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KARL BAPTIST VON SZATHMARI

La nascita del giornalismo nasce con la nascita dei conflitti? No, i conflitti sono fenomeni di lunga durata, ci sono dall'età antica, piuttosto dire che, a un certo punto nella storia (nell'età contemporanea), si è avvertita la necessità di narrare effettivamente cosa succedeva nel terreno bellico.

Terza lezione: Guerre industriali e guerre coloniali a cavallo del XX secolo; (guarda cap.15 libro gozzini)

La prima rivoluzione industriale avviene nel 700, si ha un profondo stravolgimento dell'assetto precedente in Gran Bretagna, che si trova questo sviluppo considerevole per quanto riguarda il settore tessile. Ci sono varie innovazioni che vanno a favorire il lavoro meccanizzato, si utilizzano queste nuove scoperte per accelerare e organizzare in modo diverso il lavoro nel settore tessile, si ha la prima forma di lavoro in fabbrica, fordismo e taylorismo.

A partire dagli anni 70

Dell'800 avviene la Seconda Rivoluzione Industriale, la quale va a definire il sistema economico europeo occidentale, il quale si industrializza in modo massiccio e vede come protagonista non più la Gran Bretagna ma altre potenze europee che vivono una forte accelerazione nel settore industriale, che produce non solo manifatture tessili ma prodotti come acciaio (industria pesante). C'è un forte sviluppo dei trasporti, grossi fenomeni di urbanizzazione, si aprono nuove questioni sociali.

Cambiò anche il settore dell'informazione, grazie al diffondersi delle innovazioni tecnologiche. La più importante fu la rotativa: una nuova macchina a stampa, con questa le tirature dei giornali giunsero a centinaia di migliaia di copie. Allo stesso modo utilizzando una carta meno pregiata e più economica e la composizione a caldo (linotype), si aprì così la strada alla stampa di massa: nacque una nuova generazione di quotidiani a basso costo.

Tirature di centinaia di migliaia, fino a un milione di copie. Questi giornali erano destinati alle classi medie o medio-basse e alle classi popolari. Giornali ricchi di illustrazioni, immagini.

Affermarsi delle società liberali, parlamenti, partiti ecc., perché a un certo punto si sente il volere delle forme di rappresentanza, questa è una questione di attualità pensiamo al movimento dei 5 stelle che fanno democrazia diretta, è molto importante rendersi conto che quello che viviamo oggi è frutto di un processo, in conseguenza di avvenimenti passati. A fine 800 ci sono i primi partiti di massa, in questo contesto nasce l'opinione pubblica, c'è l'interesse.

Quarta lezione: Nonostante la diffusione dell'alfabetizzazione, il contesto economico meno sviluppato di quello che è oggi, le tirature erano molto auliche. Noi oggi abbiamo una crisi della stampa, del giornale stampato e ciò lo vediamo nelle loro tirature.

DATI QUOTIDIANI DMS LUGLIO 2020:
Lettori popolazione maschile più anziana che compra ancora il giornale, come si vede dalla tiratura dei giornali cartacei di sport. Ieri abbiamo visto in che modo con la fine dell'800 avvengono delle trasformazioni sui tre piani: -trasformazione società europee. L'idea di società entra in crisi con la Prima guerra mondiale che sconvolge tutto. Si afferma il giornalismo, non solo destinato a fasce ristrette della comunicazione ma rivolto ai ceti popolari e alla media borghesia, si forma quindi l'idea di opinione pubblica. Si comincia a formare un'idea di giornalismo di guerra, si cerca la notizia in posti lontani. Giornalista Luigi Barzini. La Prima guerra mondiale cambia completamente il rapporto con il giornalismo di guerra. L'informazione in guerra non è un'informazione LIBERA. Data sbagliata 28 ottobre 1917. Questo articolo riferisce la sconfitta di Caporetto, una delle sconfitte più

Clamorose sconfitte dell'esercito italiano. Contro l'esercito austriaco, l'esercito italiano viene annientato. Questo articolo dimostra due cose: nel primo paragrafo si racconta un momento di difficoltà, ma non vengono dati dettagli su cosa sia successo. La notizia è completamente vaga. Nel secondo paragrafo, con tono patriottico, si fa un appello agli italiani affinché sostengano la guerra e non si perdano d'animo. I giornali spesso fungono da megafoni di propaganda patriottica e mobilitazione del "fronte interno".

La Prima guerra mondiale cambia completamente l'idea del conflitto armato. Lo storico Eric Hobsbawm la considera come punto di inizio del Secolo breve, una nuova lettura del 900, l'idea della violenza e del periodo come matrice del secolo. Secondo questo storico, il 900 si apre con la Prima guerra mondiale e si conclude con la caduta del muro di Berlino e dell'URSS (CERCA DATA).

Dal 1914 al 1918 la guerra coinvolse tutti i paesi europei, dalla Francia all'impero asburgico.

Dalla Italia alla Gran Bretagna, dal Reich tedesco alla Russia e dal 1917 anche gli Stati Uniti. Nel 1917 rivoluzione bolscevica da cui poi si crea l'URSS. Fronte formato da migliaia di chilometri. 65 milioni di soldati, i morti furono quasi 15 milioni, di cui 6,6 civili. I feriti furono oltre 21 milioni.

La Prima guerra mondiale utilizza per la prima volte nuove tecnologie: mitragliatrice, granate, munizioni, navi, aerei e carri armati e gas velenosi. Grande richiesta di produzione di armi, industria si converte alla produzione bellica. Nonostante l'avanzamento tecnologico degli armamenti, si rileva un problema complessivo del comando, non sono aggiornati rispetto alle nuove tecnologie. Inoltre, si afferma alla fine dell'800 la COSCRIZIONE OBBLIGATORIA, esercito non più formato da professionisti ma di giovani civili. Punto crociale: convincere i cittadini che la guerra è giusta. Coinvolgimento dell'intero apparato produttivo e sociale a sostegno della guerra.

