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C.

Inoltre nelle ideologie troviamo una completa fusione della dimensione descrittiva e della

dimensione prescrittiva. Ovvero i fatti, in un’ideologia, non sono solo fatti ma è una realtà con una

forte connotazione valoriale e perciò fonda in modo inscindibile prescrizione e descrizione; cioè su

come la società è (descrizione) e come invece dovrebbe essere (prescrizione).

Nelle ideologie troviamo anche una completa fusione tra pensiero e azione; le ideologie non sono

mai solo dei sistemi di idee ma propongono immediatamente un programma d’azione volto a

rendere operative quelle idee elaborate in maniera teorica.

Le principali ideologie sono spesso ricondotte a grandi famiglie ideologiche.

Famiglie ideologiche:

Famiglia liberale: nasce nel contesto britannico tra la fine del ‘700 e i primi anni dell’ ‘800, per

1. poi diffondersi in tutto il mondo. é caratterizzata da una visione ottimistica della persona e della

storia umana. Dice che l’uomo è dotato di razionalità con la quale può pensare strategie

collaborative per migliorare la situazione anche la storia può essere migliorata. Questa è una

ideologia progressista che pensa che l’uomo sia destinato a progredire attraverso continue

invenzioni. Il liberalismo economico invece prevede l’abluzione di tutti gli ostacoli alla libera

circolazione di prodotti e non porre ostacoli allo sviluppo economico dei singoli. Lo stato deve

essere passivo e permettere il libero scambio.

Famiglia conservatrice: Il conservatorismo si caratterizza per una visione pessimista

2. dell’essere umano e della storia. Quella conservatrice è quella ideologia che pensa l’uomo

come composto da un’irrazionalità ineliminabile e perciò sono consapevoli che l’ordine sociale

è a rischio e che queste pulsioni distruttive possono prendere il sopravvento. Perciò occorrono

delle istituzioni solide che governino e prevengano questi rischi. Queste istituzioni sono ad

esempio l’aristocrazia e la famiglia. I conservatori sono molto diversi dalle dx del ‘900 e

auspicano il ritorno alle antiche istituzioni che sono considerati come argine al caos sociale.

(es. il partito conservatore UK; praticamente rimasto invariato dall’ ‘800 a oggi)

Famiglia socialista: prende forma dopo il 1848 e inizia a tradursi in organizzazioni partitiche

3. dopo il 1870. I punti fondamentali dell’ideologia socialista sono una visione dell’uomo positiva,

una visione fortemente progressista (in questo simile all’ideologia liberale). Secondo i socialisti,

a differenza dei liberali, il progresso non è infinito ma è destinato a terminare e a concludersi in

un momento ben preciso, ovvero la realizzazione del socialismo. C’è anche una forte elemento

di contrapposizione e conflitto rappresentato dalle varie classe sociali e dal perenne conflitto

tra esse. Quasi tutte le ideologie socialiste individuano nello stato un’attore capace di garantire

l’uguaglianza sociale e capace di realizzare il socialismo; Germania e Italia.

Famiglia democristiana: nasce negli ultimi decenni dell’ ‘800 ed è un po più pragmatica

4. dell’ideologia socialista. La visione dell’uomo e della storia non è così positiva come per i

liberali e i socialisti. Ma quello che caratterizza questa ideologia è il metodo attraverso cui

moderare i fallimenti del mercato. Questa famiglia nasce su input della chiesa e si pone, come

soluzione intermedia tra liberalismo e socialismo. Criticano i socialisti per la mancanza a di un

diritto fondamentale quale la proprietà privata e sostengono che lo stato debba intervenire per

porre rimedio alle situazioni di forte disparità sociali. Si pone a metà tra lo statalismo socialista

e la celebrazione del mercato internazionale del liberismo.

Famiglia etno-regionalisti: ci sono partiti etno-regionalisti di destra e di sinistra, ma ovviamente,

5. non di centro. Questo fenomeno dei partiti etno-regionalisti si iniziano a sviluppare dagli

anni’70-’80 del ‘900 )es. movimento autonomista gallese, partiti separatisti della Catalogna; la

Lega Nord può essere ricondotta fino a metà degli anni ’90 quando era secessionista, mentre

oggi si è separata da questa caratteristica.

Famiglia ecologista: (es. i verdi in Germania) e il loro cavallo di battaglia è la difesa

6. dell’ambiente; ci sono partiti ecologisti sia di destra che di sinistra. In realtà le prime formazioni

ecologiste sono antiprogressisti di destra.

Famiglia Neopopulista: facciamo rientrare una serie di partiti che iniziano ad emergere negli

7. anni ’80 e sono caratterizzati da: 1 una protesta fiscale, rivendicano l’abbassamento delle 17

tasse; 2 una protesta sull’immigrazione; 3 una protesta anti-partitocratica, ovvero una protesta

contro la classe politica e la casta. Nei partiti neopopulisti non troviamo una ideologia così

radicata come quella della destra radicale; è più che altro una propaganda retorica fondata su

questi tre elementi. Alcuni partiti che possono essere ricondotti a questa categoria sono ad

esempio Forza Italia, in parte la Lega Nord e il movimento 5 stelle ecc…

Famiglia agraria: basata su di una particolare ideologia;il ruralismo, collocabile nel filone del

