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SCALE DI VALUTAZIONE

Visual Analogue Scale:

  • Serie di una linea di 10 cm orizzontale o verticale con due punti di inizio e fine, contrassegnati con "assenza di dolore" e "il dolore peggiore mai sentito".
  • E' semplice e breve da somministrare e da assegnare il punteggio.
  • Presenta delle limitazioni nei pazienti con difficoltà motorie e percettive, alcuni non riescono a comprendere le istruzioni.

Mc Gill Pain Questionnaire:

  • Classificazione di 102 termini che descrivono differenti aspetti del dolore.
  • I termini sono suddivisi in 3 classi maggiori: sensoriale, emotivo-affettiva, valutativa. E 16 sottoclassiche contengono un gruppo di parole considerate qualitativamente simili.
  • Vi è aggiunta una VRS, per misurare l'intensità del dolore presente, e un disegno di un corpo umano, visto davanti e dietro, per indicare la localizzazione.
  • Ha dimostrato validità, affidabilità,

coerenza, sensibilità e utilità.

Possiede una potenziale possibilità di aiutare nella diagnosi differenziale, in quanto ogni tipo di dolore è caratterizzato da una distinta costellazione di descrittori verbali. Tale possibilità può essere invalidata da alti livelli di ansia e altri disturbi psicologici che possono produrre un alto punteggio della dimensione affettiva.

Ne esistono almeno due versioni italiane:

SCALE DI VALUTAZIONE= SHORT FORM - MCGUILL PAIN QUESTIONNAIRE

Consiste in 15 parole rappresentative della porzione riguardante la qualità del dolore: sensoriale (11), affettiva (4) scelte perché usate più frequentemente dai pazienti con vari tipi di dolore.

È correlata con il MPQ e sensibile e sembra adatta anche alle persone anziane.

SCALE DI VALUTAZIONE= Descriptor Differential Scale

Valuta separatamente l'intensità sensoriale e il fastidio.

Consiste in 12 descrittori.

Posti al centro di una scala a 21 punti con un segno (-) al livello più basso e (+) a quello più alto.

È assegnato un punteggio da 0 (-) a 20 (+) a ogni descrittore: un punteggio di 10 indica un'intensità uguale a quella del descrittore.

IL RAGIONAMENTO CLINICO

Valutazione:

Capire dove siamo:

  • Limitazione funzionale e disabilità: può essere presente una disfunzione generale o una disfunzione specifica. Per la disfunzione generale si valutano la restrizione (di attività e di partecipazione) del paziente e le capacità residue, cosa il paziente riesce/non riesce a fare e le ADL. Per la disfunzione specifica si valuta il dolore, la rigidità articolare (limitazione ROM attivo e passivo), l'ipotrofia e ipotonia muscolare e l'instabilità articolare attiva e passiva.
  • Fase del problema: acuta – subacuta – cronica

Acuta: 24-48 ore post trauma o sovraccarico importante; presuppone che ci sia stato un

eventotraumaticoSubacuta: > 48 ore post trauma; insorgenza spontanea < 3 mesi

Cronica: > 3 mesi: continuo – episodico ricorrente – continuo con attacchio

Struttura all’origine dei sintomi: che cosa fa male? (muscolo, legamento, osso etc..in fisioterapiamolto complesso capire l’origine del dolore, a volte identificazione imprecisa)

Quale struttura hasubito un danno?

