Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 42
Appunti completi di Storia economica Pag. 1 Appunti completi di Storia economica Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Storia economica Pag. 41
1 su 42
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STORIA ECONOMICA LEZIONE 8. IL SISTEMA ECONOMICO ANTICO

Stiamo parlando del sistema economico antico (romano). Avremo più informazioni per quanto riguarda il lato dell'offerta. Nel nostro schema sulle periodizzazioni abbiamo visto che il primo sistema economico che incontriamo è quello antico o romano. Si rifà anche al sistema economico greco ma riguardo soprattutto il sistema economico romano. Il Cameron parla dalla preistoria. La prof parte dal sistema economico antico. Il sistema economico antico entra in crisi dal II al III secolo dopo cristo e cede il passo dal V-VIII secolo. A seguito delle invasioni barbariche e arabe (arabe nel mediterraneo). Le caratteristiche fino al II III secolo le caratteristiche del sistema economico antico sono preponderanti. Su cosa si basa il sistema economico romano? Si basa essenzialmente sul settore produttivo primario (agricoltura e in parte allevamento). È una economia agricola dove la maggior parte della popolazione

è impiegata nel settore agricolo. I settori del commercio edell’artigiano sono marginali, legati al contesto cittadino. Ha comunque grande importanza perché laddove c’è concentrazione di persone e quindi scambio di idee, tecnologia etc. È lì che avvengono i veri cambiamenti e trasformazioni della società. Una storica belga degli anni 50 scrisse un volume in cui cercava di mettere in relazione l’evoluzione in Europa con la presenza delle città. Lei sosteneva che in Europa c’erano tre fasce.

- L'Europa del sud, ovvero i paesi del mediterraneo dove l’economia romana è stata più presente, dove si sono sviluppate più citta e dove si sono avute le maggiori trasformazioni del settore economico.

- L’Europa centro-settentrionale, dove c’è la presenza della città ma è meno frequente. C’è una presenza di forme commerciali e artigianali minore e una

di approvvigionamento delle città vicine. Il commercio è limitato e si basa principalmente sulla vendita di prodotti agricoli e artigianali locali. Nelle città vicine al Mediterraneo, invece, si sviluppa un settore economico più avanzato. Qui l'agricoltura è ancora presente, ma si affianca l'attività commerciale e artigianale. Le città diventano centri di scambio e di produzione di beni di lusso, grazie alla presenza di una classe mercantile e di artigiani specializzati. Il sistema economico è caratterizzato da una maggiore divisione del lavoro e da una organizzazione produttiva più complessa. Le città diventano poli di attrazione per la popolazione rurale, che si sposta in cerca di lavoro e opportunità economiche. In conclusione, l'economia nell'Europa settentrionale è ancora basata principalmente sull'agricoltura e ha una bassa densità abitativa. Le città sono rare e il commercio è limitato. Nelle città vicine al Mediterraneo, invece, si sviluppa un settore economico più avanzato, con una maggiore presenza di commercio e artigianato.del contesto geografico. Questo sistema economico entra in crisi prima del 476 dopo cristo. Intorno al II e III secolo dopo cristo. Perché entra in crisi? Tra il II e III secolo il sistema territoriale romano si era espanso in maniera quasi indefinita. Aveva raggiunto una vastità difficile da controllare. Ingestibile non solo dal punto di vista militare ma anche economico. Dover gestire le truppe ai confini e l'amministrazione totale richiedeva un capitale molto importante. Si innesca un processo di svalutazione monetaria e un innalzamento della pressione tributaria per avere maggiori entrate che riescano a coprire i costi. Il prelievo fiscale diventa così esoso da determinare spesso la fine delle attività commerciali e artigianali. La moneta era metallica e quindi valeva in base al tipo di materiale (oro o argento) e al peso. Se prima valeva 5, ora con la svalutazione vale sempre 5 ma nella realtà aveva un valore merceologico minore. In un sistemadella mancanza di manodopera servile, iniziano a legarsi alla terra e diventano coloni. Questo fenomeno, chiamato colonato, porta a un cambiamento nel sistema economico romano, passando da un'economia basata sulla schiavitù a un'economia basata sul lavoro contadino. I contadini diventano dipendenti dai grandi proprietari terrieri, che diventano i nuovi signori feudali. Questo sistema di produzione agricola, chiamato latifondo, diventa predominante nell'Impero Romano d'Occidente durante il periodo delle invasioni barbariche. In questo periodo, l'economia romana subisce un ulteriore declino a causa delle continue guerre e delle invasioni barbariche che devastano le campagne e distruggono le infrastrutture. L'Impero Romano d'Occidente cade nel 476 d.C., segnando la fine dell'antica civiltà romana e l'inizio del periodo medievale.

