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A EBLA E IN SIRIA: URBANIZZAZIONE DELL'ALTA MESOPOTAMIA

Nel PD la cultura della BM tende ad estendersi seguendo il corso dei due grandi fiumi: i siti dell'Alta Mesopotamia e della Siria settentrionale dimostrano fenomeni di urbanizzazione, anche se con caratteristiche diverse (clima e paesaggio differenti: altipiani, catene montuose, da cui derivano differente economia e modi di vivere). I centri con più valore in questa zona sono Assur e Ninive (Tigri) e Mari e Ebla (Eufrate) ma anche Tell Brak (affluente Eufrate).

Inizialmente nemmeno si pensava che queste zone fossero state toccate dalla prima urbanizzazione, ritenuto fenomeno di spicco della BM.

EBLA (Tell Mardikh): fino a una prima spedizione archeologica italiana (anni 70), si riteneva erroneamente che fosse scarsamente abitata nel III millennio (non si credeva potesse esserci urbanizzazione nelle zone più a nord della Mesopotamia). In realtà, la città si sviluppa alla metà del IV millennio.

in una zona di passaggio dall'Eufrate al Mediterraneo e si possono ricostruire tre fasi: - Protosiriano maturo 2400-2300 (distruzione del palazzo reale G che è stato ritrovato, fase degli archivi) - Protosiriano tardo 2200-2000 (distruzione) - Paleosiriano arcaico e maturo 2000-1600 (poco documentata perché non abbiamo documentazione diretta ma solo indiretta: la città viene distrutta dagli hittiti e le informazioni ci provengono da alcuni loro testi). Dagli archivi ricaviamo le informazioni sulla città: - Il modo in cui sono stati ritrovati i testi ha permesso di studiare il contenuto e i metodi di conservazione. Abbiamo diversi ambiti: decreti reali e lettere, allevamento bestiame, registrazione ovini da macello, liste lessicali sumeriche, scongiuri (rituali: differenza rispetto ai rituali e alle divinità della BM), liste lessicali sumeriche-eblaite, registrazioni entrate metalli preziosi (l'importazione, la lavorazione e l'esportazione).deimetalli è una delle attività su cui si basava la ricchezza di Ebla), amministrazione terreni agricoli, assegnazioneprodotti tessili, registrazioni assegnazioni oggetti metalli. La presenza di documenti amministrativi e delle liste lessicali deriva dal fatto che chi lavorava per l'amministrazione della città (scribi) si occupava anche di insegnare la scrittura agli allievi. Le liste lessicali, invece, sono di derivazione Mesopotamica → i testi per imparare il cuneiforme circolavano nel VOA. Si riporta che la città era governata da un re, EN (signore), non nello stesso senso di "sacerdote" come nella BM: è un re con potere differenziato da quello del tempio. Egli è affiancato da amministratori, LUGAL (in BM, ma in generale nel VOA, significa re): è una caratteristica delle città siriane nel III e II millennio. Esse hanno delle forme politiche differenti rispetto alla Mesopotamia: si tratta sempre di monarchie.

Ma qui si aggiungono degli amministratori/consigli di anziani che aiutano il sovrano.

Non abbiamo un'agricoltura ricchissima come nella BM, non ci sono troppe eccedenze. Le terre sono fertilima essendo lontana dai corsi d'acqua la canalizzazione della BM non funziona. L'agricoltura era sufficiente giusto per la popolazione della città. Non abbiamo cerealicoltura ricca ma prodotti come la vite, l'ulivo.

L'economia gira attorno all'allevamento di ovini (stanziale e nomade) e lavorazione della lana (particolarmente diffuso in tutta questa zona) e dei metalli: Ebla è comunque uno snodo di commerci. Tante informazioni provengono invece da fonti indirette:

  • Nella statua di Gudea, re di Lagash (fine del III millennio, fase successiva agli archivi di Ebla) si trova il riferimento al legname che viene portato a Lagash, da Ebla, per la costruzione del tempio di Ningirsu
  • Ritrovamento di manufatti di Ebla in Egitto: commercio da parte di

Ebla. Un sito come Ebla ci consente di ricostruire la situazione urbana in Siria alla fine del III e ci fa vedere come si sia creato un tipo di urbanizzazione basato su un'economia diversa da quella della BM. Dunque, l'urbanizzazione fa capo a tutta la zona ma si verifica in maniere differenti a seconda delle zone prese in considerazione: nella BM ha base agricola soprattutto e commerciale, in Siria sull'allevamento e sul commercio (materie prime presenti, richieste pure dalla BM).

CONFLITTI CON MARI: nel corso di tutta la storia delle due città sembrano essere molto rilevanti→ MARI (Tell Hariri) sorge lungo l'Eufrate e occupa una posizione strategica perché la si incontra risalendo il percorso dalla Bassa Mesopotamia verso nord. Il suo tell è stato scavato da una missione francese. Abbiamo testi diretti ma molte informazioni provengono o dalla Bassa Mesopotamia o da Ebla, per la serie di rapporti.

Gli archivi di Ebla ci informano di continui

contatti nel proto-siriano, sia di tipo commerciale che bellicoso: a metà del III i due centri si scontrano e gli archivi testimoniano una fase in cui Mari sottopone Ebla a tributo (XXIV). Ebla verrà distrutta: secondo una teoria recente, sarebbe stata Mari a causare la caduta di Ebla alla fine del periodo proto-siriano, e non i sovrani di Akkad. Fino a pochi decenni fa si pensava fossero stati i sovrani di Akkad a distruggere Ebla, perché solo loro si spingono così a nord, proprio verso la Siria. Mari verrà distrutta ugualmente, da Sargon. Ebla rifiorirà all’epoca di Ur III: instaurerà fitta rete di commerci, proiettandosi nella Siria settentrionale. Declino nel XXI a causa dell’invasione di popolazioni khurrite. Nella Bronzo Medio è sotto l’influenza delle potenze del periodo. Definitivamente annientata dal re ittita Murshili I nel XVI.

