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(M&A);

b) startups sono definite “temporary organization designed to search for a scalable and

repeatable business model”. Sono soggette alla liability of newness, e in assenza di crescita

falliscono.

Weiblen e Chesbrough (2015) hanno esplorato le collaborazioni tra corporate e startup nell'industria

tech: indagano induttivamente nuovi approcci di coinvolgimento corporate-startup che completano

quelli consolidati.

Identificano due tipologie di programmi di startup:

1. outside-in, con l'obiettivo di rendere accessibile la tecnologia delle startup esistenti per

l'azienda impegnata nella collaborazione (come i programmi di accelerazione aziendale);

2. programmi di startup di piattaforme inside-out, con l'obiettivo di promuovere l'uso della nuova

tecnologia della società da parte di altre imprese. In quest'ultimo caso, la startup funge da

fornitore per l'azienda.

La tecnologia può rappresentare una fonte importante di vantaggio competitivo e di crescita per le

aziende.

I cambiamenti tecnologici creano continuamente nuove sfide e opportunità per lo sviluppo di nuovi

prodotti, servizi, processi e organizzazioni e per la diversificazione industriale: le aziende devono

cogliere e convertire queste opportunità in valore.

Il problema è che integrare efficacemente le considerazioni tecnologiche nei processi aziendali è un

compito complesso, che richiede la considerazione di più funzioni, tra cui quelle tecniche, di

marketing, finanziarie e delle risorse umane: le aziende devono lavorare sulle capacità dinamiche, cioè

la capacità di generare un flusso di prodotti, servizi e processi che conta per la performance aziendale

a lungo termine.

Il technology management è la gestione delle capacità tecnologiche per dare forma e realizzare gli

obiettivi strategici e operativi di un’organizzazione, e comprende la pianificazione, la direzione, il

controllo e il coordinamento delle capacità tecnologiche in modo che le aziende possano plasmare e

realizzare i loro obiettivi strategici e operativi; questa definizione combina sia gli aspetti hard delle

tecnologie (scienza e ingegneria), sia le dimensioni soft (come il processo che ne consente

l’applicazione efficace).

L'innovazione consiste nel fare qualcosa di nuovo come un prodotto, un servizio, un processo e una

novità nell'azienda (marketing e organizzazione): non si limita alla tecnologia, perché può essere

organizzativa e provenire da molte fonti. 25

La gestione dell'innovazione è l'implementazione di successo di idee nuove che formano diversi tipi

di innovazione all'interno di un'organizzazione. La tecnologia e la gestione dell'innovazione si

sovrappongono quando c'è un'innovazione tecnologica, altrimenti hanno un proprio corpo disciplinare

di conoscenze.

Ad esempio, un nuovo schermo televisivo: la sovrapposizione è nell'innovazione di prodotto basata

sulla tecnologia, mentre lo sviluppo di un nuovo canale di vendita rientra nell'innovazione di marketing,

mentre l'acquisizione di una tecnologia di processo è legata alla gestione della tecnologia.

Aspetti chiave per valutare la strategia e la pratica della gestione tecnologica

1. riconoscere le opportunità e le minacce tecnologiche e convertirle in vendite e profitti;

2. sfruttare la tecnologia esistente traducendo efficacemente la strategia in prestazioni operative;

3. differenziare i prodotti utilizzando soluzioni tecnologiche di prodotto e di processo

economicamente vantaggiose;

4. identificare e valutare le tecnologie alternative ed emergenti alla luce della politica e della strategia

aziendale e del loro impatto sull'azienda e sulla società;

5. ridurre il rischio insito nelle tecnologie nuove o sconosciute;

6. sfruttare la tecnologia a supporto del miglioramento dei processi, delle informazioni e di altri

sistemi;

7. ridurre il time to market (capacità di ritardare le entrate e di raggiungere il punto di pareggio) di nuovi

prodotti e servizi attraverso l'identificazione e lo sfruttamento efficace delle tecnologie che

forniscono un vantaggio competitivo;

8. proteggere e sfruttare la proprietà intellettuale.

Sei domande chiave a cui rispondere

Come sfruttiamo i nostri asset tecnologici?

➢ Come possiamo identificare la tecnologia che avrà un impatto futuro sulla nostra attività?

➢ Come selezioniamo la tecnologia per i benefici del business?

➢ Come dovremmo acquisire nuove tecnologie?

➢ Come possiamo proteggere le nostre risorse tecnologiche?

➢ Come possiamo imparare dalla nostra esperienza per migliorare la nostra capacità di sviluppare e

➢ sfruttare il valore della tecnologia?

Attività di technology management

a) acquisizione;

b) sfruttamento;

c) identificazione;

d) apprendimento;

e) protezione;

f) selezione.

Queste attività sono distribuite e integrate nei 3 processi aziendali fondamentali: strategia,

innovazione e operazioni.

L’obiettivo di un technology management efficace è quello di garantire che le questioni tecnologiche

siano incorporate in modo appropriato in questi processi. Le decisioni sulla selezione della tecnologia

vengono prese durante la strategia aziendale e lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi.