Struttura OSSEA: storia di trauma o presenza di fattori di rischio (età avanzata, uso prolungato dicortisone, osteoporosi). Dolore aggravato da carico e alleviato da scarico. Diagnosi con RX dovutoalla limitazione dei test clinici

Struttura MIOFASCIALE: movimenti attivi e attivi e passivi dolenti in direzioni opposte. Testmuscolari positivi: test isometrici – test di forza – test di controllo motorio – lunghezza muscolare –palpazione muscolare. Risoluzione dei segni e/o dei sintomi in seguito al trattamento muscolare

Struttura TENDINEA: storia di sovraccarico. Il

tendine patisce molto i cambiamenti di carico. Dolore localizzato a livello tendineo e non riferito. Pattern di dolore meccanico (on-off) con provocazione dei sintomi in seguito a carico, compressione del tendine. Raro il dolore a riposo. Dolore alla palpazione tendinea. Diminuzione del dolore nel corso dell'attività con conseguente aumento del dolore stesso in seguito all'esercizio. Se il paziente il giorno dopo sta peggio significa che ho sovraccaricato (il muscolo se vado in sovraccarico non riesce a performare, il tendine si quindi risponde al sovraccarico ma il giorno dopo creerà dolore). Struttura ARTICOLARE: Movimenti attivi e passivi dolenti nella stessa direzione. Test articolari positivi: movimenti combinati - movimenti passivi fisiologici - movimenti passivi accessori. Risoluzione dei segni e/o dei sintomi in seguito al trattamento articolare. Meccanismi patobiologici del tessuto: prendo in considerazione la fase della guarigione in cui.

Il paziente si trova in uno stato di infiammazione, proliferazione o rimodellamento, con coinvolgimento specifico del tessuto. Ogni tessuto presenta processi patobiologici diversi: osso, tessuti molli o tessuto nervoso periferico.

I meccanismi patobiologici del dolore includono:

  • Dolore nocicettivo: causato da un danno reale o potenziale a un tessuto non neurale, attivando i nocicettori.
  • Dolore neuropatico: causato da lesioni o malattie del sistema somatosensoriale, con distribuzione dermatomerica. Può essere accompagnato da sintomi positivi come aumento della sensibilità (allodinia, formicolii) o sintomi negativi come diminuzione della sensibilità.
  • Dolore nociplastico: origina da un'alterazione del sistema nocicettivo, con evidenza di danno tissutale reale o potenziale. Il paziente può presentare una combinazione di dolore nociplastico e nocicettivo.

Le caratteristiche del dolore possono variare a seconda del tipo e della causa.

meccanico – meccanico/non meccanico – non meccanico

Sensibilizzazione: bassa – alta

Nelle condizioni di dolore la componente di sensibilizzazione periferica e centrale varia in un continuum. La sensibilizzazione del sistema nervoso periferico contribuisce in gran proporzione al dolore conseguente ad una lesione acuta e localizzata. La sensibilizzazione del sistema nervoso centrale contribuisce in gran proporzione al dolore nelle condizioni di dolore cronico diffuso, come la fibromialgia. Per altre diagnosi, come mal di schiena, osteoartrosi, artrite reumatoide, tendinopatia achillea, disordini temporomandibolari i soggetti possono avere un alto livello di sensibilizzazione periferica, un alto livello di sensibilizzazione centrale o entrambe.

Precauzioni e controindicazioni:

C’è qualcosa che non posso fare nella valutazione o nel trattamento? Carico immediato in seguito a frattura ossea, terapia fisica in pazienti portatori di pacemaker

Indicazioni mediche:

ortopedico: tempo trascorso dal trauma

Comorbidità: osteoporosi

Controindicazioni assolute al trattamento (red flags): se sospetto patologia grave non diagnosticata invia al medico. Red flags: età > 50 anni; dolore costante che non cambia con movimenti e non risponde a nessun trattamento; esordio spontaneo ed improvviso di un dolore "nuovo"; perdita di peso; storia di tumore in passato; storia di trauma importante; segni e sintomi di coinvolgimento neurologico

Fattori contribuenti: c'è qualche fattore che può influire il mio outcome riabilitativo?

