Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 68
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 1 Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 68.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Technology Assessment nei servizi Pag. 66
1 su 68
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CLASSIFICAZIONE DEI COSTI - CONTABILITA' ANALITICA

La contabilità rappresenta la raccolta di informazioni economiche e informative con 2 tipologie di utilizzatori: esterni ed interni. In precedenza avevamo visto gli utilizzatori esterni, dato che abbiamo visto il bilancio, che è rivolto prevalentemente agli utilizzatori esterni, in particolare rivolto all'azionista, che è un soggetto esterno dato che ha conferito il capitale alla società, ha individuato un soggetto a cui ha dato il compito di amministrare, ovvero l'amministratore delegato e poi "sparisce", ovvero il suo ruolo non è più molto presente all'interno della società, se non per esprimersi sugli elementi che non sono stati derogati, ovvero quelle operazioni di cui non si occupa direttamente l'amministratore, ma che necessitano l'approvazione dell'azionista stesso. Un utilizzatore interno, ovvero un soggetto che necessita di

informazioni per prendere decisioni, come un amministratore o un manager, utilizza però il bilancio stesso per decidere, perché risponde nei confronti dell'azionista di come l'azienda prosegue, e questo si nota proprio dai numeri di bilancio.

Per come è fatto il bilancio, questo strumento non è sufficiente al manager per prendere decisioni tempestivamente, perché alcune sue caratteristiche non sono esaustive:

  1. Necessità d'uso:

    • Contabilità esterna: il bilancio è un documento che ogni società è chiamata a redigere, quindi la sua natura è obbligatoria
    • Contabilità direzionale: non si parla di obbligo ma di facoltà, perché è di facoltà dei manager stabilire quando ricorrere a degli strumenti aggiuntivi di contabilità
  2. Finalità:

    • Contabilità esterna: serve per dare informazioni destinate agli altri, all'esterno

Contabilità direzionale: è destinata ad una ristretta cerchia di soggetti ed è pensata quindi più internamente per essere utilizzata come strumento per assistere il management3.

Utilizzatori:

  • Contabilità esterna: vale il fatto che il gruppo di persone è relativamente ampio e con identità ignote§
  • Contabilità direzionale: i gruppi sono ristretti e si sa di chi si tratta, quindi le identità sono note§

Struttura sottostante:

  • Contabilità esterna: si ha un'equazione fondamentale del bilancio utilizzata come riferimento: A = P + CN;§
  • Contabilità direzionale: non vale lo stesso perché si cambia a seconda dell'utilizzo delle informazioni§

Fonte dei principi:

  • Contabilità esterna: fa riferimento al Codice civile (art. 2423 e seguenti) e ai principi contabili;§
  • Contabilità direzionale: segue una logica più libera dato che si prende in considerazione

tutto ciò che viene ritenuto utile

6. Prospettiva temporale:

Contabilità esterna: la prospettiva è storica perché riguarda ciò che è già successo

Contabilità direzionale: sia storica che prospettica perché serve per prendere decisioni in riferimento a ciò che sta per succedere e non rispetto a ciò che è già successo

7. Tipo delle informazioni:

Contabilità esterna: per definizione nel bilancio sono solo monetarie perché se fossero anche tecniche tutti coloro che le leggono potrebbero non comprenderle

Contabilità direzionale: sia monetarie che non perché sono destinate ad una ristretta cerchia che è a conoscenza delle informazioni interne e quindi possono comprendere anche delle informazioni che vanno aldilà dei dati monetari

8. Accuratezza della misura:

Contabilità esterna: livello di precisione relativamente alto

Contabilità direzionale: livello può anche essere relativamente basso§9. Frequenza del reporting: Contabilità esterna: trimestrale e annuale§ Contabilità direzionale: settimanale e mensile§10. Tempestività del reporting: Contabilità esterna: settimane/mesi rispetto al periodo esaminato§ Contabilità direzionale: report tempestivi al termine del periodo di misurazione§11. Unità oggetto del reporting: Contabilità esterna: l’intera organizzazione§ Contabilità direzionale: segmenti dell’organizzazione§12. Responsabilità amministrativa: Contabilità esterna: sempre presenti§ Contabilità direzionale: molto limitate§ Che cosa si misura tipicamente all’interno della contabilità analitica? Si occupa di focalizzarsi sui costi. I ricavi agiscono sul risultato economico in modo mediato dalla marginalità (es. ∆EBIT = ROS x ∆REV); Un

L'aumento dei ricavi porta ad un aumento del risultato economico di una quantità corrispondente al margine. I costi del venduto agiscono invece in presa diretta sul risultato economico; una diminuzione dei costi corrisponde ad un aumento del risultato economico di pari importo (∆EBIT = -∆C).

Quanto deve essere dettagliata la raccolta dei dati di contabilità interna? Non troppo perché troppe informazioni diventano inutili e creano solo confusione. Il livello ottimo dipende dal mercato (piccole variazioni del prodotto/prezzo provocano grandi variazioni nelle performance?) e dalla capacità dell'impresa di gestire e comprendere i dati.