UOMINI AL FRONTE COSì DONNE PARTECIPANO ALLA SOCIETA’ PRENDONO ILPOSTO NEI LUOGHI DI LAVORO. DEFINIZIONE PRIMA GUERRA MONDIALE: GUERRA TOTALE (-coinvolgimento ampio ditutti i paesi, totale nella violenza, nell’uso massiccio delle armi, totale nelcoinvolgimento dell’intera società, non solo chi è sul fronte ma anche chi è nel fronteinterno). Arthur Ponsonby scrive un libro bellissimo: menzogne di guerra, le bugie checircolarono tra le nazioni durante la grande guerra Idea di far circolare falsità per alimentare la paura e il panico che servono a convincerei giovani a fare questo sacrificio, a esporsi alla morte. Ogni paese creò delle strutturedi controllo delle notizie, al fine di manipolare i mezzi di informazione, con dueobbiettivi: MANCA UN PEZZO PARAGRAFO 45. Storico George mosse, libro La nazionalizzazione delle masse:-importanza e ruolo nella società delle masse, voto e favore dell’opinione pubblica,guerra non

più combattuta da eserciti di professionisti, - la nuova guerra richiedeva lamobilitazione dell’intera nazione -creazione del consenso: sostenere il morale delletruppe e rafforzare il fronte interno

Mezzi a disposizione:

  • stampa nazionale a grande tiratura
  • Riviste
  • Manifesti

Si sviluppano tecniche di propaganda, marketing, analisi e condizionamentodell’opinione pubblica

LA NECESSITA’ DI GIUSTIFICARE LA GUERRA: L’ESEMPIO DELL’ITALIA:

Si cerca di dire che questa guerra in cui l’Italia entra è il compimento del processo delrisorgimento, come se fosse una guerra di indipendenza, discorso propagandisticofortemente a sostegno della guerra.

Posizione avanti del neutralismo.

Altro titolo “FRANCESCO GIUSEPPE HA FINALMENTE TIRATO LE CUOIA”-Brutalizzazione linguaggio.

16. IL CONTROLLO DELLE NOTIZIE

Poche ore prima dell’entrata in guerra un decreto vietò ai giornali di diffondere dellenotizie che non fossero comunicati ufficiali.

Giorno dopo venne attivato un Ufficiostampa del Comando militre con sezioni distaccate in varie città (MANCA UN PEZZO)17 propaganda e censura (manca la slide)19 creazione stampa I giornali di trincea (M. Isnenghi)Lezione 5:DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE ALLA GUERRA DI SPAGNAL’informazione relativa alla Prima guerra mondiale si muove tra censura epropaganda, da una parte le notizie sono monopolizzate dai governi edall’esercito: propaganda contro il nemico esterno e interno (pacifisti:“sabotatori”, considerati antipatriottici, militanti di sinistra). 1915 il governoitaliano vieta la diffusione di notizie su morti, feriti, prigionieri e operazionibelliche, sui giornali non ci sono le notizie di questi avvenimenti.Registro monocorde/patriottico, non potendo entrare nele zone di guerra, igiornalisti devono chiedere il consenso agli uffici di propaganda per scrivere,quindi non sono liberi (Uffici di propaganda e collegamento “P”)Obbiettivi

propaganda:

  1. Giustificare l'ingresso in guerra
  2. Idea di essere attaccati e di difendersi (topos narrativo)
  3. False notizie di guerra
  4. Atrocità tedesche e mani mozzate
  5. Stretta sorveglianza delle notizie al fonte
  6. In Francia i giornalisti che provano a arrivare al fronte vengono arrestati

Marc Bloch grande storico, introduce nello studio della storia elementi di antropologia e scienze sociali, Meccanismi che noi possiamo applicare al giorno d'oggi con le fake news, la falsa notizia nasce da immaginazioni collettive che preesistono, es: fake news delle mani mozzate dei tedeschi, la quale si fonda sull'idea che i francesi pensavano dei tedeschi, spietati. Riflette già delle paure, timori, aspettative dell'opinione collettive, per questo sembra credibile, per questo sembra uno specchio. (stesso meccanismo degli stereotipi)

Il ruolo della censura ha ottenuto l'effetto opposto: la popolazione non ha smesso di credere false le notizie vere che venivano

Poi trasmesse. Rifiorisce il passaparola, il racconto. In generale i giornalisti accettarono senza resistenza di subordinare la propria obiettività professionale all'esigenza di tenere alto il morale della popolazione (MANCA UNA FRASE PUNTO 3)4: Il giornalista americano free lance Granville Fortescue aveva ostacolato una conversazione all'ambasciata Usa a Bruxelle in cui si riferivano l'arrivo di truppe (MANCA PEZZO). Ci furono alcuni giornalisti che riuscirono a dare notizie vere come Luigi barzini che andò in Belgio con il treno e vide che stava subendo un'invasione tedesca. 5. la vita in trincea e la guerra al fronte. Dai giornali della prima g. m. è impossibile farsi un'idea di quello che succede nelle trincee, la sofferenza fisica dovuta al freddo, alla fame e alle malattie, lettera dal fronte, Silenzio anche sull'uso dei gas, censure sulle sconfitte (Cap

Dettagli
A.A. 2020-2021
63 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher RebeccaMichelotti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia sociale della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Galimi Valeria.