Persona nel suo insieme: sesso (le donne hanno maggior rischio di sviluppare dolore cronico); età; stile di vita (malsano sono in grado di rallentare i processi di guarigione ed aumentano la percezione del dolore)

Comorbidità: la presenza di altre tre patologie che possano influenzare outcome, patologie come fibromialgia, emicrania, sindrome del colon irritabile, endomitriosi, sono

lungo termine del trattamento. Questi obiettivi devono essere specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e limitati nel tempo (SMART).• Educazione del paziente: è importante fornire al paziente informazioni chiare e accurate sul suo stato di salute, sulle cause del dolore e sulle possibili opzioni di trattamento. In questo modo il paziente sarà più consapevole e coinvolto nel processo di cura.• Terapia fisica: la terapia fisica può includere esercizi di stretching, rafforzamento muscolare, mobilizzazioni articolari e tecniche di rilassamento. Queste attività possono aiutare a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e favorire il recupero funzionale.• Terapia farmacologica: in alcuni casi può essere necessario l'uso di farmaci per controllare il dolore. È importante che il paziente segua le indicazioni del medico e che venga monitorato attentamente per valutare l'efficacia e gli eventuali effetti collaterali dei farmaci.• Terapia cognitivo-comportamentale: questa forma di terapia si concentra sulle modalità di pensiero e sui comportamenti che possono influenzare il dolore. Attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva e di gestione dello stress, il paziente impara a gestire meglio il dolore e a migliorare la qualità della propria vita.• Supporto psicologico: il supporto psicologico può essere utile per affrontare le difficoltà emotive legate al dolore cronico. Un terapeuta o uno psicologo possono aiutare il paziente a sviluppare strategie di coping e a migliorare il proprio benessere psicologico.• Approccio multidisciplinare: in alcuni casi, può essere necessario coinvolgere diversi professionisti sanitari (come fisioterapisti, psicologi, medici del dolore) per fornire un trattamento completo e personalizzato al paziente.• Follow-up e valutazione dei risultati: è importante monitorare i progressi del paziente nel tempo e valutare l'efficacia del trattamento. Questo permette di apportare eventuali modifiche o aggiustamenti al piano terapeutico per ottenere i migliori risultati possibili.
  • L'obiettivo ottimale di ogni programma riabilitativo è il ritorno alle condizioni antecedenti al trauma; gli obiettivi devono essere condivisi con il paziente
  • Impostazione del trattamento: una volta identificati gli obiettivi verrà impostato il trattamento, in modo da raggiungerli nella maniera più efficiente

Valutazione del paziente

Una valutazione completa fornisce le informazioni necessarie ad elaborare un programma riabilitativo adeguato ad affrontare i problemi identificati. La valutazione fornisce la base sulla quale viene costruito l'approccio per soluzione dei problemi.

Una valutazione adeguata dipende da:

  • Una accurata anamnesi
  • Dalla conoscenza dell'anatomia
  • Della chinesiologia e della biomeccanica applicata
  • Da una scrupolosa osservazione
  • Da un esame obiettivo completo

NB: Affinché nulla venga trascurato l'esaminatore dovrebbe stabilire un ordine sequenziale. Completata la valutazione,

dovrebbe essere identificato un elenco di problemi specifici. Si dovrebbe quindi elaborare un PIANO TERAPEUTICO per affrontare ciascuno di tali problemi. Durante la sua attuazione, rivalutare con regolarità il paziente per misurarne i progressi ed accertarsi dell'efficacia del trattamento eseguito. Valutazione: Esame soggettivo:
  • Informazioni generali: Nome, Età, Sesso, Professione/hobbies/attività sportive, Tipo di trauma/intervento/patologia degenerativa
  • Problema principale
    • Problema del paziente: caratteristica del problema (dolore, rigidità, sensazione di instabilità, debolezza, perdita di funzione, disturbi sensitivi, altri sintomi)
    • Capacità funzionale: ADL
    • Obiettivo del paziente: per lo stesso problema ogni paziente avrà obiettivi diversi (frattura omero: pallavolista - casalinga)
  • Body chart:
    • Localizzazione: area di distribuzione, profondità (profondo / superficiale), forma del dolore (puntiforme, a
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
55 pagine
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia dell'apparato locomotore e reumatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Di Antonio Stefano.