Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 127
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 1 Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 127.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi e dettagliati (quasi parola per parola) del corso di storia delle relazioni internazionali (proff. Georg Meyr e Giulia Caccamo) Pag. 91
1 su 127
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

UNITI SONO GIÀ ORIENTATI ALLA GUERRA

2. Carlo 1 d’Asburgo scrive al cugino principe Sisto di Borbone Parma, che ha canali a Parigi, per premere e dire che l’Austria non ha nessun contenzioso con la Francia, vuole quindipremere a una PACE TRA SCHIERAMENTI, ma ormai non sci sono le condizioni di una resa: ORMAI CHI SI TIRA FUORI DALLA GUERRA SA CHE L’HA PERSA: NON CI SONO PIÙ LE CONDIZIONI PER DELLE PACI CONCORDATE (INFATTI LA GUERRA VERRÀ VINTA A TAVOLINO)

Cosa determinerà la fine della guerra: La POSIZIONE DEGLI STATI UNITI, che entrano nella guerra, determinerà la fine della guerra. È infatti la più grande potenza mondiale sotto il profilo economico e finanziario (militare non ancora, seppur la guerra li farà crescere molto).

IL RUOLO DEGLI STATI UNITI NELLA GUERRA

La ‘neutralità’ degli Stati Uniti: Di fronte a ciò che sta succedendo, il partito democratico, con Wilson come presidente,

deveRIMANERE NEUTRALE:

  1. Reportage fanno vedere che la guerra è una carneficina;
  2. Gli Stati Uniti sono molto DIVISI: sono il risultato di secoli di IMMIGRAZIONE EUROPEA, infattici sono enormi gruppi tedeschi, francesi, italiani, inglesi, polacchi, ispanici, ... quindi il cuore di queste comunità pulsa per le RISPETTIVE APPARTENENZE:
    • es. gli irlandesi sperano che inglesi siano bastonati cosi lasceranno libera l'Irlanda:
  3. Negli Stati Uniti ci sono INTRECCI DI INTERESSI CHE FANNO SÌ CHE L'UNICA POLITICA POSSIBILE SIA LA NEUTRALITÀ, MA SOLO FORMALMENTE:
    • lo stesso governo favorisce la vittoria dell'Intesa: sono meglio le democrazie che il modello militarista tedesco, quindi anche il governo sostiene CLANDESTINAMENTE l'Intesa;
    • i grandi gruppi finanziari americani aiutano l'Intesa SEGRETAMENTE: vengono mandate forniture, attraverso navi civili, di materiali bellici all'Intesa.
  4. L'entrata in guerra degli Stati
Uniti: Quindi c'è una NASCOSTA GUERRA AMERICANO-TEDESCA, contro le navi americane che portano clandestinamente materiali all'Intesa, che vengono affondate. - es. Lusitania, giugno 1915: naviglio affondato da un sommergibile tedesco nella Manica. UFFICIALMENTE QUESTO È IL MOTIVO CHE PORTERÀ GLI STATI UNITI AD ENTRARE NELLA GUERRA, OVVERO L'ATTACCO A UNA NAVE 'NEUTRALE' Inoltre, il sistema economico finanziario statunitense si è ENORMEMENTE ESPOSTO con l'Intesa, e se perde la guerra tutto sarà tutto perduto, e si tratta di tantissimi dollari, ma non lo si può dire alla popolazione: per questo ci si appoggia alla 'guerra sottomarina': per far credere all'opinione pubblica che i TEDESCHI ATTACCANO NAVI 'NEUTRALI' americane. 33 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Eva Burba Alleanza tra Germania e Messico? Agli inizi del 1917: Telegramma Zimmermann, telegramma tedesco al Messico nel per i paragrafi per il testo in grassetto per il testo in corsivo
    per elenchi non ordinati
  • per gli elementi dell'elenco
    per andare a capo Ecco il testo formattato:

    Quale si propone un'ALLEANZA ANTI-STATI UNITI: si riprenderebbero la California, il New Mexico, l'Arizona, che avevano perso nell'800, ma sanno che non è fattibile e non accettano.

