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ATTRATTIVITA’ E ACCESSIBILITA’ DEI PAESI
Contenuto della Pianificazione strategica: Il contenuto della pianificazione strategica
dell’internazionalizzazione commerciale è la sequenza delle decisioni da assumere e delle
attività da realizzare per concretizzare un processo di internazionalizzazione commerciale.
Bisogna analizzare quali obiettivi si hanno, quali vincoli esistono e quali risorse si hanno
disponibili, verso quali paesi e segmenti di mercato indirizzare l’internazionalizzazione
commerciale e con quali prodotti, come entrare nel mercato estero (strategie e modalità di
ingresso per i singoli paesi), quali politiche di marketing adottare e controllarle e indicare
strategie di sviluppo e consolidamento delle posizioni.
Analisi e Scelta dei paesi: Un paese in cui vendere deve essere attraente ma anche
accessibile. Il processo va razionalizzato e tecnicizzato ma la logica è questa. Nel processo
analitico di scelta dei paesi/mercati, l’analisi condotta dall’impresa deve considerare
l’attrattività del paese (dimensione della domanda, caratteristiche dei segmenti, accettazione
dei prodotti, specifici fattori critici di successo) e l’accessibilità (barriere all’ingresso
naturali, concorrenziali, artificiali).
Attrattività: Il processo di analisi si compone di 3 fasi nel corso delle quali lea conoscenza di
ciascun mercato avviene per approssimazioni successive. Sulla base del confronto dei mercanti
analizzati si procede alla selezione (screening) dei mercati esteri da ammettere alla fase
successiva. In assenza o eccessiva onerosità delle fonti d’informazione si procede alla stima
dei valori tramite ipotesi ragionate. Il processo di selezione prevede che l’insieme dei paesi
oggetto di analisi vengono sottoposti a un primo screening da cui emergono i paesi accettabili,
essi vengono poi sottoposti a un secondo screening (stima del mercato potenziale per il
prodotto offerto) da cui emergono i paesi attrattivi per il settore che vengono sottoposti al
terzo screening (coerenza tra domanda e offerta) da cui emergono paesi attrattivi per
l’impresa. Scelte errate o sub ottimali comportano una serie di costi relativi o costi
opportunità (ho stimato 100 ma vale 10 e ho investito per 100, oppure ho stimato 10 ma vale
100 e i concorrenti se ne sono accorti). Lavorando su un esempio si può prendere un’impresa
statunitense produttrice di apparecchiature per la dialisi e deve decidere in quali paesi
entrare. Tanto più basso è il PIL tanto minore è la spesa sanitaria dedicata alle
apparecchiature per dialisi. Bisogna eliminare dunque i paesi con un PIL al di sotto di una certa
soglia (15 miliardi di $) e PIL pro capite (1500 $) in modo congiunto. L’azienda trova 28 paesi
che superano il primo screening. Essi passeranno al secondo screening per valutare
l’attrattività del settore. Si valuterà il numero di malati, medici specializzati e posti letti.
Tale screening è composto da tre step il primo dei quali prevede l’eliminazione dei paesi con
rapporto popolo/medici <1000 congiuntamente al rapporto popolo/letti<200. Il secondo step
analizza la spesa sanitaria (eliminando i paesi con spesa<1 miliardo di $) e la spesa procapite
(eliminando quelli <20$). Il terzo step elimina i paesi con numero di decessi per insufficienza
renale <10000 e e un tasso di crescita annua del numero di pazienti dializzati <40%. Da questi
tre step e quindi dal secondo screening sopravvivono 3 paesi. Questi tre paesi vengono
sottoposti al terzo screening di attrattività valutando la concorrenza, leader, rischio paese,
pregiudizi sul paese d’origine eliminando paesi con forte competizione, alti rischi e pregiudizi
negativi sui prodotti americani. Rimane un solo paese.
Valutare l’attrattività in generale: Il primo screening da via all’analisi del complesso di paesi
per cui non sia già esprimibile con assoluta certezza un giudizio negativo (per precedenti
esperienze o per palesi inconciliabilità fra la categoria di prodotti offerti dall’impresa e le
caratteristiche locali). Rispetto ai paesi considerati il primo screening ha il fine di non
escludere paesi interessanti. Le variabili per l’accettabilità dei paesi sono variabili fisico-
geografiche come l’ambiente fisico-climatico, caratteristiche topografiche, dotazioni di
risorse naturali e di infrastrutture. Vi sono variabili socio culturali e politiche, variabili
demografiche (numerosità popolo, tasso di sviluppo demografico, distribuzione della
popolazione per fasce d’età, densità della popolazione e grado di dispersione geografica). Dal
primo screening si ottiene un certo numero di paesi accettabili (analisi svolte a basso costo e
facile informazione). Il secondo screening valuta l’attrattività settoriale ottenendo un certo
numero di paesi attraenti dal punto di visto del loro potenziale di mercato. I paesi accettabili
del primo screening ora sono sottoposti a un secondo screening con l’obiettivo di stimare il
mercato potenziale esistente in ogni paese relativamente alla categoria di prodotto offerto
dall’impresa (potenziale industry-specific) e formulare una previsione sul grado di
espandibilità della domanda primaria. L’obiettivo è individuare paesi ritenuti migliori in base
alla categoria di prodotto offerta dall’impresa. Si tende a predisporre un elenco di paesi
ordinati in termini di mercati potenziali.
