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Spalla degenerata, problema legato allo spazio sotto acromiale

La patologia dello spazio sotto acromiale inpassato veniva definita periartrite, negli anni 70 viene definita come sindrome da conflitto sub acromiale: sitoccano il margine anteriore dell'acromion e la cuffia dei rotatori.

Conflitto primitivo: l'arco acromion-claveare ha un ruolo fondamentale, 85% di questi possiede una forma un po' ricurva, il 20% è bello dritto. Se la tettoia è dritta è perfetta, se è ricurva la possibilità di avere un conflitto aumenta. Anche se è presente un osteofita verso il basso si ha conflitto.

Conflitto secondario: anche in presenza di acromion dritto ho un conflitto, ad esempio a lungo andare con lussazioni, il continuo decentramento della testa può causare un decentramento e una paralisi della testa in una posizione dominante errata.

Il conflitto ovviamente ha un'azione lesiva meccanica sulla cuffia dei rotatori.

Sindrome da conflitto:
1. Stadio I: nessun danno, il dolore non è intollerabile, si ha fastidio, i pazienti prendono antiinfiammatori e fanno fisioterapia
2. Stadio II: la spalla fa male anche di notte, il dolore è ricorrente, con radiografia e ecografia risultano microcalcificazioni. Stadio di tendinosi
3. Stadio III: rottura parziale della cuffia o rottura totale; causa disabilità progressiva. Verifico quando compare il dolore, la limitazione funzionale, con i test di conflitto e i test di forza
- Test di conflitto: prendo l'arto lo ruoto in maniera da aumentare l'incidenza del conflitto, faccio test per tutti i muscoli della cuffia
- Test di forza: discriminante per l'operazione. Braccia tese intraruotate e sollevate contemporaneamente, intraruotando metto in tensione il sovraspinando e sollevando il braccio chiedo la forza, se il paziente non riesce vuol dire che il sovraspinato è rotto
Capo lungo del bicipite brachiale: passa nella doccia.

entrando e uscendo può causare dolore

RX out-let view oppure RM nelle quali vedo la morfologia

Trattamento: operazione quando rottura è massiva, la patologia del conflitto correla molto bene con i disturbi posturali rachido cervicali. Quando si rieduca la spalla si controlla anche il tronco. Terapia fisica, terapia farmacologica, infiltrazioni in stato non avanzato.

Acromionplastica: agisci sulla patogenesi del problema senza aver la rottura della cuffia avvenuta, può essere fatta a cielo aperto e in artroscopia

Capsulite adesiva o spalla congelata: malattie a carattere infiammatorio caratterizzata dalla rigidità, infiammazione capsulo sinoviale. Per vederlo nell'abduzione la scapola bascula ai primi gradi (quando non dovrebbe muoversi). Il destino è chirurgico, bisogna tagliare la capsula. Le lesioni della cuffia si vedono con risonanza senza mezzo di contrasto mentre le lesioni della glena si vedono con risonanza con metodo di contrasto

Scheletro del

cingolo scapolare: clavicola (puntello) e scapola (attacca l'arto al tronco, se diventa artrosica è fonte di conflitto sotto acromiale secondario), l'omero è l'osso del braccio La sternoclaveare è possibile che si fratturi e si lussi, ma è destinataria all'artrosi - Malattia di Tetz Ginocchio Nel gioco è l'articolazione più vulnerata. Dal punto di vista scheletrico è incongruente perché i capi articolari hanno la seguente forma: il piatto tibiale è piatto e i due condili sono circolari. Quindi ha bisogno di amplificatori di superficie, menischi e di superfici di stabilità, legamenti - Dal trauma: es distorsione - Del NON-trauma: es. lavoratore in ginocchio - Dolore: episodio, durata, intensità, ritmo, sede, relazione al gesto o allo sport ecc... In fase acuta il dolore e la contrattura non consentono spesso una corretta valutazione clinica immediata del ginocchio, ilbilancio articolare completo avviene a distanza
  • Disagio motorio dell'articolazione
  • Instabilità articolare
  • Blocco - pseudoblocco
Menischi: mediale e laterale. Amplificatori di superfici, ammortizzatori, facilitatori del movimento. Sono fatti di fibrocartilagine, la vascolarizzazione è solo nella parte periferica (sennò i vasi verrebbero schiacciati nel movimento). Zona 1 vascolarizzata, zona 2 qualche vaso, zona 3 non vascolarizzata, bianca. Se lesiono la zona 3 non guarirà mai. Se ho avuto un trauma nell'inserzione, quindi zona 1 posso riabilitare e guarire. SOLO NEL MENISCO INTERNO se c'è una disirsezione fresca io posso riattaccarlo. Sono anche facilitatori della cinematica, nella componente rotatoria i menischi sono obbligati a seguire i condili. Nell'equilibrio globale i menischi sono sinergici con i crociati, se levi un menisco si creano sovraccarichi nelle altre regioni. Menisco Esterno: a forma di O, non

è attaccato interamente per l’incisura del poplite. Non si riattaccano.

Rispetto al menisco interno si rompe meno. È più largo e meno caricato. La lesione più frequente èorizzontale, radiale. Il dolore è minore e si manifesta con un po' di ritardo

Segno di cabot: dall’estensione si va in flessione e si intraruota (test contrari rispetto al menisco esterno).

Menisco discoide esterno: si fa diagnosi quando lo si vede. Succede che i menischi possono esseremalformati, di conseguenza più soggetti a rotture. Si opera, il menisco da pieno si allarga in menisco normale.