    DAL NEUTRALISMO... Wilson, nel novembre del 1916 rivince le elezioni sulla base di una POLITICA NEUTRALISTA, ma per i successivi 4 anni può decidere lui, e all'inizio del 1917 si trova in una situazione in cui:

    • C'è stata un'enorme esposizione finanziaria statunitense, SEGRETA, nei confronti dell'Intesa;
    • I tedeschi affondano un naviglio neutrale, la lusitania, con perdita di vite e beni;
    • I tedeschi che cercano di aizzare i messicani;
    • L'Intesa è in difficoltà: la Russia vacilla;
    • L'Italia è stanchissima.

    ALLA POSSIBILITA DI ENTRARE IN GUERRA:

    Si chiede al congresso degli Stati Uniti, alla camera dei rappresentanti, nell'aprile 1917 di votare l'ingresso alla guerra, che viene

    votata con larga maggioranza: IL PARLAMENTO DECIDE DIENTRARE IN GUERRA. Ma è un'entrata particolare: non sono in grado di fare la guerra, non c'è un'organizzazione militare, poiché non avevano combattuto grandi guerre fino ad ora es. non hanno il sistema degli stati maggiori dell'esercito, come condurre una guerra europea senza unostato maggiore? Quindi all'inizio non sono in grado. Nonostante ciò, nel giugno 1918, dopo un anno sì: arriva il corpo con 40 divisioni ben organizzate, 400000 uomini.

    L'INIZIATIVA DIPLOMATICA DI WILSON: Quindi non saranno decisivi sotto il profilo militare, anche se fanno sentire il loro peso, ma sono decisivi sotto il profilo degli aiuti economico-finanziari agli alleati dell'Intesa, e dell'INIZIATIVA DIPLOMATICA, che sarà la base dell'armistizio nel novembre del 1918, perché Wilson rovescia nella guerra il suo modo di essere: studioso di diritto, detesta le

    guerre e all'ingresso in guerra dichiara pubblicamente che 'entrano entrati non per vincerla ma per portarla alla fine al più presto per arrivare a trattati di pace giusti e condivisi tra vincitori e vinti': vuole un risultato equo, ragione per la quale Wilson è considerato un IDEALISTA (Bismarck al contrario era REALISTA), oppure un REALISTA VISIONARIO, ovvero capace di visioni del futuro: vuole portare il mondo alla pace, in buona fede, e nel gennaio del 1918, mentre gli Stati Uniti non stanno ancora combattendo veramente la guerra, propone a tutti i combattenti (Intesa e Triplice Alleanza): i 14 PUNTI DI WILSON, che costituiscono la base di una possibile ricostruzione del mondo su base pacifica perché condivisa dalle popolazioni. I 14 PUNTI DI WILSON Sono una serie di proposte per disciplinare il dopoguerra. L'EQUIVOCO NEI CONFRONTI DELLA GERMANIA: Sulla base di questi punti, la Germania, sfinita dalla guerra, penserà di trovare la base di

    Un'equauscita dalla guerra, ed accetta di arrendersi, ma poi ai negoziati di pace I PUNTI SARANNOTRADITI DAI VINCITORI: QUANDO LA GERMANIA, DISARMATA, NON SARÀ PIU POSSIBILE DICOLPIRE, QUINDI IN REALTÀ NON CI SARÀ LA PACE COME PROGRAMMATA, perché i 14 puntinon vengono usati in buona fede, come Wilson avrebbe voluto, ma vengono usati per considerarela Germania, SEPPUR NON SIA STATA SCONFITTA MILITARMENTE, COME LA SCONFITTA:VIENE TRATTATA COME UN PAESE VINTO (come nel 1945, annientata attraverso la guerra,seppur nel 1918 non sia successo veramente). Quindi si tratta dell’EQUIVOCO. 34STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Eva Burba

    I PRINCIPI DEI 14 PUNTI DI WILSON

    1. Pubblici trattati di pace, che devono quindi essere conclusi apertamente: DIPLOMAZIAAPERTA. Wilson pensa infatti che la diplomazia sia una delle cause della guerra (in riferimentoai trattati segreti che hanno portato alla guerra);
    2. Libertà assoluta di navigazione sui mari,
    3. COMMERCIO LIBERO: è l'essenza degli Stati Uniti, nessuna area di chiusura;

