BERRETTONI M.
EDIZIONI LAMASELCE
TERRA EDIZIONE
SCIENZA
delle
COSTRUZIONI
DISPOSIZIONE
GUSELLAS23. Strutture, GIOVEDÌ 16.30 in poi
TESTI:
- Scienza delle Costruzioni. CAPURSO
- Scienza delle Costruzioni. VIOLA
- X Approfondire. BALDACCI
MECCANICA DEI CONTINUI
PASSAGGIO DALLE SOLLECITAZIONI. (TAGLIO, FORZA ASSIALE, MOMENTO) ALLE TENSIONI ALL'INTERNO
SISTEMA CONTINUO
Consideriamo un CORPO MATERIALEAnalizziamo il comportamento del corpo NON sulla base della STRUTTURA MOLECOLARE e dei relativi legami, questo riguarda la scienza dei materiali.
Si suppone che il contenuto sia distribuito con CONTINUITÀ nel VOLUME occupato riempiendo con continuità lo spazio.
➡ Si ha quindi il “SOLIDO CONTINUO” o CONTINUO
1o POSTULATO FONDAMENTALE
Quindi dobbiamo introdurre il concetto di TENSIONE
TENSIONE
Prendiamo il continuo e lo si suppone in equilibrio.Prendiamo un piano e tagliamo in 2 il continuo (che racchiude l’universo nello spazio).
Il continuo si divide in 2 continui non in equilibrio.Il piano, che si descrive con una normale, è di normale f. che ha 3 componenti (nx, ny, nz).
POSTULATO DI EULERO
È possibile ottenere l’equilibrio del pezzo I applicando sulla superficie di taglio le azioni che il pezzo II applicava sul pezzo I prima del taglio.
Analogamente per il pezzo II.
Queste azioni sono uguali e contrarie.
Prendiamo un punto P (non la superficie di taglio).Consideriamo un’area nell’intorno del punto P.
Analisi della Tensione
Abbiamo concluso con la lezione precedente che, considerato un continuo immerso con continuità nello spazio preso un punto P sul continuo e preso un piano π passante per P (tale che l'area dell'intorno del punto P ∈ π) di giacitura di normale n, sul punto P vi agisce una TENSIONE P,π.
Tale Tensione in generale NON È PARALLELA al versore n.
Essa dipende dal punto e dal piano, quindi cambiando uno dei due cambia anche il vettore tensione.
In ogni punto ho infinito alla 3 tensioni, perché 3 sono le componenti della tensione.
- n = i
t,x = (σxx σxy σxz)
- n = j
t,y = (σyx σyy σyz)
3 tensioni principali - n = k
t,z = (σzx σzy σzz)
Teorema di Cauchy:
È sufficiente conoscere la tensione tn su tre giaciture ortogonali per poter definire la tensione su qualsiasi altra giacitura.
Sappiamo dalla geometria che l'operatore che associa un vettore ad un altro vettore prende il nome di tensore.
Nel caso della tensione abbiamo perciò che:
tn = [σ] · n
L'operatore [σ] associa al versore n il vettore della tensione tn.
La matrice dello stato tensionale è un tensore
σ = [σ] prende il nome di tensore delle tensioni
σ = [σ] =
[ σxx σyx σzx ][ σxy σyy σzy ][ σxz σyz σzz ]
Tensore delle tensioni rappresentazione matriciale del tensore delle tensioni
tn = σ · (n)
Forma tensoriale del teorema di Cauchy
Pertanto, fissato un punto P sul continuo e ed un versore n del piano passante per P, il tensore σ associa al versore n il vettore tn relativo al piano.
t j = σij · (ni)
Forma indiciale del teorema di Cauchy
Vale la regola degli indici uguali e ripetuti
t1 = σ11 · n1 + σ21 · n2 + σ31 · n3
j = 3
i = 3
t2 = σ12 · n1 + σ22 · n2 + σ32 · n3
t3 = σ13 · n1 + σ23 · n2 + σ33 · n3
Hp: [D] ∈ ℜ3x3
∃ OnI = σI ∈ ℜ con I=1,2,3
Quindi l'eq. cubica in Onn, On3-I3On2-I2OnI-II=0
utilizza li3l, è un da come soluzioni.
σI, σII, σIII ∈ ℜ
presiduano le curve di COMPONENTI DI TENSIONE PRINCIPALI.
Per determinare quindi le direzioni normali in bastene l'usierre e valure On (n=I,II,III) sedlle matrice ([σ] - σI [I]) e trovare
la CORRISPONDENTE DIREZIONE nI (i = I,II,III).
Quindi:
- tnI = σInI
- tnII = σIInII
- tnIII = σIIInIII
σI, σII, σIII sono gli AUTOVALORI
nI, nII, nIII sono gli AUTOVERSORI
ny - 2nx - nz = 0
ny + 2nz - nz = 0
ny + nz = 0 ; my = -nz
nz2 + ny2 + nz2 = 1
√3nz2 = 1
nz = ± 1⁄√3
hII = 1⁄√3
3) σII = 2
5nx + ny + nz = 0
nx + 2ny + 2nz = 0
10nx - 2ny - 2nz = 0
nx + 2ny + 2nz = 0
41nx = 0 nx = 0
d o i89 => ny = -nz
- I1 ≠ 0
- I2 ≠ 0
- I3 = 0
STATO DI TENSIONE PIANO (BIASSIALE)
σij =
- 0 0 0
- 0 σMM 0
- 0 0 σZZ
Nel SIST. RIFERIMENTO PRINCIPALE
- I1 = σMM + σZZ
- I2 = σMM・σZZ
- I1 ≠ 0
- I2 ≠ 0
- I3 ≠ 0
STATO DI TENSIONE TRIASSIALE
σij =
- σΦΦ 0 0
- 0 σMM 0
- 0 0 σZZ
Nel SIST. RIFERIMENTO PRINCIPALE
- I1 = σΦΦ + σMM + σZZ
- I2 = σΦΦ・σMM + σΦΦ・σZZ + σZZ・σMM
- I3 = σΦΦ・σMM・σZZ
Inoltre, in uno STATO DI TENSIONE TRIASSIALE abbiamo che:
- ESISTE SEMPRE una TENSIONE NORMALE O MASSIMA σΦΦ
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- O MINIMA σZZ
Qualsiasi giacitura h che prendiamo ha una TENSIONE NORMALE
σh compresa fra σMAX e σMin
σΦΦ > σh > σZZ
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