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Estratto del documento

(TRADUZIONE SLIDE

Creazione di valore condiviso attraverso l'innovazione sostenibile.

Considerare la conformità come un'opportunità: garantire che la conformità diventi un'opportunità di

innovazione;

Gestire le catene del valore in modo sostenibile: aumentare l'efficienza in tutta la catena del valore;

Progettare prodotti e servizi sostenibili: sviluppare offerte sostenibili o riprogettare quelle esistenti per

diventare eco-compatibili;

Sviluppo di nuovi modelli di business: nuovi modi per fornire e acquisire valore - cambiando le basi della

concorrenza;

Quando si osserva il contesto e si capiscono i cambi che ha la società possiamo migliorare la nostra

possiamo

proposta di valore per il cliente, per quanto riguarda il prodotto, servizio, il processo;

migliorare la nostra catena di valore, le nostre partnerships, collaborazioni, osservando quei prodotti e

servizi non sostenibili.

Se tutto ciò è presente nella gestione aziendale, ci porta un management strategico dell’innovazione

allineato con una politica strategica dell’azienda che è basato sulla ESG.

(TRADUZIONE SLIDE

Creazione di valore condiviso attraverso l'innovazione sostenibile.

Fattori più rilevanti.

Indicatori chiave di prestazione (KPI).

Obiettivi SMART. )

Infine, dobbiamo misurare tramite un bilancio di sostenibilità, tramite documenti.

KPI (Key Performance Indicators),

C’è un’iniziativa che si chiama Global Reporting Initiative, che crea dei fattori più

cioè indicatori che fanno capire la performance di un’azienda. Dobbiamo capire quali sono i

rilevanti in tale contesto: sicuramente un cambio sociale, un cambio di approccio verso la sostenibilità,

obiettivi SMART

ma anche degli (specific, measurable, attainable, realistic, timely: quindi un obiettivo

deve essere specifico, misurabile, realistico e devo riuscire a realizzare tale obiettivo con le risorse o

ottenere nuove risorse per raggiungerlo, e poi devo misurare tale obiettivo in una linea temporale, cioè

se è di breve periodo o di lungo periodo. Così potrò generare e sviluppare la nostra capacità di generare

un’innovazione sostenibile).

Questa è la challenge.

Questo è un esempio di produttore agricolo, che deve decidere se allevare animali, produrre vari tipi di

elementi (come miele), se dagli animali avere una produzione di latticini, ecc. Queste scelte avranno

impatti diversi su suolo, biodiversità, ambiente, ecologia; quindi ogni scelta che posso fare mi porta a un

risultato diverso.

LEZIONE 17/03

Le dimensioni dell’innovazione tecnologica

Il capitolo 3 del libro di testo introduce alcune distinzioni relative all’innovazione tecnologica, che

possono essere definite come dimensioni dell’innovazione tecnologica.

Una prima distinzione, già analizzata in precedenza, si basa sulla natura dell’innovazione e distingue fra:

• Innovazione di prodotto: Le innovazioni di prodotto consistono in nuovi beni, in nuovi servizi o in

nuove qualità di un bene o servizio esistente

• Innovazione di processo: Le innovazioni di processo riguardano l’introduzione di modalità nuove

di svolgimento di determinate attività aziendale. Generalmente sono relative ai processi di

produzione (manufacturing), ma non sono limitate a tali attività, poiché possono riguardare ad

esempio anche le attività di marketing, logistica ecc.

Fra innovazione di prodotto e innovazione di processo vi è un forte legame, poiché molto spesso

l’innovazione di prodotto rappresenta un punto di partenza dell’innovazione di processo sulla base del

fatto che il nuovo prodotto sviluppato dall’impresa diventa un elemento che rende possibile innovare i

processi di altre imprese. (Es. Un nuovo macchinario per la trivellazione off-shore è un innovazione di

prodotto per l’impresa che produce il macchinario, ma allo stesso tempo diventa uno strumento

fondamentale per innovare i processi posti in essere dai clienti, cioè delle imprese che si occupano di

trivellazione).

Allo stesso modo vale anche il ragionamento contrario, perché molto spesso è proprio innovando i

processi che si rende possibile lo sviluppo di prodotti nuovi, con caratteristiche diverse dai prodotti

precedenti.

Una seconda dimensione dell’innovazione tecnologica fonda non sulla natura dell’innovazione, ma sulla

distanza che la conoscenza nuova, che caratterizza le nuove innovazioni, presenta rispetto alla

conoscenza preesistente.

Nella sua essenza più pura, l’innovazione consiste in nuova conoscenza e sulla base di quanto tale nuova

conoscenza risulta distante da quella precedente, si può distinguere fra innovazione incrementale ed

innovazione radicale. In particolare si può immaginare l’esistenza di un continuum che va da innovazioni

puramente incrementali a innovazioni puramente radicali.

Due dimensioni che sono particolarmente utili per approfondire tale distinzione sono la dimensione

tecnologica e la dimensione del mercato .

Quando un’innovazione emerge da un cambiamento tecnologico moderato, cioè non particolarmente

significativo e va a migliorare il grado di soddisfacimento, cioè la misura o il modo in cui vengono

soddisfatti dei bisogni che il mercato già esprime e che in qualche modo sono soddisfatti da soluzioni già

presenti, siamo in un contesto di innovazione incrementale.