8. pensiero filosofico tradizionalista, non è un movimento politico-culturale omogeneo. Ruralisti,

infatti, sono partiti politici sia progressisti, che conservatori. Il ruralismo sosteneva che a

coltivazione del suolo permette un contatto diretto con la natura; attraverso il contatto con la

natura, il rurale acquista le virtù di "onore, virilità, autostima, coraggio, integrità morale ed

ospitalità”.Inoltre diceva che il coltivatore "ha un senso d'identità, un senso di tradizione storica

e religiosa, un sentimento d'appartenenza ad una famiglia, ad un luogo e ad una regione

concreti, i quali sono psicologicamente e culturalmente benefici." L'armonia nella sua vita

controlla le intrusioni della società moderna, frammentaria ed alienata, che si è sviluppata in

una scala disumana. Infine sosteneva che In contrasto, l'agricoltura offre maggiore

indipendenza ed autosufficienza. Essa ha una posizione solida e stabile nell'ordine mondiale.

Ma la vita urbana, il capitalismo e la tecnologia distruggono l'indipendenza e la dignità, mentre

incoraggiano il vizio e la debolezza. La comunità agricola può provvedere a controllare e

bilanciare gli squilibri della società moderna attraverso l'unione del lavoro e della cooperazione

con gli altri agricoltori, i quali seguono i ritmi della natura.

Famiglia comunista: è un insieme di idee economiche, sociali e politiche, accomunate dalla

9. prospettiva di una stratificazione sociale egualitaria, che presuppone la comunanza dei mezzi

di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro, spesso affiancando a questi fondamenti

anche opzioni internazionaliste.Tra i comunisti vi è una notevole varietà di interpretazioni, per

lo più, ma non solo, da parte di marxisti, anarchici, cristiani e utopisti con le relative correnti

novecentesche, dai trotzkisti, leninisti e maoisti nel marxismo, gli anarco comunisti tra i libertari,

i comunisti cristiani e teologi della liberazione tra i credenti religiosi, con frequenti sfumature e

commistioni tra i vari indirizzi di pensiero.

Famiglia fascista:Si caratterizza come un movimento di carattere nazionalista, autoritario e

10. totalitario, ma tale ideologia è definita ed è interpretata come un movimento allo stesso tempo

rivoluzionario e reazionario. È considerato anticapitalista, e populista sul piano

ideologico,mentre sul piano sociale tende a tutelare la proprietà privata e la divisione della

società in classi.

Ci sono alcune ideologie che però non hanno dato vita a partiti veri e propri, in entrambi i casi

siamo di fronte a una connotazione politica che cerca di cambiare il volto della società:

Ideologia Anarchica: Vede nella politica e in particolare nello stato il bersaglio da abbattere.

I. Ideologia femminista

II.

Analizzando la natura e lo scopo delle ideologie occorre porsi alcune imprescindibili domande:

Nelle ideologie troviamo degli elementi costanti? Nella loro struttura c’è qualche elemento

comune?

Per dare una risposta valida a queste domande dobbiamo introdurre una dicotomia formulata ed

espressa dallo studioso italiano Gianfranco Miglio, di cui ci interessano due punti fondamentali:

Le finzioni

A. Le anti-realtà

B.

A. Le finzioni che troviamo nelle ideologie non sono semplicemente delle mistificazioni della realtà,

parliamo di qualcosa che sicuramente occulta la realtà ma parliamo anche di qualcosa che

influisce anche sulla realtà, cioè sui nostri comportamenti e sulla condotta politica dei vari soggetti.

Dobbiamo intenderla come una sorta di maschera che a un certo punto, per gli spettatori, diventa

realtà; ovvero un concetto che a un certo punto diventa come una persona vivente.

La finzione è una persona fittizia a cui viene associata una personalità politica, attribuire

personalità politica a una finzione significa: ( es. esplicativo: concetto romano di “res pubblica”,

concetto utilizzato per identificare oggetti che non appartengono ai singoli ma che appartengono a

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tutto il popolo romano; in questo caso il concetto di “res pubblica” viene usato come elemento

conoscitivo per classificare un’oggetto, e a questo punto non si tratta ancora di finzione ma di

astrazione a scopo conoscitivo. Ma ad un certo punto si inizia ad interpretare la “res pubblica” non

solo come un soggetto che comprende le cose che sono proprietà del popolo ma anche come un

soggetto composto da tutti i cittadini; quindi un soggetto collettivo che deve essere difeso, al quale

devono essere corrisposti dei tributi, ecc.. si inizia così ad attribuire personalità a una astrazione.)

Perciò abbiamo chiarito che la finzione è un persona fittizia, collettiva, composta da molti soggetti

ma la cui vita e il cui destino va molto al di là dei singoli individui che la compongono e del loro

volere.

Quando si costruisce una finzione si costruisce un soggetto che non esiste ma che a un certo

punto tutti percepiscono come reale. L’altra implicazione della finzione è la spersonalizzazione

delle persone che detengono il potere politico; si scinde il potere dalle persone fisiche, che

effettivamente lo esercitano per trasferirlo a persone fittizie. Perciò di conseguenza la persona

fisica che detiene il potere viene deresponsabilizzata.

Possiamo trovare la finzione in quasi tutte le ideologie perché quasi tutte concepiscono una

persona collettiva che deve essere t

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher doc06 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Palano Damiano.