Valutare l’attrattività settoriale: I paesi sopravvissuti al primo screening saranno sottoposti
al secondo da cui otterremo un certo numero di paesi attraenti dal punto di vista settoriale
ovvero per il loro potenziale di mercato. L’attrattività settoriale riguarda la categoria di
prodotto che noi vendiamo. Il potenziale di mercato assoluto esprime il livello di domanda
primaria che si verificherebbe se tutti i potenziali clienti che manifestano il bisogno
acquistassero e usassero il prodotto nella quantità ottimale. È quindi la massima capacità del
mercato di assorbire in un certo luogo e tempo il prodotto considerato. È quindi il grado di
attrattività di un mercato. per procedere alla stima l’impresa deve definire i segmenti di
domanda cui intende indirizzare la propria offerta. Indica la massima capacità di mercato di
assorbire quella categoria di prodotto. Il metodo di calcolo della stima del mercato è diverso
in base a beni e servizi non durevoli, beni e servizi durevoli, venduti a persone o ad acquirenti
industriali. In caso di beni non durevoli MktPot=N*P*O*DP dove N è il numero di persone
dell’area, P è la percentuale di potenziali acquirenti, Q è il numero massimo di utilizzi nell’unità
di tempo, DP è la quantità massima di prodotto utilizzabile per ogni occasione d’uso. In caso di
beni durevoli si ha che mktpot=(N*P)-Uuso+Usost dove N sono gli acquirenti potenziali, P è la
percentuale di potenziali acquirenti, Uuso sono le unità già in uso e Usost quelle da sostituire.
In caso tali beni siano venduti ad acquirenti industriali si avrà bisogno di calcoli diversi in base
al fatto che siano prodotti industriali di consumo, prodotti intermedi o strumentali (domanda
derivata). Il mercato potenziale assoluto può essere stimato per analogia tramite l’analisi
lead-lag (ritardo del paese guida che si usa e si ritiene che le determinanti della domanda
siano simili, si ipotizza che a parità di determinanti nel paese guida al tempo 1 e nel paese
oggetto di studio al tempo 2 si abbia parità potenziale, il problema è la scelta del paese guida,
dell’anticipo e delle determinanti) o con analisi barometrica (si estende la relazione tra la
domanda di un prodotto e un definito indicatore, l’ipotesi è che se in un certo paese esiste una
relazione diretta fra la domanda di un prodotto e un certo indicatore la stessa relazione
potrebbe essere valida in altri paesi, il problema è la scelta del paese di riferimento e delle
determinanti). Il potenziale di mercato assoluto (settoriale) è espressione del suo grado di
attrattività (varia nel tempo) tuttavia bisogna tenere conto che c’è una domanda globale
primaria già soddisfatta e bisogna calcolare il grado di espandibilità della domanda globale. Il
risultato del secondo screening è ottenere un certo numero di paesi attrattivi per il settore.
Valutare l’attrattività per l’impresa: Il potenziale firm-specifica valuta l’attrattività dei
paesi rispetto all’impresa. Bisogna valutare l’esistenza di un effettivo spazio per la nostra
impresa ovvero dove si prospetta maggiore coerenza tra la domanda primaria e la specifica
offerta aziendale (potenziale firm-specific). Si valutano le aree di potenziale interesse per
l’impresa, in che misura l’offerta aziendale corrisponda alle caratteristiche della domanda,
quali siano gli eventuali interventi di adattamento necessari, quali riflessi economico-finanziari
che ne conseguono alla luce della situazione competitiva esistente nel paese (analisi di mkt
strategico). Bisogna valutare il potenziale di rischio per l’impresa ossia il rischio economico,
rischio di cambio e rischio politico. Le tecniche per trattare il rischio politico sono di
eliminazione (non investire o disinvestire) di riduzione (contenere l’investimento e le attività,
limitare l’apporto di capitale di rischio, meno coinvolgimento) e di prevenzione (ridurre la
convenienza per il governo locale ad adottare misure ostili, controllo delle perdite tramite
assicurazioni). Si può fare una valutazione congiunte dei rischio indicando l tipologia, la
probabilità, l’impatto e l’esposizione (probabilità per impatto). Il risultato del terzo screening
sono pochi paesi davvero attraenti per la nostra impresa.
Valutazione dell’Accessibilità: I paesi sopravvissuti al terzo screening e quindi attraenti
vanno sottoposti ad analisi di accessibilità perché un paese molto attraente potrebbe non
essere accessibile per l’impresa. Le due analisi potrebbero essere svolte
contemporaneamente. I fattori che incidono sul grado di accessibilità sono l’ambiente
competitivo che caratterizza quel paese, le barriere all’entrata che le imprese estere devono
affrontare per collocare la propria offerta in un determinato paese (naturali e artificiali).
Bisogna dunque valutare le barriere competitive, naturali e artificiali.
Barriere di carattere competitivo: Bisogna valutare le caratteristiche del sistema
competitivo tramite l’analisi di dimensione, struttura, esperienza e rivalità dei concorrenti;
potere contrattuale dei fornitori e dei clienti. L’intensità di queste forze risente delle
specificità degli ambienti culturali e competitivi, varia da un set