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Quadro di riferimento per la comprensione delle attività e degli strumenti di technology

management Questo quadro (un processo iterativo) è estremamente

utile perché mostra che le attività di gestione della

tecnologia possono operare in qualsiasi

processo/reparto aziendale o livello di business, mostra

un equilibrio appropriato tra i modelli market pull

(requisiti) e technology push (capacità), il che significa

che descrive un modello interattivo, ed evita la

percezione che un modello vada bene per tutti.

Si basa su un flusso di conoscenze, sui processi aziendali

principali, sul contesto organizzativo e ambientale e sul

tempo (cambiamenti, tendenze, evoluzione, ecc.).

Le attività di technology management sono:

1. acquisizione: è il modo in cui l’azienda ottiene le tecnologie preziose per il suo business; si basa su

un processo che collega acquisto-collaborazione-decisione: c'è uno sviluppo tecnologico interno

(R&S), uno sviluppo collaborativo e l'acquisto da uno sviluppo esterno (innovazione aperta -

acquisti, subappalti e outsourcing, licenze, alleanze e fusioni e acquisizioni);

2. sfruttamento: si tratta di generare profitti o ottenere altri benefici dalla tecnologia:

a) utilizzo di nuove tecnologie o sviluppi scientifici;

b) migliorare le prestazioni di prodotti/servizi/processi;

c) è più che commercializzazione, perché è l'implementazione/assorbimento/operatività efficace

ed efficiente della tecnologia all'interno dell'azienda;

d) comporta il trasferimento e l'utilizzo della tecnologia.

3. identificazione: identifica le opportunità e le minacce tecnologiche e comprende i processi di

ricerca, auditing, raccolta dati e intelligence per le tecnologie e i mercati; l'intelligence tecnologica

si basa sulla raccolta di dati (che non è semplice), cioè attività di previsione tecnologica, che mira a

prevedere il futuro conducendo audit e raccogliendo dati internamente ed esternamente sulle

capacità tecnologiche e sui mercati.

Fasi fondamentali: audit tecnologico, previsione dei mercati tecnologici e dell'ambiente esterno,

identificazione delle capacità organizzative, documentazione e diffusione delle informazioni;

4. apprendimento: è una parte critica che implica la riflessione su progetti e processi tecnologici

realizzati all'interno o all'esterno dell'azienda; è l'acquisizione e l'utilizzo dinamico della

conoscenza esistente (esplicita o tacita) e/o la creazione di nuova conoscenza allo scopo di

migliorare le prestazioni economiche a livello individuale e organizzativo. L'apprendimento può

avvenire attraverso il fare, la ricerca, la scienza, l'uso e le ricadute;

5. protezione: si basa sulla brevettabilità o sulla capacità di mantenere in azienda i dipendenti, è la

necessità di tutelare gli asset intellettuali all'interno di un'azienda (comprese le conoscenze e le

competenze incorporate nei prodotti e nei sistemi di produzione).

La conoscenza e i prodotti e processi sviluppati possono fornire un vantaggio competitivo e

generare ricavi solo se si basano su un insieme di routine, competenze e beni complementari difficili

da imitare (se possono essere replicati, imitati o emulati dai concorrenti possono perdere il loro

valore). Gli asset intellettuali possono essere suddivisi in asset giuridicamente protetti e asset

intangibili: la prima categoria comprende il diritto d'autore, il brevetto, il marchio, il nome di dominio

e il disegno industriale; gli asset intangibili sono le competenze, tra cui le abilità e il know-how,

l'attitudine e la motivazione, l'innovazione e l'imprenditorialità, la capacità di adattamento e di

fertilizzazione reciproca [contaminazione, arricchimento reciproco];

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6. selezione: tiene conto delle questioni strategiche a livello aziendale; è un processo che riguarda le

tecnologie e i modelli di business, utilizza diversi processi di analisi e di decisione per generare la

strategia tecnologica dell'azienda e allinearla con la strategia di business. La pianificazione

tecnologica è suddivisa in tre fasi: l'analisi strategica (tecnologia) e il processo decisionale.

Gli strumenti di technology management sono:

1. analisi dei brevetti: il brevetto è un insieme di diritti concessi dal governo a un'entità giuridica o a

una persona che è l'inventore per un periodo di tempo depositato in cambio della divulgazione

dell'invenzione (il periodo di tempo varia da Paese a Paese, ma in genere è di 20 anni dalla data di

deposito); l'analisi dei brevetti è uno strumento per convertire le informazioni statistiche relative ai

brevetti in informazioni utili per un'esigenza specifica. È utile per illustrare le competenze chiave di

un'azienda, per valutare la tecnologia di un'azienda, per l'intelligence sui concorrenti tecnologici

dell'azienda e per identificare le aziende da acquisire. Viene utilizzato da product manager,

business manager, IP strategist per sintetizzare informazioni utili su aziende e/o settori in termini di

competitività tecnologica e di particolare traiettoria di sviluppo tecnologico;

2. gestione del portafoglio: un portafoglio è un insieme di progetti e/o programmi che vengono

raggruppati per facilitarne la gestione efficace al fine di raggiungere gli obiettivi strategici aziendali.

La gestione del portafoglio è importante per le imprese ad alta tecnologia,

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessia.russo03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Management dell'innovazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Pisoni Alessia.
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