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ASPETTO INTIMISTA

viene vissuta dai soldati) vs (come i lettori delle opere reagiscono agli eventi della guerra). Tale contrapposizione è molto interessante perché gli autori hanno l'opportunità di far prendere coscienza ai propri lettori degli eventi bellici. Lo scopo comune di tutti gli autori era quello di sensibilizzare l'audience contro il militarismo (vero e proprio elemento culturale, che per molti giovani del tempo non primogeniti, rappresentava l'unica possibilità di carriera). È un elemento molto importante che si ritrova in "Mrs. Dalloway".

L'intento principale era quello di rendere noti gli orrori della guerra. Lady Ottoline Morrel parla addirittura di isteria/mania della guerra, definendola come "call to duty": nella parola "duty" si cela il senso di perdita di individualità dei soldati, come se ci fosse una ragione superiore da servire (e in questo caso).

L'entità superiore è lo Stato). Fu proprio questa una delle ideologie subdole atte a diffondere un falso ideale. Gli uomini andavano in guerra già mentalmente preparati al conflitto credendo di assolvere un dovere fondamentale. Molte persone, addirittura, non pensavano che si sarebbe mai arrivati effettivamente ad un conflitto mondiale: la guerra era così tanto idealizzata che pareva solo un'ipotesi remota. Il mood che stava diffondendo in quel periodo era di eccitazione e paura allo stesso tempo. L'errore sta nel fatto che molte persone si credevano troppo civilizzate per arrivare alla guerra, considerata barbarica e primitiva. Le persone del tempo credevano di essere più mature di quanto lo fossero realmente. Secondo Lady Ottoline Morrel, coraggiosi erano coloro che resistevano all'istinto bellico e alla sua isteria che aveva disumanizzato i popoli. Il vero coraggio risiede nel non cadere nella tentazione del distorted.

patriotism. Non si è patriottici andando in guerra, ma lo si è resistendo e vivendo per la propria patria. Lawrence afferma che il patriottismo si basa su dei falsi ideali. Inoltre, egli mette in evidenza l'afterwards dei sopravvissuti al conflitto, che si sentono perduti interiormente. Ciò evidenzia una marcata fragilità dell'individuo. La guerra non ha solo conseguenze immediate e tangibili, ma anche delle conseguenze sulla psiche degli individui. I sopravvissuti sono soldati che rientrano in patria perdendo un contatto con se stessi e la realtà. Ogni punto di riferimento è perduto. Gli autori fanno una sorta di contropropaganda alla guerra. C'è un paradosso però: tutti gli scrittori contro la guerra sono dei pacifisti, ma i loro romanzi hanno spesso il punto di vista di un ufficiale e non di quelle che sono le vittime della guerra, i soldati. Gli ufficiali delle suddette opere provengono dalla upper-middle class:

pertanto gli autori, facendo così, mettono in risalto le figure dei simpatizzanti della guerra. Due eccezioni, però, sono rappresentate da “Her Privates We” di Frederic Mannings e “In Parenthesis” di David Jones dove i due autori forniscono ai lettori il punto di vista ei dolori dei private soldiers. Un altro gruppo di autori decide di evidenziare l’orgoglio (spesso) spropositato del popolo britannico, sviluppando opere dal carattere storico che analizzano le cause scatenanti. Ad esempio, la morte di Ferdinando I d’Aragona fu solo un pretesto, le cause furono ben altre. Il senso di orgoglio di un popolo può essere davvero pericoloso e il militarismo fa leva proprio su questi sentimenti, tanto da essere applicato quasi fosse una formula per ottenere un risultato. Le ragioni principali del conflitto furono di geopolitica e di dominanza. Molti romanzieri erano convinti che uno dei responsabili della diffusione dell’ideologia bellica.fu il sistema scolastico. Soprattutto in Gran Bretagna era presente un subdolo indottrinamento al senso del dovere. Fu così che gli insegnanti cominciarono a fare politica nella scuola, plasmando la mente dei giovani (nonché futuri soldati). 12/11/2019 La guerra può essere intesa come espressione di un idealismo, come se fosse qualcosa di positivo. Questo sentimento, poco a poco, svanisce poiché dalla guerra non può nascere nulla di positivo: le persone cominciano ad aprire gli occhi. Tale idealismo andò gradualmente ad assottigliarsi. La guerra aveva prodotto delle conseguenze reali che intaccavano la quotidianità, tanto che le persone non volevano più sentirne parlare. Le vere ragioni della guerra sono di carattere politico. Perché voler esaltare un fenomeno così devastante come la guerra? Perché essa è un vero e proprio mezzo di propaganda in grado di plagiare la mente dei civili, poiché anche loro.dovevano essere convinti che l'entrata in guerra fosse necessaria e giusta. Tra i soldati e le rispettive famiglie si innalza una barriera con le mogli che, con i mariti al fronte, cominciavano a occuparsi di altro e a curare altri interessi. L'Inghilterra, come potenza, era in declino: il problema inizialmente venne trascurato, ma si capì poco più avanti che fronteggiarlo era inevitabile. Le vecchie generazioni crescevano i propri figli col'illusione del sogno bellico. Queste generazioni, però, si ritrovarono ad affrontare la morte in guerra dei propri figli rimanendo delusi e addolorati dall'infrangersi di questa promessa di gloria. Inizialmente, molti pensavano che la guerra potesse cancellare tutto ciò che non funzionava, per far ripartire la società da capo. Alla fine ci si rese conto che il sacrificio era stato del tutto vano. La guerra non è stata in grado di riassestare la società, anzi, a causa sua.

