Appunti completi Impianti Meccanici, prof Giacchetta

L2 - CLASSIFICAZIONE IMPIANTI

IMPIANTI MECCANICI

IMPIANTO INDUSTRIALE

• insieme di macchine, apparecchiature e servizi

• al fine di trasformare una materia prima in un prodotto finito

• - chimica

• - fisica

ARBALETRO IMPIANTISTICO per capire come funziona:

• natura della trasformazione e del prodotto finito;
• dimensioni;
• capitale e lavoro

1. capitale fisso (macchine)
2. capitale variabile (risorse)

Processo produttivo

• monolinea
• sintetici/convergenti
• analitici/divergenti
• continuità del processo produttivo
• (a ciclo continuo/intermittente)

Classificazione impianti di servizio:

• entità servizio (mezzi servizi, № di persone)
• tipo di servizio (di alimentazione/di scarico)
• funzione reale (fornitura energia/controllo ambienti/trasporto materiali)

L3 - FASI DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ

Esistono 4 fasi di studio di fattibilità:

• Analisi di mercato
  • Studio del prodotto (fase 0)
    • tipo di prodotto P
    • prezzo di vendita Pv
  • Studio del processo (fase P)
    • ciclo del prodotto C
  • Studio dei servizi (fase S)
    • sala macchine M
    • sala servizi S
  • Studio economico dell'iniziativa (fase S)
    • quantità produttiva ottimale Q

Lo studio di fattibilità viene commissionato da un imprenditore, da potenziali soci, da banche (per un eventuale investimento innovativo).

La scelta della realizzazione del prodotto prevede dapprima uno studio del mercato e dunque si raccolgono delle idee; successivamente si fa uno screening al fine di ottenere una serie di idee per nuovi prodotti.

1. Idee di f-mercato 37%
2. r-ricerche sviluppo 30%
3. o-altre direzioni 15%

La mortalità delle idee è molto veloce

Nei primi 8 giorni, il 75% delle idee viene eliminato tramite un'analisi qualitativa, ponendo semplici domande.

Oppure si introduce il metodo del punteggio

Si mettono in evidenza tutti i fattori qualitativi e si assegna loro un peso relativo (A).

Quindi ad ogni fattore qualitativo si associa un punteggio relativo (B) e moltiplicandolo con (A), si ottiene (AxB) che porta alla decisione finale.

Se nel diagramma di confronto tra costo medio e marginale introduco il prezzo, ottengo:

L6 - RICHIAMI DI MATEMATICA FINANZIARIA

POSTULATO DELLA PREFERENZA TEMPORALE DEL CONSUMO = un soggetto economico attribuisce normalmente ad un bene presente un valore maggiore che allo stesso bene reso disponibile nel futuro.

negli scambi tra beni presenti e futuri si ricorre ad un TASSO D'INTERESSE dato del rapporto tra somma pagata e quantità prese in prestito, in un certo periodo di tempo:

i_t = ^I/_P

L'interesse è il compenso pagato per l'uso di un bene (monet) e può essere attivo (quello che ci dà la banca) o passivo (quello che ci chiede); può essere anche semplice o composto (primo quando gli interessi naturalmente vengono fatti capitale):

V_n = Vo(1+i)n

Per un interesse composto, dal secondo anno avrò un interesse su V₂ e non V_o:

V₁ = V_o + iV_o = V_o(1+i)

V₂ = V₁ + iV₁ = V₁(1+i) = V_o(1+i)²

V₃ = V_o(1+i)³

Il discorso è analogo se chiedo un prestito; cambia solo il referente :)

V_n = V₀(1+i)ⁿ (valore che ottengo/pago all'anno n) = FORMA DI CAPITALIZZAZIONE

V₀ = ^V_n/_(1+i)ⁿ = FORMA DI ATTUALIZZAZIONE

Perciò l'espressione completa del FLUSSO DI CASSA NETTO sarà:

CFN = R_t - C_t - I_t - (R_t - C_t - QE_t - Ir_t)•t^*

A questo punto sarà possibile individuare gli indici di valutazione dell'investimento:

• VAN = valore attuale netto
• TRI = tasso di rendimento interno
• PERIODO DI RECUPERO DEL CAPITALE (PBP)

Questi indici non sono indipendenti ma sono legati tra di loro.

VAN = (CFN₀) + (CFN₁)/(1+i₁) + (CFN₂)/(1+i₂)² + ... + (CFN_n)/(1+i_n)ⁿ

= Σ CFN_kx/(1+i_x)^k

k=0 (tasso di attualizzazione)

La somma di tutti questi flussi di cassa mi dà un andamento rappresentato dalle curve del grafico successivo:

Se VAN₀ = 0, all'anno “n” vorrà dire che non avrò ottenuto un surplus economico; mentre se, sempre all’anno “n”, VAN₀>0 l'investimento darà una certa utilità economica.

L9 - CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA REDDITIVITÀ DEGLI INVESTIMENTI INDUSTRIALI (Iª PARTE)

Il TRI (tasso di rendimento interno) rappresenta il valore del tasso di interesse che, all'anno n, rende il valore del VAN pari a zero.

Queste curve possono realizzate sullo stesso investimento ma con tassi di interesse reali differenti (i_i<i_s<i_a).

Quindi si individua un valore di i* tale da annullare il VAN.

quindi rappresenta il massimo valore del tasso di interesse che le caratteristiche economiche dell'investimento possono ribaltare

Fonteggiato* infatti, solo con il tasso fronteggiato con un indebitamento esterno

L2 - Analisi flusso dei materiali - 1 Parte

Proseguendo nello studio sistematico dei layout, s’individua il flusso dei materiali: in fondo un buon layout dovrebbeassicurare un flusso di materiali più lineare possibile (è importante non avere ritorni di materiale).

Nel layout che prevede lo stesso prodotto ma più prodotti in contemporanea, si può paragonare la linearità di flusso e fondatoanalisi dei flussi in maniera chiara.

I metodi di rappresentazione di un flusso di materiali sono:

• Foglio (per un solo prodotto) del processo operativo;
• Foglio (per più prodotti S=3-10) del processo operativo multiprodotto;

Per capire come è fatto il foglio del processo operativo monoprodotto introduciamo una simbologia con 5 simboli operativi:

Con questi 5 simboli riusciamo a rappresentare meglio il foglio del processo operativo:

Un altro metodo, in cui si cerca di standardizzare il foglio, riportato: