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UK)
• Egemonie chiuse Affermarsi della
à
partecipazione prima della competizione à
egemonie inconcludenti ampliamento
à
successivo alla competizione poliarchia (es.
à
Germania)
• Egemonie chiuse competizione e
à
partecipazione si sviluppano simultaneamente
poliarchia
à
Fasi della democratizzazione
1. Crisi ed eventuale crollo del regime non democratico
Può accadere per l’incapacità del regime di governare le emergenze, abbassamento del suo
rendimento politico, rinascita di movimenti e partiti che escono allo scoperto per manifestare la
propria opposizione, ma soprattutto lo sviluppo di dissensi all’interno dell’élite autoritaria
È probabile che il regime tenti di uscire dalla crisi con la repressione, tentativi di riforma e
rilegittimazione del potere o avventura militare esterna questa opzione ha come obiettivo quello
à
di trasferire le tensioni interne sul versate internazionale e recuperare coesione e consenso: spera
che di fronte a una minaccia esterna l’opinione pubblica dimentichi le proteste contro il regime
Se questi tentativi hanno successo il regime si riconsolida o guadagna tempo
Altrimenti si moltiplicano le divisioni della vecchia élite e avviene una restaurazione o nasce
un nuovo autoritarismo
2. Transizione democratica: il cambiamento si conferma e assume sempre più una direzione
democratica
Vengono meno gli ostacoli che fino a quel momento avevano impedito l’espressione delle libertà,
del dissenso e del pluralismo la transizione diviene democratica quando si afferma quando tra
à
vecchi e nuovi attori si apre un dialogo e si va verso la formazione di un parlamento eletto dal popolo
I diritti civili e politici sono riconosciuti, il clima è sempre più tollerante e pluralistico e nascono
nuovi partiti
Esistono due varietà di transizione:
• Transizione continua: cambiamento graduale. L’élite precedente avvia e guida il cambiamento
e questo è condotto senza una traumatica rottura con le vecchie regole e istituzioni (Es. UNG);
• Transizione discontinua: avvengono eventi traumatici come colpi di stato, rivoluzioni,
occupazioni militari, guerre civili. Gli attori del vecchio ordinamento vengono sostituiti da una
nuova élite emergente, le regole si modificano radicalmente e si sostituiscono le istituzioni (Es.
Italia post-fascismo). 7
3. Instaurazione: fase che vede l’edificazione delle principali istituzioni del nuovo regime
democratico. Si chiude quando, dopo le prime elezioni libere, il disegno costituzionale trova
una sua prima attuazione con la formazione di un parlamento, governo, corte
costituzionale e capo dello Stato.
Fase centrale: constitution-building la nuova costituzione rappresenta la sintesi fra le varie
à
componenti del sistema e la base per la costruzione delle nuove istituzioni politiche
4. Consolidamento democratico: momento centrale dell’affermazione della democrazia il
à
suo conseguimento riduce le probabilità di regressione verso forme non democratiche
Le istituzioni dimostrano stabilità e sicurezza, viene ricostituita un’élite intorno ai principi e valori
della democrazia. La condizione principale è che una democrazia sia percepita dalla maggior parte
dei cittadini come unica alternativa praticabile e tutti gli attori politici si convincano che questo è il
regime più appropriato.
Nessun gruppo politico cerca di rovesciare il regime, la maggioranza crede che ogni
mutamento deve restare entro i limiti posti
Questa fase non è possibile se rimangono:
• Poteri tutelati: strutture ereditate dal precedente regime, prive di ogni legittimità
democratica, che mantengono il potere di controllare gli organi politici elettivi, limitandone
le decisioni e subordinandoli alla propria volontà;
• Domini riservati: aree decisionali sottratte alla sovranità dei governi elettivi. Prodotto di
minacce e imposizioni con la forza da parte di attori dotati di risorse coercitive.
Perché la democrazia nasce in Europa occidentale e nel mondo anglosassone, ma non altrove?
1. Condizioni storiche: equilibrio dei poteri, sviluppo mercantile, nobiltà indipendente,
sviluppo delle città. Sul piano della sicurezza, d’altra parte, l’esistenza di minacce continuate
dall’esterno favorisce lo sviluppo di un potere militare troppo forte e convoglia le risorse
verso la formazione di una potenza militare, a scapito di un’economia mercantile e
un’industrializzazione spontanea.
Il feudalesimo occidentale e le sue successive vie evolutive hanno contribuito alla nascita della
democrazia. Hanno comportato un insieme di aspetti centrali preliminari allo sviluppo della
democrazia primo fra tutti la configurazione dello Stato
à
Prima di democraticizzare uno Stato è necessario avere uno Stato nel quale sia possibile erigere una
democrazia e tutto ciò che ne consegue (es. comunità) cittadinanza politica e regime democratico
à
presuppongono:
• Esistenza di uno Stato che delimiti un particolare territorio, all’interno del quale vivono
cittadini che godono dei diritti politici;
• Sistema legale dello stesso Stato che assegni la cittadinanza politica su basi inclusive e
universalistiche;
• Presenza di una polity.
All’interno di uno Stato possono emergere delle differenze culturali conflitti simili possono
à
ritardare il processo di democratizzazione o portarlo al fallimento. 8
2. Condizioni socio-economiche: secondo Lipset la democrazia è correlata allo stato dello
sviluppo economico più una nazione è benestante, più aumentano le probabilità che essa
à
sostenga un regime democratico. D’altra parte un Paese povero aumenta le probabilità del
nepotismo e del clientelismo
Non è però la ricchezza in quanto tale ad aiutare la democratizzazione, ma i fattori correlati a essa
e allo sviluppo socio-economico es. più alto livello di istruzione ed equa distribuzione del reddito
à
Tesi che è stata oggetto di controversie:
• Huntington sostiene che molti Paesi ricchi erano già ricchi prima di diventare democratici,
così come molti Paesi sono diventati ricchi dopo essere diventati democratici;
• Diamond sostiene che una democrazia può sorgere a qualsiasi livello di sviluppo economico
e non è necessariamente il prodotto della modernizzazione;
• Fisichella: lo sviluppo economico è portatore anche di crisi e conflitti gravi e crede che in
occidente non tutti i Paesi ad alto sviluppo economico hanno fruito di sistemi politici di
democrazia stabile
Anche se è difficile dimostrare l’esistenza di un vero nesso causale tra sviluppo economico e
democrazia:
• Lo sviluppo economico-sociale aumenta le probabilità della democrazia;
• La democrazia può a sua volta generare sviluppo;
• Democrazia e sviluppo possono essere il risultato di altre cause;
• Lo sviluppo economico favorisce il rafforzamento della stabilità della democrazia;
• Sia lo sviluppo che il declino socio-economici mettono a rischio la stabilità dei regimi
autoritari.
3. Condizioni internazionali (esportazione della democrazia): la democrazia è già stata
esportata molte volte con diversi livelli di intenzionalità da parte degli esportatori e di
consenso e volontà di accoglienza da parte dei Paesi importatori.
Dopo gli USA anche l’UE si è mossa verso l’esportazione della democrazia attraverso
la promozione dei diritti umani, governance, società civile e azioni di peacebuilding.
Combinando l’intenzionalità degli attori internazionali e il consenso da parte dello stato
bersaglio si articolano tre forme di esportazione:
• Emulazione: non è un’esportazione intenzionale, ma l’esempio esterno di democrazia
indebolisce il regime non democratico, favorisce convergenze verso modelli esterni da
imitare e incoraggia l’élite a rompere con il passato.
L’intenzionalità sussiste solo sul versante di chi decide di imitare modelli esterni.
Quanto più le democrazie si diffondono in una certa regione, tanto più è probabile
che cadano anche i regimi autoritari degli stati vicini.
• Promozione: attori esterni si adoperano volontariamente e intenzionalmente per favorire le
condizioni di democrazia in un determinato Paese con due tipi di azioni:
Azioni negative: sanzioni finalizzate a punire singoli comportamenti, puntano a
o indebolire il regime e obbligarlo a liberalizzarlo o abbandonare certi comportamenti;
Azioni positive: ogni forma di azione deliberata diretta v/ istituzioni, partiti, leader
o che mira a favorire lo sviluppo di istituzioni democratiche;
• Imposizione: avviene attraverso mezzi coercitivi e intervento militare volti ad esempio alla
reinsediazione di un governo democratico precedentemente abbattuto, eliminazione di un 9
regime, interruzione di una pulizia etnica, ecc… Interventi che possono avvenire su invito
interno o sola iniziativa esterna. Possono essere sostenuti dalla comunità internazionale, o
no.
Micro e Macro
• Microdemocrazia (es. consiglio di un istituto scolastico o CDA): i numeri e gli spazi
permettono un rapporto faccia a faccia, comunicazioni dirette e partecipazione che
consente a ogni individuo l’esercizio diretto e in prima persona della sovranità
Ciò non può però costituire un modello per la macrodemocrazia
• Macrodemocrazia (es. Stato, UE): numeri e spazi obbligano alla rappresentanza à
l’individuo ha un potere di controllo sempre più irrilevante via via che le dimensioni del
potere si fanno più grandi
=> Micro e macro democrazia sono inversamente correlate: tanto più diminuisce l’intensità di un
autentico convivere democratico tanto più la politica si fa impersonale
Democrazie consensuali e maggioritarie
• Democrazia maggioritaria: (UK)
1. Accentramento del potere in governi monopartitici a maggioranza risicata;
2. Fusione dei due poteri con esecutivo presieduto dal leader del partito di maggioranza,
che gode della fiducia della Camera;
3. Legislativo monocamerale;
4. Sistema bipartitico;
5. Sistema partitico in cui prevale una sola linea di frattura;
6. Sistema elettorale maggioritario;
7. Sistema di governo unitario e centralizzato;
8. Costituzione non scritta;
9. Democrazia rappresentativa;
10. Banca centrale dipendente dall’esecutivo.
• Democrazia consensuale: (Svizzera)
1. Condivisione del potere esecutivo fra più partiti;
2. Separazione formale e informale dell’esecutivo e legislat