L'Inghilterra ha perduto il suo status nel panorama mondiale. Da un punto di vista politico, l'Inghilterra è a pezzi e farà fatica a ristabilire un ordine politico che sia quanto meno credibile. [Eliot parlerà proprio di questo in "The Waste Land". Quando si parla di 'terra desolata' si parla anche, e soprattutto, dell'interiorità dell'individuo]. L'inizio del '900 è caratterizzato dall'incapacità di reagire, nonostante la forte volontà di agire. [George Orwell scriverà un'opera di avvertimento a tal proposito, "1984"]. Il tema dei soldati che tornano dal fronte è affrontato in "Mrs. Dalloway" della Woolf e in varie opere successive al primo conflitto mondiale. I soldati diventano incapaci di trovare una linea di continuità tra ciò che hanno lasciato e ciò che hanno ritrovato tornando dal conflitto. T.S. ELIOT

14/11/2019

Gli elementi analizzati in precedenza, in particolare quelli riguardanti la guerra, si ripercorrono sulla produzione di Eliot che cerca di recuperare il mood della sua epoca: "The Waste Land" è un report sulla distruzione e sulla perdita dell'identità dell'individuo.

Eliot è un poeta naturalizzato britannico (nasce a St. Louis nel 1888, USA) che passa gran parte della sua vita in Europa. Quando con Eliot si affronta il concetto di rovine si parla della devastazione che la guerra ha prodotto sull'individuo. Si tratta sì di rovine materiali, ma anche di quelle metaforiche ricorrenti nella poetica di Eliot.

In genere gli autori forniscono una fotografia che descrive un evento storico, mentre Eliot lo fa attraverso altri canali che non sono una testimonianza diretta, ma forniscono quasi un'allusione alla realtà. A volte, però, i richiami alla guerra sono limitati a dei brevi accenni, come se si trattasse di un

Evento marginale [lo stesso accade in "Lolly Willows" in cui viene brevemente menzionata la guerra come "un continuo autunno"]. Infatti, la poetica di Eliot (soprattutto in "The Waste Land") non fa riferimenti diretti alla guerra e non tratta argomenti apertamente politici. Quando si parla di "waste" lo si fa da un punto di vista spirituale e culturale [anche nella produzione letteraria della Woolf i due termini saranno ricorrenti]. Si tratta di una terra desolata priva di valori che fungono da paletti all'interno della società e ne stabiliscono le regole. Agli inizi del '900 la fede comincia a vacillare: dov'è questo Dio che dovrebbe proteggere le persone e perché lascia che si consumi una tale tragedia come la guerra? La società diventa fragile e le sue fondamenta diventano instabili. La terra, descritta da Eliot, è popolata da morti-viventi che hanno perduto ogni contatto con la realtà.

Il mondo è caratterizzato dall'incomunicabilità. Non c'è più una plurivocità, ma un insieme di voci che non comunicano e formano un vociare indistinto. La poesia di Eliot è considerata lo spartiacque tra '800 e '900, sia nella forma che nei concetti (nell'800 la forma è ben definita e la poesia è incentrata sulle emozioni, mentre nel '900 l'individuo è focalizzato sul suo vuoto interiore). L'uomo non crede più in un dio trascendente e la fede ormai è perduta. Il mood poetico di Eliot echeggia quello darwiniano, ovvero di un dio che non esiste [Eliot nasce nel 1888, il suo background è ottocentesco: Charles Darwin "The Origin of the Species" (1859)]. C'è un atteggiamento diffuso di disbelief che dall'800 persiste nella poetica eliottiana [Lettera di Alfred Tennyson, una delle ispirazioni di E., che definisce Dio un "costrutto sociale".

Un'illusione". Tennyson e Browning sono due grandi fonti di ispirazione per Eliot. Tutti gli eventi storici hanno determinato il collasso dei valori della civiltà occidentale. La civiltà dovrebbe precludere ogni forma di violenza. Eliot dà una forma nuova alla sua poesia: il linguaggio aveva perso vigore e non era più in grado di rendere propriamente le immagini che il poeta intendeva trasmettere. Avendo perso ogni connotazione, doveva essere sostituto sia nella forma che nei contenuti. Il linguaggio va inteso anche come lingua, visto che in "The Waste Land" Eliot si serve di diverse lingue. La sua poesia diventa più complessa e filosofica. Una poesia filosofica ha lo scopo di stimolare delle riflessioni e l'individuo ha il compito di decodificare il linguaggio. Lo strumento per interpretare la poesia filosofica non è l'impressione, ma la riflessione, il ragionamento (proprio come i poeti metafisici, tanto apprezzati.

el mondo moderno.Immagismo ovvero la descrizione di immagini concrete e dettagliate per creare un effetto visivo nel lettore. Gli autori immagisti cercano di catturare l'essenza di un momento o di un'esperienza attraverso l'uso di immagini vivide e suggestive.Surrealismo ovvero l'esplorazione dell'inconscio e dei sogni attraverso l'uso di immagini e associazioni irrazionali. Gli autori surrealisti cercano di rompere le convenzioni della logica e della razionalità per creare un effetto di sorpresa e di straniamento nel lettore.Simbolismo ovvero l'uso di simboli e allegorie per esprimere concetti e emozioni complesse. Gli autori simbolisti cercano di andare oltre la realtà superficiale per rivelare un significato più profondo e universale.Futurismo ovvero la celebrazione della velocità, della tecnologia e dell'energia della vita moderna. Gli autori futuristi cercano di catturare l'essenza dell'era industriale attraverso l'uso di parole e immagini dinamiche e innovative.
Dettagli
A.A. 2021-2022
27 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ylenia.muserra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Partenza Paola.