Della pressione tributaria e della svalutazione iniziano ad essere costretti a vendere le loro proprietà. La piccola e media proprietà viene piano piano scomparendo. I contadini iniziano a chiedere ai nobili e ai grandi proprietari terrieri la possibilità di essere sostentati e difesi. I grandi proprietari, in cambio, accorpano nelle loro terre quelle dei contadini. C'è il passaggio dalla piccola e media proprietà terriera alla grande proprietà terriera. C'è quindi la diffusione del latifondo. Si cominciano ad avere delle proprietà terriere grandi quanto intere regioni territoriali. C'è anche una transizione da una condizione di libertà dei contadini che sfruttavano la manodopera servile ad una condizione di sottomissione che, cedendo le loro proprietà in cambio di protezione e sostentamento economico, diventano succubi del grande proprietario terriero. I contadini proprietari si trasformano in contadini concessionari.

La manodopera servile viene a diminuire, il ruolo dei servi viene ad essere sostituito dai contadini. I contadini diventano non più dei contadini liberi ma contadini che anche se liberi dal punto di vista giuridico non lo sono più dal punto di vista economico. Sono contadini che sostituiscono la manodopera servile. Non solo lavoreranno nell'appezzamento di territorio nel quale sono stati assegnati ma anche nelle terre che il proprietario terriero gestiva direttamente con la manodopera servile. Questo avviene intorno al V e VIII secolo. Questo nuovo sistema è detto curtense e non ha nulla a che fare con il sistema economico feudale. Il sistema economico curtense è prettamente economico. Il sistema economico feudale è un sistema di vincoli politici che consiste nell'affidamento dagli strati più bassi verso gli strati più alti della società. Basato sugli atti di affidamento chiamati capitolari dove i soggetti più

I vulnerabili si affidano alle autorità territoriali dal punto di vista politico ed economico, che possono dar loro sostentamento e sicurezza. Ma gli stessi signori territoriali sono a loro volta in condizione di sudditanza rispetto ai livelli più alti della società. Nel sistema feudale c'è un sistema di accordi che partono dal basso e vanno verso l'alto, attraverso cui ci si affida dal punto di vista politico alle classi più alte della società potendo ricevere protezione.

Caratteristiche del sistema feudale. Il sistema curtense invece è un sistema di vincoli economici. I contadini che sono all'interno del latifondo, in cambio del sostentamento economico e di protezione, lavorano nei campi del proprietario. Abbiamo come modo di organizzazione del settore agricolo il latifondo. La terra è concentrata nelle mani di pochi signori. I contadini si trasformano in concessionari e hanno l'obbligo di gestire e lavorare il latifondo.