      3. Soppressione di tutte le barriere economiche e condizioni commerciali uguali per tutte le nazioni, LIBERO SCAMBIO, che è l'ESSENZA DELLA MODERNA ECONOMIA, quindi assenza di barriere e di tariffe doganali;

      4. Garanzie sufficienti che gli armamenti nazionali saranno ridotti al minimo possibile per la sicurezza dei paesi: DISARMO, anche se alla fine questo principio verrà tradito, e solo la Germania sarà disarmata;

      5. Avvio della SOLUZIONE DEL FENOMENO COLONIALE: Wilson ritiene che ormai il tempo delle colonie debba essere avviato a una sua conclusione. Questa volontà è stata condizionata dal fatto che gli Stati Uniti erano 13 colonie, che si sono liberate dalla morsa coloniale, e secondo Wilson deve avvenire lo stesso (ma l'accordo SYKES-PICOT non può cozzare con quest'ultimo principio).

      I PRIMI CINQUE SONO I PRINCIPI GENERALI, DAL SESTO SI ENTRA

      PIÙ NELLO SPECIFICO DI DETERMINATE SITUAZIONI

      1. Riguarda la Russia: TRATTATO DI BREST-LITOVSK, per il quale la RUSSIA LASCIA ITERRITORI ALLA GERMANIA es. Ucraina, Crimea: secondo Wilson bisogna ristrutturare una giusta Russia sul modello precedente;
      2. Ricostruire il BELGIO LIBERO E INDIPENDENTE, visto che la Germania lo aveva occupato;
      3. Restituzione alla Francia di ALSAZIA E LORENA, che nel 1871 erano andate alla Germania;
      4. I confini italiani: i CONFINI TRA AUSTRIA E ITALIA vanno rivisti in base al PRINCIPIO DI NAZIONALITÀ;
      5. Impero asburgico: Wilson non ritiene che l'impero sia finito a gennaio del 1918 (anche se a ottobre l'impero finisce, non tanto per le sconfitte militari, ma implode: i popoli non accettano più la sovranità dell'impero): l'IMPERO ASBURGICO DEVE DARE AMPIE AUTONOMIE;
      6. Evacuazione delle zone dei BALCANI occupate dagli imperi centrali;
      7. L'IMPERO OTTOMANO deve essere risistemato: alle parti turche piena sovranità;
      ma sonosolo la penisola anatolica, (non sa degli accordi di Sykes-Picot e di San Giovanni), per il restobisogna riconoscere le AUTONOMIE, anche se in realtà se le sono già spartite quelle aree;13. Deve rinascere la POLONIA INDIPENDENTE: è un principio di nazionalità LIBERTARIO, diceche esiste un popolo polacco, che dal 1795 non aveva più uno Stato perché fu sciolto, equindi è giusto che possano ricostruirsi un loro stato tra Germania e Russia;14. Il più importante per Wilson: la nascita della SOCIETÀ DELLE NAZIONI, che incarna il suoideale di SICUREZZA COLLETTIVA: infatti Wilson passa alla storia come un visionario realista.Secondo questo ultimo punto, bisogna dare possibilità alla politica internazionale di rinascerecon la possibilità di GESTIRE INSIEME LE CRISI INTERNAZIONALI, idea nobile che verràripresa con l'ONU dopo la seconda guerra mondiale. La società delle nazioni verràfondata il 20 gennaio del 1920, Wilson voleva che la società fosse capitanata dagli Stati Uniti (nonostante fosse paritetica la partecipazione delle varie nazioni), ma lui pensa che gli Stati Uniti avranno un ruolo centrale, anche se non sarà affatto così in realtà. 35 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Eva Burba L'equivoco del principio di autodeterminazione: A febbraio, Wilson ritorna sui punti ricalcando il principio di sovranità dei popoli, ovvero dell'autodeterminazione: 'popoli e territori non devono essere oggetti di mercato ma i popoli devono decidere del loro destino', principio che però è anche destabilizzante. L'equivoco che se un popolo esiste ha diritto di decidere del suo futuro, senza essere manipolato da altri. Infatti questo principio sarà il motore delle guerre: un popolo vuole erigersi come stato sovrano, fa continuare la guerra, perché se una piccola comunità decide di voler

      La propria indipendenza nazionale significa guerra.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
127 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 20eva01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Meyr Georg.