L’IMPERO DI AKKAD (2334-2210)

Il tentativo di Luggalzaggesi di creare un

impero nella BM si scontra, alla fine del III, con la crescente potenza delladinastia di Akkad→ lingua accadica (semitica). La città di Akkad si trova nella zona in cui il Tigri e l'Eufrate si avvicinano(Mesopotamia centrale).La dinastia passa alla storia come quella che riesce a costruire un primo impero: non per la vastità ma per la volontà dicontrollo del territorio in maniera capillare e uniforme, annullando le specificità locali: i sovrani di Akkad tendono aunificare sotto un unico comando i territori, con diversi tipi di controllo territoriale:
  • Controllo amministrativo diretto: Mesopotamia
  • Controllo delle vie di comunicazione: verso nord e sud (lungo il Tigri e l'Eufrate, spingendosi anche verso ilGolfo Persico e la valle dell'Indo).
  • Ideologia comune: il sovrano, a partire da Sargon, assume una titolatura (re della totalità, re delle quattroparti del mondo) che rimarrà tipica del VOA (Mesopotamia, Ittiti,

Persiani, Neo-assiri). È un tentativo di unificazione culturale da parte della dinastia di Akkad.

  • Le figlie femmine (di Sargon e di Naram-Sin) ricoprirono la carica di alte sacerdotesse nel tempio di Ur, carica molto ambita nel periodo in quanto favoriva anche il controllo del contesto religioso.

1. SARGON (XXIV): il fondatore (personalità tra storia e mito): un testo dell'età del ferro ce lo presenta come figlio di una sacerdotessa e di padre ignoto, abbandonato in un cesto nelle acque dell'Eufrate viene salvato dal giardiniere del re di Kish. Qui, dopo essere stato il coppiere del re, avrebbe conquistato il potere diventando re di Kish e poi di Akkad similitudini con Mosè. Conquistò territori dalla Mesopotamia ("mare inferiore"), al Mediterraneo ("mare superiore"), diventando simbolo del re conquistatore. Ci restano le sue iscrizioni, in cui racconta le sue gesta.

2. RIMUSH e MANISHTUSHU (XXIII): dovettero

gestire (con successo) episodi di ribellione scoppiati in BM→ in questo periodo non abbiamo ancora una politica e un'amministrazione tale di una realtà imperiale. Cercano di mantenere le rotte commerciali verso l'Elam, il Golfo Persico, la Siria. Abbiamo anche spedizioni contro l'Elam (regno che si trova a ridosso degli Zagros, con base Susa). 3. NARAM-SIN: il regno arriva al suo apice: sconfigge l'Elam. Gli anni finali del regno sono caratterizzati da una crisi politica e militare che porterà alla dissoluzione dell'impero→ le fonti antiche accusano l'empietà del sovrano in quanto Naram-Sin si proclamò dio in vita e saccheggiò Nippur. Da questo topos nasce il testo mitologico Maledizione di Akkad, che narra di come il dio Enlil, provocato dal sovrano, abbia condannato Akkad alla rovina. 4. SHAR-KALI-SHARRI: figlio e successore di Naram-Sin. Con lui l'impero cadde a causa di: - Distruzione delle vie dicomunicazione: troppe spedizioni bellicose (e conseguente distruzione di siti) → impoverimento → rivolte → fine avevano messo in crisi le vie commerciali dell'impero. Arrivo dei Martu (amorrei) e i Gutium (popolazioni nomadi avvezze al saccheggio che provengono dagli Zagros) → Per molto tempo i sovrani di Akkad hanno rappresentato l'ascesa dell'elemento semitico a scapito di quello sumerico: in realtà oggi, grazie all'onomastica, sappiamo che sumeri e semiti sono presenti, almeno da quando vi è la scrittura, nella BM e nella media Mesopotamia → a un certo punto però l'elemento semitico inizia a divenire preponderante: le iscrizioni iniziano a essere scritte in semitico. L'impero di Akkad ha come fonti: - Documentazione contemporanea: testi cuneiformi amministrativi dalla BM (contabilità di prodotti e merci) scritti in lingua accadica. Vi sono poi le iscrizioni celebrative dei sovrani accadici. Sono oggetti divario tipo in cui si leggono le imprese bellicose e si invocano dei. Di Naram-Sin abbiamo una stele, che se confrontata con quella degli avvoltoi, sinota un’ideologia diversa: Naras-Sim si fa raffigurare con un elmo con le corna, elemento attribuito unicamente agli dèi. Inoltre, nelle iscrizioni viene riportato il determinativo di divinità accanto al suo nome. I sovrani prima di lui erano amministratori o sacerdoti del dio ma non avevano mai pensato di mettersi allo stesso livello del dio. - Documentazione successiva: soprattutto con il II millennio inizia una tradizione letteraria che conserva la tradizione di Akkad in chiave paradigmatica: o rispettosi e timorati degli dèi → vittoriosi (Sargon) o profondamente irrispettosi → perdenti e destinati a causare la fine del loro impero (Naram-Sin) La diffusione: all’inizio del II millennio, nel periodo paleo-babilonese in cui gli scribi mettono appunto le basi dell’educazione scribale, le iscrizioni

che i sovrani accadici avevano dedicato nei templi della BM, vengono copiate e arricchite con storie fantasiose, divenendo quasi delle leggende: descrivevano le campagne militari di questi sovrani in territori molto distanti

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A.A. 2021-2022
26 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/01 Storia del vicino oriente antico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mart1na11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del vicino Oriente antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Torri Giulia.