territorio che era di loro proprietà ma anche le terre che inizialmente erano lavorate dalla manodopera servile. Al centro del latifondo c'è la porzione chiamata pars dominica. Quella parte che fa direttamente capo al grande proprietario. All'interno c'è la villa del grande proprietario terriero, inizialmente c'erano le abitazioni dei servi e anche degli annessi agricoli. Ovvero strutture dove venivano eseguite dei processi specifici (come la produzione del vino). Abbiamo nella pars dominica una serie di proprietà e territori gestiti dal grande proprietario terriero. C'è anche una serie di terre denominate terre comuni gestite per il pascolo o boschive. Queste terre di uso comune sono molto importanti per il sostentamento dei contadini concessionari perché anche se parte della pars dominica il grande proprietario concede l'uso comune permettendo loro di raccogliere frutti, funghi, castagne, legna etc. La parsmassaricia è la parte della grande proprietà terriera affidata al lavoro dei contadini. Questa parte è composta dai campi con le abitazioni dei contadini e le terre a loro affidate. Il contadino da queste terre ci deve ricavare il necessario per il suo sostentamento ma anche il canone che deve dare al grande proprietario terriero. Il canone supera spesso il 50% del raccolto. Da qui visto il grande contributo dovuto al proprietario che si capisce l'importanza della parte comune. Il contadino concessionario non solo si occupa di questo territorio a lui affidato. Deve lavorare anche nelle terre gestite dal grande proprietario nella pars dominica che erano gestite dalla manodopera servile. Il lavoro dei contadini in queste terre può essere determinato sulla base del calendario agricolo (quando si hanno attività agricole importanti) o in base ai giorni della settimana (anche 3 o più giorni). Il contadino, quindi, ha scarse possibilità.

disfruttare pienamente il territorio a lui affidato perché chiamato frequentemente a lavorare nei territori del proprietario. Il contadino inoltre non può decidere cosa coltivare nel suo campo ma sarà il proprietario a decidere cosa in base alle proprie esigenze. Spesso venivano affidati ai contadini territori determinati nella loro struttura ed estensione dalla necessità di sfruttare al massimo il territorio. Sono territori rettilinei, lunghi e stretti, facilmente arabili con l'aratro e con i buoi.

STORIA ECONOMICA LEZIONE 9

L'obbiettivo era di eseguire all'interno di queste vaste proprietà, in un periodo di grande instabilità, una produzione che consentisse di raggiungere una autonomia economica. Necessariamente per determinati prodotti il grande proprietario doveva rivolgersi all'esterno. Questa unità latifondistica era una grande proprietà dalla quale nulla usciva e nulla entrava. Quel nulla era scalfito in

è possibile produrre tutto ciò che si desidera in un solo territorio. Questo ha portato alla nascita di un mercato globale in cui i beni di lusso vengono scambiati tra paesi diversi. Oggi, il commercio internazionale di beni di lusso è diventato un settore molto importante dell'economia mondiale. I consumatori di tutto il mondo cercano prodotti di lusso provenienti da diverse parti del mondo, come borse di design, orologi di lusso, gioielli e automobili di lusso. Questi beni di lusso sono spesso associati a marchi di alta qualità e prestigio, e sono considerati simboli di status e successo. Il commercio internazionale di beni di lusso ha anche un impatto significativo sulle economie dei paesi produttori e dei paesi importatori. I paesi produttori di beni di lusso beneficiano dell'export di questi prodotti, che genera entrate e crea posti di lavoro. D'altra parte, i paesi importatori di beni di lusso devono affrontare la sfida di bilanciare la domanda interna con l'importazione di prodotti di lusso. Inoltre, il commercio internazionale di beni di lusso può anche avere implicazioni sociali e ambientali. Ad esempio, la produzione di beni di lusso può comportare l'estrazione di risorse naturali limitate o l'utilizzo di materiali non sostenibili. Inoltre, l'acquisto di beni di lusso può contribuire alla disuguaglianza economica, poiché solo una piccola parte della popolazione può permettersi questi prodotti costosi. Tuttavia, il commercio internazionale di beni di lusso continua a prosperare, poiché la domanda di prodotti di lusso rimane alta in tutto il mondo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
42 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MarcoMugnai di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pinelli Paola.