Il segno caratteristico è lo scatto ad ogni cammino

Cisti del menisco esterno: se una persona tarda ad operarsi, il liquido forma una cisti

Trattamento chirurgico: prima miscectomia: si rimuoveva l’interno menisco, oggi si opera in artroscopiavideo assistita.

Menisco Interno: a forma di C, attaccato per tutta la periferia, appartiene al compartimento

internofisiologicamente più caricato. Due cause per la rottura frequente:

  • Perché è attaccato
  • Perché è caricato

Pezzi di menisco si riattaccano solo qui nel menisco interno, solo nelle ginocchia in asse, stabili e giovani. Seriattacco il menisco devo consentire che si formi la cicatrice, quindi deve stare in scarico per un po' di tempo.

Si rompe lungo l'asse longitudinale (asse lungo), a volte si può rompere nell'asse trasversale (asse piccolo) o viene sfilacciato (lesioni orizzontali).

Meccanismo di rottura: asincronia. Se il movimento del condilo e il movimento del menisco non sono simmetrici scatta qualcosa e si rompe. Se io sto accovacciato e mi alzo bruscamente il corpo del menisco sta attaccato alla capsula e il condilo trascina il menisco causando la lesione.

Lesione a manico di secchio: se la lesione procede il menisco viene aperto e può lussarsi, il ginocchio va in blocco perché il condilo è

fa andare indietro. Se si rompe la tibia viene indietro Collaterali• Mediale: si attacca medialmente sulla tibia, trattiene la tibia e non la fa andare in valgo. Se si rompe la tibia va in valgo• Laterale: si attacca lateralmente sulla tibia, trattiene la tibia e non la fa andare in varo. Se si rompe la tibia va in varo Lesione del legamento crociato anteriore (LCA): il paziente ha la sensazione di "scoppiare" il ginocchio, dolore immediato, gonfiore, instabilità, difficoltà a camminare Lesione del legamento crociato posteriore (LCP): il paziente ha la sensazione di "scoppiare" il ginocchio, dolore immediato, gonfiore, instabilità, difficoltà a camminare Lesione del legamento collaterale mediale (LCM): il paziente ha dolore sulla parte interna del ginocchio, gonfiore, instabilità, difficoltà a camminare Lesione del legamento collaterale laterale (LCL): il paziente ha dolore sulla parte esterna del ginocchio, gonfiore, instabilità, difficoltà a camminarefa andare indietro. Se si rompe la tibia va indietro Ogni crociato è fatto da due fasci, i crociati sono isometrici, cioè possiedono la stessa lunghezza in flessione e in estensione. Il roll back rende isometrici i crociati, il condilo ruota su sé stesso nell'asse longitudinale e trasla. Quando opero il ginocchio i crociati devono tornare isometrici sennò il ginocchio rimane instabile. I menischi rappresentano i pattini della cinematica. Lassità: ho un movimento maggiore del normale, è un movimento obiettivo. Instabilità: segno soggettivo raccontato dal paziente. La rottura del crociato crea lassità e instabilità. Se è l'asso ma non instabile vuol dire che ha un compenso interno ma non può essere soggetto a grandi sollecitazioni. Diagnosi: - Cassetto anteriore diretto: pollici sul piatto tibiale - Lackman test: in estensione, come il cassetto - Pivot-shift: il cervello nel cammino percepisce il

cassetto anteriore “come se la gamba arrivasse prima della coscia”, nel lettino quindi evoco lo scatto che si ha durante il cammino. Difficile da ottenere

Il crociato non si opera sempre, dipende dall’età e dalla funzionalità che si vuole fare del ginocchio. Il distacco del crociato avviene sempre dal femore. Se ho rottura di entrambi i crociati si opera sempre perché il paziente non cammina. Nelle operazioni dei crociati si usano questi innesti: semitendinoso e gracile, rotuleo (migliore guarigione perché si prende anche una piccola parte di osso sopra e sotto e quindi non c’è la difficoltà dell’integrazione con “ambiente differente”), quadricipite. Una volta posizionato il tendine va fissato. Per mantenere l’isometria nell’operazioni il chirurgo deve seguire i buchi naturali di inserzione

Caviglia

Segmenti: tibia – perone – astragalo

Articolazione tibio - tarsica: è

Un'articolazione congruente perché presenta un cilindro pieno e uno cavo, l'unico movimento permesso è la flessione estensione. Esiste uno stop anatomico anteriore e posteriore, ovvero il bordo della tibia. La pinza malleolare si può allargare e restringere, se faccio una lesione della pinza o i criteri necessari per una successiva artrosi. Nella caviglia lesionata compare spessissimo l'edema osseo.

Legamenti della caviglia:

  • Compartimento esterno: peroneo-astragalico anteriore, posteriore e tibio-calcaneare
  • Compartimento interno: legamento deltoideo (possiede più fasci). Lesione deltoideo lesione chirurgica

La caviglia si può distorcere in inversione (stress legamentoso compartimento esterno) e in eversione (stress legamento deltoideo). La tumefazione esprime il danno che si è causato, questo perché i legamenti hanno un'arteriola e se si rompono il sangue esce. Per curare le distorsioni bisogna indossare dei tutori.

a male). La distorsione è un infortunio comune che coinvolge i legamenti intorno alle articolazioni, solitamente causato da una torsione o uno sforzo eccessivo. Può causare dolore, gonfiore e limitare il movimento dell'articolazione interessata. Per prevenire la distorsione, è importante indossare calzature adatte e fare esercizi di rafforzamento muscolare per migliorare la stabilità delle articolazioni. In caso di distorsione, è consigliabile applicare ghiaccio sulla zona interessata, mantenere l'articolazione a riposo e consultare un medico se il dolore persiste o peggiora.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
21 pagine
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e traumatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Molfetta Luigi.