L’innovazione incrementale migliore il gardo di soddisfacimento dei bisogni, partendo dal miglioramento

di una tecnologia che già esiste. (ES: Le successive generazioni di microprocessori Intel rappresentano

tutti miglioramenti incrementali, cioè non vi è una rivoluzione tecnologica sottostante, ma si lavoro

sempre al fine di migliorare le performance (misurate in velocità) dei microprocessori.)

(ES: Un ulteriore esempio è rappresentato dalle generazioni di sistema operativo Windows, che

rappresentano tutte delle innovazioni incrementali)

Mentre l’innovazione radicale è fortemente differente, poiché ci troviamo in un contesto in cui il

cambiamento tecnologico risulta significativo e quando ciò accade l’innovazione radicalmente muta il

paradigma tecnologico di riferimento, o meglio è il radicale mutamento del paradigma tecnologico di

riferimento che consente la creazione di un innovazione radicale.

Quindi l’innovazione radicale non va a soddisfare bisogni già soddisfatti da altre soluzioni, ma nella

maggior parte dei casi quando è davvero radicale (spostata significativamente verso destra nel

continuum) è in grado di creare mercati nuovi, poiché va a soddisfare dei bisogni che precedentemente

non erano soddisfatti o neanche avvertiti.

(ES: Il microprocessore è stata un’innovazione ad estrema radicalità e dopo che è stato introdotto è stato

via via migliorato con una serie di innovazioni incrementali)

Sulla base di ciò quindi possiamo immaginare un continuum che dalle innovazioni prettamente

incrementali va alle innovazioni fortemente radicali, il quale è basato sulla novità e sulla differenziazione,

cioò più ci spostiamo verso destra più aumentano il grado di novità e la differenziazione dei prodotti.

In tal contesto il focus dell’innovazione va su quanto la nuova conoscenza è distante da quella

preesistente secondo una prospettiva macro (generale), quindi non in relazione alla singola impresa.

Quando invece si vuole adottare il punto di vista della singola impresa è preferibile utilizzare un’altra

distinzione, cioè quella fra competence-enhancing e competence destroying .

In tal contesto ci poniamo nella prospettiva della singola impresa e analizziamo che effetto produce

l’innovazione in termini di valenza competitiva delle competenze della singola impresa.

• Innovazione competence-enhancing: Le innovazioni competence enhancing accrescono la valenza

competitiva delle competenze dell’impresa

• Innovazione competence destroying: Le innovazioni competence destroying distruggono la

valenza competitiva delle competenze dell’impresa

ES : Quando negli anni 90 irrompe sul mercato la fotografia digitale, rappresentava un’innovazione

radicale, la quale ha rappresentato per alcune aziende, come Sony, un’innovazione competence

enhacing, mentre per altre, come Kodak, un’innovazione competence destroying, a seconda delle

relativa base di competenza.

Per le imprese leader nel campo della fotografia a base chimica (Kodak. Polaroid) la fotografia digitale ha

rappresentato un’innovazione competence destroying.

Mentre per imprese che avevano sviluppato importanti competenze in ambito digitale (Sony) ha

rappresentato un’innovazione competence enhacing, rafforzando in tal modo la valenza competitiva

delle proprie competenze digitali, consentendogli di entrare in un nuovo mercato significativamente

attrattivo come quello della fotografia digitale.

Quindi dal punto di vista di Sony la fotografia digitale ha rappresentato un’evoluzione di un patrimonio

tecnologico già possedto in ambito digitale. Mentre dal punto di vista di Kodak la fotografia digitale ha

determinato l’obsolescenza delle competenze possedute, se si voleva continuare a servire i medesimi

bisogni del mercato.

ES: La videoscrittura ha determinato un’innovazione competence destroying per i produttori di macchine

da scrivere come Olivetti, mentre ha rappresentato un innovazione competence enhancing per le

imprese che stavano già investendo nei computer.

Un’ulteriore distinzione parte dal concetto di modularità di prodotto, concetto estremamente diffuso.

Nella slides vi sono alcuni esempi di prodotti modulari, come la camicia o la scarpa, composti da un

insieme di moduli, che possono essere prodotti anche da attori diversi, che determinano il prodotto nel

suo complesso.

ES : In molti casi i prodotti di IKEA rappresentano prodotti modulari, cioè il prodotto viene concepito

come scomponibile in una serie di componenti, che dovranno essere assemblati utilizzando delle

interfacce come ad esempio le viti o altre tipologie di connettori.

La progettazione modulare presenta tutta una serie di conseguenze a cascata.

La prima di esse è che una volta costruito un prodotto modulari è possibile produrre in posti diversi e

simultaneamente le diverse componenti del prodotto stesso, affidandole anche ad attori diversi. Talvolta

tali diversi elementi confluiscono ad un assemblatore, che le porterà sul mercato oppure confluiscono

direttamente in imballaggi, che il cliente provvederà ad assemblare.

ES: Un esempio di prodotto modulare è dato dal computer, il quale è composto da una serie di parti

semiautonome, la cui produzione viene esternalizzata a produttori div

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
231 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rafmask63 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Management strategico dell'innovazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Capaldo Antonio.