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La relazione tra prodotto per occupato e capitale per occupato

N N N N- Y/N rappresenta il prodotto per occupato- K/N rappresenta il capitale per occupatoL'equazione dice che la quantità di prodotto per occupato dipende dalla quantità di capitale per occupato. Da un punto di vista grafico: sull'asse delle x si trova la dimensione del capitale per lavorare K/N, e sull'altro il prodotto per lavoratore Y/N. Perché sono visibili dei RENDIMENTI DECRESCENTI DEL CAPITALE? Se siamo es. nel punto A, e incrementiamo il livello di K/N di un'unità, questo si traduce in un incremento de prodotto per lavoratore Y/N che va da A1 a B1: si tratta di un incremento di output per lavoratore Y/N apprezzabile, ampio, pari a A'B'. Ma se siamo nel punto C, in cui abbiamo già abbastanza unità di K/N, se aumentiamo il capitale per lavoratore K/N di una dimensione pari alla distanza C-D, quantità identica alla distanza A-B, si vede che il contributo di output per lavoratore Y/N è in questo.caso molto più piccolo, pari a C'D' Per la proprietà dei RENDIMENTI MARGINALI DECRESCENTI: - Nel punto A, dove il capitale è più basso, un aumento del capitale per occupato (distanza AB), provoca un aumento del prodotto per occupato, pari a A'B' - Questo aumento è maggiore di quello provocato nel punto C, dove il capitale è più elevato: C'D' < A'B' Aumenti del capitale per lavoratore provocano incrementi sempre più piccoli del prodotto per lavoratore MESSAGGIO: aumentare la quantità di K per N ha degli effetti ampi, ha dei grandi benefici sul livello della produzione per lavoratore Y/N agli inizi, quando il contributo del capitale K per N K/N è molto basso, ma questo contributo diventa sempre minore spostandosi verso destra, quando il contributo in termini di output per lavoratore Y/N diventa sempre più contenuto. LE FONTI DELLA CRESCITA Dunque, da checosa è generata la crescita? A. Aumenti del prodotto per occupato Y/N derivano da aumenti del capitale per occupato K/N. Quindi un incremento di quantità di Y per N serve dalla variazione del K per N: se aumenta K/N, anche Y/N è destinato ad aumentare, ma in maniera sempre meno evidente. B. Gli aumenti del prodotto per occupato Y/N possono derivare anche da miglioramenti dello stato della tecnologia, che spostano la funzione di produzione Fe permettono di ottenere una maggiore quantità di prodotto per occupato Y/N con lo stesso capitale per occupato K/N. Quindi con un miglioramento dello stato della tecnologia è possibile che Y/N migliori non solo perché miglioriamo il capitale K, quindi se ad esempio usiamo i risparmi che sono stati generati da un'economia per trasformarli in investimenti in capitale K, così aumentiamo il prodotto nel lungo periodo, come ha fatto ad esempio la Cina, ma questo non sarà sempre un processo soddisfacente, non.

porterà ad un aumento del tasso di crescita, ma a una stabilizzazione: se aumentiamo solo K/N, prima o poi raggiungiamo un appiattimento della curva C. L'accumulazione di capitale da sola non sostiene la crescita: un maggior tasso di risparmio non può sostenere in modo permanente un maggior tasso di crescita della produzione. La crescita deve derivare necessariamente dal progresso tecnologico.

Quindi con un miglioramento dello stato della tecnologia è possibile che Y/N migliori non solo perché miglioriamo il capitale K, quindi se ad esempio usiamo i risparmi che sono stati generati da un'economia per trasformarli in investimenti in capitale K, e così aumentiamo il prodotto nel lungo periodo, come ha fatto ad esempio la Cina, ma questo non sarà sempre un processo soddisfacente, non porterà ad aumentare i tassi di crescita, ma a una stabilizzazione: se aumentiamo solo K/N, prima o poi raggiungiamo un appiattimento della curva.

l'accumulazione di capitale K da sola non sostiene la crescita, non incrementa i tassi di crescita delle economie nel lungo periodo. Quindi, seppur sia importante l'accumulazione di capitale K, soprattutto per i paesi che partono da livelli bassi di dotazione di K, invece paesi che sono arrivati a una forma di sviluppo in cui K/N è già molto elevato, c'è la necessità di trovare altri strumenti per poter incrementare la crescita: lo strumento che viene suggerito, anche se in maniera eterogenea, è quella di lavorare sullo stato della tecnologia: per stimolare la crescita non si guarda più solo a K/N, ma ciò che ci interessa è qualcosa che possiamo mettere davanti a F nella funzione vista: bisogna metterci qualcosa che ci dia la possibilità di spostare la funzione di produzione verso l'alto, perché questo contributo deve incrementare K/N, tale da rendere Y/N molto più ampio.

c'è dentro ciò che moltiplichiamo per F, perché il PROGRESSO TECNOLOGICO è un elemento ETEROGENEO: nel mercato del lavoro avevamo visato che c'era la possibilità di inserire la lettera A che riguardava la produttività. In questo caso ci sono altri elementi, altre determinanti, che possono andare a traslare il livello di produzione per addetto Y/N, es. l'innovazione, le idee, il livello della qualità delle istituzioni,... possono essere uno strumento per determinare un incremento della produzione per lavoratore Y/N. Quindi si parla in generale di MIGLIORAMENTI DELLA TECNOLOGIA, che è determinante per rendere l'economia in grado di produrre di più per addetto Y/N: va bene dire che K/N deve aumentare, ma K/N è uno strumento di STABILIZZAZIONE DELLA CRESCITA NEL LUNGO PERIODO, mentre la crescita del progresso tecnico serve ad AUMENTARE LA CRESCITA

19 Eva Burba

CAPITOLO 11: RISPARMIO, ACCUMULAZIONE DI

CAPITALE E PRODUZIONE

I comportamenti di alcuni Stati, in particolare alcune politiche economiche di alcuni Stati, hanno degli effetti concreti sulla produzione nel lungo periodo. Questo è collegato al tasso di risparmio di un'economia: quando un'economia risparmia dal punto di vista del risparmio privato e del risparmio pubblico, c'è un effetto sul livello della produzione nel lungo periodo. Ad esempio, in Cina ci sono stati degli alti livelli di risparmio per diversi anni, che hanno contribuito a portare ad un'accumulazione di capitale, come impianti e investimenti, che ha consentito di raggiungere dei livelli di produzione consistenti, grazie alla politica economica.

