ratificato da 13 Paesi dell'UE, di cui devono necessariamente far parte Germania, Francia e Regno Unito (i Paesi che avevano depositato il maggior numero di brevetti).
nell'anno in cui l'accordo fu sottoscritto)Le convenzioni internazionali. 137Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale è un trattato internazionale cui hanno aderito (al primo giugno del 2012) 174 Paesi. I Paesi firmatari si impegnano a riconoscere ai cittadini degli altri Stati membri gli stessi diritti in materia di proprietà intellettuale riconosciuti ai propri cittadini, garantendo in tal modo l'uguaglianza di trattamento in tutti i Paesi (diritto di reciprocità). Chiunque abbia depositato in uno dei Paesi firmatari della Convenzione una domanda di brevetto d'invenzione, di modello di utilità, di disegno o modello industriale, di marchio di fabbrica o di commercio godrà di un diritto di priorità per eseguire il deposito negli altri Paesi.Il Trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT), firmato a Washington nel 1970, è invece un accordo internazionale multilaterale.World Intellectual Property Organization (WIPO) è l'Ente che accoglie la domanda e le tasse di deposito, ricerca internazionale e esame. Successivamente emette il rapporto di ricerca in materia di novità, attività inventiva e applicabilità industriale e provvede a inoltrare al richiedente il rapporto di ricerca. Per ottenere il rilascio del brevetto in via definitiva, occorre proseguire le procedure di brevettazione di fronte agli uffici brevetti nazionali o a uffici brevetti regionali. I vantaggi di scegliere il percorso internazionale del PCT sono: (a) la domanda di brevetto viene depositata in un solo ufficio; (b) la lingua di deposito è una sola; (c) il deposito e il successivo esame di brevettabilità possono essere seguiti direttamente dal richiedente o da un solo suo rappresentante; (d) durante tutta la durata della fase internazionale, è sospeso il pagamento delle tasse annuali di rinnovo previste da molti Stati.
Strategie brevettuali
Gli
inventori così come le imprese possono trarre un guadagno dai brevetti attraverso una varietà di modalità alternative, ad esempio concedendo in licenza la tecnologia proprietaria ad altri operatori oppure cedendo i diritti di proprietà a un'altra impresa in grado di utilizzare meglio quella tecnologia. Spesso i piccoli inventori quanto le imprese di maggiori dimensioni che brevettano, in differenti domini tecnologici, mostrano una decisa preferenza per una disclosure anticipata.
Le imprese possono anche adoperare i brevetti solo per restringere le opzioni dei concorrenti oppure per conseguire dei ricavi attraverso spregiudicate e aggressive strategie "legali", minacciando o intentando cause che hanno come oggetto i diritti di proprietà intellettuale (condotta nota come patent trolling).
Un patent troll è una società, quasi sempre creata ad hoc, che detiene brevetti (di norma nel campo del software) al solo scopo di minacciare
Cause legali e strappare all'impresa-preda un'avantaggiosa transazione economica. Lo scopo principale di un patent troll è quindi ricattare o estorcere denaro ad altre imprese facendo leva sul possesso di determinati brevetti. Nei settori caratterizzati da alta tecnologia (computer, software, telecomunicazioni), una fitta ragnatela di brevetti, definita patent thicket, potrebbe rendere estremamente difficile per le imprese competere senza cadere preda di una causa in materia di brevetti intentata da altre aziende che operano nel medesimo dominio tecnologico.
Un patent thicket può rallentare o addirittura soffocare i processi di innovazione come dimostrano i molti casi di imprese che hanno adottato la singolare strategia di acquistare "pacchetti" di brevetti (patent bundle) allo scopo di dotarsi di un arsenale nella speranza che abbia un potere deterrente nei confronti di chi intenda intraprendere una guerra di brevetti Patent thicket.
Molto spesso ci sono occasioni,
Per esempio, prendete Apple, sostiene di essere stata vittima di patent troll, per un periodo dal 2011 al 2014 è stata citata in giudizio in oltre 100 cause intentate per presunta violazione di brevetto. Questa strategia di brevettazione predatoria ha suscitato la reazione da parte del governo federale americano soprattutto sotto la presidenza Obama, ha fatto sì che si rendessero più rigorose le procedure per la concessione dei brevetti. Inoltre, sono state imposte sanzioni più forti per quelle controversie legali che non erano fondate su solide basi e su solide prove, appunto perché c'era troppo un utilizzo di questo atteggiamento di patent trolling a danno di una serie di imprese. È un atteggiamento molto diffuso.
Per esempio: in occasione del fallimento della Nortel, che era questo grande colosso che aveva attività nel sistema software e hardware di servizi delle comunicazioni, era una società canadese molto importante.
Fallì e a seguito del fallimento fu messo all'asta un enorme portafoglio di brevetti di questa società e fu acquistato da un consorzio creato ad hoc, era la Rockstar, dove figuravano tra le altre società costituenti questo consorzio: Microsoft, Apple, Sony, RIM, Ericsson che si aggiudicò questo portafoglio di brevetti a un prezzo di 4,5 miliardi di dollari, superando addirittura l'offerta di Google che era di 4,4 miliardi di dollari. Google reagì acquistando oltre mille brevetti di IBM che coprivano varie tecnologie e successivamente nel 2011 Google aveva anche acquistato Motorola mobility per 11 e oltre miliardi di dollari. Gli analysts di impresa osservarono che questa mossa nascesse dalla volontà di rafforzare la posizione competitiva di Google in previsione di un eventuale battaglia legale che questi brevetti Nortel avrebbero potuto scatenare e così fu, perché poi nel 2013 la Rockstar aveva citato in giudizio Google.
to un accordo di licenza.