Classificazione dei costi in base al Cost drivers, ovvero in base a degli elementi che guidano i costi, fanno si che aumentino o diminuiscano. Il cost driver più naturale è la quantità di beni, servizi e prodotti, dato che quando si decide di produrre un bene o un servizio in più i costi aumentano.

variabili: sono costi il cui valore complessivo varia in misura proporzionale al volume di attività (quantità di farina in un panificio (al variare della quantità di pane prodotta), energia elettrica per gli impianti di produzione (al variare delle ore di funzionamento degli impianti), spese di spedizione (al variare del numero e del peso dei colli spediti)

Costi fissi: sono costi il cui valore complessivo non varia al variare del volume di attività (stipendi dei dirigenti, energia elettrica per la climatizzazione, costi di sorveglianza dei fabbricati, tassa di circolazione di un autocarro, canoni di locazione degli immobili)

I costi variabili totali variano proporzionalmente al volume di attività mentre il costo variabile unitario è fisso.

I costi fissi totali sono fissi (in un determinato intervallo di rilevanza) mentre il costo fisso unitario diminuisce con il volume di attività.

Come si stabilisce se un costo è fisso o variabile:

attraverso l'intervallo di rilevanza che è l'intervallo di attività o di volume all'interno del quale si suppone valida una specifica relazione tra volume e costo. ESEMPIO: A partire dal 1976, Kodak entrò nel mondo sino ad allora monopolio di Polaroid delle macchine fotografiche a sviluppo istantaneo. Nonostante fosse diversa per molti aspetti, pochi mesi dopo il lancio del prodotto, Polaroid accusò Kodak di aver violato 12 suoi brevetti. La causa legale durò oltre un decennio e al termine fu riconosciuta la violazione di 7 dei brevetti incriminati. Per la determinazione del Mancato guadagno subito da Polaroid andavano conteggiati i mancati ricavi (facilmente quantificabili nell'intorno del fatturato generato dalle macchine istantanee vendute da Kodak) dai quali sottrarre i costi di produzione non sostenuti in quanto l'aver prodotto meno unità aveva evitato il sostenimento dei costi variabili di.

produzione.Ai fini della Il perito di parte Polaroid prese come periodo di rilevanza un anno e quindi una ripartizione checonsidera molti costi come fissi e comunque sostenuti (i costi di impianti e macchinari ad esempio). La richiesta chene era scaturita era di 12 miliardi di dollari • Il perito di parte di Eastman Kodak sostenne invece che il periodo dirilevanza da assumere era il decennio, privilegiando quindi i costi variabili medi del periodo. • Il tribunale accettòquesta seconda argomentazione e ridusse la stima dei mancati profitti in modo drastico alla fine la compensazionecomplessivamente pagata fu di 909 milioni di dollari∆EBIT = ∆R - ∆C = ∆R - ∆CV= ∆R(1 - ∆CV/ ∆R)La distinzione tra costi fissi e costi variabili è funzione dell’intervallo di rilevanza; ad una maggiore ampiezzadell’intervallo di rilevanza corrisponde un aumento della quota di costi variabili.• Nel lungo periodo tutti i costi diventano variabili, persino

L'organico di personale a tempo indeterminato e le immobilizzazioni.

I costi nel Breve e nel Lungo periodo: Lezione del 27.10.2020

Due modelli di supporto alle decisioni:

® Modello di Break Even (punto di pareggio):

L'analisi di break even ha la finalità di individuare il minimo volume operativo (tipicamente, il volume di produzione, assunto per ipotesi pari al volume delle vendite) che consente all'impresa di "coprire i costi" e massimizzare il suo utile. (EBIT = 0)

L'analisi dei margini di contribuzione (su risorsa scarsa) permette di individuare un piano di produzione che massimizza il margine realizzato da un'impresa multi-prodotto.

L'obiettivo alla base del break even: individuare il minimo volume operativo che consenta di coprire i costi raggiungendo un Margine operativo netto (MON) pari a zero

Assunzioni:

  1. Impresa monoprodotto assunzione iniziale poi rilassata nella trattazione generale
  2. Linearità dei costi

Assunzione veritiera in assenza di economie di scala assunzione comunque accettabile nell'ambito di un limitato intervallo di confidenza;

Linearità nei ricavi implica prezzi fissi e assenza di sconti per grandi quantità;

No variazioni di scorte; in condizioni efficienti si tende a mantenere il magazzino al minimo possibile.

Le assunzioni 2 e 3 generano una formulazione matematica lineare!

Quindi il modello dei Break Even nel caso monoprodotto:

Punto di pareggio è il punto in cui il totale dei ricavi supera il totale dei costi; se il margine di contribuzione (MdC) è negativo, l'azienda se decide di non produrre nulla, perderà l'area arancione di perdita.

La variazione percentuale del volume di vendita che consente all'azienda di rimanere con un EBIT positivo rappresenta il "margine di sicurezza" (lunghezza della base dell'area di profitto blu).

Se si opera con un margine di sicurezza molto

Ampio si opera con più serenità, perché se ci fosse un'ev

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
68 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher S_94A di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Technology Assessment nei servizi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Malighetti Paolo.