Ma non è sufficiente guardare solo al tasso di risparmio come unico strumento per spiegare la crescita o la decrescita dell'economia (della produzione) nel lungo periodo. Ad esempio, il progresso tecnologico può essere un fattore determinante per il raggiungimento di risultati significativi.

diproduzione nel lungo periodo più elevato rispetto a quello che potrebbe derivare dal semplice esolo utilizzo di un alto livello di tasso di risparmio• es. le SCELTE DEGLI INDIVIDUI: es. in USA il CONSUMO privato è per tanti anni elevato, equindi il livello di RISPARMIO privato è basso: questo tipo di evidenza empirica può spiegare inparte alcuni processi di accumulazione del capitale, e quindi anche i processi di raggiungimentodi livelli di produzione più o meno elevati nel lungo periodoI CONTRIBUTI SUCCESSIVI A SOLOWL’approccio di SOLOW ha dato vita alla disciplina dell’ECONOMIA DELLA CRESCITA, disciplinache è ancora in evoluzione, infatti ci sono contributi recenti che si concentrano sulla dimensionedella CRESCITA ENDOGENA e sul ruolo della CONOSCENZA. Noi quindi abbiamo iniziato conl’approccio schematico di Solow, facendo riferimento al contributo del lavoro e del capitaleUn altro aspetto che può essere

Rilevante da un punto di vista concerto, meno formale, riguarda il contributo fornito dal FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE: es. nella situazione in cui ci siamo trovati negli ultimi mesi, quindi durante la pandemia: questo periodo ha influenzato i comportamenti di consumo e di risparmio degli individui, sia nell'Eurozona che negli USA.

Secondo diversi osservatori ci sono dei gruppi di individui che in base al tipo di attività che svolgevano dal punto di vista lavorativo sono stati più esposti agli effetti della pandemia: per questi individui c'è stato un calo della loro capacità reddituale, mentre altri, es. coloro che avevano la possibilità di svolgere delle mansioni a distanza, non sono stati colpiti particolarmente dalla pandemia. Quindi a volte a LIVELLO AGGREGATO si è registrato un INCREMENTO DEL RISPARMIO PRIVATO, sia in USA che in Europa.

Ma quali possono essere pro gli effetti di MAGGIORI RISPARMI sulla CRESCITA DI LUNGO PERIODO?

È di cile fare delle previsioni, ma questo tipo di fenomeno ci porta a considerare che periodi come quello che stiamo vivendo possono determinare anche degli impatti in termini di CRESCITA DI LUNGO PERIODO, non solo per i diversi comportamenti di consumo o di risparmio, ma anche su come questo risparmio, congiuntamente ad alcuni interventi pubblici di sostegno all'innovazione, possono stimolare la crescita nel lungo periodo: es. misure che sono state messe in campo dalla Commissione Europea, quindi es. il Next Generation EU, e dal piano pluriennale dell'Unione Monetaria Europea, e l'enfasi che viene data all'interno di questi documenti sugli investimenti che si devono fare nella CONOSCENZA: infatti, tante delle risorse del Next Generation EU e del piano pluriennale sono state destinate a finanziamenti di attività innovative, es. delle università, dei centri di ricerca,... ma è anche stato posto l'accento sulla TRANSIZIONE verso forme.

di ENERGIA RINNOVABILE, legata al progresso tecnologico. Quindi sia il NextGeneration EU, che il piano pluriennale, che in parte sono dei prestiti, e in parte sono deinanziamenti a fondo perduto, hanno come obiettivo non solo quello di sostenere l'economia, ma anche di CAMBIARNE LA STRUTTURA E LA PRODUZIONE NEL LUNGO PERIODO 20fi ff ffi ffi ff ff fi ff fl Eva Burba1.

INTERAZIONE TRA PRODUZIONE E CAPITALE

Al centro della determinazione della produzione di lungo periodo troviamo le seguenti relazioni:

  • Esiste un certo STOCK DI CAPITALE, quindi un'eterogeneità di strumenti che sono a disposizione dell'economia in termini di CAPACITÀ PRODUTTIVA: lo stock di capitale quindi serve a realizzare beni, servizi,... in un'economia, ed è quindi il PUNTO D PARTENZA che serve per realizzare una certa PRODUZIONE Y
  • La PRODUZIONE è l'elemento di partenza per comprendere quanto un'economia può generare in termini di RISPARMIO: la
arte è destinato all'investimento. La produzione può avvenire in diversi settori, come ad esempio l'industria manifatturiera, l'agricoltura o i servizi. L'obiettivo della produzione è quello di creare beni o servizi utili per soddisfare i bisogni delle persone. Il processo di produzione può essere diviso in diverse fasi, come la pianificazione, l'acquisizione delle risorse, la trasformazione dei materiali e la distribuzione del prodotto finale. La produzione è un elemento fondamentale per lo sviluppo economico di un paese e può essere influenzata da vari fattori, come la tecnologia, la disponibilità delle risorse e la domanda di mercato.
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 20eva01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Giansoldati Marco.